La vostra discoteca

Si scherza. Io ho le braccine corte, fin quando posso aspettare... aspetto, anche se mi secca perché so che il successo o l'insuccesso di un nuovo album passa attraverso le vendite delle prime 2 settimane.
Ma sono fisime da vecchiardo. Ormai chi guarda più a questi meccanismi, con YouTube che viene considerato un metro affidabile nonostante la gratuità?
La passione ha ceduto il passo ai click, che a me sanno tanto di curiosità indistinta.

La passione non ha prezzo, ma un cinquantone è un cinquantone.
Te lo sei guadagnato:

 

11,60€

Non è semplice rispondere, perché se dicessi che per me non bisognerebbe andare oltre i 12€ per il CD di un album nuovo (edizione standard, normale digipack senza bonus o altro) sembrerei pazzo

[Edit: volevo scrivere jewelcase, non digipack]

Per me arrivare a fare costare 15-17€ un CD nuovo è lucrare sulla passione dei pochi appassionati rimasti

Invece di premiarci vendendoci la roba a prezzi più accessibili, aumentano e aumentano

 

La mia soglia psicologica è 16,90. Già quei due euro in più mi frenano.

 

Sono stato indeciso ma poi mi sono detto:
Chissenefrega

 

Beh, ovviamente saremmo tutti più felici se i cd nuovi (standard) costassero 12 euro.

Però se penso che dietro ad un cd ci sono:

1. L’incisione (con tutto quello che ne consegue, dall’utilizzo di attrezzature professionali alla bolletta della luce da pagare per far funzionare roba che, appunto, va a corrente)
2. La stamperia (libretto, impaginazione ecc)
3. L’artista che pensa e crea la copertina
4. La promozione
5. La parte (purtroppo la maggior parte) di guadagno che finisce nelle tasche dell’etichetta
6. Varie ed eventuali

Tutto sommato 17 o 18 euro continuano a sembrarmi prezzi congrui.

Parlo per me: la percezione che ho IO è lo scoglio dei 19 euro. Cioè, è una cosa strana, ma un cd nuovo a 17.90 lo posso anche prendere, a 18.90 (o 19.90) ci penso due volte in più. Alla fine sono solo due caffè di differenza, eppure per me è così.

Poi vabbè, ci sarà sempre l’eccezione, ma ripeto, in linea di massima fino ai 17 – 18 euro non mi sembra una “rapina”, ecco.

 

Vero, ma al tempo CD e vinili e ancora cassette, si vendevano, oggi siamo rimasti in due gatti a comprare musica fisica.
Nel 90 se un album vendeva 30000 copie, era considerato un flop totale mentre oggi in quanti, esclusi i soliti noti, fanno questi numeri?

 

È vero che dietro alla produzione di un CD ci sono tanti aspetti da considerare quando si stabilisce il prezzo di vendita, ma è anche vero che un CD a 17€ lo compra un tizio mentre lo stesso CD a 12€ lo comprerebbero due tizi

Guadagno inferiore sul singolo pezzo venduto ma maggiore sul totale dei pezzi venduti

 

Eh, ma al giorno d'oggi, minor prezzo = maggior vendita non è assolutamente una cosa automatica.
Magari ne vendi qualcuno in più, ma la maggioranza sarà sempre quella che scarica illegalmente. Poi io a naso ci metto quelli che usano Spotify ecc, quindi tutto legale.
Poi, e solo poi, ci metto quello che il disco lo compra in formato fisico (per tutta una serie di motivi già discussi un tot di pagine fa).

Quindi... vendendolo a 12 euro non è che ci guadagni di più perché ne vendi di più, ma (sempre per me) l'esatto opposto: guadagni di meno perché lo vendi con un ricarico ridicolo e comunque quelli che lo comprano in formato fisico saranno sempre una netta minoranza.

Ergo: introito minore

Poi magari produrre un cd fatto e finito costa davvero 1 euro e spicci e sono tutti dei ladri stronzi, chi lo sa

 

Non so, sono troppo convinto che se una cosa costa meno la comprano molte più persone

Controprove non ne abbiamo, e ci teniamo questi prezzi non proprio concorrenziali

 

Quello che dici tu funziona al pub: se la birra costasse 3 euro e non 5 o 6, probabilmente ne venderesti di più.
Con i cd per me non funziona, o funziona molto meno: il cd può costare anche UN euro, ma se posso scaricarlo GRATIS (illegalmente), perché spendere anche quell'euro?

Quanto ci fai che se il pub di turno fa la promo "birra a 50 cents" non vende un cazzo nell'ipotetico mondo in cui la birra puoi "scaricarla" gratis, illegalmente?

 

Il tuo discorso lo capisco, e non mi sembra campato per aria, però noi pochi appassionati rimasti, come mi piace dire, siamo stupidi, non ricchi, e alla lunga il CD nuovo che costa millemila euro lo lasciamo sullo scaffale o ad Amazon

 

Per le leggi di mercato vecchiotte, sì.
Non per me.
Anche gli album di gruppi che adoro, o che ho ascoltato e mi sono piaciuti un sacco, attendo comunque che si abbassino di prezzo prima di metterli nel carrello, e la scena ormai è talmente satura che nel frattempo posso comprare un sacco di altra roba (classici compresi, me ne mancano un sacco) al prezzo che voglio.
Gli ultimi lavori dei Raven e dei Diamond Head mi hanno convinto appieno, per dire, ma non li ho ancora presi in formato fisico. Mi accontento di Spotify.
Bisogna tener conto sia della saturazione del mercato che della concorrenza in digitale, per questo mi ostino a non pagare i CD nuovi più di un tot.

Secondo me qualcuno lo ha capito: l'ultimo di Alice Cooper l'ho acquistato in pre-order a poco più di 9 euro. La stessa politica è stata seguita dalla Edel in altre nazioni. Se è vero che il formato fisico ormai non tira più, inutile chiedere i prezzi di vent'anni fa per un CD in edizione standard. Ringrazino gli dei che qualcuno stia ancora lì a comprarli.

Tanti anni fa, quando il mercato era già in crisi, compravo gli album delle band e delle etichette che imponevano il "prezzo bloccato". Parecchia roba punk, per esempio, ma anche "Unleashed memories" dei Lacuna Coil (band e sonorità mai piaciute, all'epoca però mi venne lo sghiribizzo di premiarli). L'anno scorso è successo pure coi ragazzi della Janara (12 euro per un album tutto sommato recente).

Poi non saprei dire se iniziative del genere premino. I risultati di vendita di Alice, fermo restando che oggi si vende molto meno (ma questo vale per tutti), sono stati ottimi, e l'album non è neppure lontanamente il migliore che abbia mai pubblicato. Difficile dire se dipenda anche dall'ottima iniziativa del pre-order. Forse sì, chissà.
Alice Cooper: scala tutte le classifiche mondiali! - truemetal.it