Funeral Doom Metal

Vabbè, Skepticism unica certezza. A meno di un paio di possibili colpi da maestro che sto attendendo al varco, probabilissimo disco dell'anno.

P.S: su RYM ci sono imbecilli che si lamentano dei riff. Che è un po' come lamentarsi della tromba in un disco di Miles Davies.

 

Sarebbe possibile, le qualità soliste di Davis non sono l'elemento più importante nella riuscita dei suoi dischi. Per quanto riguarda gli Skepticism io, ahimè, devo lamentarmi della voce. La cura di una produzione in studio migliora un po' le cose rispetto ad Ordeal, ma ormai è chiaro che Matti si è assestato su quel growl un po' goffo e anche onestamente fastidioso in un contesto funeral, in cui la voce è di capitale importanza per la creazione dell'atmosfera. I testi scarni e poveri di poesia non aiutano, purtroppo.
E pensare che è la stessa ugola che ci ha donato gli abissi lo-fi di Stormcrowfleet! Finto e alterato quanto volete, quel vocione mi ha fatto sognare a lungo su visioni oltretombali che nessun'altra band ha mai dipinto con tanta maestria.

Detto ciò, il disco è magnifico. Magnifico e sorprendente: come le anticipazioni avevano ampiamente chiarito, i nuovi Skepticism sono energici e dinamici come sembrava impossibile aspettarsi da loro. Si, "energici"; ma attenzione! In giro c'è chi parla di death-doom: non fidatevi, i My Dying Bride sono lontani. Gli Skepticism non hanno perduto la loro anima "funerea", l'hanno solo innervata di una tensione inedita, che raramente lascia la presa. La quantità di idee è impressionante per una band con trent'anni di carriera sul groppone, alcuni riff sono grandiosi e l'ultima traccia, The Swan and the Raven è un capolavoro.
I nostri non hanno la carica emotiva dei Mournful Congregation, non possiedono la virulenza abissale degli Evoken, né tantomeno la padronanza tecnica e sperimentale degli Esoteric, ma la loro autorevolezza sorpassa in qualche modo tutte queste band grazie ad un carisma, un'anima tutta loro e difficilmente imitabile.

 

Ascoltato poco, ma piaciuti tanto al primo colpo.
Non ricordo se un disco in particolare.

Però sono quel gruppo che se non è il giorno giusto, il momento giusto, magari non ascolto per un anno intero

 

Gli Evoken sono un gran bel gruppo (Antithesis of light è secondo me il loro album migliore), ma generalmente sono considerati come una via di mezzo tra il funeral e il death/doom. Nella triade di cui sopra, al posto loro, metterei piuttosto gli Esoteric.

 

Non riesco a vedere. Cos'è?

Comunque no, Evoken parte di una triade originaria non direi, anche perché fanno parte della seconda ondata, quella a cavallo fra anni '90 e 2000 (come i Mournful Congregation). Molto crudi e death, seppur lentissimi.
Non credo ci sia una 'sacra triade' del genere. Fra le band che erano lì dall'inizio senza dubbio Skepticism, Thergothon, anche Esoteric, non arrischio i Funeral perché avevano la voce femminile e si rischia il linciaggio da parte dei puristi (anche se forse hanno dato il nome al genere). C'è chi cita Disembowlement o Worship, questi ultimi veramente trucidi.

 

Un nuovo EP dei Mournful Congregation!
Fra le altre cose contiene un rifacimento del primitivo "An epic dream of desire", che mi intriga assai.

Porca puttana, in questo periodo non posso permettermi di sfasciarmi l'anima con loro. Certo che il funeral a fine primavera...

 

(2) Morose - YouTube

Officium Triste: .

 

Bella, finale molto sognante