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Argento/Fulci/Mario Bava: la sacra triade

Discussione in 'Attualità e Cultura' iniziata da Dwight Fry, 27 Gennaio 2009.

  1. dolgar

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    9 Febbraio 2022

    speriamo bene
    sono un grande fan dei lavori storici di Dario ma ultimamente ha fatto delle robe da crepare la tazza del cesso.....

    mi ha rovinato la trilogia delle tre madri con quell'ultimo capitolo inguardabile della terza mammella....mortacci sua....

    spero che questo film sia perlomeno decente, non dico un capolavoro ma mi accontenterei di un livello tipo "Trauma" (pensa te...)
     
  2. dolgar

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    9 Febbraio 2022

    citato prima....guarda a me non dispiace, certo siamo lontani dai capolavori eh, però tutto sommato è guardabile anche se non va oltre la sufficienza....poteva farlo meglio, l'ambientazione americana non aiuta secondo me e la fotografia non mi piace....comunque pensando a ciò che ha fatto dopo, si salva
     
  3. dolgar

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    9 Febbraio 2022

    su "occhiali neri" spero abbia curato tutto nei minimi particolari, creando una trama che sia un minimo sensata, riportando quel senso di mistero e angoscia e soprattutto curando i dialoghi che negli ultimi film erano roba da denuncia

    ma perchè si ostina a infilarci la figlia Asia che quando parla è come avesse un mocho vileda in bocca ....
     
  4. luca2112

    luca2112
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    9 Febbraio 2022

    dei post Opera, insieme a Non ho sonno, è il film di Argento che salvo: fatto bene se pur con qualche momento fastidioso (la figlia Asia tanto per cambiare) ma con alcune scelte cult in cui si vede ancora la mano del maestro.
    non certo imperdibile o capolavoro, ma rispetto ad alcuni titoli successivi assolutamente valido

    P.S,
    dell'ultimo periodo argentiano mi è piaciuto molto Jenifer, episodio della serie Masters of Horror
     
    #529
    Ultima modifica: 9 Febbraio 2022
  5. Dwight Fry

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    9 Febbraio 2022

  6. luca2112

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    9 Febbraio 2022

    su jenifer?
    mah ero come al solito partito prevenuto visto il mio scarso entusiasmo per le ultime pellicole argentiane, poi quando ho letto di questa serie e i vari registi importanti coinvolti, ho recuperato l'episodio ( ne è presente un altro di Argento, Pelts, ma non l'ho visto).
    Nulla di originale nella trama per carità ma almeno ci sono delle buone scene "forti", tra morbosità e incubi che mi hanno ricordato il passato (senza emularlo ci mancherebbe) e sopratutto un tessuto narrativo che si fa apprezzare....almeno ho apprezzato io :)
     
  7. Dwight Fry

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    9 Febbraio 2022

    No, il commento risultava mozzo (ho visto che poi l'hai editato).

    Anch'io ricordo Trauma e Nonosonno come le sue opere migliori, dagli anni '90 in poi.
    I due episodi di Masters of horror, invece... sinceramente non mi sono piaciuti affatto. C'è questa componente pruriginosa, nell'Argento che va da Trauma in poi, che me lo fa detestare ulteriormente.
    Poi non è che gli altri registi della serie abbiano sfornato capolavori, eh. Il migliore per me è senz'altro la commedia horror "Family", di John Landis; poi "Rumori e tenebre" di Brad Anderson e "Panico sulla montagna" di Coscarelli, quest'ultimo impersonale ma con un bel ritmo. Tutti gli altri passabili, tranne alcuni veramente mediocri (per i miei gusti, ahimè, ci metto i due di Argento).
     
  8. dolgar

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    9 Febbraio 2022

    personalmente reputo Trauma forse leggermente sopra nonhosonno, dove, anche li la recitazione degli attori è qualcosa di paradossale... concordo che sono gli ultimi due episodi degni di nota...

    di recente ho rivisto la sindrome di stendhal , visto solo una volta e di cui ricordavo molto poco...pellicola trascurabile, mi ha annoiato
     
  9. Dwight Fry

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    9 Febbraio 2022

    In Nonhosonno c'è Max von Sidow, perlomeno. E la bravissima Rossella Falk. Lavia sottotono, la Caselli meh, Dionisi e Zibetti terribili.
    In Trauma c'è Asia (più romana che rumena, come scrissero i tipi di Dylan Dog), compensata da Piper Laurie. Il co-protagonista maschile me lo ricordo abbastanza inespressivo ma il cast è quasi interamente americano e il doppiaggio aiuta.
     
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  10. dolgar

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    9 Febbraio 2022

    i dialoghi di trauma li ricordo migliori di nonhosonno, dove ha iniziato ad essere sciatto sui dialoghi secondo me...buttandoli troppo via

    concordo che c'erano attori di rilievo.... zibetti lo avrei massacrato a prescindere alla prima scena,senza manco sapere fosse l'assassino, bastava aprisse bocca per invogliare ad accoltellarlo :hihi:
     
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  11. Dwight Fry

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    9 Febbraio 2022

    Pensare che ci ha lavorato Carlo Lucarelli...
    P.S.
    Gli assassini dei film vanno sempre sotto spoiler!
     
  12. dolgar

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    9 Febbraio 2022

    ops
    sorry
     
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  13. Peste Noire

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    9 Febbraio 2022

    Una serie di aneddoti e curiosità che non tutti sanno su Lucio Fulci:

    - Quando studiava al Centro Sperimentale di Cinematografia, il giovane "testardo" Lucio Fulci sfidò Luchino Visconti (presidente della commissione d'esame all'epoca) mostrandogli tutte le sequenze e inquadrature che Visconti "rubò" a Jean Renoir per il suo Ossessione.

    - E' laureato in Lettere e Filosofia, studiò anche Medicina (ma abbandonò la facoltà poco dopo) ed era un grande appassionato di Arte.

    - E' co-sceneggiatore di capolavori della commedia italiana come "Un americano a Roma" o "Letto a tre piazze", il personaggio di Nando Moriconi, l'ha di fatto inventato lui.

    - Fulci inventò praticamente le commedie italiane episodiche ambientate nelle aule dei tribunali, essendo lui co-sceneggiatore e unico soggettista di "Un giorno in pretura".

    - E' stato aiuto regista di parecchi film diretti da Steno negli anni '50, tra cui "Totò a colori", Totò sulla Luna", "Fermo posta" e i già citati "Un americano a Roma" e "Un giorno in pretura".

    - Avrebbe dovuto dirigere "Totò all'inferno" nel 1955, ma rifiutò, ha scritto diversi film con Totò ma l'unico che ha diretto con lui rimane il film "I Ladri" (primo film diretto da Fulci uscito nel 1959), anche perché subito dopo i due litigarono.

    - Fulci ha scoperto Adriano Celentano, gli fece fare il protagonista nel film musicarello "I ragazzi del Juke Box" e ha scritto anche i testi dei primi successi di Celentano come "Il tuo bacio è come un Rock" e "24 mila baci".

    - Ha diretto un musicarello con Mina chiamato "Urlatori alla sbarra".

    - Ha contribuito al successo nazionale di Franco Franchi e Ciccio Ingrassia e ha fatto con loro ben 13 film.

    - Il western "Tempo di Massacro" del 1966 con Franco Nero, fu il primo cambio di genere per Fulci (che fino ad allora aveva diretto solo commedie e musicarelli), si tratta di un western bello crudo e violento per l'epoca ed è sceneggiato da Fernando Di Leo (regista di Milano Calibro 9), omaggiato poi anni dopo da Tarantino in una sequenza del suo Django Unchained.

    - Uno dei suoi film preferiti di Fulci è "Beatrice Cenci" del 1969, dramma tragico, oscuro e crudo basato su fatti veri, un film molto avanti per l'epoca e con un'insolita narrazione con montaggio alternato, ma che all'epoca però non fu capito dalla critica, Beatrice Cenci venne rilasciato poco prima della morte della moglie di Fulci.

    - Dopo l'uscita di "Una lucertola con la pelle di donna", Fulci fu citato in tribunale assieme a Carlo Rambaldi per la scena dei cani squartati, Rambaldi e Fulci hanno dovuto dimostrare al giudice che gli animali erano finti e realizzati dal maestro Rambaldi e non reali.

    - Uno dei suoi film più censurati in assoluto non è un thriller o un horror con al suo interno scene gore e splatter, ma anzi è una commedia, ovvero "All'onorevole piacciono le donne" con Lando Buzzanca, sferzante e pungente satira sulla politica di allora, all'epoca fu pesantemente censurato e quasi boicottato dai politici (democristiani in particolare) del periodo, una delle commissioni della censura fece proiettare il film addirittura al Viminale.

    - "Zombi 2" doveva essere inizialmente diretto da Enzo G. Castellari, ma quest'ultimo rifiutò la regia e lo stesso Castellari propose, al produttore Ugo Tucci, il nome di Lucio Fulci (che era reduce dal giallo/thriller Sette note in nero e dal western crepuscolare Sella d'Argento), quest'ultimo allora venne contattato e accettò la regia, il resto è storia.

    - La suggestiva sequenza finale di "Zombi 2", dove gli zombie camminano sul ponte di Brooklyn, fu girato da Fulci in fretta e furia all'alba per non farsi sgamare dalle autorità locali visto che non aveva il permesso per girare sul ponte.

    - "Zombi 2" fu un enorme successo al box office americano quando uscì, solo negli USA arrivò ad incassare ben 30 milioni di dollari (all'epoca erano parecchi) superando addirittura "Dawn of the Dead" di Romero (che però si rifece con gli incassi internazionali globali), Fulci non ci potè credere al successo del suo film e si cullava assieme a Dardano Sacchetti, speranzoso che il successo di quel film gli portasse chiamate da produttori importanti, anche americani, chiamate che però non arrivarono mai.

    - "Luca Il contrabbandiere", unica incursione poliziesca/noir di Fulci, tra l'altro ii poliziottesco più violento mai realizzato (con scene splatter degne di uno dei suoi horror), fu anche finanziato da veri contrabbandieri di tabacco.

    - Christopher George, durante le riprese di "Paura nella città dei morti viventi", fece il brutto scherzo di inserire alcuni vermi bigattini, usati per una delle scene del film, nella pipa di Fulci e quest'ultimo fumò i vermi senza accorgersene; si dice che diversi problemi di salute di Fulci derivano anche da questo episodio.

    - Uno dei suoi progetti mai realizzati, ma che stava molto a cuore a Fulci era "Nero Romano", un thriller/noir storico ambientato durante il periodo della caduta dell'Impero Romano, Fulci ci lavorava da tempo (era la fine degli anni '70 e inizi '80) ma non trovava finanziatori.

    - Nel 1982 arrivò invece l'occasione della vita per Fulci, nell'ottobre di quell'anno avrebbe dovuto dirigere il fantasy "The Sword of Siegfried", che dalle descrizioni era una sorta di mix tra Conan e un Highlander ante-litteram, il budget era il più alto messo a disposizione (si parla di oltre 10 milioni, che all'epoca era moltissimi) e Edmonto Amati era produttore insieme a dei produttori americani, c'è anche un poster che fu presentato a Cannes di quell'anno e che potete trovare online se cercate, ma anche quel progetto è finito in un nulla di fatto per motivi oscuri.

    - Nel 1983, dopo "Conquest" e "I guerrieri dell'anno 2072", Fulci avrebbe dovuto dirigere "Blastfighter", un moderno western post-apocalittico scritto da Sacchetti, ma Fulci litigò sia con i produttori che con Sacchetti (di fatto è l'ultima collaborazione tra i due) e mollò il progetto, il film fu poi ripreso un anno dopo da Luciano Martino con sceneggiatura totalmente rimaneggiata e diversa, affidando la regia a Lamberto Bava.

    - Fulci in un'intervista disse che dopo Murder Rock, avrebbe dovuto dirigere Killer Samba e Thrilling Blues e che questa avrebbe costituito una sorta di trilogia della musica.

    - Fulci, nella metà degli anni '80, ha scritto il film "La gabbia", thriller erotico con Tony Musante e Laura Antonelli, avrebbe dovuto anche dirigerlo, ma era in ospedale che si stava curando da un'infezione di epatite e dovette cedere la regia a Patroni Griffi; un gran peccato perché il film è molto interessante, come storia è una sorta di Misery ante-litteram morboso e provocatorio, ben più interessante come sceneggiatura rispetto al coevo "Il miele del diavolo".
     
    #538
    Ultima modifica: 9 Febbraio 2022
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  14. Dwight Fry

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    10 Febbraio 2022

    Bel sunto. Noi fan(atici) di Lucio siamo al corrente di tanti episodi relativi al Maestro ma sono davvero troppi: succede, quando un regista è così prolifico e ha una personalità così sfaccettata.
    Così, su due piedi, aggiungo questi:

    - amava i romanzi di Agatha Christie;
    - con Dario Argento parlarono della possibilità di dirigere un remake de "La mummia", prima di orientarsi su "La maschera di cera" (stravolto da Stivaletti in fase di sceneggiatura... je possino...);
    - pacifista e amico degli animali, se un insettino moriva sul set ci restava malissimo e in questo era molto diverso da Riccardo Freda, celebre per via di un aneddoto (mi sa che a raccontarlo fu proprio Lucio) di segno contrario. In sostanza dovevano girare una scena con un cane, se ricordo bene, e il cane era un po' pigro. Freda propose nobilmente di strofinare il peperoncino sul culo dell'animale ma l'addetto sul set si rifiutò: "Se lo strofini lei", gli disse. E Freda: "ma io mica devo recitare".
    - negli anni '90 circolava voce che Clive Barker (ammiratore storico di Lucio) tenesse la VHS di "Zombi 2" sul videoregistratore, in pianta stabile.

    Qu invece c'è una inesattezza:

    Che io ricordi Fulci (esagerando come al suo solito) parlava di 20 milioni di dollari al box office americano, ma sono in tanti a ritenerla - per l'appunto - una cifra gonfiata.
    I 30 milioni rappresentano l'incasso globale della pellicola, intendo a livello planetario, e su questa c'è un minimo di concordanza in più.
     
  15. Peste Noire

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    10 Febbraio 2022

    Boh, io mi sono basato anche sulle parole di Dardano Sacchetti nelle interviste presenti sui Blu ray di Zombi 2 e Paura nella città dei morti viventi (che ribadisce in entrembe le interviste che all'epoca il loro film in America incassò più del film di Romero), poi può tranquillamente essere che li abbia gonfiati anche lui.
     
    #540
    Ultima modifica: 10 Febbraio 2022

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