SHADOWPLAY-il miglior brano post-punk/new wave/gothic rock & darkwave/synthpop

Fra Church e Selofan sono indeciso, ma voto i The Church per coerenza con quanto votato ieri

 

The Church anche per me.

 

Girone mediamente molto buono

(*) 8 punti a Litfiba - Ballata => Pazzesca, cosa vuoi dirle, basterebbero i primi due minuti per mettersi in tasca il girone ma poi migliora pure, e il finale è da pelle d'oca

7 punti a Fields of the nephilim - Dawnrazor => Loro sono tra i miei preferiti, ma qua, come successo anche per i The Mission, penso che la scelta non sia ricaduta sulla canzone giusta

6 punti a Joy division - Love will tear us apart => Iconica

5 punti a Linea aspera - Malarone => Questa e la successiva più o meno intercambiabili

4 punti a Love is colder than death - Wild world

3 punti a Cocteau twins - Lorelei => Mi è piaciuta meno di altre loro

2 punti a Ultravox - Hymn => Stranissima, ha melodie praticamente da canzone power metal (e non è un complimento)

1 punto a Nik Kershaw - Wouldn't it be good => Stucchevole

 

Suggerisco anche in questo caso l'ascolto della versione live della reunion del 2013

 

8 Fields of the Nephilim – Dawnrazor *
7 Joy Division – Love Will Tear Us Apart
6 Litfiba – Ballata
5 Linea Aspera – Malarone
4 Love is colder than death - Wild world
3 Ultravox – Hymn
2 Nik Kershaw - Wouldn't it be good
1 Cocteau Twins – Lorelei

 

Voto i Selofan, duo greco sulla cresta dell'onda -nera- da una decina di anni, con ben sette dischi pubblicati, dominati dall'equilibrio tra fedeltà ai paradigmi del genere e innovazione personale. L'ugola di calcestruzzo di Joanna Badtrip, la quale, dal vivo, non intonerebbe una nota neanche con il diapason appoggiato alla tempia, è riscattata dal timbro ruvido della sua voce e dalla capacità di evocare la giusta dose di disagio. Dimitris Pavlidis dà il meglio con i tappeti minimal e le lunghe introduzioni strumentali, cimentandosi anche con la voce e il sassofono. Quest'ultima scelta, non proprio tipica, arricchisce ulteriormente la proposta del duo. In quanto grandi interpreti della nuova darkwave, devono passare (così, perentorio a caso...).
Poiché tempo tiranno e, soprattutto, limiti della vostra sopportazione vietano una disamina puntuale della produzione discografica, risolvo con un magistrale e per nulla scontato coup de théâtre: consiglio tutto.
Potete partire tranquillamente dall'ultimo, Partners in Hell, e arrivare al primo omonimo o pescare a caso, tanto il livello del duo, per ora, non ha registrato cali. Il brano in gara è tratto da Ciné romance del 2017.

 

I nomi della mia lista si stanno a poco a poco esaurendo: ecco altri due paladini delle note nere.

 

Io sono stato via, ma a questo giro partecipo.

Voto per i Church.

 

Voto anche per il girone corrente:

8. Love is colder than death – Wild world
7*. Linea Aspera – Malarone
6. Joy Division – Love Will Tear Us Apart
5. Ultravox – Hymn
4. Cocteau Twins – Lorelei
3. Fields of the Nephilim – Dawnrazor
2. Litfiba – Ballata
1. Nik Kershaw – Wouldn't it be good

Le due che ho messo in cima mi sono piaciute moltissimo e ho voluto premiare il gruppo più giovane; ottima anche quella degli Ultravox.
I Joy Division sono impossibili da tenere in basso, Nik Kershaw invece mi pare un artista AOR...

 

Passano o Church 4 a 2

 

8 Litfiba – Ballata*. Brano splendido splendente, grande Maroccolo
7 Fields of the Nephilim – Dawnrazor. Bravi ma bravi veramente, questa è una grande band, una domanda se mi è lecita: ma chi li ha proposti?
6 Linea Aspera – Malarone
5 Love is colder than death - Wild world
4 Ultravox – Hymn
3 Nik Kershaw - Wouldn't it be good
2 Cocteau Twins – Lorelei
1 Joy Division – Love Will Tear Us Apart. Questi so sopravvalutati all'inverosimile, band men che mediocre che si puppa tanti bei commenti, ma avessero imparato a suonare magari vi avrei capito. Batterista orrendo, per non parlare del bassista, ma!! va bene così dai.

 

proposti da me.

 

8*-Linea Aspera – Malarone: duo britannico formato da Ryan Ambridge e da Alison Lewis, una delle mie voci preferite della darkwave attuale. Dopo due EP nel 2012, due dischi: LP, uscito lo stesso anno, e LP II, dato alle stampe otto anni dopo, nel 2020. Il primo ha un posto riservato nella mia personale classifica dei dischi aurei dei gruppi recenti, in quanto abbina la ricerca retrò a una scrittura di qualità e non teme le sfide lanciate dalla forma canzone. Alison, poi, con la sua inflessione quasi strascicata, confeziona linee vocali perfette. Il secondo album accentua il lato pop e scommette sulla nitidezza del missaggio e su arrangiamenti pregiati, non riuscendo tuttavia a eguagliare il debutto. Il brano si articola in sezioni fondate sull’entrata e l’uscita di scena di una melodia basica (DO-SOL-SI bemolle etc.) che lascia sotto i riflettori le belle sequenze sul DO, il MI bemolle e gli accordi di passaggio. Lo stratagemma, tanto semplice quanto saporito, assicura al pezzo, pur giocando con pochi accordi, un’idea di mobilità. Della voce di Alison sono innamorato, quindi non posso che tesserne le lodi.
7-Love is colder than death - Wild world: formazione tedesca di stampo neoclassical/ethereal darkwave. Il suono del gruppo, forte della mescolanza di aperture ethereal e ritmi più elettronici e dell’alternanza di voce maschile e femminile, si è ritagliato il suo meritato spazio nel panorama del sottogenere. Nel corso degli anni, le sonorità dei Love is colder than death si sono tinte anche di neofolk. La canzone in gara, tratta da Teignmouth, l’esordio del 1991 (a mio avviso, il lavoro più riuscito) costituisce quasi un unicum all’interno dell’album, perché rispetta tutti i parametri di scrittura per il grande pubblico. In effetti, se l’avesse pubblicata un nome più famoso o sostenuto da un'etichetta affermata, avrebbe sbancato, in quanto ha le carte in regola per piacere a grandi e piccini. La sua forza risiede nella linea vocale da primo posto in classifica, coadiuvata dal controcanto femminile e appoggiata su un nucleo di due accordi (MI bemolle e RE bemolle) a cui se ne sommano un paio di passaggio (SI bemolle, LA bemolle etc.). Curiosa l’esperienza del primo ascolto dell’album, perché, dopo gorgheggi sognanti, timbri di organo e suoni oscuri, arriva un pezzo radiofonico del genere e spiazza piacevolmente.
6-Joy Division – Love Will Tear Us Apart: ennesima pietra preziosa dei Joy. Alzi la mano chi non ha fischiato tutto il giorno MI FA diesis-SOL-FA diesis etc.!
5-Cocteau Twins – Lorelei: da qui in poi, voto strategico per tentare, sempre senza speranze, il tutto per tutto, dato che mancano pochi nomi della mia lista e finora, tolti quelli menzionati anche in altri elenchi, è passata una decina scarsa (forse sei, non ho tenuto il conto) di gruppi su più di cinquanta.
4-Ultravox – Hymn
3.Nik Kershaw - Wouldn't it be good
2-Litfiba – Ballata
1-Fields of the Nephilim – Dawnrazor

 

8 punti - Cocteau Twins – Lorelei: se non sbaglio alla fine non l'ho messa in lista per cause di forza maggiore, ma la considero forse il brano migliore dall'album da cui è tratta

7 punti - Joy Division – Love Will Tear Us Apart: non riesco a dare meno di 7 punti ad un classicone del genere anche se non è una delle canzoni dei JD per cui impazzisco maggiormente

6 punti - Love is colder than death - Wild world: ce la vedrei bene come colonna sonora di un film con ambientazione postapocalittica

5 punti - Linea Aspera – Malarone: più o meno al livello di quella sopra, evoca sensazioni decadenti simili

4 punti - Litfiba – Ballata (*): asterisco un po' a cazzo ma pensavo non meritasse di stare troppo in basso

3 punti - Fields of the Nephilim – Dawnrazor: carina ma in certi momenti non mi ha coinvolto

2 punti - Ultravox – Hymn: non malaccio, ha quel mood da canzone da chiesa sotto steroidi tipico del futuro power metal, come dice Reign. Per me sarebbe forse un bene in altre circostanze, ma il pezzo mi ha convinto meno di altre cose sentite da loro

1 punto - Nik Kershaw - Wouldn't it be good: mi dispiace ma non ce l'ho fatta con questa