Iron Maiden

Questa é la piaga dei tempi moderni, tutti si fanno i dischi in casa e il risultato sono pezzo fatti con lo stampino o copia e incolla. Un tempo c'era tanta più varietà.
Shirley é il cameriere di Steve Harris e non da oggi, con band tipo Journey, Europe e Aerosmith non c'è bisogno di limare, é gente che i pezzi li sa già scrivere o arriva in studio col pezzo formato dal Desmond Child di turno.
Poi c'è da dire che con quelle band ha sfornato lavori eccelsi, coi Maiden i dischi suonano da schifo

 

Letta anch'io.
A parte il paragrafo sulla critica giornalistica (leccare il culo ai grandi gruppi o a quelli che vanno di moda e' una consuetudine da decenni), mi piace questo pezzo"
"La musica, come molte altre cose, è fortemente generazionale. Un inno identitario che serve ai giovani per trovare un credo, agli adulti per fissare una loro epica, agli anziani per coccolarsi nei ricordi. Qui abbiamo una band di sessantenni, ascoltata soprattutto da quarantenni-cinquantenni-sessantenni, recensita da altrettanti coetanei. È una generazione che invecchia insieme, non si tratta tanto di disquisire di musica".
Sono d'accordo con quanto scritto, ma non mi ci trovo per fortuna.
Ho letto tanti commenti, su questo disco come su altri di gruppi "vecchi" dove i fan tendono spesso ad elogiare il gruppo al di là della reale qualità del lavoro stesso, con spesso, diciamo, scuse sul fatto che suonano da decenni, hanno una certa età, non possono più suonare quello di trent'anni fa, sono comunque dei grandi ecc.
Non mi ritrovo in tutto questo: preferisco sangue giovane al vecchio brodo solo perché fatto da chissà chi; a tutti i gruppi che hanno decenni di attività alle spalle bisogna solo dire grazie per quello che hanno fatto ma la musica va avanti, tanti gruppi la fuori suonano più freschi di tanti altri anche se ne seguono le tracce.

Gli Iron hanno avuto due vite: quella pre X Factor e quella dopo. Amo i primi, schifo i secondi, ma capisco che a prescindere ci saranno sempre migliaia di persone che li adora qualsiasi cosa facciano. Giusto così ognuno ha le sue opinioni ed i suoi gusti, ma magari un giorno bisognerà andare avanti.
Io mi vado ad ascoltare i Thelemite che hanno tirato fuori un gran disco.

 

Ogni volta mi riprometto di riprovarci, che loro sono i Maiden e non possono essere liquidati così su due piedi e ogni volta è sempre lo stesso risultato: da vent'anni a questa parte, arrivo a metà disco e devo spegnere.

 

Io oggi tendo ad ascoltare più gruppi giovani (anche se nel prog, non nell'heavy) che vecchi, quindi capisco in parte quello che dici. Trovo che però il discorso sui fan non sia completamente vero. Ci sarà chi li elogia a prescindere, dicendo "non possono suonare come 20 anni fa", ma c'è anche tanta gente che affossa dischi godibili perchè non sono a livello dei capolavori del passato, o non suonano allo stesso modo. E' per quello che odio chi dice cose come "ehhh ma se dici che è bello questo, cosa devi dire di Powerslave?". Powerslave è un disco, Senjutsu è un altro disco. Ascoltiamoli e giudichiamoli per quello che sono.

Ho letto ancora di peggio riguardo gruppi come i Judas Priest, che hanno sperimentato ben più dei Maiden. C'è gente che affossa Nostradamus e Jugulator dicendo "eh sarebbero pure belli se non ci fosse il nome Judas Priest". Che il disco non piaccia è sacrosanto, ma non si può dire "sarebbe bello ma è brutto perchè l'ha fatto pincopallino e io voglio suoni quest'altro tipo di musica". La musica buona è musica buona.

Insomma, essere dinosauri ha i suoi pro e i suoi contro quando vieni giudicato.

 

Vorrei entrare nella mente di ste persone giusto per sapere quanto inesistente è la loro cultura musicale - e mi tengo stretto.

 

Ma infatti i dischi vanno, per me, valutati in primis tendendo conto solo di come è effettivamente il disco, poi in secondo luogo puoi prendere in considerazione la storia passata.
Secondo me se non ci fosse scritto il nome Iron Maiden su questo disco nessuno lo considererebbe, e tanti li criticherebbero.
Non è il cambiamento di un sound che fa la differenza, ma la qualità intrinseca dei dischi: Jugulator lo trovo semplicemente stupendo, Nostradamus sembra questo dei Iron, noiosissimo.
Per adesso bella critica non ho letto un commento negativo che sia uno, da parte di ascoltatori parecchi: ad ognuno la sua sintesi.

 

Ma è difficile, per non dire impossibile, scindere la valutazione imparziale dall'elemento affettivo.

 

É per questo che qualche giorno fa dicevo che chi recensisce le band di punta ormai non é più credibile. Si leggono solo banalità, tante recensioni che potrebbero sembrare la stessa e soprattutto non si legge una voce fuori dal coro, e non mi riferisco alle stroncature, bensì al coraggio di dare chiavi di lettura diverse dal solito.
Non voglio neppure pensare che siano tutti a libro paga, con le recensioni non ci mangia nessuno e non é certo la stroncatura fatta del sito plutometal.it di turno a spostare le vendite di un colosso come i Maiden.

 

Al secondo ascolto completo direi già molto meglio, mi sono entrate in testa già molte più canzoni.
Penso però che il secondo disco abbia un problema di ritmo un po' troppo compassato: Darkest Hour è un mid tempo, Death of the Celts non mi pare abbia vere accelerazioni e per risentire nuovamente una "cavalcata" bisogna aspettare gli ultimi 2 minuti di The Parchment, che sono, così a sensazione, la parte migliore di quella canzone (che comunque devo ancora assimilare bene), quindi alla fine fanno quasi mezz'ora senza un vero scossone e questo può essere un problema in un disco così lungo.
Forse avrebbe giovato semplicemente invertire The Parchment con Death of the Celts e su quest'ultima volevo dire che non sono molto d'accordo nel definirla The Clansman 2: vero, ne ricalca le atmosfere e a un certo punto c'è anche una melodia simile, ma manca, oltre alla sopracitata accelerazione, anche quell'urlo liberatorio, quel coro epico, insomma, l'essenza di The Clansman. Comunque non un brutto brano eh, ma non me la sento di accolstarla ai capolavori (sì, The Clansman lo è).
Me la sento di più per Hell on Earth che è davvero fantastica...ok, forse ha un minuto di troppo all'inizio, ma poi che gli vuoi dire più? È per brani come questo che è sempre valsa la pena continuare ad ascoltare gli Iron Maiden del terzo millennio!

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Io ancora non ho avuto l'impulso di ascoltarlo, leggendo varie rece in giro però sembra buono.

 

Ascoltando The Parchment ho pensato che il riff dopo l'ultima strofa ("Heading for afterlife, meet me there") è il tipico riff che il 99% dei gruppi infila in coda alle canzoni per poi farle sfumare. A ben pensarci sono contento che non l'abbiano fatto.

 

Concordo in pieno..... che ballata stupenda.... non si sentiva una song così struggente dai tempi di Wasting Love e in parte Out Of The Shadows!! Per Hell On Earth avrei tagliato i 2 minuti iniziali.... purtroppo so fissati con questi intro dai tempi di Dance Of Death!!!

 

Al momento la seconda metà del primo disco continua a non clickare proprio, il resto invece cresce decisamente. Il pezzo a cui sto ritornando di più è The Parchement. C'è un'epicità fantastica. Nella prima parte funziona anche la chitarra che doppia bruce XD. Quando verso il 9o minuto poi lui fa "meet me theeeeEEEeeeEEEEre". Grande, grande, grande! Spero tanto di sentirla live, con una bella scenografia di fondo.