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Parliamo di Scienza

Discussione in 'Attualità e Cultura' iniziata da Lazlow, 22 Gennaio 2008.

  1. Iasonis

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    14 Ottobre 2022


    Ahhh, la famosa de - estinzione . OItre a questo ieri ,sul cellulare mi arrivò ieri tra una delle notiziette del menù a tendina , una notizia che riportava come alcuni presunti scienziati avessero riportato in vita dei pesci preistorici . Dal punto di vista è assai notevole come scoperta, a mio avviso però giocare a Dio, a lungo andare può portare a risultati catastrofici .
     
  2. claudiop7878

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    23 Novembre 2022

     
  3. Orlando1987

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    25 Novembre 2022

    Se questi pesci preistorici non vengono liberati in natura ma al massimo resi disponibili per gli acquari pubblici e,dimensioni permettendo,eventualmente anche per quelli privati non dovrebbe esserci alcun rischio catastrofico.
     
  4. claudiop7878

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    25 Novembre 2022

     
  5. Vic Rattlehead

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    11 Dicembre 2022

    A RIP e Riky piace questo messaggio.
  6. Iasonis

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    16 Dicembre 2022

    In questo determinato contesto come lo hai scritto , potrebbe essere un'attività ricreativa non da poco , ma chi ha le carte in regola per stabilire la giustessenza nel lungo termine di tale pratica?
     
  7. Dwight Fry

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    22 Marzo 2023

    Ho citato altrove una delle mie ultime letture, “L'avvenire di un'illusione”, un
    e nel quale
    Il testo non è invecchiato di un giorno, sembra scritto ieri pur risalendo al 1927, e per l'appunto è pieno di riflessioni profonde sulla scienza. Una delle più belle per me è questa:

    [è considerato] “profondamente religioso” chi dichiara un sentimento di piccolezza e impotenza dell'uomo di fronte alla complessità del mondo, sebbene a costituire l'essenza della religiosità non sia questo sentimento ma solo il passo successivo, la reazione a tale sentimento, che cerca aiuto contro il medesimo. Chi non procede oltre, chi si rassegna umilmente alla parte insignificante dell'uomo nel vasto mondo, è invece irreligioso nel più vero senso della parola.

    L'umiltà è degli irreligiosi, dunque, che rimangono in ammirata contemplazione di ciò che li sovrasta. Accettano la propria finitezza (che però è solo una parte dell'essere umano) e credono che la scienza possa rendere meno duri i limiti imposti all'uomo dallo stato di natura, non cancellarli. Da qui la ricerca scientifica: l'uomo non può vivere in eterno (limite di natura) ma può vivere più a lungo, studiando, contrastando e a volte debellando le malattie (ricerca scientifica).
    Ai credenti spetta invece solo il timore nei riguardi del “vasto mondo”, paura che viene superata esclusivamente immaginando un oltre. Da qui la preghiera e l'idea di un aldilà.

    Inoltre Freud auspica che l'essere umano possa liberarsi un giorno della propria nevrosi universale (= religione), così come il bambino si libera delle nevrosi infantili divenendo adulto, e quando immagina le obiezioni che gli verrebbero rivolte da un ipotetico interlocutore, scettico all'idea che l'uomo possa affrancarsi dalla religione, Freud replica:

    Lei teme che l'uomo non superi la grande prova? Ebbene, ce lo lasci sperare lo stesso. È già qualcosa sapere che si può contare solo sulle proprie forze: è allora che si impara a usarle bene.

    Quando l'interlocutore gli fa presente che anche quella può essere considerata un'illusione, Freud conclude:

    No, la nostra scienza non è un'illusione. Un'illusione sarebbe invece di credere che possiamo prendere da un'altra parte quello che essa non può darci.

    Il testo si conclude così, con una frase che è un aforisma e una sentenza al contempo.
    Lettura breve ma intensa, decisamente consigliata agli amanti della razionalità scientifica.


    Per nulla consigliata, invece, la “Storia dell'astronomia” di Hoskin, storico della scienza morto di recente.

    Michael Hoskin, il gigante della scienza che amava la Sardegna

    Ho trovato il libro in oggetto farraginoso e in più punti noiosetto. L'autore dà per scontato che alcuni concetti siano già in possesso del lettore o li spiega solo in un secondo momento, errori di impostazione che non consentono di fruire per bene quella che, in effetti, è una storia dell'astronomia parziale, visto che si ferma agli anni '70 nonostante il libro sia stato pubblicato a ridosso del 21° secolo. Quel che è peggio, la stragrande maggioranza delle pagine è dedicata alla storia antica, tant'è che più di “storia dell'astronomia” bisognerebbe quasi parlare di “storia del telescopi”.
    Abbastanza deludente.
     
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  8. claudiop7878

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    22 Marzo 2023

     
  9. claudiop7878

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    17 Luglio 2023

     
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  10. Carnival900

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    17 Luglio 2023

    Menomale
     
  11. Vic Rattlehead

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  12. alexmai

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  13. Eclipsed

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    8 Agosto 2023

    Quindi niente ponte
    :ops:
     
  14. Dwight Fry

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    29 Settembre 2023

    Ho messo temporaneamente da parte la lettura del volumone con tutte le opere di H.P. Lovecraft per riprendere e terminare la lettura di un libro di Richard Dawkins, “Il più grande spettacolo della terra”, un bel saggio sull'evoluzionismo che fa piazza pulita delle teorie bislacche dei creazionisti.

    [​IMG]

    Il saggio affronta i temi dell'evoluzione e dell'adattamento sotto molteplici punti di vista e se diventa un po' pesante quando Dawkins si butta sulla genetica, diventa molto più scorrevole e interessante quando si occupa di geologia, botanica, etologia, antropologia, biologia animale e anatomia comparata.
    Il sapere dell'autore inglese, in tal senso, è davvero vastissimo e fa sorridere l'idea che gli pseudo lettori che si sentono “offesi” dalle sue posizioni pensino di confutarlo in due righe, dall'alto del loro anonimato e dei loro titoli invisibili, in sedi altamente scientifiche quali social, recensioni amazon (il tuo parere è importante...) o altri spazi virtuali, un tempo chiamati “baretti”.
    Ma si sa, i tempi sono questi.

    Tornando al libro: interessantissimi alcuni paradossi evolutivi, tipo quello del nervo laringeo, o certe correlazioni (quella tra seconda legge della termodinamica e attività solare, o “mondo a RNA” e vita su altri pianeti) e gustose certe curiosità (la tartaruga australiana che respira con – cito – il culo), per non parlare delle riflessioni in merito al cavallo di battaglia di Dawkins, il celebre gene egoista.

    Il libro dimostra che “l'evoluzione non è solo una teoria ma un fatto comprovato” e che proprio per questo bisognerebbe parlare di teorama (in ossequio alla falsificabilità popperiana, il termine "teoria" viene applicato all'evoluzionismo nello stesso modo in cui viene applicato all'eliocentrismo, e oggi nessuno mette in dubbio la teoria eliocentrica... tranne qualche minus, suppongo).
    Le intuizioni di Darwin sono a maggior ragione valide oggi, oggi che possiamo sfruttare tecnologie molto più avanzate in campo geologico, etologico e microbiologico, confrontare i DNA, datare quel che un tempo non era databile e rilevare l'evoluzione di ciò che un tempo neppure conoscevamo.

    Tutto questo con buona pace dei negazionisti, ai quali il libro dedica un apposito capitolo, l'ultimo, con tanto di dati e sondaggi. I negazionisti sono coloro i quali suppongono che la vita sulla terra sia stata creata e/o guidata da un'entità sovrannaturale e che la Bibbia e il Corano non affermino il falso in merito alla creazione, quindi il nostro pianeta avrebbe poche migliaia di anni e non 4 miliardi.

    Chi se la passava peggio nel 2005-2006, tra i paesi presi in considerazione dai sondaggi? Turchia e Stati Uniti (impossibile non cogliere il nesso con la soverchiante presenza, a ogni livello, di una religiosità retriva in queste due nazioni), ma Dawkins ha comunque di che rammaricarsi per la sua Gran Bretagna e lamenta il fatto che il 28% dei britannici creda davvero che uomini e dinosauri abbiano vissuto nello stesso periodo, visto che la terra ha poche migliaia di anni, commentando la cosa col suo proverbiale umorismo: “il 28% dei britannici ha imparato scienza e storia guardando i Flintstones anziché studiando i libri di scuola”.

    Nella stessa tabella, la voce “Italia” indica una percentuale del 32%.
    Qui da noi non andavano fortissimo soltanto i Flintstones ma anche Ryu:
    Ryu il ragazzo delle caverne - Wikipedia
     
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  15. claudiop7878

    claudiop7878
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    30 Settembre 2023

     
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