Judas Priest

Che in questo mondo di merda che ci ritroviamo certe scelte non sono affatto banali.

 

chiaro, era solo per dire che anche in condizioni ancora peggiori di quelle di Tipton si può dare un apporto creativo

 

Personalmente non mi interessa se a a scrivere un concetto sia tizio o caio (a meno che non mi si offenda personalmente). Non ho niente contro @ReignInBlood_1986, le cui osservazioni sono spesso acute e pertinenti. Contesto l'idea di fondo che vuole Tipton sbandierato come un trofeo tanto per far passare qualche messaggio o peggio ancora solleticare la sensibilità del pubblico: ha preso parte al processo creativo di una band che é un pezzo della sua vita, lo ha fatto nei limiti delle sue possibilità e non sta certo a noi giudicare il modo in cui lo ha fatto, né insinuare la malafede dei suoi compagni. Il fatto che sia più di là che di quà non é un motivo per chiedere a gran voce che smetta di fare musica. Uno può interrompere l'attività live perché il fisico e l'età non glielo consentono ma mettere idee nel processo creativo può essere fatto potenzialmente fino alla fine. Penso all'ultimo Ozzy Osbourne, ormai allo stremo delle forze ma capace di sfornare due dischi in studio in pochi anni, anche a costo di vendere poco, o allo stesso Lemmy, che se muore su un palco é un figo perché é Lemmy, se Tipton va in studio con i Judas no, meglio se si ritira e va a curarsi. Lemmy me lo ricordo all'Hellfest sei mesi prima che morisse, era uno strazio sentirlo, l'anno prima al Wacken aveva interrotto lo show dopo tre canzoni, nessuno si é mai sognato, giustamente direi, di metterlo alla berlina.
Altro esempio noto a tutti, gli ultimi anni di Freddie Mercury a Montreux sono stati strazianti, sentire il racconto di Brian May in lacrime é una roba struggente, Freddie si reggeva in piedi bevendo vodka ma non chiedeva altro che avere la possibilità di scrivere e registrare il proprio testamento artistico. Quali capolavori ci ha lasciato in quel periodo lo sanno tutti.
Diversità e inclusione sono termini stra abusati al pari di tante parole usate a mo' di slogan, a me solo sentire "buonisti" e "politically correct" a caso dà i nervi, ma magari può essere un buon motivo per interrogarci su quanto siamo consapevoli dell'importanza e del significato di certi concetti nel quotidiano, anche quando si parla dei nostri idoli.

 

ohhhh qualcuno l'ha detto. alleluia

 

Ancora?!?
Non ho ancora capito dove e come e quando avrei "chiesto" questa cosa
Mi dà enormemente fastidio che mi si mettano (ancora e ancora) in bocca cose che non ho detto

 

È dal giorno dopo che è morto, che si fa rispettosamente notare che nell'ultimo periodo era gravemente insufficiente sul palco

 

Opinione abbastanza minoritaria, mi pare. Non che ritenessi che nessuno la pensasse in questo modo, beninteso.
Semplicemente, trovo fondato quello che ha detto @Tarotman
Ovviamente è un discorso di portata generale: effettivamente, spesso in giro si trova gente che esorta al ritiro artisti a fine carriera che chiaramente non possono esibirsi come quando avevano trent'anni...figuriamoci poi se si presentano malattie o acciacchi seri...
Un Lemmy, a tutti gli effetti intoccabile, era impresentabile da tempo, ma, al netto dell'apprezzarne lo spirito, ben pochi fan del ritiro coatto hanno applicato la stessa rigida unità di misura di sul loro beniamino. Chiaramente, non si rimprovera Lemmy sul personale, perché la voglia di stare sempre sul palco è da apprezzare; a me quello che rode è il doppiopesismo della ggente. Mai detto però che siano tutti così

 

Penso che non sapremo mai quanto realmente ha contibuito Glenn alla stesura di Invincible Shiled, non mi stupirei se il suo nome fosse stato incluso "pro forma" in segno di rispetto, non mi stupirei nemmeno se, pur malato, avesse realmente dato un contributo sostanziale, perché dopotutto scrivere musica è quello che ha fatto per almeno 50 anni su 70 e sono già stati elencati esempi illustri di musicisti fisicamente logori che però hanno mantenuto la vena compositiva più che attiva.
Infine, non sappiamo nemmeno a quando risalgono i brani, è possibilissimo che ci siano idee e bozze di canzoni di Glenn piuttosto datate e rielaborate per l'occasione, anche in questo caso non sarebbe certo una novità.

Ho visto un video di un recente live dove Tipton ha fatto un'apparizione su Metal Gods, così come ho visto il video di Invincible Shield dove appare, semi-immobile e in disparte. Mi si è stretto il cuore in entrambe le occasioni, anche perché tra i due storici chitarristi dei Priest, lui mi dava l'impressione di essere quello che si stesse mantenendo meglio, questo ovviamente prima che venisse fuori la malattia. Se però è inevitabile provare una certa "tristezza", penso anche che mostrarsi ai fan pure in questo modo sia una precisa volontà di Tipton e che voglia provare anche un minimo a continuare a fare quello che ha sempre fatto e amato, per questo lo ammiro e rispetto un sacco.

Comunque, spendo due parole anche sul disco in generale, che sto continuando ad ascoltare e continua a convincermi sempre di più.
Per me è anche più riuscito dell'ottimo Firepower, anche se quest'ultimo dovrei risentirmelo per dirlo con certezza, ma ricordo che avesse pochi brani veloci, tolta la title track e forse un altro paio al massimo, mentre in Invincible Shield ci sono diverse canzoni dove la batteria pedala, il che non è che voglia dire per forza che i brani sono più belli, ma solo che c'è una maggior varietà all'interno della tracklist.
Tuttavia, finora di brani non ne sto skippando nessuno, certo ci sono quelli più belli come la titletrack e Giants in The Sky (quest'ultima spero davvero che provino a farla nei concerti, perché mertita tanto e secondo me non è nemmeno impossibile da cantare per Rob), ma in generale trovo che l'album scorra benissimo, pure nella sua ora abbondante considerando le bonus tracks che sono comunque buone (The Lodger e Fight of Your Life in particolare mi piacciono molto).
Questo vuol dire che è un capolavoro? Ovviamente no, anche se ci sono siti che lo etichettano come tale: no link ad altri portali, ma c'è Metal Injection che oltre a dargli 10, dice che i Judas Priest del 2024 sono all'apice della loro carriera, il che è una palese cazzata, con rispetto parlando, ma diciamo che invece i tanti giudizi "equilibrati" che leggo in giro, compreso quello della nostra amata redazione, colgono nel segno.
Mi ha impressionato come la voce di Rob sia ancora a questo livello, poi ho visto qualche live degli ultimi, boh, 10 anni e ho constatato che in questo caso la tecnologia ha aiutato parecchio e, no, l'IA generativa (altra palese cazzata, sempre con rispetto parlando, ma il tema è interessante per altri discorsi che esulano dal disco in questione) non c'entra nulla, ma l'editing in studio sì, perché va bene tutto, ma che Halford canta a 72 anni The Serpent And The The King (pezzone, comunque!) in quel modo per davvero non ci credo manco se me lo dimostra tramite serenata sotto casa.
Paradossalmente forse il Metal God è pure troppo perfetto, il che ci riporta alla già discussa produzione "patinata", che rende tutto super pulito. Anche qui direi che sono in un conflitto interiore perché se è vera questa cosa, è altrettanto vero che tale perfezione sia vocale che strumentale, con chitarre potentissime e stra definite, sono una vera goduria per fruire le canzoni al meglio, il che rende l'ascolto piacevole anche nei brani meno eclatanti.
In definitiva è, come si legge un po' ovunque, il miglior disco che i Judas Priest potessero tirar fuori nel 2024? Per me la risposta è conflittuale, tanto per cambiare, perché è "sì e no": sì, se chi ha scritto questo disco è in giro da 50 anni ed ha un preciso stile e background, no, invece, se chi ha messo le idee principali è un musicista nato quando la band era già al sesto album e che quindi potrebbe mettere dentro qualcosa di diverso e "osare" un pelino in più, ma la realtà è che, come dicevo all'inizio del lenzuolo, difficilmente sappiamo chi è l'autore principale e anche fosse Richie, quanti "paletti" imposti dai senatori debba rispettare.

In ogni caso il disco è davvero buono e spero che dal vivo questa Invincible Shield, che forse rappresenta davvero il brano migliore, saprà regalare le stesse emozioni.

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Piccolo o.t. con Ozzy invece pensi sia i.a. o trucchi in studio contando che fatica anche a parlare?

 

Boh non so ma sicuramente hanno pastrocchiato bene in studio. Ma va bene così. Comunque dal vivo sembra aver ripreso un pò Halford, la prima serata del tour era penosa, meno male. Anche la setlist varia in questo tour. Quest'anno purtroppo non combino adarli a vedere, ma anche qua va bene così, due anni fa hanno fatto un bellissimo concerto e mi sono divertito da matti, avevo dolori al collo per settimane dovuti all'eccessivo headbanging

 

Per quanto possa valere la mia personalissima opinione, credo che Glenn Tipton compaia in "Invincible Shields" come autore più per onor di firma che per effettivi meriti di scrittura.
Detto ciò l'ultimo lavoro entra ampiamente nella Top Ten degli album dei Judas Priest.
A proposito martedì sera sul canale Youtube https://www.youtube.com/@blackwater_paolo di @Mordred87 ci sarà la classifica dal peggiore al migliore fatta appunto dal nostro amico "tuttologo" Paolo. Consiglio vivamente di vederla e d'iscrevervi al canale!

 

Le marchette al canale YouTube :giurato:

 

Queste classifiche magari sono anche interessanti, ma ognuno si fa un'opinione e percio sono molto soggettive e personali, direi.
Poi sui Priest, scegliere tra i migliori non saprei, ci sono talmente tanti album da urlo. Per me ad esempio veramente non saprei scegliere per il primo posto tra SAD WINGS OF DESTINY, STAINED CLASS e DEFENDERS OF THE FAITH.

 

Non li ho sentiti i dischi di Ozzy, ma contando che l'IA generativa ha avuto un notevole sviluppo e diffusione solo nell'ultimo anno e Patient #9 è uscito nel 2022, mi sembrerebbe abbastanza difficile.


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Per me questa è una cazzata mostruosa. Morire su un palco non è bello nè figo, per me è deprimente. C'è chi lo esalta, e lo considera una cosa grandiosa, per me è il contrario.