Libri

Del Campione Eterno ho paura ci sia solo il primo tradotto in italiano

 

Sapresti dirmi se stiamo a livello di Corum ed Elric?

Non mi stupirebbe la cosa

 

Mi manca la saga hawkmoon, tra quelli che vorrei aver letto. Recupererò

Il mastino della guerra mi piacque TANTISSIMO

 

La vendetta della rosa merita? Ho visto dei prezzi non proprio economicissimi!

Per favore mi fate un elenco dei più meritevoli, così me li cerco tra gli usati?

 

Sì dai, ha delle belle idee ma all'inizio fa fatica a decollare, poi parte. Moorcock tiene sempre le droghe pesanti per la seconda metà del romanzo

 

Nonostante il poco tempo a disposizione sono riuscito a leggere qualche libro, nell'ultimo mese e mezzo.

Innanzitutto ho terminato “E Johnny prese il fucile”: opera straordinaria, stilisticamente anomala (niente virgole), consigliatissima a tutti. Una storia dolorosa, alcuni passaggi ti fanno stare male sul serio. E il decimo capitolo è una delle cose più belle della storia della letteratura.

Poi ho letto un paio di romanzi horror, il brutto “Ghost” di Matheson (scrittore che amo, ma qui a dir poco sottotono) e il più noto “La casa sull'abisso” di Hodgson, che ho trovato intrigante in certi spunti ma complessivamente noioso, troppo astruso e privo di ritmo (per gran parte della storia non succede nulla); innegabile, tuttavia, l'influenza esercitata su Lovecraft. Sconsigliata l'edizione economica che ho acquistato, piena di refusi e tradotta in modo poco convincente (Edizioni Clandestine, 2019).

Infine cito “Saltatempo” di Benni, eccellente ponte tra i due periodi dello scrittore bolognese, quello smaccatamente comico degli esordi e quello più nostalgico/riflessivo della seconda parte di carriera, e una raccolta di racconti di fantascienza intitolata “Viaggi nel tempo”, di vari autori, tra i quali figura gente come Wells, Bradbury, Clark e Dick. Non mi ha entusiasmato, sarò sincero, ma almeno ho potuto leggere “Rumore di tuono”, il racconto che ha ispirato questo noto episodio simpsoniano:

 

Arrivi di luglio:


Un consiglio del buon Bezos, un consiglio della moglie e uno dei primi titoli che avevo in wishlist.

 

Sto per terminare American Psycho. Credo sia uno dei libri più forti che abbia mai letto e ammetto che in certi capitoli un po' mi vergogno del fatto che mi stia piacendo una lettura del genere
Però è geniale sotto tutti i punti di vista, pochi cazzi.

 

Vi dico cosa ho letto recentemente, ora che mi sono ricordato di questo topico:

Le Tre Stimmate di Palmer Eldritch, di Dick: bellissimo. Capolavoro. Quando Dick inizia a fare casino con i concetti di realtà, percezione, illusione ne esci sempre provato. Mi piace pensare che insieme a Ubik e Un Oscuro Scrutare formi una Trilogia della Paranoia.

Le Intermittenze della Morte, di Saramago: una rottura di coglioni assurda. Praticamente un saggio, un "What if?", su cosa accadrebbe in un Paese in cui la morte smetta di lavorare. Idea molto carina, ma tra il non avere personaggi veri, se non alla fine, le considerazioni filosofiche non richieste sparse qua e là, l'autore troppo colto per mettere la punteggiatura dei dialoghi (da sempre per me un problema con lui, anche se ho amato altri suoi libri), arrivato a metà ho iniziato a leggere solo una frase per pagina.

Il Conciliatore, di Sanderson: 600 pagine di fantasy che sono state lette in un quarto del tempo delle 200 di Saramago. Bello, con bei personaggi, un sistema di magia originale basato sui colori e sul Soffio vitale della gente, un paio di twist che davvero non aspettavo. Ottimo e ben scritto. Peccato che tanti in Italia che magari non conoscono l'autore nono compreranno per la copertina che sembra un Harmony e il costo non piacevole. Oltretutto già a metà libro ci si rende conto che il titolo originale, Warbreaker, andava tradotto letteralmente con Spezzaguerra. Ma del resto Fanucci è sempre Fanucci.

 

Io ho fino "Lasciar Andare" di Philip Roth, suo primo romanzo, un mattonazzo di 800 pagine non tutte necessarie. Tuttavia si intravede benissimo che c'è già la stoffa del grande scrittore. Sicuramente proseguirò per leggere i lavori più maturi.

 

Primo libro suo che leggi?

 

Si

 

ti aspetta il meglio, allora

 

Letto “Alta fedeltà” di Hornby.

Per me, un libro incentrato su un uomo che si lamenta delle sue relazioni con le donne è interessante quanto un libro incentrato su una donna che si lamenta delle sue relazioni con gli uomini: poco.
Sì, scorre, e pur non essendo il mio genere strappa qualche sorriso, ma francamente non ne posso più di 'sti libri all'insegna del lieto fine e delle seconde opportunità, li sento lontanissimi, a tal punto da sembrarmi una presa per il culo abilmente congegnata per un pubblico di sentimentali.
Di Hornby non leggerò nient'altro, ne sono sicuro.

Volendo cambiare registro, subito dopo ho cominciato “Pian della Tortilla” ma ho dovuto interrompere la lettura: non mi aspettavo toni da commedia da parte di Steinbeck, pensavo fosse quello (cupo) di “Furore” e “Uomini e topi”.

Così l'ho temporaneamente accantonato e per alimentare il mio desiderio di storie fosche ho iniziato a leggere “La peste” di Camus.

 

No dwight, approfondisci perchè quest'altro steinbeck più leggero e solare vale quanto quello impegnato. La trilogia pdt, vicolo cannery e quel fantastico giovedì è stupenda. Ti porta in alto leggero sopra le nuvole, ma allo stesso tempo con le sue gag trasforma centellinandolo il "vecchio" tragico in piccole tragedie quotidiane quasi caricaturali, lasciando un gusto amaro e malinconico. Fidati. E' il tragico a piccoli sorsi mescolato con un'ironia unica. Amerai quei personaggi.
Il perfetto equilibrio tra le due anime lo trovi poi ne l'inverno del nostro scontento