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PhenomeRock - Phenomenon (Fontaneto D'Agogna - NO) 8/9/10 Luglio 2022

Discussione in 'Concerti e Meeting' iniziata da metalhead since 1970, 21 Febbraio 2022.

  1. Kaine

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    14 Giugno 2022

    Una cosa che mi chiedevo del Phenomenonrock (così come ad ogni festival nostrano ed a maggior ragione per il Phenomenonrock che sarebbe stato al semichiuso) è se avrebbero consentito di uscire, memore della deformazione storica derivata dal Gods dove non davano braccialetti per obbligarti a consumare dentro.
    Uno và ad un concerto all'estero e a queste cose neanche ci pensa.
     
  2. Wakka

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    14 Giugno 2022

    All'estero non c'è la siae, qua da noi la legge (fatta da loro) è 1 biglietto = 1 ingresso, se esci va rifatto. Il braccialetto non ne parliamo, è una spesa (irrisoria) per l'organizzazione del concerto ma non vuole comunque farla, alla prima edizione del Rock the castle il primo giorno visto che c'era poca gente lo diedero, il secondo no per vendere la loro birra e mentivano pure sul fatto che li avessero (scatoloni in bella vista all'ingresso e testimonianze di chi c'era il giorno prima e le stesse foto su facebook li sgamavano, ma tant'è). Ma succede così pure in tantissime fiere di non poter rientrare, a volte ti ritirano pure il biglietto intonso e lo riportano subito in cassa per rivenderlo nuovamente per dichiarare meno ingressi e pagare meno tasse o robe simili.
     
  3. Tarotman

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    14 Giugno 2022

    Mi sembra che stia tornando la consueta sindrome da accerchiamento del metallaro. Di eventi di nicchia é pieno lo stivale, se ne fanno a iosa con i mezzi e i fondi a disposizione.
    Secondo me c'è un misto di approssimazione misto a voler fare le cose in grande: non basta essere appassionati di musica per farsi un festival in casa, occorre conoscere la macchina burocratica, leggi, regolamenti comunali, SIAE e non ultimo il mercato: non ci si improvvisa promoter sull'onda della passione, come se quest'ultima fosse un lasciapassare per tutto.
    Nel mio comune nel Nord Italia si organizzano rassegne musicali, teatrali, eventi sportivi e letterari, non necessariamente patrocinati dalla politica (ecco, quello aiuterebbe...), tutto in regola e per lo più a regola d'arte. Logico che si tratta di cose a dimensione comunale o cmq del circondario, ambire a qualcosa di più grande vuol dire fare il salto di qualità in termini di soldi da investire e chissà cos'altro.
     
  4. Vittorio

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    14 Giugno 2022

    Quanta approssimazione…

    Vediamo quanti ne saltano fino a fine estate.
     
  5. LucaGiulio

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    15 Giugno 2022

    Io avevo già cancellato mentalmente l'evento dopo la rinuncia dei Cirith Ungol.

    Fa tristezza che ogni anno finisca così, questi piccoli (ma interessanti) festival sempre cancellati all'ultimo, che rivelano davvero poca serietà nel fare le cose, ed è un peccato, perché io (immagino sono tra i pochi) preferisco decisamente questo formato ai mega-festival che tanto vanno in Europa (ai tempi mi sono fatto anche io un paio di Wacken, oggi nemmeno sotto tortura...).

    Speriamo nel Luppolo.
     
  6. Vittorio

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    15 Giugno 2022

    Del Luppolo mi fido abbastanza anche se probabilmente sarò via in ferie.

    Tengo d'occhio il Cernunnos, fuori di polemiche varie......
     
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  7. LucaGiulio

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    15 Giugno 2022

    Per quello sarò in ferie io (in Romania, dove vedrò l'Artmania festival), peccato perché il bill è molto allettante....Saturnus :seghe:
     
  8. sciacallo010

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    15 Giugno 2022

    Ormai sempre più quando vedo messaggi di cancellazione che dicono che "nonostante la nostra grande passione siamo stati costretti a cancellare" penso alla passione come ad un malus, più che ad una cosa positiva e sensata da nominare in un messaggio di scuse.
    Professionisti appassionati portano un valore aggiunto al loro lavoro, ma appassionati senza professionalità finiranno immancabilmente in situazioni del genere.

    Forse nel Metal il discorso è pure amplificato, e tra odio verso chi "si vende" e apprezzamento verso chi è rimasto onesto ma squattrinato, qualcuno penserà che basta la passione per poter organizzare cose più grandi delle proprie capacità, solo per poi scoprire che locali, tecnici e band vanno pagate, i contratti vanno rispettati, i biglietti vanno venduti e non basta la passione per essere in grado di mettere su un evento gestito bene a 360 gradi.

    Poi non parlo neanche necessariamente di questo evento o promoter specifico, ma spesso si vede gente che pensa di poter organizzare tour internazionali dall'oggi al domani, per poi finire gambe all'aria...
     
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  9. Vittorio

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    15 Giugno 2022

    Bisogna cominciare dal piccolo e crescere progressivamente anno dopo anno, cercando di instaurare routine organizzative (con locali, amministrazioni comunali, fornitori, etc) in modo da limitare le brutte sorprese.
     
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  10. LucaGiulio

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    15 Giugno 2022

    Tutto condivisibile.

    A me i piccoli festival sembrano interessanti soprattutto perché li trovo più a misura d'uomo (almeno ora, che ho 37 anni e poca voglia di folle oceaniche), e anche perché valorizzano band medio-piccole che altrimenti non suonerebbero mai come headliner (nei grandi festival sono sempre quelli a chiudere le serate).

    Ovvio che un conto è l'idea, un conto la realtà, eppure ci sono stati esempi (penso al Tradate, gli Evolution che furono MERAVIGLIOSI, lo stesso Luppolo), anche se purtroppo manca sempre la continuità.
     
  11. Wakka

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    15 Giugno 2022

    Sponsorizzato da Vertigo, metalitalia e ticketone, patrocinio del comune, investitori che ci hanno lasciato cifre a 3 o 4 zeri, direi che si è in due categorie diverse. Il luppolo avrebbe chiuso dopo la prima edizione se non avesse avuto tutto questi supporti, ma pure la seconda non è che fosse andata meglio come vendite e anzi forse andò peggio.
     
  12. PaulThrash

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    15 Giugno 2022

    Il Tradate Iron Fest è sì stato bello, ma non finì per nulla bene, con band non pagate e debiti a profusione da parte dell'organizzatore, certamente appassionato, ma con una gestione quantomeno "leggera" del lato economico. Non sai quanti ragazzi (ormai neanche più tanto giovani chiaramente) che nel corso degli anni mi hanno detto, alcuni ridendo, altri meno, che avevano contribuito con delle cifre al festival che dovevano tornare nelle loro tasche e non hanno mai più rivisto...
     
  13. sciacallo010

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    15 Giugno 2022

    Che poi è praticamente l'unico modo di fare un festival fatto bene e con possibilità di crescita e di durata nel tempo.
    Se guardate un colosso come Wacken, per i primi due anni durava un paio di giorni e aveva in tutto tipo 6-7 gruppi locali o poco più, nel 1992 colpo di scena con i Saxon (ma sotto comunque non troppi gruppi), nel '93 Doro e Fates Warning headliner ma dimensione ancora ridotta.
    Solo nel 1998 ha raggiunto una dimensione simile a quella che conosciamo noi, ed erano alla nona edizione!

    Qua pure i festival che durano più di un anno spesso hanno cambiato location, che già quello fa tantissimo! Non puoi creare un Evento, nel senso più totale della parola, se un anno sei qui e l'anno prossimo magari sei 200km più in là, perché lo spettatore (soprattutto quello internazionale che non conosce la lingua, il luogo e la logistica locale) vuole e necessità continuità.

    A tutti i festival europei c'è chi compra il biglietto al buio un anno prima perché sa che troverà:
    - la stessa location che conosce già e sa come raggiungere
    - un'organizzazione di livello che non farà brutte sorprese
    - magari amici e conoscenti che si ritrovano lì ogni anno
    - band di qualità
    e via dicendo, mentre per come sono stati fatti eventi del genere in Italia finora non penso che nessuno darebbe mai un centesimo al buio.
     
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  14. Kaine

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    15 Giugno 2022

    Negli anni ho sentito molte voci sul Tradate Iron Fest (che, da parte dello spettatore, ad ora resta uno dei festival italiani meglio riusciti).
    Senza scendere sull'argomento, l'unica cosa che vorrei ricordare è che in pochi hanno memoria che il festival ebbe una precedente edizione più compatta, nel 2004, con i soli Virgin Steele e Doomsword come nomi di spicco. Quello che penso, ma puramente mia opinione personale non conoscendo l'accaduto, è che poi l'aver voluto gestire l'edizione successiva del 2005 in maniera faraonica abbia portato alle situazioni che dici e difatto alla fine del festival.

    La formula megafestival (o concertone da folla oceanica) neanche a me piace perchè se devo guardare il concerto da lontano su un maxiscermo tantovale che mi guardo il dvd a casa.
    In Europa ci sono festival che, anche se di grosse dimensioni, sono a miusura d'uomo. Lì molto fà la qualità dei servizi ma anche la civilità del pubblico che ti permette di andare e venire nelle vicinanze del palco quando un gruppo ti interessa (cosa che da noi sugli eventi grossi-grossi non avviene, probaiblmente perchè attirano troppi fan generici che preferiscono bivacchare in prossimità del palco non avendo un idea precisa di chi suona).
     
  15. Kaine

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    15 Giugno 2022

    Hai detto giusto. Condivido su tutta la linea. Probabilmente non ci sarebbe neanche da aggiungere altro.

    Onestamente penso che ci siamo rotti un pò tutti di questi festivalini che spariscono da un anno all'altro. A maggior ragione se poi neanche ci arrivano alla prima edizione come nel caso corrente.
    Perchè gli interpreti saranno pure diversi ma la solfa di base (che hai centrato benissimo) è sempre quella... ed è naturale che la genti non si fidi più (a maggior ragione se poi i prezzi dei biglietti vengono schizzati alle stelle).
    Tanto, di quello che avviene, lo reputo frutto del Gods... e, probabilmente, quel retaggio non ce lo toglieremo mai sia noi che restiamo spettatori sia chi si vuole lanciare come organizzatore.

    L'Agglutination è un chiaro esempio di come anche in Italia si può avere un festival che, anno dopo anno, si crea una tradizione se si rimane con i piedi per terra. Ed anche il Metal for Emergency mi pare stia andando su quella strada. Stiamo ovviamente parlando di realtà piccole che, volutamente, desiderano rimanere tali.
    (nella categoria ci metterei anche il Frontiers Rock Fest che pur essendo indoor e che non fanno più per altri motivi è stato comunque capace anno dopo anno di attirare gente dall'estero)

    Se, però, cerchiamo il festival del nord definitivo, il nuovo Gods ma organizzato bene (considerando quello che mi hai detto del Rock the Castle) allora siamo lontani anni luce e dubito che arriverà mai.

    Nel piccolo, speravo molto in questo Phenomenonrock come punto di partenza perchè pensavo ci fosse dietro il locale che cmq è una realtà consolidata nel settore ma non era così. Come del resto, tra i tanti, il progetto più convincente mi era sembrato il Battlefield Metal Fest 2017 (a Milano all'ippodromo che si prestava bene per essere una sede comoda e stabile anche negli anni a venire, niente spese folli ma pochi gruppi di buon nome e tutti a tema tra loro ognuno di essi con una minutaggio corposo) purtroppo anche lì si è riveltato un fuoco di paglia da un edizione e via (seconda edizione annunciata per il 2018 e mai fatta senza alcuna spiegazione).
     
    #135
    Ultima modifica: 15 Giugno 2022

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