I nostri ascolti

"St. Anger" con le giuste sforbiciate e bei suoni migliora fino a rendere fattibilissimo l'ascolto dei primi quindici o venti minuti (cosa molto più difficile da fare con l'originale)

 

St Anger fatto bene si chiama God Hates Us All

 

Non sarei così negativo con "God hates us all"

 

Nuovi giri, nuove corse


Di questi ambasciatori dell'alt-rock avevo sentito solamente la raccolta "rearviewmirror" oramai quindici anni fa. Avevo onestamente provato anche ad ascoltare "Ten" più di una volta qualche tempo fa, ma con scarsi risultati (probabilmente gli stessi che ha avuto Reign nell'ascolto del primo dei FF).
Ho quindi voluto riprovare, da capo, con ordine e per bene. Ed è stato nuovamente un buco nell'acqua, sono riuscito (parzialmente) ad apprezzare "Ten" solamente tipo al terzo o quarto ascolto, non sono state torture, attenzione, è che partivo prevenuto. I Pearl Jam infatti vengono sì da Seattle, ma fanno parte imho solamente tra virgolette della corrente grunge. Nel senso, il loro grunge è (stato) molto, molto diverso da quello dei colleghi. Più fine, se così si può dire e soprattutto molto ma molto meno arrabbiato (a parte qualche eccezione). Sorpassato quindi questo "ostacolo" iniziale e stata una vera e propria goduria ascoltare per esempio i due album successivi. Il quarto (No Code) non m'è piaciuto per niente (ma per fortuna si è trattato dell'unico vero passone falso). Già dal successivo infatti sono tornati in carreggiata con un rock a volte rammentevole dei loro inizi di carriera, a volte folk, a volte art, ma sempre e comunque di alta qualità. Vedder gran voce approposito, veramente molto, molto bella.
L'ultimo vero album buono comunque m'è sembrato "Binaural", quelli dopo mi sono sembrati solamente una leggera variazione su quel tema (anche se una menzione particolare per l'omonimo del 2006 la farei volentieri).

Anticipazione (Spoiler)

Jim Morrison, il poeta.
Ho visto e rivisto il film di Oliver Stone tante volte durante gli anni, però la discografia dei Doors non avevo avuto mai modo di approfondirla. Conoscevo qualche canzone sì, ma finita lì. Ho quindi voluto approfittare, perché durante la discografia/storia dei The Cult ero venuto a conoscenza del fatto che il loro cantante, Ian Astbury, era stato il prescelto per "sostituire" Morrison durante i tour di "reunion" di inizio millennio. Tra parentesi, Astbury è stata una seconda scelta per certi punti di vista, viste alcune dichiarazioni del batterista, unico non partecipante dei Doors del nuovo millennio, in cui sosteneva che l'unico degno erede poteva essere (ma guarda un po') Eddie Vedder e che avrebbe fatto parte del tutto quindi soltanto se ci fosse stato anche lui.
Secondo me esistono gruppi di prima e seconda fascia, ed esistono anche gruppi come loro che fanno semplicemente categoria a sé, e questo si nota praticamente dalla prima canzone del primo album ("Break on Through").
E "Morrison Hotel" penso che si sia infilato di prepotenza in una lista di ipotetici dieci album che mi porterei sempre appresso durante la vita. Che altro si può aggiungere? Leggendari, mitici e immortali. Se non li conoscete, recuperateli! Per quanto mi riguarda è stato un gran bel viaggio scorrere tra i loro album!

Anticipazione (Spoiler)

L'ultimo dei Rhapsody of Fire m'è piaciuto così tanto che ho voluto anticipare l'ascolto di questo grosso nome della scena power. Degli Stratovarius conoscevo solo il pezzo "Hunting High and Low" (bellisimo), il resto è stato quindi tutto quanto una novità.
Peccato che per le prime paia di album gli sbadigli siano stati, purtroppo, non pochi. Ci sono sicuramente buoni pezzi qua e là, ma il resto m'è sembrato perlopiù scontato e derivativo. Copertine sempre bellissime però.
Primi segni di "ripresa" si sono visti un pò con "Episode" ma sopratutto con "Visions". Happy Metal irresistibile con batteria a manetta (e alla Running Wild). "Infinite" è risultato essere l'album del sopracitato pezzone, buon album ma globalmente non buonissimo.
Del resto della carriera poco da dire, il doppio m'è garbato parecchio, e invece è dall'omonimo che, anche se il nome è rimasto lo stesso, si tratta sostanzialmente di un altra band. Omonimo che comunque non vale un'unghia degli album del dopo Tolkki.
Inoltre in questa recente parte di carriera mi hanno ricordato gli House of Lords (ovviamente non musicalmente), entrambi gruppi in sostanza completamente nuovi/diversi con l'unica cosa in comune con la versione storica di loro stessi che si racchiude nel cantante e nella qualità della proposta attuale.

Anticipazione (Spoiler)

Di loro ho avuto la fissa quando scoprii che usavano lo stesso font e la stessa mascotte dei Grave Digger (gli uni la chiamano Death gli altri Reaper, ma siamo lì) E in più non c'è niente di meglio che incominciare l'anno facendo la conoscenza di una band che comincia con la prima lettera dell'alfabeto e in più fa thrash metal.
Peccato che siano abbastanza passabili.
I primi due sono thrash antiquato e a tratti anche anonimo (forse perchè ascoltati nel 2022), il terzo è un capolavoro, quello si.
Ma perchè sciogliersi allora?
Il dopo è, tra alti e bassi, per assurdo più costante. "B.A.C.K." m'ha fatto cagare (e forse il motivo principale era il cantante storico) Dal cambio però le cose migliorano un po', ma solamente per due album, per quel che mi riguarda. Gli album con l'attuale cantante infatti (gli ultimi 4) sono stati la cosa più noiosa che abbia sentito in tanto tempo. Ci vuole coraggio anche solo a chiamarlo thrash quella roba lì...
Gruppo quindi bocciato, strumentalmente ottimi (thrash puro sotto quel punto di vista), ma vocalmente, prima con quello storico, Flemming, poi con quell'attuale (che starebbe meglio in un gruppo power) non m'hanno conquistato. In totale di loro salvo solamente tre album, "By Inheritance", "When Death Comes" e "My Blood".

Anticipazione (Spoiler)

 

Pensa che tra noi fanz c'è chi lo ritiene il vero capolavoro (in my tree, off he goes, present Tense, habit, Hail Hail, sometimes, around the bend).
Il discorso pearl jam/grunge è lungo e noioso sta di fatto che sono uno dei gruppi (classic?) rock migliori dei 90s.

 

Senza offesa per No Code, ma, da nuovo fan, se quello è il vero capolavoro i primi tre cosa sono?

 

capolavóro s. m. [comp. di capo e lavoro] (pl. capolavóri, raro capilavóri). – 1. a. La migliore in una serie di opere di un artista, di uno scrittore, o di un’età, di una scuola, ecc.:

 

Ho capito, ho capito. È solo che non lo accetto.
Per me il capolavoro è uno dei primi tre, e forse se dovessi scegliere ora direi il secondo.

 

Comunque non sei un nuovo fanz fino a quando non inizi ad avere due o tre bootleg ufficiali e non entri almeno in una discussione in cui ti viene chiesto quante volte hai visto i pearl jam dal vivo (è implicito che chi te lo chiede li avrà visti almeno venti volte).
Ma siamo OT

 

In questo thread si parla di musica, quindi non si è mai off topic

Per me è sbagliatissimo dire che l'opera migliore di un artista è da considerare un capolavoro (riferendomi alla definizione riportata qualche post più su)

 

Attenzione NON "un" ma "il loro"

 

Ho capito, ma se io sono un artista scarso, e pubblico tanta musica, quello che è il mio lavoro potrebbe comunque essere una merda

Il mio "capolavoro" potrebbe benissimo fare schifo, e quindi questa parola verrebbe usata un po' troppo gratuitamente

 

Ecco diciamo che se si parla di artista si sottintende la qualità intrinseca della loro arte in sé. Se un gruppp fa schifo non mi prenderei nemmeno la briga di catalogare il loro lavoro e sceglierne un meno peggio.

 

Sì, i fan dei PJ sono abbastanza rompicoglioni. Vero è che piacciono trasversalmente a tantissime persone, quindi è normale che i "veri" fan siano un filino esaltati. Tipo quelli dei Queen, che però si danno meno arie da intellettuali.

Io sul valore della band non mi esprimo: anche se per tante ragioni conosco bene la loro discografia (tranne l'ultimo album), due o tre bootleg ufficiali compresi, 'sti Pearl Jam non mi hanno mai preso.
Però, visto che sono qui e che non ho un cazzo da fare:
- mai piaciuto "No code", lo trovo noioso (a parte un paio di pezzi);
- confermo il giudizio positivo su Avocado, che mi è sempre piaciuto più di altri album della loro discografia. Rivaluterei anche "Yield";
- mai amato la voce tremolante di Eddie Vedder;
- la cosa migliore che hanno fatto i Pearl Jam è "Mirror Ball"

Anticipazione (Spoiler)

P.S.
"E' il loro capolavoro" è una locuzione che vedo usare da sempre, in ambito giornalistico, in questo caso l'aggettivo possessivo "loro" già circoscrive il campo a una sola discografia (o filmografia, o produzione letteraria/artistica). Nella musica indica l'album migliore e al contempo quello con maggiori possibilità di piacere a chi non lo conosce, al di là del fatto che l'album sia o meno eccelso (ragion per cui il sostantivo capolavoro viene spesso virgolettato).
Qualora il prodotto artistico sia

l'espressione ricorre comunque, ma in senso ironico.