Judas Priest

Invincible shield è un buon album? sì. la questione potrebbe anche finire qua.
Ma portiamola avanti per amor di discussione è un disco di maniera? secondo me sì...però quella "maniera" l'hanno inventata i Judas Priest!
è un disco che da un certo punto di vista non dice nulla di nuovo dal punto di vista artistico rispetto allo status che la band si è meritatamente costruito nel tempo, però lo dice molto bene: i pezzi funzionano e il disco scorre piacevolmente e in fretta. Loro sono in forma e il lavoro è prodotto molto bene.
Vero, non sarà un'innovazione, ma da una band con 50 anni tondi di carriera cosa ci si aspetta? scossoni come British Steel o Screaming for Vengeance?
Se sperimentassero il pubblico sarebbe contento? no, romperebbe le palle esattamente come ha fatto per Jugulator e Nostradamus.
Abbiamo un solidissimo disco priestiano e secondo me dovremmo esserne contenti e basta.

Ho letto critiche riguardo alla produzione che sarebbe "troppo pulita": perchè, se fosse stata più grezza sarebbe stata apprezzata? no, semplicemente verrebbe detto che ad oggi si può e si deve fare di meglio, specie se sei una band di prima grandezza e così via.
Siamo nel 2024 e le produzioni ben fatte sono così, non come nell'82

solitamente, i giudizi sui grandi nomi sono basati su criteri estremamente variabili (a volte pure oggettivi, ma variabili) da ascoltatore ad ascoltatore e incide parecchio, imho, la simpatia per la band in questione: in questo modo, alcune connotazioni sono un difetto per alcuni, mentre per i beniamini vengono passate in cavalleria.
Imho, i Metallica non vengono presi troppo sul serio (forse anche perchè in modo o nell'altro si nota sempre una certa paraculaggine nei loro lavori recenti), i Maiden sì, ma in effetti tante critiche vengono quasi taciute per riverenza. Si potrebbero fare anche altri nomi, comunque.

secondo me pure sopra: Firepower secondo me aveva episodi leggermente sottotono rispetto ai pezzi migliori, che qua invece non vedo. almeno per ora.

 

Provo a dire la mia, la butto là

Il metal classico è chitarra, pura chitarra, pure nel caso (limite) in cui a scrivere le canzoni non sia un chitarrista, e se in una band la chitarra è vecchia e stanca non si può fare molto

I gruppi vecchissimi hanno chitarristi vecchissimi, e questo è normale che lo si senta nella musica recente che pubblicano

I Judas priest da poco più di una decade si appoggiano totalmente su un (bravo) chitarrista che rispetto a loro è un bimbo, e l'altro, quello che li aiuta dal vivo e in qualsiasi altro aspetto, è nato poco prima che loro da adulti formassero la band

È come se si fossero fatti un poderoso lifting risultando ringiovaniti di almeno una ventina d'anni, mossa che li ha fatti decisamente svoltare dal punto di vista della freschezza e dell'energia (la freschezza in studio, l'energia sul palco)

Gli Iron maiden e i Metallica, per citare quelli citati da voi, sono sempre gli stessi, pur essendo band più giovani, e io rispetto questa cosa, perché almeno sono loro e hanno un'identità, qualcosa che me li fa riconoscere

Guardacaso la spina dorsale del gruppo è Scott Travis che è più giovane degli altri, e il frontman che è vecchissimo e fisiologicamente logoro è la via con cui la band purtroppo tradisce l'età che ha

 

Io dico solo che oggi ho sentito l'album e mi sono convinto a prendere il biglietto per vederli un'ultima volta (che poi li avevo visti una sola volta, mica mille).

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Va beene ma il mio non era solo un discorso bello/non bello. Traitor's Gate può piacere finchè vuole ma non è un inno, non ha l'impatto corale e trascinante di Invincible Shield

 

i Judas Priest hanno un'identità, pure ben definita. sono più i chitarristi attuali a dover adeguare la loro a quella della band. a loro discolpa possiamo dire che i chitarristi di metallica e maiden, con le rispettive band sono cresciuti e hanno contribuito a creare quella stessa identità. Faulkner e Sneap invece sono entrati quando i giochi erano già fatti da eoni.
sul resto quoto tutto

 

Ho letto un post dove si diceva che a questo ultimo album dei Judas Priest si preferiva quello dei KK's Priest:
si è bello il nuovo dei J.P. ma quello dei KK's Priest si lascia ascoltare con più gusto.
Siccome questo post aveva ricevuto diversi apprezzamenti da altri utenti, oggi mi sono voluto ascoltare entrambi gli album per capire perchè si faceva questo tipo di confronto.
Se posso dire la mia senza fare polemica però:
Voglio iniziare dicendo che, il nostro grande recensore di truemelal.it, ha scritto (giustamente) che Invincible Shield suona 100% Judas Priest.
Detto questo, ho iniziato ad ascoltare Sons Of The Sentinel e tutto ok bel brano quasi power onestamente, ma bello, poi ascolto Panic Attack e mi accorgo che con tutto il rispetto, non c'è proprio storia se uno ama lo stile dei Judas Priest.
Musicalmente, Invincible Shield suona moltissimo Judas Priest mentre l'altro di KK's Priest no, è bello ma, non mi suona penniente J.P. altro stile altra storia, per cui mi chiedo, e chiedo, vi piace ascoltare di più il disco di KK per gusti personali che trascendono dallo stile Judas Priest? o perchè lo sentite più in linea con la storia della band di Halford e compagni?

 

E pensa un po' che eredità che c'hanno da salvaguardare Faulkner e Sneap, chiamati a sostituire due chitarristi che hanno fatto la storia non solo della band ma di uno stile musicale, non è un compito semplice credo.
Però ascoltando Invincible Shield possiamo dire che Falkner e Sneap hanno fatto bene per la causa.

 

Parrucca o trapianto, che problema c'è!

 

Io pensavo che era semplicemente rasato

 

non ho sentito approfonditamente il disco di KK, ma bella domanda

assolutamente, sono d'accordo su tutto. Assolvere a questo compito però implica un piccolo sacrificio a livello di identità, che si rende necessario dal dover """servire""", passami il termine, la band

Nessuno. Micheal Angelo Batio e il compiando Richard Benson sono dei figurini

 

A me personalmente il nuovo kk priest non mi ha lasciato niente e al momento non ho manco voglia di risentirlo a differenza dell’esordio

 

Il ragionamento è perfetto e lo condivido.

Ci sono due "però".

Uno di carattere pratico: i JP hanno DOVUTO sostituire i chitarristi, perché uno ha lasciato e l'altro ha contratto una malattia seria.

Il secondo è che i nuovi innesti si sono perfettamente integrati ed il suono non ne ha risentito, e questo non può che essere un ulteriore merito, anche della band, per le scelte fatte. Quando cambi ciò che è leggenda, quasi sempre fai danno. Qui no.

Per chi poi non è interessato a tutte le storie che ruotano attorno e bada solo al risultato (non sono tra quelli), il disco è quasi inattaccabile, godiamocelo e basta (a mio avviso però non raggiunge Firepower, che rimane un mezzo capolavoro).

Poi dal vivo sappiamo che oramai Halford purtroppo non regge più... ma quella è un'altra storia (per la data di Milano sono molto indeciso).

 

Sì, chiaro, ho omesso il dettaglio, infatti per esempio non ho citato i Megadeth, dove ci sono le porte girevoli

 

Ma certo che è un buon album. Ed è probabilmente il miglior album che poteva uscire con lo stato attuale dei JP nel 2024. Per me le migliori produzioni rimangono quelle degli anni 90

Ho scritto io della produzione pulita. ma forse è solo un mio problema con Andy Sneap, le sue produzioni non mi piacciono, sono troppo asettiche, mancano di energia, pur essendo perfette, cristalline, usiamo un inglesismo và, flawless....per me il metal ha bisogno di una produzione grezza nel senso che quando senti il mix ti deve dare una botta in faccia stile copertina di Fistful of metal, qua non lo sento ma magari è un problema mio eh. Mi sembra che Andy abbia trovato una formula generica che applica a tutte le sue produzioni con piccole variazioni...eppure ha tirato fuori mostri tipo Tempo of the damned anni fa