TM Cinema (Part II)

17 Novembre arriva la seconda parte di Dune

 

Hype Spero non abbiano mandato tutto in vacca con un blockbusterone, ma di Villeneuve mi fido

 

Sembra una discreta figata

 

Pochi giorni fa è morto Francesco Nuti, attore e regista di Prato (quindi probabilmente amico di @claudiop7878 ) di un certo successo tra gli anni '80 e '90.
È stato dato pochissimo risalto alla notizia perché nello stesso giorno è morto Berlusconi, e credo anche perché per varie ragioni aveva smesso da tempo di fare film. Ci ero particolarmente legato per via di un paio di film con cui sono letteralmente cresciuto.
Ho trovato qualche film intero sul tubo e in questi giorni li sto riguardando godendone assai. Ho constatato che molti più giovani, soprattutto fuori dalla Toscana, non lo conoscono affatto e trovo che sia un vero peccato.

 

Visto ieri l'ultimo Indiana Jones, ero piuttosto scettico ma, a parte qualche riciclo dei vecchi episodi, mi è piaciuto veramente

 

Botta e risposta nei commenti sotto "Non ci resta che piangere"

 

parole dure.

 

RIP William Friedkin.

 

John Woo is back!

 

Questo sembra tanta roba. Oltretutto il protagonista non parla, mena e basta.

 

Gustato dal primo all'ultimo secondo "Sisu l'Immortale", film finlandese del 2022.
Fatevi un favore, non perdetevelo.

 

Subito dopo aver letto il libro
Libri
ho deciso di riguardare “Picnic ad Hanging Rock” di Peter Weir (oggi più noto per pellicole quali “L'attimo fuggente” e il “Truman show”), in modo da cogliere le differenze.



L'avevo già visto tanto tempo fa e mi era piaciuto un sacco.
Dopo almeno tre lustri il parere è grossomodo confermato; rispetto al libro, il film sintetizza non poco la seconda parte della storia e questo garantisce fluidità e ritmo, meno presenti nel romanzo.

Tuttavia, Weir non prende in considerazione le morti violente presenti nel libro e ignora le ultime pagine. Un peccato. L'ultima sequenza del romanzo è proto-fulciana e duretta anzichenò, in netto contrasto con le atmosfere sottilmente inquietanti del film, e quindi capisco che Weir l'abbia giudicata eccessiva, ma resta il fatto che adesso il finale del film mi sembra mozzato.

Proprio per questo, nonostante l'ottimo lavoro di snellimento sulla parte centrale, posso dire di preferire il libro al film, o almeno di considerarli alla pari.

C'è di buono che l'insieme rimane inquietante in entrambi i casi poiché in ambo le versioni tutto rimane sospeso, indecifrabile, come al risveglio da un sogno che ci ha lasciato turbati, ma del quale non ricordiamo quasi nulla.

Cinema onirico, non per tutti i palati ma terribilmente affascinante.
Conoscendone i gusti, sono quasi certo che sia presente nella top-ten di un @corpsegrinder jon