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Il fenomeno della pirateria (warez etc)

Discussione in 'Attualità e Cultura' iniziata da Orlando1987, 9 Dicembre 2022.

  1. Orlando1987

    Orlando1987
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    9 Dicembre 2022

    Salve a tutti!

    Il titolo del thread è volutamente tendenzioso(in senso buono) in quanto la pirateria/warez,oltre ad essere vietata dal regolamento del forum,è un crimine/reato perseguibile per legge e come tale va sempre considerato.

    Credo che il motivo principale alla base del comportamento pirata/warez sia l'idea tipicamente criminale di voler avere per forza qualcosa che non si ha il benchè minimo diritto di avere senza averla prima pagata.

    Frasi del tipo "i videogiochi costano troppo" sono solo inutili scusanti in quanto non c'è nessuna forza misteriosa e sconosciuta che obbliga qualcuno a procurarsi materiale pirata/warez.

    Inoltre dietro materiale venduto legalmente ci sono persone che lavorano e che hanno tutto il diritto di essere retribuite per il lavoro fatto dietro il materiale(film in Blu-ray o DVD,CD musicali,videogiochi ecc) che il pubblico vuole acquistare e che-lo ripeto-nessuno è obbligato ad avere per forza.

    Siccome non ho altro da aggiungere,lascio agli altri la parola.
     
    #1
  2. claudiop7878

    claudiop7878
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    9 Dicembre 2022

    la pirateria in tutti i sensi sia quella antica che quella moderna va elogiata,l umanita fa solo schifo,e quindi va combattuta se non sterminata ps ve l ho gia detto che ho una jolly roger tatuata sulla mano destra??:happy::headbang::killer:
     
    #2
  3. Idol

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    9 Dicembre 2022

    Parlando seriamente, la pirateria è un fenomeno che purtroppo sta', da anni, portando alla rovina ambienti come musica, videogiochi e cinema.
    Fortunatamente, si fa per dire, la nascita di programmi come Spotify per la musica, o Netflix o Prime Video per il cinema, hanno, penso, portato ad una limitazione della pirateria.
    Purtroppo la nascita e crescita di Internet ha portato ad un la sempre maggiore creazione di reati fraudolenti che ledono interessi culturali, e non solo, creando un circolo vizioso che purtroppo porterà sempre più danni.
    Chi fa pirateria dovrebbe semplicemente andare in galera, idem chi la sostiene, perché non porta proprio nulla di buono.
     
    #3
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  4. sciacallo010

    sciacallo010
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    9 Dicembre 2022

    Lasciamo il thread aperto se fate i bravi, ma se degenera ci metto un attimo a detonarlo :sisi:
     
    #4
  5. Evillupo

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    10 Dicembre 2022

    Io amo la pirateria. Secondo me fa solo bene e pone pure un freno a sta cavolo di tendenza di fare diventare tutto un'abbonamento, in modo che ti trovi 500 euro di spese fisse se vuoi avere accesso a contenuti di intrattenimento o culturali. E riduce la tendenza monopolista delle varie piattaforme, che dettano la linea sui contenuti autoprodotti sfornando prodotti tutti uguali dalla qualità tendenzialmente bassa, in casi fortunati media. Oltre al fatto che i fornitori "legali" di contenuti appena sembra appena possibile aumentano i prezzi e ridefiniscono in continuazione i contratti secondo i loro comodi
     
    #5
  6. Vic Rattlehead

    Vic Rattlehead
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    10 Dicembre 2022

    Io trovo che sia tutto molto comodo e i prezzi sono commisurati oltre che ai contenuti anche alla suddetta comodità. Poi se si hanno account condivisi la spesa è proprio minima, oltretutto c'è da considerare che roba come Amazon non è esclusivamente streaming quindi,IMHO, ci sta.
     
    #6
  7. Idol

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    10 Dicembre 2022

    Chi ama ed usa prodotti piratati lo si può paragonare ad un ladro, ne più ne meno.
    Chi usa Spotify fa una cosa legale perché magari non ha la possibilità di comprare il supporto fisico.
    Idem Netflix o Amazon.
    Chi scarica illegalmente invece non fa un danno alle multinazionali ma a chi fa musica, cinema e videogiochi, infatti tutti business in crisi da anni.
    Grazie tante, ladri.
     
    #7
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  8. claudiop7878

    claudiop7878
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    10 Dicembre 2022

    mahhh a leggere articoli dall internette l industria musicale non risulta in crisi economica,poi cioè si sa internette va presa colle molle :zizizi:
     
    #8
  9. Idol

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    10 Dicembre 2022

    Magari bisogna leggere dall internette gli articoli giusti, non quelli su siti di gossip.
    Basta vedere come sono scese le vendite di album di tanti gruppi per capire la portata negativa della pirateria.
    Esempio molto stupito.
    Nel 1987 Appetite for dedtruction vendetre 500.000 mila copie, e per la Geffen era talmente poco che chi scrisse il disco (....) stava per essere licenziato, oggi sarebbe disco d'oro. Tutto dire.....
     
    #9
  10. Evillupo

    Evillupo
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    10 Dicembre 2022

    Il cavolo danno alla musica. Sono anni che artisti emergenti ed etichette vanno avanti con dinamiche invertite. Le etichette invece di pagare gli artisti in cui credono e spendere li fanno pagare per offrire il servizio di registrazione e distribuzione, stessa cosa ai concerti con gli slot in vendita. L'artista adesso punta tutto su guadagni collaterali ed è molto più simile ad un brand che ad un artista: frega un cazzo a Fedez se non gli pagate gli album, i suoi big Money li fa altrove. Se ci spostiamo su altri ambiti come l'editoria la dinamica è ancora più palese, e basta che guardiate un libro con il prezzo scritto sopra, vi ritrovate un pezzo di carta indecente impossibile da leggere senza rovinarlo, con prezzi dai 20 euro in su, e magari "l'artista" è morto da decenni. Gli artisti vivi ed emergenti invece si trovano mangiati da editori che del valore artistico se ne sbattono e invece di selezionare "commissionano" il prodotto di consumo. E gli account condivisi su quella porcata di Netflix sono anni che cercano di toglierli, e alla fine non lo fanno sapete perché ? Forse perché in questo capitalismo etico sarebbero battuti da concorrenti con offerte migliori? Ma non ci pensate nemmeno, il concorrente che non permette di tirare così tanto la corda è la pirateria, che rimane e rimarrà sempre un'opzione.
     
    #10
    Ultima modifica: 10 Dicembre 2022
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  11. Evillupo

    Evillupo
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    10 Dicembre 2022

    Che poi io ho pure Spotify premium che mi è comodo perché ho un account studenti essendo pagato dall'università.
     
    #11
  12. The Neuromancer

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    11 Dicembre 2022

    Sì però i prodotti più piratati sono sempre quelli di qualità più bassa, tipo il singolo merdoso del momento. Per cui la standardizzazione non è tanto colpa delle piattaforme quanto il fatto che la massa spinge per avere queste schifezze, loro cercano solo di guadagnarci su e fanno i loro interessi corporativi. Anche perché effettivamente se tutti piratassimo al 100% sicuramente le corporatio non guadagnerebbero, ma neppure gli artisti, che dovrebbero comunque pagarsi tutto di tasca propria e avere un dito nell'occhio in cambio.
     
    #12
  13. Idol

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    11 Dicembre 2022

    Di certo i gruppi più famosi ed importanti sono aziende, ma i gruppi medio piccoli no, e la pirateria è il primo motivo per cui tanti gruppi non riescono più a vivere di sola musica, si sciolgono o cambiano spesso componenti (che magari per vivere devono fare altro nella vita); per non parlare degli artisti che per vivere con la musica hanno mille progetti. Oggi le etichette discografiche non spendono più di tanto nei gruppi perché sanno che ci guadagnano poco.

    Altra stupidaggine.
    Già il fatto che scrivi "un pezzo di carta indecente impossibile da leggere senza rovinarlo, con prezzi dai 20 euro in su, e magari "l'artista" è morto da decenni", è una boiata colossale, perché un libro di carta non lo rovini se non ci mangi sopra, spesso i libri di artisti morti costano molto di meno di quelli nuovi, senza contare che la maggior parte degli scrittori scrive un libro adesso come trent'anni fa, chi lo fa per puro piacere personale di scrivere chi per vendere, spesso e volentieri tanti libri hanno successo perché gli scrittori sono già famosi, vendono col loro solo nome.
    E se ci spostiamo nell'ambito dei videogiochi non si contano le software house che hanno chiuso perché non vendevano più giochi talmente erano piratati, e spesso non guadagnavano quanto speso per fare un gioco.
    Il mercato lo fa chi compra, evidentemente oggi chi è più giovane (diciamo dai 35 anni in giù) è più interessato ad un prodotto usa e getta (vedasi videogiochi che durano una decina di ore, ma sai che grafica) rispetto ad un prodotto che possa usare per mesi (e magari usare la testa), meglio un singolo oggi che un disco domani.
    Bah, era molto meglio per tutti quando ero giovane io, trent'anni fa, che oggi, poco ma sicuro
     
    #13
  14. Ωmeditant

    Ωmeditant
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    Guest

    11 Dicembre 2022

    poi voi ex giovani avete preso il posto della generazione precedente ed eccoci qui :lookaround:

    io scarico un album ogni tanto per ascoltarlo bene su pc senza la distrazione di internet, poi se mi entusiasma lo compro, in ogni caso dopo un po' lo cestino. Inoltre l'acquisto di musica a scatola chiusa (o "mezza chiusa", cioè con alcuni brani in anteprima) per me è inconcepibile, quindi in assenza di streaming integrali...
     
    #14
    Ultima modifica di un moderatore: 11 Dicembre 2022
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  15. Dustx85

    Dustx85
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    L'elettrizzante

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    12 Dicembre 2022

    Questo è il nocciolo della questione.
    Il resto sono solo scuse. Anche gli abbonamenti alle piattaforme sono una bella scusa per lavarci la coscienza.
    Il modo "giusto" era il vecchio iTunes che offriva l'anteprima di alcuni secondi e poi se volevi acquistavi il prodotto. Adesso con Netflix and co paghi la piattaforma e l'artista inizia a guadagnare solamente con numeri stratosferici di streaming.
     
    #15

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