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Libri

Discussione in 'Intrattenimento' iniziata da madcap, 7 Aprile 2004.

  1. The Transgressor

    The Transgressor
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    Crimson King

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    30 Gennaio 2022

    Dopo che il Saggiatore ha coraggiosamente portato in Italia Women and Men di McElroy, dei grandi romanzi massimalisti postmoderni americani - quelli big da 800 a 1000 e oltre pagine - mancano giusto due.**
    Uno, che non c’è ancora è quello di Gass, l’altro invece, dopo 29 anni, è stato finalmente tradotto nel 2020 da La Nave di Teseo: Il mitico The Gold-Bug Variations (1991) di Richard Powers, in italiano un molto meno ispirato Canone del Desiderio.
    Il titolo originale è bellissimo e purtroppo intraducibile: è un gioco di parole tra le Goldberg Variations (le Variazioni Goldberg di Bach) e “Lo Scarabeo d’Oro” (Gold-Bug) di Poe.
    La composizione di Bach, le variazioni Goldberg, sono per Powers una metafora per il codice genetico e come esso strutturi e sviluppi il “linguaggio della vita”, partendo da 4 semplici basi.
    Ed è proprio così che si struttura il romanzo.
    4 personaggi che si incrociano nell’arco di 25-27 anni in 2 storie d’amore che si rimandano l’una all’altra, intrecciandosi a spirale in una ripetizione differente, seguendo lo sviluppo delle Variazioni Goldberg.
    Le storie sono da contorno per quello che è il vero scopo di Powers: il linguaggio e ciò che esso rappresenta, le parole e le cose, la loro differenza intrinseca e allo stesso tempo il loro legame inscindibile. E la vita che ne scaturisce, questa ostinata ripetizione e variazione sorta dalla ripetizione di una semplice ricombinazione di informazioni base che codificano e producono le cose.
    Arte e scienza, genetica, musica, letteratura, informatica (notevole il fatto che sia del 1991) sono tutti linguaggi che metaforicamente si rincorrono e si rimandano nel testo per esplorare il desiderio e soprattutto il senso di vivere, che è poi lo stupore della scienza di fronte alla natura da cui nasce il desiderio di volerla decifrare.
    La lettura, proprio per la sua natura apertamente enciclopedica del testo, con incursioni nei vari campi, su tutti quello della genetica e musicale, non è semplice. Non raggiunge il Pynchon più intricato e neanche lo sperimentalismo estremo di McElroy, tuttavia richiede abbastanza impegno e se questi sono al grado più alto di difficoltà di lettura, questo libro lo piazzo subito dopo.
    Romanzo davvero molto bello; Powers scrive splendidamente, con termini e metafore estremamente ricercati.
    Sono stato felice di averlo letto, dopo Vollmann con questo posso dire che si chiude davvero il mio 2021 (anche se all’inizio del 2022). Dei mattoni massimalisti americani mi mancano giusto quelli non tradotti e J. Barth.*

    *vabbè a parte altri posteriori di Powers stesso e roba ancora non "storicizzata" che sfugge sempre. Diciamo che di quelli che volevo assolutamente leggere:ejasi:
    **in realtà non è proprio proprio così, manca l'esordio di Vollmann e altra roba di ultra nicchia tipo la Young. Diciamo che di quelli degli anni '90 - sempre parlando di ultra mattoni, quindi escludendo opere corpose tipo quella di Gaddis ma che non raggiunge le 800-1000 - mancavano questi due. Ma collegarlo con McElroy faceva figo come introduzione a questo romanzo:ammicca:
     
    #16096
    Ultima modifica: 30 Gennaio 2022
  2. forza panino

    forza panino
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    Rockettaro estremo (cit.)

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    30 Gennaio 2022

    Siamo praticamente ad inizio anno, faccio una lista dei libri che già posseggo - grazie ai miei acquisti compulsivi o ai regali ricevuti - e che vorrei leggere quest'anno (non metto quelli in wishlist, perchè altrimenti non la finirei più, e non li metto in ordine alfabetico), a fine anno ripescherò questo post per vedere quanti ne ho effettivamente letti:
    Josè Saramago-Il Vangelo secondo Gesù Cristo
    Josè Saramago-Tutti i nomi
    Josè Saramago-Lucernario
    Jonathan Coe-La banda dei brocchi
    Jonathan Coe-Circolo chiuso
    Jonathan Coe-Middle England
    Francis Scott Fitzgerald-Tenera è la notte
    Francis Scott Fitzgerald-Il grande Gatsby
    P.P. Pasolini-Ragazzi di vita
    P.P. Pasolini-Una vita violenta
    John Steinbeck-Furore
    Arthur Conan Doyle-Il mastino dei Baskerville
    Jack Kerouac-Sulla strada
    Cormac Mc Carthy-La strada
    Niccolò Ammaniti-Come Dio comanda
    Vitaliano Brancati-Il bell'Antonio
    Meyer Levin-Compulsion
    Norman Mailer-Il canto del boia
    Emanuel Carrère-L'avversario
    Roland Topor-L'inquilino del terzo piano
    Henry James-Il giro di vite
    Salvatore Satta-Il giorno del giudizio
    Ennio Flaiano-Tempo di uccidere
    Douglas Adams-Guida galattica per gli autostoppisti
    Ryszard Kapuscinski-Cristo con il fucile in spalla
    Paolo Rumiz-Maschere per un massacro
    Ermanno Rea-L'ultima lezione
    Kurt Vonnegut-Mattatoio n. 5
    Stephen KIng-Stagioni diverse
    Giuseppe Berto-Il male oscuro

    Sono troppi?:lookaround:
     
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  3. The Thunder God

    The Thunder God
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    Samurai che profuma di girasoli

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    30 Gennaio 2022

    Io ne ho più di 50 sullo scaffale delle letture future, quindi no, non sono troppi
     
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  4. Dwight Fry

    Dwight Fry
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    Cialtrone

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    31 Gennaio 2022

    Bellissima lista. Una decina di titoli li ho letti, altri ce li ho in wishlist da tipo vent'anni, per esempio "Il male oscuro".
    "Furore" di Steinbeck è uno dei romanzi da isola deserta, per me. Quando mi chiedono i miei dieci libri preferiti lo cito sempre.

    Comunque son 30 titoli e molti di questi sono abbastanza brevi, dovresti farcela.
    Sei un avvocato, potresti fare come Joe Pesci in "Mio cugino Vincenzo", che per poter studiare le carte del caso si dichiara contento di farsi sbattere in galera dal giudice per vilipendio alla corte.
     
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  5. corpsegrinder jon

    corpsegrinder jon
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    31 Gennaio 2022

    Io ho letto Manhattan Transfer di Dos Passos,il suo lavoro più famoso e credo uno dei capisaldi di certa narrativa di queli anni.
    Avevo aspettative altissime,ma devo ammettere che mi e' piaciuto il giusto..ci sono pagine meravigliose e altre meno,ma l'ho trovato troppo confusionario,direi confusionario in maniera gratuita,cioè anche un modo di scrivere del genere può avere il suo perché ma qui non mi e' piaciuto tanto.
    Mi sono reso conto di aver già letto 7 libri nel quest'anno,tutti da 200 pagine al massimo tranne questo..ho avuto più tempo per le 2 settimane di quarantena covid che mi son dovuto fare,però fa un po' paura:lookaround:
    Ora basta:hihi:
    credo mi dedicherò a qualcosa di più corposo,vorrei riprendere Murakami che non leggo da un sacco,oppure avevo in mente il Don Chisciotte..vedremo!
     
  6. Dustx85

    Dustx85
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    L'elettrizzante

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    31 Gennaio 2022

    Io sto leggendo Arthur Conan Doyle-Il mastino dei Baskerville. Vedo che ultimamente è nominato spesso. In realtà l'avevo preso per iniziare a dedicarmi ai gialli. La prima impressione purtroppo è che la lettura è guastata dalla fama del personaggio per averlo visto in tutte le salse prima della lettura. Sicuramente avrebbe avuto un altro impatto.
     
  7. forza panino

    forza panino
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    Rockettaro estremo (cit.)

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    1 Febbraio 2022

    Depenniamo subito dalla lista L'inquilino del terzo piano: angosciante, kafkiano (alcuni passaggi ricordano tantissimo Il processo), claustrofobico, soffocante, popolato da incubi e personaggi inquietanti. Come prima lettura dell'anno sono andato benissimo.
    Voto: 5/5
     
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  8. Eclipsed

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    Il solito porco

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    1 Febbraio 2022

    Anni fa dopo aver visto con piacere il film Ritorno a Cold Mountain decisi di regalare il libro a mia moglie. Non l'ha mai finito.

    Per giustizia l'ho iniziato io pochi mesi fa. Non riesco a proseguire... Non è che sia brutto è solo inconcludente
     
  9. DarkWing

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    2 Febbraio 2022

    Secondo me chi si avvicina oggi a Sherlock Holmes pensa di conoscere già il personaggio, anche se non ha mai letto nulla, e di primo acchito rischia di rimanere un po' spiazzato, perché non è esattamente come se lo immagina. Uno magari si immagina una sorta di Poirot di Agatha Christie, solo con il violino e uno strano cappello, invece si trova davanti una specie di bimbo autistico fondamentalmente ignorante, ma pieno di nozioni che ricorda a memoria, e con qualche problema di droga.

    Comunque io consiglio di dargli sempre una possibilità, ma forse sei partito da uno dei romanzi più famosi, ma più atipici.

    Poi sui gialli inizio 900 secondo io consiglio sempre di leggere i romanzi di S.S. Van Dine, con protagonista Philo Vance, che per certi versi da Sherlock Holmes ha tratto ispirazione, creando la sua versione del detective dilettante assolutamente sopra le righe e irresistibile.
     
  10. Dwight Fry

    Dwight Fry
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    2 Febbraio 2022

    Ok. Messo in lista, d'altronde adoro il film e in generale le storie ambientate nel chiuso di un appartamento/villa/magione eccetera.
    Proprio per questo ho cercato in questi giorni "La casa d'inferno" di Matheson (che conosco dai tempi dell'Almanacco della Paura 1998 di Dylan Dog, ma che non ho mai letto) e niente da fare, risulta esaurito ovunque.
    Attenderò che la Fanucci si decida a ristamparlo.

    Nel frattempo sono alle prese con un po' di letture filosofiche. Dopo il "De brevitate vitae" di Seneca sono passato ai dialoghi minori di Platone. Approfittando degli sconti sui Newton e gli Adelphi ho anche acquistato il "De rerum natura" di Lucrezio e il brevissimo "Taccuino di Talamanca" di Cioran, ma prima di arrivarci leggerò un po' di narrativa, forse Mark Twain.
     
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  11. The Transgressor

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    8 Febbraio 2022

    Finalmente ho letto The Corrections (Le Correzioni) di J. Franzen.
    Era il momento giusto per farlo dopo aver esplorato i grandi romanzi massimalisti americani (e non) e avendo un più chiaro scenario generale per inquadrarlo bene.
    Le Correzioni si può considerare in un certo senso sia una sorta di omaggio sia una risposta-reazione all’amato (ma anche “odiato”) The Recognitions, “le identificazioni”, di William Gaddis, che costituisce in sostanza l’inizio, l’avvio dei romanzi massimalisti americani.
    La sperimentalità mista all’afflato epico/enciclopedico dell’esordio di Gaddis ha deragliato poi nel barocco di Pynchon, che diviene il modello per eccellenza del romanzo postmoderno massimalista, proseguendo con altri che continuano ad ampliare ed approfondire questo approccio.
    Ma a differenza loro che approfondiscono, ampliano, riformulano rinnovano il modello, Franzen si allontana da questo, trasportando il postmoderno verso un nuovo corso, quello di un “nuovo realismo”, un ritorno al romanzo tradizionale ma facendo tesoro delle sperimentazioni e dei grandi romanzi-mondo americani.
    Franzen voleva un romanzo che avesse “spessore” a là Gaddis, ma allo stesso tempo che fosse anche del tutto fruibile per il lettore comune: corposo, ma non eccessivo; con riflessioni, digressioni e sottotrame ma senza che esse prendano il sopravvento sul “filo principale” e sulla chiarezza e continuità del discorso ma che anzi siano sempre legate ad esso; con personaggi a tutto tondo ben definiti, chiari e precisi come la grande tradizione del realismo aveva insegnato. Ed è proprio quello che ha fatto, un romanzo sia tradizionalmente realista con uno sguardo critico sulla famiglia americana middle-class sia a suo modo massimalista, dove tramite la famiglia Lambert si crea spazio per riflessioni più generali su vari argomenti in cui ritroviamo anche temi ed approcci (la “tragedia che tramuta in farsa”, l’ironia) consueti già tipici di altri scrittori come l’entropia e la dissoluzione, l’attenzione per i “perdenti”, la critica al sistema capitalistico americano, la crisi e frantumazione dei valori culturali e sociali.
    Preferisco romanzi che “escano più dai cardini” del solito, ma questo mi è piaciuto molto, è molto bello ed è formalmente impeccabile. Tra l’altro, mi ci voleva proprio come lettura dopo il mattonazzo di Powers e tutti gli altri discreti mattoni letti precedentemente che mi hanno impegnato molto; lettura più agevole e scorrevole, con un impianto più tradizionale e consueto ma non per questo meno bello ed intenso.
     
    #16106
    Ultima modifica: 8 Febbraio 2022
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  12. Mirko the fuckin' drummer

    Mirko the fuckin' drummer
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    9 Febbraio 2022

    Amanti della fantascienza, consigliereste qualcosa degli Urania in uscita con il corriere/Gazzetta?

    Ho appena preso Paria dei cieli di Asimov per principio personale :hihi: ma del resto conosco solo Bradbury e il Neuromante (che non mi è piaciuto, ahimè)
     
  13. The Transgressor

    The Transgressor
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    Crimson King

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    9 Febbraio 2022

    Non so gli Urania odierni, probabilmente non ci sarà nessun problema in tal senso, ma per la serie classica io so che non poche traduzioni dovrebbero essere mediocri e addirittura i romanzi avrebbero tagli.

    Paria dei Cieli è forse il migliore del ciclo dell'Impero di Asimov, che è legato a tutto il ciclo della Fondazione (Robot, Impero, Fondazione formano un trittico unico, che Asimov ha collegato nel tempo anche se si possono leggere singolarmente) e che a sua volta è quello minore, o almeno per me lo è, rispetto agli altri due.
    Sempre bei romanzi però.
    E belli e piacevoli è la sola cosa che ricordo, letti secoli ma davvero secoli fa e mai più ripresi.
     
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  14. DarkWing

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    10 Febbraio 2022

    Sicuramente Hyperion di Dan SImmons, poi direi sicuramente Matheson, Simak, Stephenson, Zelazny.
    Io mi sa che alla fine anche se ne ho già diversi, farò la collezione completa
     
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  15. corpsegrinder jon

    corpsegrinder jon
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    14 Febbraio 2022

    Del Don Chisciotte se ne parlava qualche tempo fa,ma non ricordo se era stata consigliata un'edizione in particolare.
    Vorrei leggerlo,ci sono diverse edizioni,sapreste consigliarmi la migliore?
    Magari andrei di Newton Compton,ovviamente la più economica,ma essendo un libro che mi accompagnerà per qualche settimana vorrei prendere la migliore e ce ne sono diverse..Oscar Classici,Einaudi,Crescere edizioni,Rizzoli ed eventualmente Garzanti in due volumi da prendere usata:D
     

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