Femminicidio, stupro, mascolinità tossica

Ho notato che non c'è una discussione specifica sull'argomento, e a mio avviso c'è davvero tanto da dire...

a) femminicidio: secondo me non è un tipo di omicidio ma proprio un reato a parte, perchè motivazioni ed esecuzione sono spesso inedite rispetto a un normale omicidio (anche fosse di una donna);

b) stupro: ritengo la violenza sessuale un reato secondo solo all'omicidio (non parlo di molestie di vario tipo, ma proprio di sesso non consenziente) che viene attualmente punito in modo non consono (neanche l'omicidio lo è a mio avviso, le pene ormai sono troppo lievi);

c) mascolinità tossica, patriarcato e quant'altro: sono tutte facce della stessa medaglia, che dipende in primis dalla famiglia e dalla scuola, pertanto ci vorranno decenni per cambiare le cose ma si deve cominciare subito.

Che ne pensate?

 

Esiste anche il matriarcato, tossico alla stesa maniera.

 

Oggi ero giusto seduto davanti al ventilatore e sorseggiando tè pensavo, "Sai cosa mi manca? Un topic sullo stupro"

 

Che sono tematiche affrontate male, tipo così. E sono stanco di sentire di iniziative e movimenti sociali basati su casi di cronaca, in cui si confonde politica, diritto e questione sociale in grande mischione in cui tutti dicono la loro.
Attualmente però esprimersi così vende parecchio.
L'altro ieri a tal proposito ho letto un articolo del Il Post in cui si affrontava un argomento di urbanistica, la "zonizzazione" delle città, argomento serio, dibattuto nelle opportune sale dagli anni '60. Beh il titolo dell'articolo era "urbanizzazione di genere" e diceva che è una zonizzazione del sistema patriarcale. Ho chiesto a mio fratello architetto, non ho le competenze per sapere di che cazzo si tratti. Beh non c'entra nulla avere un cazzo o una fica. Poi in mezzo si buttavano in mezzo le barriere architettoniche perché si, mettiamo in mezzo il discorso disabili, qualcuno pensi a loro per dio, anche loro vittime del patriarcato.
Io mi sono rotto il cazzo. Questo modo di affrontare le cose è demente. E offre il fianco al peggio reazionarismo anziché al progressismo.

A che punto siamo con l’urbanistica di genere in Italia - Il Post

 

Semplifichiamo, allora: il femminicidio deve essere punito in modo particolare o come un omicidio qualsiasi?

 

"Come uno qualsiasi", magari ci possono essere le aggravanti che ci sono quando la vittima è un soggetto debole. Secondo me non serve una legislazione apposta. L'omicidio è omicidio, che non è mai "qualsiasi"

 

Passando al vaglio della critica i millenni di storia dell'Occidente, appare evidente la supremazia economica e sociale del genere maschile. Negli ultimi duecento anni, i movimenti di liberazione femminile hanno tentato di porre un argine allo strapotere dell'uomo, intrecciando talvolta le loro istanze, a partire dagli anni sessanta, con quelle del fronte omosessuale (poi queer etc.).
Alla fine, che cosa è successo da tre o quattro decenni a questa parte? Semplice: alla stregua di tutte le lotte parziali, condotte su base etnica, di genere, di orientamento sessuale etc., le rivendicazioni sacrosante delle donne sono state fagocitate dal, perdonate il termine giudicato anacronistico dai maître à penser liberali e di tutte le altre tendenze, capitale. Poiché un filo rosso lega economia, società, ideologia, rapporto tra sessi, etnie etc., se non si trova e recide il bandolo di questa intricata matassa, tutte le -presunte- vittorie si riflettono solo su un piano squisitamente formale e non sostanziale.
Avulsa da una critica radicale in grado di operare a più ampio raggio, l'affermazione femminile si deforma secondo gli schemi imposti e finisce, alle volte inconsapevolmente, per scimmiottare l'orrore maschile. Dalla giustissima e onorevole battaglia per la parità salariale e di opportunità, ad esempio, si trascende sino a ricoprire cariche dirigenziali, militari, di potere economico e politico, perpetuando né più né meno il modello ereditato direttamente dalle mani dell'uomo.
Lo stesso avviene per le lotte LGBTQ+, promosse a spron battuto da Google, Netflix e altri colossi, in quanto, pur essendo di per sé nobilissime, si prestano, allorché non inserite in un quadro più esteso, ad essere rimasticate e digerite ben bene.
In fondo, l'economia incoraggia un determinato orientamento ideologico finché ne trae vantaggio, poi se ne libera con disinvoltura; oppure, come in questo caso, posta di fronte alle pressioni sociali della corrente, le asseconda fino a quando non viene messa in discussione la sua supremazia. A un capitalista che cosa importa se utilizzi un ipotetico terzo bagno, quello cosiddetto neutro, o quello tradizionalmente assegnato agli uomini? Se ti fai spremere e al contempo consumi, bene così. Il dibattito, posto nei termini attuali, alimenta solo il finto scontro, in parlamento e sui giornali, tra sedicenti forze progressiste e forze reazionarie, cioè ambedue -chiedo venia anche per questo lemma tratto dal dizionario proibito- borghesi. Dopodiché, ben vengano le piccole conquiste di donne e omosessuali, sebbene modifichino di un micron il vero equilibrio.
Naturalmente, queste riflessioni di carattere generale non autorizzano noi maschietti a ignorare la perversità dell'educazione a cui siamo sottoposti fin da piccini e a non decostruire, con pazienza e determinazione, l'immagine della figura femminile a cui siamo assuefatti a causa di un bombardamento massiccio e continuo.
Non entro nella questione pene e carcere, perché ritengo la foga giustizialista uno dei nuovi panem et circenses a uso e consumo di noi poveracci; inoltre il tema meriterebbe pagine e pagine di approfondimento e non mi sembra il caso.

 

Esistono crimini orribili che andrebbero puniti applicando le leggi dello Stato senza nessun tipo di sconto.
Perdersi in termini di vario tipo è solo sintomo di non risoluzione del problema, anzi spesso così facendo si banalizzano gesti orribili.

 

Criminalità organizzata italiana di varia risma docet.

 

Un omicidio è uguale per uomo, donna o bambino, non cambia niente, fosse per me chi è responsabile di uccidere una persona farebbe galera a vita.
Idem lo stupro: violare l'intimità di una donna, o di un bambino, è un crimine da punire severamente, perché porta danni psicologici per tutta la vita a chi lo subisce.

 

Le famiglie della criminalità organizzata di tipo parentale solitamente sono a gerarchia matriarcale.

 

Ecco, visto che si vede già di che livello sarà la discussione direi di chiudere subito