Iron Maiden

ah non avevo capito
perché hanno suonato anche all'ippodromo a Roma

 

E anche all'ippodromo del Visarno a Firenze...

 

il tour degli ippodromi
Io intendevo quello di S. Siro. Tra l'altro a quel concerto ci andai proprio perché avevo letto opinioni entusiastiche del concerto a Firenze.

 

Ok ignoravo tutte queste ippodromate

 

hai la prima edizione con la cover staccabile 3d??? è? è? ce l'hai? io siiiii

 

Ma lo sai che non credo? Dovrei controllare perché lo acquistai dopo alcuni anni dall'uscita

 

Ho quella versione di Virtual XI con cover 3D, presa all'uscita dell'album... Babbabia...

 

virtuall in mezzo a tanta ciofeche ha ottimi brani come futureal, clansman e when two worlds collide

 

Virtual XI disco di cui apprezzo gli assoli e poco altro.

Futureal rimane la migliore del lotto per come suona su disco, The Clansman per me esiste solo nella versione (vergognosamente impeccabile e fisicamente devastante) di Rock in Rio, di When Two Worlds Collide trovo un po' lagnoso il testo.

 

Due ascolti da Senjutsu.
É molto vario, molto lento, molto rock e credo che non ne esca poi tanta di roba cosi al giorno d'oggi. A partire dalla title track si capisce che il disco non ha molti termini di paragone all'interno della discografia, se proprio dovessi sceglierne due direi X Factor e Book Of Souls, di cui rappresenta l'estensione. Lo trovo in disco elegante e che non trasmette alcuna urgenza, poi é normale che ci siano i riferimenti al passato ma mi pare che qui siano camuffati meglio del solito. La scelta dei brani mi fa pensare che il vero influencer del disco sia Bruce, che peraltro sfodera un po' su tutti i pezzi una prestazione mostruosa per interpretazione e pathos. I brani che mi hanno sorpreso sono senz'altro la opener e the parchment (la prova che quando i Maiden tirano fuori una vera attitudine prof ci sanno fare) per l'originalità e Hell on earth per le melodie, un brano che da CD ho totalmente rivalutato assieme ai due singoli.
Forse nessuno di questi pezzi sarà un classico ma non ci trovo nulla di inascoltabile, anzi. Adesso é da capire quanto il disco crescerà con gli ascolti.

 

Al di là degli strombazzati successi di questo disco, primo in Italia (sai che novità), terzo in USA (miglior posto da anni e anni) la verità è che sta vendendo meno, quasi la metà meno, del suo predecessore.

The Book of souls aveva esordito con ben 310 mila copie in tutto il mondo (o di quelle che riesce a conteggiare questo sito)
GLOBAL ALBUM CHART

Mentre Senjutsu esordisce al terzo posto con 191 mila copie. Global Chart Album Top 40

Se pensiamo poi che la maggior parte di coloro i quali comprano i Maiden oggi sono: i superfanboy, che visto il successo e la fama della band sono davvero tanti - non come questi, ma direi che anche io mi reputo un fan della band - anzi direi che pochi di loro hanno fino ad ora acquistato il disco dato che se lo avessero fatto non dico tutti ma la maggior parte avrebbero scavalcato Drake, i vecchiacci incalliti nostalgici, qualche (ormai sempre meno) adolescente che li sente per la prima volta, qualcuno che per inerzia vuole completare la disco.

Stop.

 

Sì magari se la possono giocare sulle copie fische, ma sugli stream e views che purtroppo sono il metro di paragone per definizione nel 2021 direi che non c'è pagarone con Drake, Kanye, Maneskin, ma la cosa non mi sorprende. Comunque a me alcune tracce come le prime due piacciono da morire, come se fossero uscite da un Brave New World, altre come The Time Machine mi asciugano parecchio, in generale da 1 a 10 gli darei un 7 7,5...li vidi dal vivo solo una volta 10 anni fa, ho il biglietto per il Graspop per rivederli dal 2019...speriamo bene, ci terrei

 

credo ci fosse stato molto fomento dietro a the book of souls per il fatto che all'epoca fu il primo doppio album dei maiden e credo questo lo abbia aiutato anche nelle vendite. Ora questo fattore novità non c'è più ... in ogni caso senjutsu ce l'ho in rotazione costante da quando è uscito. Per ora è tra i miei dischi preferiti dei maiden post reunion. Direi dietro dance of death che per me rimane inarrivabile ci metterei questo e the book of souls a pari merito.

 

Più di Brave New World?

 

Anche io sto ascoltando Senjutsu con costanza, e niente, non mi annoia, anzi.

Il secondo disco lo trovo molto superiore al primo, e le composizioni lunghe sono quelle che a mio avviso hanno più senso per i Maiden di oggi, primo perché i brani aggressivi non li possono più scrivere, anche per un fatto anagrafico, e secondo perché con un Bruce così fiacco la componente strumentale inevitabilmente diventa preponderante.

Al momento questo disco lo metto comodamente davanti ai 4 platter degli anni 90 e i due precedenti, non lontano dal trio Brave/Dance/Matter, che pur nella loro diversità ritengo paragonabili come qualità (vale a dire discreti, con qualche picco ottimo).