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Perché è stato trasformato in un racconto per ragazzini con le mille trasposizioni a cartoni animati, ma è semplicemente IL romanzo per eccellenza di tutta la letteratura occidentale. La base proprio.

I Promessi Sposi resta un grande romanzo rovinato da una visione cattopacchiana di quel supremo imbecille di Manzoni, poteva essere un gigante, una scrittura sopraffina, ma mentre da altre parti avevano Stendhal, Balzac, Flaubert, Austen, Melville, Dostoevskij, Tolstoj ecc. noi ci siamo sorbiti questo idiota.
Intendiamoci, I Promessi Sposi è un capolavoro formale, con parti meravigliose, ma tutto l'impianto base è ridicolo e pacchiano, da oratorio: lo era all'epoca, figurati ora.
Se vuoi un grande esempio di realismo ottocentesco storico italiano ti consiglio il bellissimo Le confessioni di un italiano di Ippolito Nievo, scritto da giovanissimo tra l'altro (e morì giovane).

 

Certo, poi per me c'è proprio un meccanismo tipo telefono senza fili che avviene quando qualcosa viene insegnata per generazioni ma nessuno di quelli che la insegnano lo legge. Queste opere sono sì da studiare, ma pur sempre romanzi, e la dimensione della lettura,e dell'intrattenimento le appartiene ancora.

 

Cominciai a leggerlo anni fa, lo trovai un po' ostico. Magari lo riprendo prossimamente.

 

Una questione privata, Beppe Fenoglio
Tanto mi avevano parzialmente (La paga del sabato) o totalmente (Il partigiano Johnny) deluso le altre opere dell'autore piemontese a cui mi ero accostato, tanto mi ha esaltato la lettura di questo libro. Bella la storia (che si intreccia con la Storia), ottima la caratterizzazione dei personaggi, molto significativi i dialoghi e i racconti nel racconto. C'è qualche assonanza con La ragazza di Bube di Cassola, ma per fortuna le somiglianze si fermano soltanto al canovaccio della vicenda. Bellissimo, ho rivalutato Fenoglio grazie a quest'opera, visto che mi ero dato un'ultima possibilità prima di abbandonarlo definitivamente.
5/5

 

Sì diciamo ciò che differenzia l'arte dal semplice intrattenimento "spensierato", è che vuole essere un'intrattenimento intellettuale.

Beh, sicuramente non è da affrontare alla leggera ma è uno dei grandi romanzi dell'epoca. In alcune cose anticipa perfino Proust (le parti dell'infanzia del protagonista ad esempio). Fu anche pubblicato postumo, quindi non potette neppure rivederlo o correggerlo ulteriormente.

 

Ovviamente, però proprio con il Don Chisciotte a me viene in mente una cosa. Ok l'importanza storica di essere uno dei primissimi romanzi in prosa, ok che per tema ironia ecc... è praticamente il primo romanzo moderno, ma... È stato pubblicato a puntate, non c'è un solo episodio della trama principale che non abbia lo scopo di suscitare il riso. È PIENO di errori di trama commessi da Cervantes, prima a Sancho rubano l'asino poi questo ricompare senza spiegazioni, prima Dulcinea è una banale contadina del paese del Don che Sancho conosce, poi all'improvviso smette di essere una persona reale e diventa un essere completamente fantastico e ideale che nessuno compreso il Don ha mai visto. Gli stessi personaggi che si incontrano, a parte i protagonisti, sono canovacci tutti uguali, ci saranno 6 o 7 storie di fanciulle innamorate che sono descritte tutte nella stessa identica maniera. Ora, io capisco l'importanza di non fermarsi alla superficie e leggere tutti i piani dell'opera, ma capisci che se a scuola mi fanno una disamina infinita sull'asino di Sancho o sulla caratterizzazione ideale di Dulcinea, e poi viene fuori che il Cervantes stesso ha così dato poca importanza alla cosa da essersene scordato da un capitolo al successivo, mi viene in mente che alcuni piani di lettura sono stati intellettualizzati dalla critica e non esistono. E tutto questo poi a volte fa perdere di vista il piano, sicuramente presente, di romanzo divertente di intrattenimento. Almeno per quanto riguarda quest'opera.

 

Beh la forza del Don Chisciotte è che era/è una forte satira contro la letteratura cavalleresca dell'epoca, cioè contro l'intrattenimento a buon mercato e soprattutto fasullo, perché dipingeva mondi illusori che anziché riflettere sul presente, ne predicavano la fuga. Tutti gli errori e sciatterie sono voluti o comunque funzionano perché quello che vogliono smontare è il meccanismo di opere che sono tutte uguali e con personaggi piatti, falsi e "telefonati".
Ciò che rende grande l'opera di Cervantes è che in lui convive cmq il gusto per il romanzesco e la figura di Don Chisciotte diviene anche simbolica per riaffermare la forza "del falso", cioè della fantasia, dell'irrazionale e allo stesso tempo quella della critica a tutto questo. Insomma, in nuce vi è sia l'anti-romanzo, cioè una costante destrutturazione della forma romanzo, rifiuto del romanzesco come semplice e banale intrattenimento, sia del romanzo come modo attraverso il fantastico e il romanzesco di indagare criticamente il reale e allo stesso tempo sul piacere di raccontare storie.

 

Com'è la saga della Folgoluce di Sanderson? Vale la pena?

E c'è un motivo per cui i volumi Fanucci debbano costare tanto?

 

Perchè la Fanucci è una delle peggiori case editrici della storia. Ha molte cose interessanti soprattutto nel vecchio catalogo, ma politiche editoriali discutibili e soprattutto irrispettose dei lettori. E' gente che non ha il minimo amore per ciò che pubblica

 

È quel che penso anche io e temevo la risposta fosse questa.

 

Se hai la pazienza di starci dietro, è tipo il miglior fantasy dai tempi di Tolkien #fanboyesagitato

Il problema è, appunto, che serve pazienza: è una saga ancora non giunta a metà (siamo al quarto libro su dieci), e direttamente collegata a svariate saghe, romanzi e racconti paralleli ambientati nello stesso universo, tutti o quasi contenenti informazioni e fatti utili alla comprensione dell'insieme, se non addirittura fondamentali.

 

Sarò masochista ma mi piace l'idea di dovermi cercare indizi e informazioni tra i vari libri.
Se mi piace questa saga (quel che è uscito finora) poi avrei comunque letto altri libri di Sanderson

 

L'anno dell'uragano, Joe R. Lansdale
Finito in un giorno. Andato giù liscio. Molto bello, ma non ai livelli di La sottile linea scura.
4/5

Quali altri titoli mi consigliate di questo autore?

 

Letto anche io L'anno dell'uragano qualche settimana fa,la penso come te,La sottile linea scura difficile da raggiungere
Io ne conosco altri due,La morte ci sfida e Fiamma Fredda(poi a quanto ho capito ristampato col titolo Freddo nell'anima),sempre molto godibili,soprattutto il secondo.
Nel frattempo ho letto Foto di gruppo con signora di Boll,considerato uno dei suoi migliori e l'anno dopo la pubblicazione ha vinto pure il premio Nobel.
Niente direi che mi fermo qui con lui,Opinioni di un clown mi era piaciuto molto..E non disse nemmeno una parola meno,molto meno..questo ho fatto fatica a finirlo.
Esageratamente descrittivo,che manco D'annunzio,tantissimi dettagli che magari vogliono strapparti un sorriso con accenni di goliardia ma per me e' stato estenuante.
Poi magari ero anche assuefatto visto che E non disse nemmeno una parola l'avevo letto da poco e di solito non leggo libri dello stesso autore di seguito o comunque vicini nel tempo,ma era capitato di trovarlo a un ottimo prezzo e lo comprai.

 

Ordina 'Paradise Sky', western veramente spassoso e avvincente. Più lunghetto dei due libri che hai menzionato tu, ma acchiappa parecchio