Manowar

Per quel che vale (visto che stiamo tutti immaginando e deducendo), ti dico la mia

Prima di tutto, proviamo a immaginare che quello che dice lui sia grossomodo tutto esatto, che non ci sia null'altro dietro (o comunque nulla di considerevole).
Ha senso?
Secondo me, eccome.
Castellani aveva 35 anni, grossomodo, all'epoca. Ha una professione avviata, una famiglia, con un figlio. Non è facile iniziare a considerarti - da "musicante", quale sei, o meglio quale eri fino a un giorno prima - un musicista professionista, inteso come uno che (per un po' di tempo) lo fa di lavoro, sapendo benissimo (e diciamocelo!) che chi ti sta ingaggiando 1) non sarà mai "la tua band", 2) non è una situazione/ambiente facile (ed è peggiorata nel corso del tempo) e 3) è una band che non ha 30 anni di carriera davanti.
Ovviamente, io non so dire se c'è stato altro.
Però so bene che quel che racconta lui, per come la vedo io, basta e avanza.
Parliamoci chiaro: cosa avrebbe potuto o dovuto fare?
Era evidente anche a lui che i MANOWAR cercavano un sostituto "alla veloce". E nel bel mezzo del giro di sgabello, accade il casino con Karl Logan. .Avesse avuto 20 anni, forse avrebbe avuto senso: a quell'età si ha tutto il tempo per iniziare un sogno e... sopravvivere alla sua fine. A 40 anni, e con famiglia, no. Basta un minimo di discernimento per capire che gli stavano offrendo un posto che, per lui, aveva senso solo a tempo determinato. Non credo che Joey accetti - parlo di contratti - che i membri dei MANOWAR suonino in altre band.... men che meno, cover band. Castellani si sarebbe trovato con un contratto, magari rigido, senza avere una vera carriera alle spalle né un ruolo. E per giunta, senza la possibilità di fare altro... perché cosa puoi fare di "altro,", quando 3 mesi all'anno sei in tour?


Ora, proviamo invece a immaginare che ci sia ANCHE altro.
Può essere che la decisione di avere un professionista per tour e disco/ep fosse già decisa a monte. E che a Marcus sia stato comunicato in modo netto, professionale: "va così per NNN mesi, poi ci salutiamo". Nulla di strano.
Così come è anche possibile che qualcosa sia andato storto, a livello personale o professionale. POSSIBILISSIMO: vieni catapultato in una band che esiste da anni, ha automatismi a te estranei, fatta di persone over 60enni, ha un leader col carattere... beh, difficilotto e in tutto questo, tu conti un cazzo.

Tutto questo, ricordiamocelo, usando la fantasia.

 

fantasia terribilmente verosimile però

 

buonasera brothers and sisters of metal

un saluto a Dreki, che mi sa che è l'unico che conosco di persona, insieme ad alcuni vecchi utenti come Metal Heart, Tuono e Stormbringer che magari leggono
negli ultimi anni ho sempre seguito come lettore, ma ho smarrito tutte le credenziali e mi sono dovuto registrare nuovamente

mi giravano le scatole non poter vedere i Manowar in estate, poi sono saltati fuori questi Lords Of Steel, presto diventati un segreto di pulcinella, e così mi sono concesso un regalo anticipato di compleanno e sabato mattina ho fatto rotta verso Memmingen, in fondo sono solo 500 km

le cose che mi hanno colpito di più, in primis Eric Adams. Avevo già visto dei concerti da vicino, ma sono passati tanti anni, e dalla seconda fila con pubblico quasi immobile si poteva osservare con calma fino a vedere le otturazioni dei denti quando lanciava gli acuti. Avrà molto riverbero, ma mi è sembrato in palla, poi è sicuramente dimagrito ed era sempre sorridente. Joey al contrario molto musone, ma è sempre stato così; niente discorso, ha preso la parola prima dell'assolo di basso per scusarsi di un problema tecnico. Martello mi è sembrato più preciso rispetto a Stoccarda 2019, però difetta in personalità, non si è mai girato verso il pubblico, eppure l'atmosfera intima avrebbe potuto scioglierlo un po'. David il nuovo batterista mi è piaciuto, suonava con passione, ha la faccia di quei muratori che arrivano e ti sistemano tutto il cantiere. Ha fatto un errore all'inizio di Blood Of My Enemies e si è scusato con i compagni, con Joey che gli ha fatto cenno di ripartire.
Durata 95 minuti circa, compresi intro e outro, ma senza pause, neanche per i bis
Locale piccolo, affluenza sulle 500 persone, ma volumi da palazzetto

domenica mattina alle 8.30 ero già a casa, non sono riuscito a mangiare un wurstel, ma ne è valsa la pena

 

Grandissimo che sei :-)
Davo per scontato che queste date fosse tutte stra-esaurite. Sai mi soprende parecchio perchè, come giustamente dici, ormai lo sanno tutti chi sono i Lord Of Steel.. non mi spiego come sia possibile (pergiunta in Germania dove, nonostante il prezzo del bigletto alto, fanno regolarmente sold-out in palazzetti da 10.000 persone ed oltre)

 

Ero presente anch'io in trasferta nella desolata Memmingen, ero sicuro di non essere l'unico sub-alpino in terra bavarese
In generale concordo su tutto, mi permetto di aggiungere una nota sulla qualità dei suoni dei manowar : inconfondibili e spettacolari, nonostante il locale era abbastanza piccolo e probabilmente non adatto a queste band. Mi immagino la resa sonora che possano avere nei grandi palchi
La band era in forma nonostante l'età e la scaletta, nella quale trovano maggiore spazio i vecchi classici rispetto al materiale recente (secondo me completamente inutile), mi pare più che azzeccata. Chiusura da brividi con battle hymn e black wind, fire and steel
Ebbene si, manowar still kick your goddamn ass

 

Fa piacere leggere le vostre recensioni brothers!
È bello sentire che non vi hanno deluso anche se le venue erano in luoghi piccoli.

 

magari dico un'eresia, ma trovo che sotto certi aspetti talvolta abbiano più fascino questi concerti per pochi piuttosto che i grandi eventi.

 

Come da tradizione, io li vedo ad Atene pochi giorni prima del pacco che tireranno altrove... speriamo stavolta vada diversamente

Un saluto a @bellicapelli666!!!

 

Mah...per ora non è niente: per come la vedo io in questo preciso istante, si parla di dinamiche che non dovrebbero venire divulgate a pochi giorni dal concerto per non "creare panico", passami il termine.
Sembra un tentativo maldestro di pararsi il culo in anticipo nel caso capitasse qualcosa, ad ogni modo trovo allucinante che con festival e band così grossi ci siano ancora dei contratti da firmare a ridosso del concerto

 

Il lato positivo è che ora possiamo desumere cosa sia avvenuto all'Hellfest 3 anni fa: furono davvero richieste dell'ultimo minuto, a questo punto direi che si può pensare a questioni di stage, soundcheck eccetera, e non altro.

Era evidente che una cosa del genere avrebbe pregiudicato la partecipazione ad altri festival, e che ora gli organizzatori si vogliono cautelare.

Resta da capire come fanno in Grecia a non avere di questi problemi a un festival mostruoso come il Release... ma va anche detto che è un contesto molto diverso, qui non ci sono 6 palchi e 20 bands.
(e poi magari domani mi smentiscono!)

 

Resto basito che un festival serio, ben organizzato ed importante come il BCN abbia annunciato da più di un anno una band senza aver un contratto firmato in mano fino all'ultimo.
Stessa cosa la band che la data sui siti ufficiali l'ha sempre confermata.

Quello che posso pensare è che ci fosse un accordo sulla parola per il 2022 a seguito di un accordo siglato per il 2020 e poi saltato per i motivi che tutti sappiamo.
Tuttavia non lo trovo corretto perchè molta gente avrà preso i biglietti per loro.

Chiaro che a questo punto entrambe le parti si vogliano tutelare il più possibile.

 

mi verrebbe da dire "tutti coglioni" a sto punto.
possibile che a livelli top sia come festival sia come band siano organizzati come alla sagra della porchetta? perchè, a sto punto, mi verrebbe da pensare che una situazione simile non si verifica solo in questi due festival e non solo coi Manowar; con loro però può diventare un problema perchè Joey DeMaio più di altri non si fa problemi a rompere le palle