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Chitarra: didattica

Discussione in 'Musicisti' iniziata da VentoGrigio, 5 Luglio 2008.

  1. Dustx85

    Dustx85
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    L'elettrizzante

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    20 Maggio 2023

    In effetti scritto in piccolo c'è l'opzione per scaricare la app per desktop (il porogramma)

     
  2. Quintus Horatius

    Quintus Horatius
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    20 Maggio 2023

    In verità, biomeccanicamente, a prescindere dal tipo di chitarra, con la destra si possono usare solo le due tecniche chiamate, nel gergo della classica, "tocco appoggiato" e "tocco libero". Anche la posizione funzionale e corretta della mano, seppure lievemente adattata a seconda dello spazio tra le corde, resta la stessa. Obbrobri come il mignolo, o addirittura mignolo e anulare, usati come una sorta di perno da appoggiare alla cassa non vanno presi in considerazione.
    A dirla tutta, anche la sinistra, eccezion fatta per il punto di appoggio provvisorio del pollice durante l'esecuzione del bending, dovrebbe avere l'identica impostazione nelle tre chitarre: polpastrelli "a martelletto" e perpendicolari alla corda, pollice dietro la tastiera, più o meno in linea con il medio, e non piegato "alla Hendrix" (poi si vede in giro di tutto, ma chi non rispetta queste semplici coordinate ha un ventaglio di possibilità limitatissime e prima o poi è costretto a correggere i difetti).
     
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  3. Quintus Horatius

    Quintus Horatius
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    20 Maggio 2023

    Il bending nasce sugli strumenti acustici e se ne sente traccia in vecchissime incisioni. Pensando a cose celebri, oltre ai bluesman del Delta, ne trovi testimonianze anche in Django, il quale, faticosamente a causa della menomazione, piega le corde della sua Maccaferri.
    Di sicuro bending e vibrati sugli strumenti acustici richiedono più vigore, ma si fanno da sempre (e anche con ottimi risultati).

     
    #5148
    Ultima modifica: 20 Maggio 2023
  4. the Fierce

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    20 Maggio 2023

    eh, però quelle cose che nel mondo della classica sono considerati obbrobri, nel mondo dell'elettrica si vedono e non sono considerate per forza di cose sbagliate, perchè non ti danno un reale svantaggio, in realtà: Michael Angelo Batio, ad esempio, è uno che suona con anulare e mignolo destri piantati sulla cassa.
    Nel mondo dell'elettrica puoi prendere una sacco di chitarristi e vedere quasi altrettante tecniche di plettrata diverse.
    Senza contare il fatto che tra suonare a plettro e suonare a dita c'è un mare di differenza, vedasi ad esempio una tecnica come il palm muting

    Con la sinistra le analogie sono maggiori, anche se pure lì tanti fanno come gli pare, complici anche le diverse altezze a cui i vari chitarristi piace mettere lo strumento

    vero, ma con l'acustica continuano e restare più scomodi, e lo strumento continua ad essere il più indicato per certi generi, quindi, avendo interesse per un particolare tipo di musica, perchè non partire direttamente dallo strumento più adatto :)
     
  5. The Neuromancer

    The Neuromancer
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    20 Maggio 2023

    Comunque la ricetta giusta in assoluto non esiste: ogniuno di noi si basa sulla propria esperienza e sul proprio gusto, nessuno può rivendicare di avere IL metodo per eccelenza, ma tutti abbiamo ottime argomentazioni a favore di un determinato metodo rispetto a quello degli altri perché lo abbiamo visto funzionare su di noi e/o sugli altri.

    :uncolpoalcerchioeunoallabotte:
     
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  6. the Fierce

    the Fierce
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    20 Maggio 2023

    per carità, ben me ne guardo perchè io per primo, prima di trovare una quadra sono andato per tentativi, quindi non mi permetto mai di dare direttive "di metodo", però, in merito alla scelta dello strumento, mi baso su un criterio di specificità che mi porta a consigliare lo strumento più idoneo in base ad un determinato genere, piuttosto che un altro.
    va da sè che una volta scelta la categoria (es: elettrica), poi si apre un conseguente vespaio: scala lunga o scala corta? ponte fisso o tremolo? single coli o humbucker? :D
     
  7. Quintus Horatius

    Quintus Horatius
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    21 Maggio 2023

    Parlavo del pizzicare le corde con le dita, non con il plettro. Appoggiando il mignolo (o, peggio, l'anulare e il mignolo) sulla cassa, i tendini della mano si contraggono, con una conseguente limitazione della mobilità.
    Sì, ma il punk che tiene la chitarra alle ginocchia non riuscirà fisicamente ad eseguire certi passaggi, neanche con tutta la buona volontà del mondo.
    Intendiamoci: ciascuno ha la libertà di stravolgere come vuole l'impostazione sullo strumento, a patto che rinunci a sfruttarne appieno le potenzialità.
    Le posizioni, per così dire, accademiche derivano da secoli di tentativi empirici finalizzati a ottenere la miglior prestazione sullo strumento in termini di dinamica, pulizia, fluidità del gesto etc.
    Chiaro; discorriamo solo di tecnica chitarristica e, un po' per gioco, ci dividiamo tra sostenitori del "gradualismo", passaggio a tappe da acustico a elettrico, e "immediatismo", acquisto diretto di uno strumento elettrico.
    Per me, come ho già scritto diverse volte, al di là della scelta conta soprattutto prestare attenzione a come si impostano le mani e parallelamente sviluppare l'orecchio abituandosi a riconoscere gli intervalli (meglio se senza strumento in mano).
     
  8. the Fierce

    the Fierce
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    21 Maggio 2023

    sì, era chiaro :) il mio discorso era unicamente legato al fatto che se si passa dal suono con le dita di matrice classico al plettro è un altro mondo :)

    parto dalla fine: senzadubbiamente (cit). La posizione accademica ottimizza di sicuro la prestazione.
    Però, senza andare a prendere l'estremo, ci sono comunque altezze variabili: un Paul Gilbert la tiene relativamente bassa e non è certo uno che si possa considerare limitato. Nell'elettrica, almeno al di fuori degli ambienti accademici, magari si cerca un'altezza dello strumento che consenta di fare tutto senza fatica non necessaria.
     
  9. Beller0f0nte

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    22 Maggio 2023

    Grazie veramente a tutti per gli ottimi e ben articolati consigli che mi state dando.
    Comunque ieri ho recuperato la mia classica e ho sostituito le corde in nylon, dopodichè mi sono cimentato nell'accordatura (con un applicazione su smartphone).
    Da stasera partirò a fare un pò di condizionamento alle dita con il movimento a ragno che suggeriva @Quintus Horatius
    Prossimo passo credo che cercherò un buon manuale cartaceo per principianti.
    So che il mio obbiettivo sarà divertirmi a suonare qualche riff che mi dia godimento personale con l' elettrica: vorrei suonare a la Hetfield :sorry:
    Ma per ora ho in mano una classica (a cui tengo molto per motivi personali) e con questa mi cimenterò all'inizio.
     
    #5154
    Ultima modifica: 22 Maggio 2023
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  10. Eclipsed

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    22 Maggio 2023

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  11. The Thunder God

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    2 Agosto 2023

    Visto che a prescindere da ciò che suono non cambio né accordatura né movimenti, ho voluto cercare una scordatura personale e ho trovato questo:

    Si1
    Mi2
    La2
    Mi3
    Sol#3
    Do#4

    @Quintus Horatius analizzami


    In origine volevo fare il BEBEBE di Nick Drake ma alcune corde non sembravano apprezzare, le devo cambiare a giorni ma comunque non vorrei romperle
     
  12. Quintus Horatius

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    2 Agosto 2023

    Do per scontato che riporti le note dalla corda più acuta a quella più grave.
    Nell'ultimo set, abbiamo una triade minore di DO diesis con la terza al canto, una disposizione di note molto usata e di sicuro impatto. Il LA , se rapportato al DO diesis, forma una sesta minore (una delle mie distanze preferite), ma allo stesso tempo interagisce con il MI della corda sotto, al contempo la sua quinta e terza minore di DO diesis. Considerando solo il primo set LA-MI-SI, abbiamo un'altra combinazione che amo (e uso tanto nei pezzi darkwave), cioè un accordo di nona senza terza, quindi non caratterizzato in senso maggiore o minore.
     
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  13. The Thunder God

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    2 Agosto 2023

    In realtà ho riportato dalla più grave alla più acuta, per abitudine di vedere scritto ad esempio EADGBE, non ci ho pensato che scritte in verticale si invertono
     
  14. Quintus Horatius

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    2 Agosto 2023

    Allora cambiano i rapporti: strana triade con quarta e settima minore nell'ultimo set (sesta-quinta-quarta corda)), analizzabile solo se legata ad altre note, che viene utilizzata nel jazz in contesti modali.
    Se considerassimo le ultime quattro corde insieme, avremmo una sorta di power chord di MI con dentro una quarta (ambigua, perché potrebbe a sua volta fare da perno per una specie di power chord di LA).
    Bello, invece, il set quarta-terza-seconda corda, perché forma un accordo di settima maggiore senza la terza a caratterizzarlo in senso propriamente maggiore o minore (questa combinazione si sente , spesso arpeggiata, in diversi filoni del rock e del pop); se ci aggiungi la prima corda e suoni assieme le prime quattro, diventa un maggiore settima a tutti gli effetti.
    Il set terza-seconda-prima corda forma il primo rivolto della triade minore di DO diesis.
     
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  15. The Thunder God

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    2 Agosto 2023

    Il primo post suonava meglio, mi sa che, a caso, ho fatto una cosa buona ma al contrario
     
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