Libri

Io non credo avrei apprezzato il Lupo della Steppa se l'avessi letto da giovane.
Ma so che avrei apprezzato Knulp a tutte le età.

 

Sulla falsariga di Siddharta consiglio "il padiglione d'oro" di Mishima, questo merita davvero.

 

è molto tirata come cosa, ok il buddhismo ma sono completamente diversi. In Hesse non c'è un briciolo della tragedia e della decadenza di Mishima. Comunque mi unisco all'invito. Anzi secondo me Mishima andrebbe letto quasi tutto.

 

"Il Padiglione d'oro" di Mishima ce l'ho ma devo smaltire altri titoli prima di buttarmici, comunque avevo letto "Lezioni spirituali per giovani samurai" e m'era piaciuto un sacco, che non è un romanzo ma una sorta di manifesto culturale rappresentativo della sua visione del mondo.

 

nel senso che uno è un gran libro e uno è un po' una robetta

 

Ci sta, del resto avevo messo in guardia su molte pagine di pura speculazione filosofico-sociologica.

 

Intanto
La macchina del vento, Wu Ming 1
Prosegue il mio recupero di questo collettivo di autori (anche se in questa opera si cimenta solo uno dei quattro). Come sempre mi è piaciuto molto il loro confondere realtà e narrazione, soprattutto perchè si vede che dietro c'è un lavoro di ricerca storica davvero notevole e certosino. Stavolta le vicende sono ambientate a Ventotene tra i confinati del fascismo, con un inventore strambo, Pertini, Spinelli, Terracini... Promosso anche questo.
5/5

 

Qualcuno ha letto Ferrovie del Messico di Gian Marco Griffi?

 

Italo Calvino che manda al manicomio (70 anni dopo) gli amici di Twitter per il suo commento sulla austen (vedasi le risposte al tweet e i retweet con commento)

2022 quasi 2023 e ancora dobbiamo far finta che orgoglio e pregiudizio sia un capolavoro della letteratura solo perché l'autore era una delle pochissime autrici di romanzi in circolazione nei primi del 1800

 

Ho concluso l'anno con la lettura di "Come amare una figlia" di Hila Blum, vincitore del prestigioso premio Sapir 2021.

Libro che dal titolo e dalla quarta di copertina aveva convinto mia moglie a sborsare quasi un ventino quest'estate.

Libro che però in verità fa sostanzialmente cagare, per usare un eufemismo. La prima metà m'ha fatto venire in mente lo stile e la pochezza di Fabio Volo. La seconda per fortuna me l'ha fatto parzialmente rivalutare ma facendo rimanere di base il nulla più assoluto. Un libro senza inizio, senza fine e con una miriade di esempi su esempi e citazioni su citazioni (tratti da altri libri).

Una roba pazzesca che tradisce di brutto ciò che erano appunto le aspettative datate dalla furbe copertine. L'ho letto solo perché ero curioso di un autore che non fosse europeo o americano. Per fortuna si legge velocemente però..

Da dimenticatoio, per quanto mi riguarda.

 

Riassuntone di fine anno (aperto a imitazioni, contraffazioni e plagi clamorosi):

NUMERO LIBRI LETTI NEL 2022: 70, corrispondenti a 81 opere*

NUMERO LIBRI COMPRATI (inclusi quelli da regalare ad altri): 87

DIVISIONE TRA NARRATIVA, SAGGISTICA E POESIA: direi saggistica 65% e narrativa 35%. Ho letto solo un libro di poesie (Hikmet).

GENERI MAGGIORMENTE ESPLORATI: religione e filosofia, nella saggistica. Nella narrativa, horror e mainstream.

L'AUTORE DEL QUALE HO LETTO PIÙ ROBA: Platone, Richard Matheson e Mark Twain.

IL MEGA-CLASSICO CHE FINALMENTE HO LETTO: “Cent'anni di solitudine”.

I TITOLI CHE MI SONO PIACIUTI MAGGIORMENTE (max 5): “Il vecchio e il mare” di Hemingway, “L'uomo che metteva in ordine il mondo” di Backman, “Io sono Helen Driscoll” di Matheson, “Dieci piccoli indiani” della Christie, “Carrie” di King.

I TITOLI CHE MI HANNO FATTO RIFLETTERE: il “Dizionario filosofico” di Voltaire, “Psicologia delle folle” di Le Bon, “La fattoria degli animali” di Orwell.

I TITOLI CHE MI HANNO DIVERTITO MAGGIORMENTE: “Effetti collaterali” di Woody Allen, “Lettere dalla terra” di Twain e “Dio cavalca un cherubino” di Zorobabele.

I TITOLI CHE MI HANNO ANNOIATO MAGGIORMENTE: “Gente di Dublino” di Joyce.

NUMERO DI LIBRI COMPRATI NEL 2022 CHE PERÒ NON HO LETTO: una quindicina, la classica scorta per i tempi di magra.

IL LIBRO GIÀ COMPRATO CHE PIÙ MI SPIACE DI NON AVER LETTO: “Quattro dopo mezzanotte” di King.

IL LIBRO CHE MI È COSTATO DI PIÙ: i “Saggi” di Montaigne.

IL LIBRO CHE HO IMPIEGATO PIÙ TEMPO A LEGGERE: come sopra (1200/1300 pagine in totale, spalmati su due volumi).

IL LIBRO CHE HO RILETTO: “Comportati bene e resterai solo” (raccolta di scritti di Mark Twain).

L'ULTIMO LIBRO DELL'ANNO: “La luna e i falò”, Pavese (finito ieri).

IL LIBRO CHE SO GIÀ DI VOLER COMPRARE NEL 2023: I vangeli apocrifi. Aggiungo “Shining” di King perché ho comprato “Doctor Sleep” e farei una cazzata a leggerlo senza prima aver gustato il capitolo originario.


* preferisco parlare di “opere” e non di “libri”, in questo caso, perché ho dei volumi che raccolgono opere letterarie considerate (universalmente) indipendenti fra di loro. Non parlo di raccolte di racconti, o di un romanzo + racconti bonus (ho dei volumi del genere, in casa) ma per l'appunto di opere ben distinte. Per esempio, ho un volume che contiene “Il giorno della civetta” e “A ciascuno il suo” di Sciascia, un altro con “Il vecchio e il mare” + “Per chi suona la campana” di Hemingway, o ancora “Amerika” e “La metamorfosi” di Kafka. Ovviamente li compro per risparmiare, un po' come coi cofanetti di CD che raccolgono più album.

 

Oh la madonna.. io purtroppo quest'anno mi sono arenato. Prima operato di ernia inguinale, mi avevano prospettato una passeggiata ma in quel periodo non riuscivo a fare una cippa.. poi ho ripreso un po' in periodo ferie. poi mi sono bloccato con la schiena e da lì in poi non sono più riuscito a leggere. Ho proprio un blocco mentale, non riesco a concentrarmi e non riesco nemmeno a svuotare la testa. Devo ancora sfogliare lo speciale sui Death..

NUMERO LIBRI LETTI NEL 2022: boh, più di 5 sicuramente

NUMERO LIBRI COMPRATI (inclusi quelli da regalare ad altri): più di 5

DIVISIONE TRA NARRATIVA, SAGGISTICA E POESIA: 95% narrativa 5% biografie (in realtà no ho preso qualche manuale di songwriting, chitarra ecc ma non li faccio rientrare nel gioco)

GENERI MAGGIORMENTE ESPLORATI: sci-fi

L'AUTORE DEL QUALE HO LETTO PIÙ ROBA: Philip Dick

IL MEGA-CLASSICO CHE FINALMENTE HO LETTO: la svastica sul sole

I TITOLI CHE MI SONO PIACIUTI MAGGIORMENTE (max 5): crossroads di Jonathan Franzen, l'autobiografia di Mark Lanegan

I TITOLI CHE MI HANNO FATTO RIFLETTERE: l'autobiografia di Mark Lanegan

I TITOLI CHE MI HANNO DIVERTITO MAGGIORMENTE: passo

I TITOLI CHE MI HANNO ANNOIATO MAGGIORMENTE: pastorale americana

NUMERO DI LIBRI COMPRATI NEL 2022 CHE PERÒ NON HO LETTO: forse due

IL LIBRO GIÀ COMPRATO CHE PIÙ MI SPIACE DI NON AVER LETTO: Anche gli androidi sognano pecore elettriche

IL LIBRO CHE MI È COSTATO DI PIÙ: Crossroads di Jonathan Franzen

IL LIBRO CHE HO IMPIEGATO PIÙ TEMPO A LEGGERE: sto ancora leggendo noi marziani di Dick da quest'estate

IL LIBRO CHE HO RILETTO: Forse Hyperion di Dan Simmons, Pastorale Americana ho ritentato Ma proprio non ce la faccio

L'ULTIMO LIBRO DELL'ANNO: Noi marziani che non finirò

IL LIBRO CHE SO GIÀ DI VOLER COMPRARE NEL 2023: se esce la parte due di Crossroads. Qualcosa dalla mia lista che devo ritrovare. Spero di riprendere e che sia l'anno di Moby Dick o altri grandi classici.

 

Piaciuto?
Io l'ho letto anni fa e non mi ha detto un cacchio.

Titolo parafrasato: hai scritto la risposta e non la domanda, ma s'è capito qual è.
So che hai sintomi influenzali e non voglio infierire.

Comunque l'ho iniziato stamattina, era tra i miei libri comprati nel 2022 e non ancora letti: in pochi minuti mi sono bevuto trenta pagine.
Prende subito, ma un po' tutti i romanzi di Dick prendono subito.
Vediamo come prosegue.

 

Era il mio primo Dick, mi è piaciuto come scorra tutto normale e non come una supercazzola.

Grazie..

 

Avevo dimenticato del riassuntone sulle letture,bella Dwight

NUMERO LIBRI LETTI NEL 2022: 59

NUMERO LIBRI COMPRATI (inclusi quelli da regalare ad altri): 22

DIVISIONE TRA NARRATIVA, SAGGISTICA E POESIA: direi 90 % narrativa,qualcosina saggistica e autobiografie

GENERI MAGGIORMENTE ESPLORATI: sicuramente posso dire storie drammatiche come macrogenere

L'AUTORE DEL QUALE HO LETTO PIÙ ROBA: Stephen King 3,poi una marea a 2

IL MEGA-CLASSICO CHE FINALMENTE HO LETTO: Forse L'urlo e il furore,oppure Un eroe del nostro tempo..si magari quest'ultimo può essere considerato come mega-classico

I TITOLI CHE MI SONO PIACIUTI MAGGIORMENTE (max 5): A Sangue Freddo di Capote,La Testa perduta di Damasceno Monteiro di Tabucchi,Kafka sulla spiaggia di Murakami,L'inquilino del terzo piano di Topor,Stalingrado di Grossman

I TITOLI CHE MI HANNO FATTO RIFLETTERE: Le Ceneri di Angela di McCourt

I TITOLI CHE MI HANNO DIVERTITO MAGGIORMENTE: Forse nessuno

I TITOLI CHE MI HANNO ANNOIATO MAGGIORMENTE: Foto di gruppo con signora di Boll

NUMERO DI LIBRI COMPRATI NEL 2022 CHE PERÒ NON HO LETTO: Solo uno,Vita e Destino di Grossman,perchè dopo averlo comprato ho scoperto essere la seconda parte di Stalingrado e mi piace fare le cose per bene,anche se mi e' stato suggerito che non era indispensabile leggerlo come seguito.

IL LIBRO GIÀ COMPRATO CHE PIÙ MI SPIACE DI NON AVER LETTO: Come sopra

IL LIBRO CHE MI È COSTATO DI PIÙ: Crossroads di Franzen,22 euro

IL LIBRO CHE HO IMPIEGATO PIÙ TEMPO A LEGGERE: Stalingrado,più di un mese

IL LIBRO CHE HO RILETTO: Nessuno,con tutta la roba che c'e' da leggere non riesco a rileggere nemmeno i miei favoritissimi per adesso

L'ULTIMO LIBRO DELL'ANNO: Lessico Famigliare della Ginzburg

IL LIBRO CHE SO GIÀ DI VOLER COMPRARE NEL 2023: Qualcosa di Thomas Bernhard,sicuramente Perturbamento..poi ho in mente La verità sul caso Harry Quebert di Dicker,ma magari i prossimi giorni cambio già idea