Coronavirus

Detta papale papale, quest'estate di restrizioni se ne sono viste davvero ben poche. L'unica "restrizione" è l'obbligo del Green Pass per determinati luoghi/cose, per il resto fuori manco io porto quasi mai la mascherina, all'interno pochi, ho partecipato a matrimoni, feste ecc., ho suonato molto e non ho riscontrato difficoltà di nessun tipo se non, all'inizio, per via del coprifuoco ancora vigente.

 

Del tutto errato. I vaccinati si contagiano infinitamente meno e restano positivi meno a lungo.

 

Non è vero, è quello che ti vogliono far credere.
I vaccinati infettano più dei non vaccinati, me lo ha detto il quasi premio nobel che è anche mio cugino di sesto grado da parte di mamma.

Ancora a peredere tempo? Non lo capite che è una causa persa?

 

Banalmente ti direi perché ci sono pazienti che sviluppano un titolo anticorpale notevolmente basso nonostante l'infezione, come accade per alcuni vaccinati ad esempio.

Pertanto non è un parametro che può essere utilizzato a) per dimostrare avvenuta malattia e b) per dimostrare eventuale risposta immunitaria alla malattia stessa o al vaccino (per il quale entrano in gioco altre cellule come i linfociti cd4 ad esempio che non vengono dosati)

 

Lo so benissimo, tutto quanto. Il discorso però, o perlomeno l'approccio, deve incominciare a cambiare con i numeri attuali (80 su 100 "problemi" in meno).
Non può essere uguale, sennò ci si piglia per il culo.

Anche perché arrivare al 100% la vedo comunque impossibile, e se ciò non bastasse, ho come la sensazione che anche un ipotetico 95% comunque non risolverebbe niente, perché perché!

Ad ogni modo quoto il discorso paesi poveri, non sono per niente informato a riguardo ma a pelle secondo me sono parecchio indietro rispetto ai paesi ricchi. Ma tanto la Biontech mica te li regala i vaccini.

 

No, per questo tipo di virus che ora si diffonde con una scoreggia in sostanza servirebbe un qualcosa come 92-95% (non mi ricordo se lo lessi da Burioni o altro divulgatore). Sul risolvere, continuo a dire...si va avanti e si vede cosa succede, nessuno ha la sfera di cristallo sicuramente la cosa migliore da fare è prevenire. Se vengono prese misure in più è solo un bene, si deve prima vedere "che aria tira" e quest'anno sarà fondamentale anche per capire con i vaccini cosa si deve fare (integrazione, terza dose, vaccino ogni tot ecc).

 

Si durante l'estate le restrizioni sono state blande, come la scorsa, ma se vuoi dare un pò di respiro all'economia è inevitabile, la speranza è quella di non dover tornare a quelle più serie fra uno o due mesi, è questo tipo di allentamento che auspico.

 

I dati contagiati + morti sono peggiori di quelli dello scorso anno.

 

Asintomatico, zero sintomi, zero quarantene.

 

Che non contrasta con la mia frase "i vaccinati sono possibili untori come i non vaccinati", innanzitutto.
A livello di carica virale è la stessa di un non vaccinato.Identica.
Ti rimando al video di cui sotto.
Su quanti giorni in meno restino contagiosi siamo ancora in fase di studio, da quello che ho letto.
Il succo non cambia, però.

Mio cuggino Antonio Fauci

 

Se ti riferisci all'immunità di gregge questa è stata inizialmente indicata col 65%. E di volta in volta, col tempo, è stata "cambiata" e progressivamente aumentata fino a raggiungere, a quanto pare, questo 92-95 detto da te.

L'età media dei decessi comunque rimane 80 anni, e guarda caso questo coincide anche con la media dell'aspettativa di vita in generale. Secondo me si deve sì continuare con vaccini e compagnia bella, ma solo per le categorie a rischio. Non è possibile essere qui dopo un anno ed esser messi peggio di prima. Non si può mettere di mezzo tutto e tutti e soprattutto questo virus non si può permettere di passare davanti ad altre patologie, alcune anche ben peggiori. Va bene le precauzioni ma non si può vivere nella paura tutta la vita.

 

Ma nemmeno di fronte ai dati, che sono confutabili, si riesce ad accettare che il vaccino, non perfetto, non la soluzione di tutto, è l'unica vera arma che, attualmente, abbiamo per non rifermare di nuovo persone, società ed economia?

Tra vaccino e plasma iperimmune, per quanto riguarda sicurezza, costi di gestione e fattibilità su larga scala è come voler attraversare un'autostrada su strisce pedonali quando hai verde (vaccino), senza strisce pedonali, di notte, in Inghilterra (plasma).

Ogni sistema immunitario reagisce in maniera propria: conosco persone hanno preso il virus senza accorgersene a febbraio 2020 ed avere anticorpi elevatissimi a giugno, altri azzerati dopo 3 mesi, persone dopo il secondo vaccino con sierologici alle stelle, altri come se non lo avessero mai ricevuto (dopo 6 mesi dalla seconda somministrazione).
Cercatevi un po' come funziona per il vaccino contro l'HBV.

Io, come tante altre persone, ritengo il greenpass una idiozia, però indosso la mascherina nei momenti opportuni, chiedendo in giro chi è contro il greenpass quasi certamente non vuole neanche la mascherina, figurati il vaccino. Per cui è lecito domandarsi se l'avversione per il greenpass sia vera oppure se sia frutto di uno stile di vita.

Ancora siete qui a parlare che in rianimazione muoiono solo gli 80enni? Ma cosa scrivo a fare io da mesi? A questo punto faccio come Reigninblood e non scrivo più niente perché MI AVETE ROTTO IL CAZZO.

Benvenuta signora della Crusca. Grazie.

 

Beh io pure vorrei uscire con Bella Thorne ma ci sono i desideri da una parte e dall'altra la realtà. Se fosse così semplice come dici tu si sarebbe fatto no? Il punto è che non è così "semplice". Il virus diventa un problema molto serio dai 50 anni in su - e sotto i 50 comunque può creare non pochi problemi - e se è vero che la mortalità non è elevatissima, devi sempre rapportarla ad altri fattori che la portano a rendere decisamente elevata
Senza contare un semplice fatto: tutti abbiamo genitori e nonni e non so tu ma preferirei evitare un mondo con una roulette russa vedendo se i miei ci restino secchi o si salvino o perché no, seppur in percentuale bassa, che non sia io a finire in ospedale magari intubato...non è altissima la probabilità? No, ma c'è e uno potrebbe essere "il fortunato".

Ma a parte questo, il problema non è individuale ma collettivo perché il covid genera a catena altri eventi che portano ad aumentare la mortalità. Aumenta la mortalità perché il sistema sanitario, qualunque sistema, semplicemente non è in grado di reggerne l'impatto perché un conto è che ti si presentano 100 persone con problemi scaglionate nel tempo, un altro che questi 100 te li trovi in una giornata; questo porta non solo poi alla bellissima roulette russa di chi provare a salvare (e il resto, ciao) ma anche ad aumento delle morti di chi in ospedale non può essere più assistito a dovere con altre malattie, ad aumenti dei costi (perché andare in ospedale, ha un costo) che andrà poi ad intaccare l'economia generale se gli ospedali diventano dei lazzaretti (senza contare il far vivere la bellissima esperienza al personale sanitario di una "guerra perenne" con uno stress allucinante).
Qui il discorso non è solo etico, che almeno per me basterebbe, ma poi economico, sociale e politico (e individuale). Riguarda tutti, non possiamo starne fuori. Che il covid, per ora, non sia mortale come l'ebola direi meno male perché se lo fosse con questa velocità e semplicità di diffusione ci sarebbe stato il rischio di assistere ad una versione ridotta di The Stand di Stephen King; ma questo tasso comunque di mortalità e di malattia generale, che lo pone un po' sopra alle epidemie gravi e pesanti di influenza basta e avanza per combinare un casino.

 

Il green pass è un discorso puramente sociale e politico e di sanitario non ha nulla, ed è diventato il centro della battaglia tra pro e no vax.

Dal punto di vista sanitario significa poco, perché per accertarci che le persone vaccinate non possano sviluppare malattia grave ci vorrà ancora del tempo. Sicuramente ad oggi i dati sono buoni, se ti vaccini hai ottime possibilità di sfangarla. Tra un anno chi lo sa.

Bisognerebbe capire perché per la fetta di popolazione no vax il vaccino anti covid sia una sorta di congiura mondiale, come se tutto ad un tratto gli scienziati di tutto il mondo abbiano deciso per una sorta di eutanasia collettiva.

Eppure la storia delle malattie virali avrebbe dovuto insegnare qualcosa. Così come l'aumento incredibile dell'aspettativa di vita dell'ultimo secolo avrebbe dovuto aumentare la fiducia nella scienza.

Oggi si parla poco di Aids, ma pensate se ci fosse stato un vaccino nell'epoca del boom della malattia. Chi non se lo sarebbe inoculato? Il vaccino non è stato mai creato, ma si è insegnato al mondo che si può prevenire la malattia con la mascherina sul pisello, il preservativo. E chi lo prende, può comunque vivere tanti anni facendo le pesanti terapie antivirali. Il coronavirus è un discorso per certi versi simile, va prevenuto con la mascherina e gli imperfetti vaccini, fino a quando non sarà più lo spauracchio attuale. Basta complotti.

 

Eh, quindi non sono untori come i non vaccinati. Possono essere untori, ma hanno molte meno probabilità di esserlo dei non vaccinati, e tendenzialmente lo sono per meno tempo. È una bella differenza.