Marillion

Comunque, non stavo ascoltando Misplaced ma Afraid of Sunlight, però dato che mi pareva non aver mai scritto qui ho voluto fare un post introduttivo

 

Quando uscì Script mi ricordò che le critiche per plagio si sprecarono(io, invece, ancora traumatizzato da Duke di pochi anni prima, me ne fregai, ovviamente).
A dir la verità, con lo sguardo di oggi, a parte il cantato teatrale e i travestimenti di Fish, i punti di contatto musicali erano nettamente più smorzati rispetto a veri e propri scippi che si sentono su dischi odierni(quest'ultima non è una cosa che mi disturbi, poi).

 

Sicuramente, il problema è che poi resta "il marchio". Dato che non sono gli unici i Marillion incappati in questo ritengo ciò sia spesso dovuto ad un iniziale concentrarsi maggiormente su similitudini e palesi riprese - ovvie e che non solo non si possono negare ma sono fattuali - rispetto alle differenze dal modello, differenze che si allargano e si fanno strada sempre più dopo l'esordio fino a che la band non trova del tutto una propria strada. Questo perché il tale gruppo quando esordisce è chiaramente giovane, lontano dall'essere considerato un "classico" e quindi si trova a doversi misurare con "giganti" ormai storici ed è normale soffermarsi all'inizio più sulle critiche di quanto proposto, specie per le band che non partono innovando subito o trovando immediatamente un loro stile ma iniziano riprendendo in modo marcato o meno marcato quanto fatto da altri.

 

I Marillion hanno pagato lo scotto del cambio di cantante, abbinato anche a un'uscita poco felice come "Holidays In Eden", più il contesto storico dell'epoca (erano quelli di Kayleigh per molti, un brano simbolo degli anni 80).
Eppure le qualità e la personalità della band sono venute fuori proprio con Hogarth. Il prezzo da pagare è stato il successo del grande pubblico, ma dopo una caduta vertiginosa la band ha ritrovato idee e strategia. Non credo che tornerebbero indietro oggi, anche potendo.

 

Non sono d'accordo siano venute fuori solo successivamente, per me sono una grande band con Fish e poi hanno proseguito evolvendosi ancora con Hogarth e continuando a tirare fuori grandi dischi. Sul cambio cantante ovvio che abbia generato una crisi, contando che tutti e due partecipano alla composizione, che la musica si costruisce attorno alle loro melodie (o se non si parte da lì comunque ne è condizionata), che Fish è una personalità "forte" e con il quale hanno raggiunto il successo commerciale; in generale ogni cambio cantante/frontman, pure di gente che non conta una mazza nell'economia di una band, comporta sempre un problema tra chi accetta la cosa e chi resta legato al passato.

 

Va dato loro atto di non aver mai coltivato nostalgie da reunion

 

nuovo album a inizio 2022

Steve Hogarth updates on "rich, upbeat" new Marillion album | Louder (loudersound.com)

 

i dettagli del nuovo album in uscita a marzo
Marillion release full details of 'upbeat' new album An Hour Before It’s Dark | Louder (loudersound.com)

 

La traccia di apertura del nuovo disco. Cosa potete dire ad una band che dopo oltre 40 anni tira fuori questo gioiello?

 

Derek William Dick

 

Ho rispolverato dopo davvero tanti anni Holidays In Eden. Lo avevi quasi rimosso e mi ha fatto un effetto strano: é un disco che parte male e forse troppo easy listening (a parte la opener ovviamente) ma da Dry Land in poi prende una piega diversa, quasi oscura e senz'altro più prog.

 

Tanto di già sentito, ma comunque buono

 

Esatto, sembra che ormai abbiano trovato la formula definitiva, anche se questo porta comunque a materiale di alto livello. Spero però in qualche sorpresa nelle altre tracce.