Iron Maiden

Io ho ascoltato solo le due anteprime di qualche tempo fa.
Il disco non l’ho ancora comprato: fra due giorni è il nostro anniversario e non so se questo Senjutsu mi arriverà in regalo o meno (non credo, comunque).
Se arriva bene, se non arriva me lo compro io.
Poi parteciperò anche io alla discussione

 

Lo hai scoperto adesso che si dice "KELTS"?

I KELTIC FROST ci sono dagli anni ottanta mica da ieri

 

Io ho sempre detto Boston Selctics, Seltic Frost...

 

Anche su Isle of Avalon c'è Bruce che pronuncia "Celtic" come "Keltic". La squadra di Boston l'ho sempre sentita con la S in qualsiasi telecronaca, quindi potrebbe essere semplicemente una differenza di pronuncia tra americano e inglese.

 

In realtà la questione è più complessa e gli americani questa volta non c'entrano niente Why Is 'Celtic' Pronounced Two Ways?

 

Spostando per un attimo l'attenzione sulle chitarre: secondo voi, per quali cacchi (cit.) le linee vocali sono doppiate così maldestramente dalle chitarre ogni due per tre?? Chitarre che tra l'altro sembrano suonate da principianti. Quella sotto la strofa di Lost in a Lost World pare suonata da uno che fa il saggio di quinta elementare..

 

Se è Gers, lui è un chitarrista da saggio di quinta elementare.

 

sentire i maiden spingersi album dopo album verso lidi sempre più prog è una gioia per le orecchie: Sembra quasi che siamo cresciuti musicalmente insieme in questi ultimi 15/20 anni in quanto a gusti musicali partendo dal metal classico e gradualmente spostando sempre più le nostre preferenze verso la musica progressive tanto che ad oggi nel mio caso di metal classico ne ascolto poco o nulla eccetto saltuariamente i soliti noti ...

Il secondo cd lo trovo fantastico. Harris si supera con tre pezzi monumentali che sono senza dubbio l'highlight del disco. Anche il primo disco è buono. Ho rivalutato writing on the wall, stratego è un buon pezzo, time machine è piuttosto esaltante. Lost in a lost world è la peggiore tra le suite targate harris ma non per questo non è godibile. Non trovo un pezzo da skip. Inoltre gli assoli in questo disco sono veramente ispirati e bellissimi. I tre chitarristi hanno fatto un gran lavoro. La cosa peggiore di questo album è di gran lunga la copertina che trovo orribile così come era scialba quella di the book of souls. Rimpiango tantissimo derek riggs. Al momento per quanto riguarda la musica mi piazzerei sul 7.5/8. Gran bel ritorno

 

continuo a non capire il voler affibbiare il termine "prog" a qualcosa che "prog" non è. Al massimo "prol(isso)". E sicuramente erano più progressive, psichedeliche o, più in generale, trasversali Strange World, Remember Tomorrow o Prodigal Son, era più folle e da pazzi proporre la cover di That Girl degli AORGods FM o Crossed Eyed Mary sul lato B di The Trooper. Questo voleva dire avere un cervello prog-ressista. Se poi per voi (uso il voi perchè è da Blood Brothers - il pezzo più brutto di Brave New World - che la menate con sto prog) prog vuol dire non azzeccare i licks come capitava a tantissime band italiane degli anni '70 allora va bene, progghissimi!!!!

 

L'unico pezzo prog fatto dai Maiden negli ultimi 30 anni abbondanti è Empire of the Clouds (e peraltro non è un granché), la definizione di prog è moooolto larga nel loro caso.

Certo ci sono alcune influenze dalla scena prog anni '70, e d'altro canto sia Dickinson che Harris sono cresciuti ascoltando quella musica lì. Ma non si va oltre.

 

Ma stavo scherzando, diamine

 

Ma prog de che? Non basta allungare il brodo per definire un sound prog…

 

Dopo innumerevoli ascolti dico anche la mia (come se ne sentisse il bisogno ).

Sostanzialmente si tratta del naturale proseguimento degli Iron del nuovo millennio, prendere o lasciare.

L'analisi più lucida penso l'abbia fatta il buon @The Eternal Wayfarer. È evidente che, per carenze oggettive come la preparazione tecnica, l'età oppure il rifiuto a volersi accasare con un produttore differente che potrebbe spingerli oltre il loro modo abituale di lavorare, finiscono per comporre canzoni che avrebbero anche del potenziale, ma risultano spesso prolisse o poco coese.

Inutile sottolineare i rimandi ad altri album, ormai scontati nella seconda metà della carriera nel nuovo millennio. Tuttavia ho particolarmente apprezzato le influenze del tanto bistrattato X Factor.

Quindi, nonostante i loro mille difetti, a me personalmente riescono ancora ad emozionare. Senjutsu è un ottima opener, proprio per il fatto di essere atipica. Stratego è la classica track senza infamia né lode. Writing on the Wall non mi dispiace affatto. Lost in a Lost World è orripilante e il ritornello mi infastidisce. Days of a Future Past ci sta nell'economia dell'album e anche The Time Machine, seppur slegata e con i rimandi a The Talisman, riesce a farmi esaltare. Meglio la seconda parte con l'ottima Darkest Hour (dove ho già sentito una sezione del solo di Murray? ) e il trittico di Harris. Buonissima Death of the Celts che riesce a non sfigurare di fronte a The Clansman, un po' meno bene The Parchment che si trascina troppo a lungo, mentre Hell on Earth è la solita grande canzone che Harris riesce ad infilare ad ogni disco (The Red and The Black nell'album precedente, a prescindere da quello che dice @The Eternal Wayfarer ). Peccato solo che anche questo pezzo soffra della ormai tipica costruzione a sezioni.