Libri

Diciamo che mi è sembrata una bella trovata l'implicazione di ciò che diventerà, ma il procedimento non mi piacque molto per come è stato mostrato

Anticipazione (Spoiler)

Non mi piacque appunto tutta quella sezione in cui saltava in giro e correva veloce. Soprattutto considerando che poi sarebbe dovuto diventare una sorta di orrore cosmico che conosce ogni cosa, cosa vuoi che conti avere la superforza?

Questo anche io l'ho davvero trovato il punto più basso, ma tutto il resto era l'intreccio di intrighi, giochi mentali e religione sci-fi coerente con i precedenti libri.

 

Hai letto quello che diventa tipo 3.500 anni dopo?

 

Io ho sempre trovato Dune pesantissimo.
Circa 20 anni fa, alle superiori, mi ero fermato al terzo romanzo.

Poi 5-6 anni addietro ho riletto il primo romanzo, in lingua originale, convinto che l'età adulta mi avrebbe fatto ricredere...invece una palla assurda, ho letteralmente agonizzato fino alla fine.

Da amante dello sci-fi non ho mai capito lo "status" mitico che ha assunto questa saga, alcune cose sono ridicole, altre irritanti (la religione), e in generale la narrazione è tremendamente lenta.

P.S. paradossalmente molto meglio il film.

 

Personalmente non sono così drastico sul resto del giudizio, ma su questo condivido (caso più unico che raro per me)

 

Parli con un lettore "vorace", che normalmente è pronto a sparare a zero su film e serie tratte da libri, ma in questo caso davvero un bel salto di qualità: lo trovo molto più adulto del libro.

Ovviamente mi riferisco al film di Villneuve, quello di Lynch è invecchiato talmente male da risultare quasi comico.

Certo, molto dipenderà dalla seconda parte (forse anche la terza), perché in fin dei conti nel primo capitolo succede poco o nulla.

 

no...

 

Un po' di cose che ho letto:

Un Povero Scemo di Caldwell: ottimo romanzo che mette uno sconforto incredibile. Parte come una classica storia di boxe truccata, ma La seconda parte è inaspettatamente surreale e morbosa e di tutt'altro tenore

La Terra Morente di Vance: primo volume della serie omonima, messo insieme da racconti pubblicati su riviste dell'epoca. Un fantasy molto weird, pieno di gente strana che fa cose strane. Non è così cupo come si possa pensare dal setting, anche se molte gente muore molto male.

La Spada del Littore di Wolfe: terzo volume del Libro del Nuovo Sole. Stupendo. Sta diventando unovdei fantasy più belli che ho letto. Sicuramente tra i più "fantasy" in senso letterale, Wolfe ha costruito un mondo interessantissimo senza alcun cliché del genere, aveva una creatività incredibile.

Sostiene Pereira di Tabucchi: bello, ma non mi è piaciuto quanto pensavo. Forse avevo troppe aspettative dopo averne sentito parlare tanto.

Intanto vado avanti, tra un libro e l'altro, con i racconti di Joseph Conrad.

 

Io ho finito La luna e' una severa maestra di Heinlein..credo mi aspettassi di più,nella prima parte si fa fatica ad andare avanti,mi e' risultata un po' noiosa.
La storia,le idee sono buone ma appunto ci ho visto qualche lungaggine di troppo nei dialoghi e nello svolgimento.
In generale non posso dire sia un brutto libro,ecco sicuramente gli preferisco Statship Troopers..mentre tra i suoi più famosi devo ancora leggere Straniero in terra straniera.

 

A me piacque molto all'epoca in cui lo lessi. Tra l'altro era praticamente l'idea esatta di un racconto di fantascienza che avevo in mente di scrivere

 

Mi hai incuriosito perché di fantasy (soprattutto in passato) ne ho letto a tonnellate e di lui ho sempre sentito parlare bene.

Ho provato con The Shadow of the Torturer, all'inizio qualche difficoltà con l'inglese un po' arcaico e i termini inventati, poi ha iniziato a scorrere meglio, ma sono arrivato al termine del libro sfinito, arrancavo proprio, non fa per me e non proseguirò la saga. La seconda metà proprio no...

Peccato.

 

Lo avevo già scritto, il primo libro delude, o meglio confonde, perché è un casino, continuano a uscire personaggi strani che poi non fanno nulla ed è tutto nebuloso, interrompendosi poi di botto appena sembra stia succedendo finalmente qualcosa.
Però @LucaGiulio dagli una seconda possibilità col secondo volume, le cose cambiano. Al terzo, ogni personaggio strano e apparentemente inutile ottiene un senso e gran parte delle cose viene spiegato.


Tra l'altro sto già leggendo il quarto volume.

 

Intanto nuovi acquisti: il Sosia e Il Giocatore di Dostoevskij e Padri e Figli di Turgenev

 

Oggi ho terminato "Frankenstein" di Mary Shelley.

L'ho trovato avvincente e piacevole anche se c'è poca azione.

 

letto il Don Chisciotte di Cervantes, entrambi i libri. Bel mattonazzo ma si legge bene. Il secondo libro è stato scritto a distanza di anni da Cervantes come reazione ad un'altra seconda parte delle avventure di Don Chisciotte scritta da un altro autore che gli ha fregato il personaggio, ed è migliore del primo. Quando leggo queste cose da studio scolastico a me sembra sempre che non c'entri niente con quello che mi avevano fatto studiare a scuola. Quindi o mi hanno detto cacchiate o sono io che non colgo. Per dire si pone molta enfasi sulla dicotomia con Sancho che come se fossero idealismo contro realismo, quando in fondo non è così e Sancho è matto quanto il Don perché alla fine per ingenuità crede ai suoi deliri. Ma è molto bello invece seguire lo sviluppo del loro rapporto che è pieno di affetto e amicizia. Altra cosa che mi ha stupito è che il tanto conosciuto episodio dei mulini a vento è tra tutte le avventure la più breve e banale, poche righe in cui il Don sbatte contro una pala e cade da cavallo. Mi chiedo allo stesso modo come potrebbe essere approcciarsi da lettore ai Promessi Sposi senza tutta la pesantezza che ci metteva la didattica.

Invece a seguire ho letto "Il consiglio d'Egitto" di Leonardo Sciascia. Storia pazzesca e incredibilmente vera della creazione da parte di un monaco di falsi documenti storici sulla dominazione araba in Sicilia, intrecciata con un tentativo di rivoluzione Giacobina avvenuto in quegli anni. Ci hanno tratto anche un film con Silvio Orlando. Breve e meraviglioso. A prescindere dall'episodio narrato Sciascia in ogni suo scritto cerca di portare avanti la sua riflessione etica, in ogni occasione più che atterrito dalla forma mentis della sua terra, e lo fa splendidamente con chiarezza e senza moralismi.