Måneskin

Amen

 

Io invece devo dissentire: per me non c'è alcuna differenza tra rapper/trapper e Maneskin, infatti il pubblico è praticamente quello (i miei nipoti adolescenti passano dall'uno agli altri senza problema), è la platea dell'usa e getta, a cui è stato dato in pasto un nuovo "mostro", che tra poco risputeranno, come fanno sempre.

Il pubblico rock/metal ad ogni nuovo fenomeno (pochi) che suoni minimamente più duro si compiace, lo vede come un primo piccolo passo verso l'educazione musicale delle masse, come un possibile timido ritorno a tempi in cui il rock era mainstream, non è così.
Rassegnamoci (mi metto dentro).

Lo dico senza nessuna acredine, per me fanno pena, ma questo lo posso dire anche dei trapper, del reggaeton, in generale di tutto quello che passa alla radio, non è un problema di "genere", è proprio che la Musica non c'entra nulla con quella roba lì.

 

Guardate anche io posso essere contento se un gruppo rock italiano abbia successo all'estero, ma come scritto da @LucaGiulio è l'atteggiamento di chi li ascolta che ne ridimensiona il "fenomeno". Ad esempio, la prima cosa che mi piace verificare di un gruppo, è vedere come se la cavano dal vivo. Lasciando stare che in alcuni live non si capisce quanto ci sia di base registrata e quanto siano loro a suonare, mi sono imbattutto in un loro live ad un festival in belgio, dove per la canzone "Lividi sui gomiti", fanno salire sul palco un pò di fans (come facevano i Metallica un pò di tempo fa). Ebbene, quando vedi queste persone sul palco che si muovono con le mani e il corpo come se fossero dei rapper, mi viene il voltastomaco. Sicuramente tra i fans ci sarà qualcuno/a più "intelligente" da capire quali possano essere i riferimenti del passato e magari incuriosirsi ed evolversi, ma la stragrande maggioranza, sono di adolescenti che seguono una moda del momento.

 

Amen (cit.)

 

Perdonami ma confermi proprio quanto scritto da “Sciacallo” poco sopra. Dai l’impressione di avere una visione abbastanza chiusa, soprattutto nei confronti della musica moderna e delle nuove generazioni.
Inoltre il pubblico rock/metal è sempre avverso a qualsiasi gruppo capace di raggiungere il vero successo. Si compatta solo dietro gruppi di nicchia e le solite frasi “meriterebbe di più” “le persone non capiscono nulla di musica” ecc
I Maneskin suonano rock e piacciono a milioni di persone, questo è l’unico dato davvero rilevante.

 

...che poi alfieri del rock? all'inizio erano più funky ragamuffin.
sulle movenze del palco spero non siamo ancora fermi a glam vs thrash degli anni 80.
il crossover è sdoganato da eoni. gruppi come rhcp, faith no more e ratm hanno distrutto definitivamente le barriere già incrinate da anthrax e aerosmith con le celeberrime collaborazioni.

 

Tra loro e Khaby Lame stiamo conquistando il mondoooooooo.

Per la questione che questi discorsi hanno stufato la penso come Sciacallo: a metà anni 80 ero adolescente e come sentivo gli Irons sentivo anche L italodance e già allora la bontà di una band veniva giudicata dalla tipologia del suo seguito. Cosa che sarà successa anche 20 anni prima suppongo.

Non saprei distinguere una loro canzone finché non sento gracchiare. Questo non fa di me una persona adeguata nel valutarne le capacità.
Specie perché a me il rock non è mai piaciuto.

 

Questo è un punto fondamentale, io ci sono arrivato tardi in effetti, provengo da una famiglia di musicisti, ho studiato, e ho fatto fatica a entrare in quest'ottica di idea, ma tant'è: la musica non è importante, e questo vale per la stragrande maggioranza delle persone (non per me, ovvio), e va benissimo.

Ma noi scriviamo qui, e io vedo ogni giorno la passione in questo forum (del resto è naturale cercare gente che condivide interessi), ed è proprio questo il punto del mio intervento sopra: i Maneskin secondo me appartengono a un mondo che, semplicemente, non è musica, ma "quel sottofondo" mentre si fa altro, e per rispondere a @AOR Forever non c'è nessuno snobismo, né astio per le nuove generazioni (ai miei tempi spopolavano le "boyband", per dire), non penso di essere chiuso e neppure un grande amante delle band di nicchia (non seguo l'underground), ma queste cose escono dal mio radar, fine.

 

Allora io non ho pregiudizi, anzi, ricordo di aver scritto in qualche post una cosa del tipo "Se un gruppo fa la tarantella, la fa bene e mi piace, non ho problemi a dirlo". Sono stato tra i primi a difendere i Maneskin su questo forum nel topic dell'Eurovision, proprio perché mi fa piacere avere un gruppo italiano riconosciuto a livello mondiale. Ho difeso i Maneskin anche dalla musica che fanno, solo che sto vedendo una virata dell'attenzione verso quegli schemi "commerciali" tipici di altre realtà, tutto qui.
"I wanna be your slave" è risultato un pezzo azzeccato, così come è risultato azzeccato dargli quell'immagine sexy, sfrontata ecc.. ed ecco che esce "Mamma mia" che è l'anagramma di "I wanna be your slave", sia dal punto di vista musicale che di immagine.
Certo, un pezzo non dice nulla di quello che sarà poi il resto di quello che faranno, ma ho sempre questa preoccupazione che quello che potrebbe essere effettivamente qualcosa di "nuovo" nel mondo commenrciale, diventi a sua volta un prodotto simile a tanti altri.

 

Si ma sono partiti da x-factor, passati dalla trilogia di "Marilena hai rotto il cazz*", che ti aspetti?

 

Beh su questo non posso darti torto, in quest'ottica sono persino molto migliorati.

 

Tra le cose che avevano "stufato già 20 anni fa" aggiungo questa storia che se un gruppo è italiano, e per ragioni imponderabili riscuote successo, dovrei esserne contento a prescindere.
Il merito, il gusto personale, la passione per la musica... vanno al di là del passaporto. Se un gruppo non mi piace (non sto parlando dei Maneskin, conosco due pezzi) chi se ne frega se sono italiani, inglesi, o kazaki: il loro successo continuerà a sembrarmi insensato, e non è neppure questione del tipo di musica suonata.

Il discorso cambia se il gruppo mi piace e ha successo, perché se un gruppo mi piace scatta in automatico la speranza che possa essere apprezzato anche da altri.
La nazionalità è un dettaglio, per quanto mi riguarda. Che poi con 'sta storia dell'orgoglio un sacco di giornalisti hanno pompato fetecchie nazionali e sminuito ottimi gruppi provenienti da altre latitudini, basta chiedere alla simpatica stampa inglese.

 

Se non fosse campanilismo allora sareste stati contenti che le Babymetal riuscissero a vendere tutti quei dischi facendo (una sorta di) metal piacendo anche a persone che di metal non si interessavano molto