Angra

Gran traguardo questi 25 anni, ma quanto, quanto dispiace che siano festeggiati senza uno dei principali artefici del successo anche di quel disco.
Soprattutto mi dispiace vedere come la band negli anni, parlando del mondo dei social, mi sembra un pò fuori dal mondo.
Lione, che ora veramente credo sia stato il più grande errore decisionale di Kiko e Rafael, litiga ancora su Facebook con i fans.
Felipe fa cover dove suona il basso, parlando e scrivendo quasi sempre in portoghese (ottima idea di marketing visto che noi europei ne siamo tagliati fuori)
Bruno pure, fa cover e parla in portoghese.
Rafael ha fatto uscire suo merch che non so se è relativo al progetto solista, e parla in portoghese.
Kiko vabbè è con Mustaine.
Barbosa desaparecido, non ho idea di cosa faccia ma ho il dubbio che lo stia facendo in portoghese

Ecco, tutte scelte che non mi fanno pensare ad una band unita e che voglia tornare in auge, ormai sono passati di moda e mi sembrano molto, troppo distaccati dal mondo musicale in cui erano tra i leader.
(non cito Falaschi perchè immagino avrà programmato il tour celebrativo di Holy Land con tutti i Mariutti più ex membri della band per campare senza la fatica di scrivere cose nuove...e forse è meglio così)

 

Un solo appunto a questo fantastico disco: la produzione non mi ha mai convinto, preferisco quella "teutonica" di Angel's Cry.

 

Credo proprio fosse un iperbole

 

A Maggio esce il nuovo album, immagino sia stato un caso che abbia fatto partire i preordini proprio il 23 Marzo.

 

Si come dice Shadow era un'iperbole, perchè ormai si conosce come opera Falaschi e non mi sorprenderei se facesse una cosa simile.
Rimango sempre grande appassionato della sua voce, ma dal lato artistico/professionale (con professionale intendo il mantenersi in buona salute le proprie corde vocali) avrei da ridire qualcosa.
Poi non si può neanche attaccare troppo perchè tutti hanno bisogno di soldi, e fare un tour per commemorare Temple Of Shadows rende ovviamente più che fare un tour sul suo ultimo EP solista.

Mi ero perso questa news, immagino sarà seguito a sto punto sempre da Priester (quanto mi manca Aquiles, pur adorando Valverde eh)

 

A me onestamente Omni è piaciuto, quindi almeno a livello di musica ci siamo; però è vero che il quadro descritto da @Mik 92 è veritiero, c'è un clima di poca professionalità e voglia di fare...

 

Ricordo ancora le anteprime su Rock FM di Garavelli (la prima canzone che fece ascoltare fu Carolina IV, non per intero) e la fila al Mariposa Dischi (Duomo) per farselo firmare da Andrè e Kiko (insieme ad Angels Cry)

 

Dal lato musicale ho poco da criticare, il mio problema da quel punto di vista riguarda solo la voce di Lione che, dopo anni, ho capito che per me stona completamente con loro e mi ha fatto allontanare (purtroppo) dalla band, cosa che mai avrei pensato una decina di anni fa.
Se penso che ho fatto quasi 6 ore di macchina da solo per andare a vederli a Pinarella di Cervia, per giunta già con Lione alla voce (che non mi convinse proprio), mi fa strano.
Però ora sono così, Omni non è male neanche per me ma non lo ascolto da una vita.
Ma neanche Marcelo è male, anzi è un chitarrista che mi piace molto, ma Kiko anche solo per storicità e carisma se lo mangia

 

Eh sì, con Lione io li considero praticamente un'altra band, mi viene spontaneo, anche se obiettivamente non hanno mai davvero rinnegato il loro stile, non sono cambiati così tanto. Eppure... nella mia città avrebbero suonato per intero Holy Land, ma con Lione non ce l'ho fatta ad andare a vederli...

 

No ma infatti se avessero avuto un altro cantante sono sicuro che pure Omni lo avrei ascoltato molto di più.
No direi che Holy Land interamente cantato da Lione per me è evitabilissimo, bravissimo lui ma non centra nulla con gli Angra e mi da parecchio fastidio che Rafael e Kiko non si siano accorti di quanto poco fosse affine il suo timbro a questo sound.
Anche se vedo sempre commenti entusiastici dei sudamericani in realtà, quindi forse siamo noi europei che la pensiamo così..o forse addirittura noi italiani che siamo conterranei dei Rhapsody..

 

Tocca ripetermi... A me gli Angra sono iniziati a calare dopo Aurora Consurgens. Purtroppo da Aqua in poi (compreso) han sempre dato più spazio al "chitarrismo" , tanto che il peso compositivo di Rafa e Kiko è stato sempre meno bilanciato dal terzo elemento: Matos prima, Edu poi. E infatti credo che quest'ultimo al di là di qualche problemino di voce, sia andato via proprio per questo... con l'arrivo di Lione (che ho sempre adorato) e la fuoriuscita di Kiko le cose sono peggiorate da questo punto di vista e, sebbene sfornino dischi formalmente ineccepibili e qualche brano di livello, non riesco ad affezionarmi alle nuove uscite e finisco sempre per riascoltarmi i primi 6 dischi (i primi 2 sono fissi in playlist da sempre).

 

Eh beh si hai dato cose sacrosante, ma non so se Edu è andato via per quel motivo li.
Citi Aqua però che, effettivamente, è forse il disco più pregno di assoli di chitarra che abbia mai sentito, e lo adoro anche per questo (perchè li trovo splendidi, più che altro)

 

in arrivo il nuovo album "Cycles of Pain"

Anticipazione (Spoiler)

"Cycles of Pain" brings different perspectives on human pain and the cycles that involve it. While pain is inevitable, it is also an part of growing and learning. By recognizing and facing these cycles, we can discover our inner strength and find a path to healing and transformation. It is an invitation to reflect on the complexities of human pain, addressing topics such as loss, disillusionment, loneliness and despair, but also bringing a message of resilience and hope.

The combination of elements on the cover - an angel of death with bright, worn wings adorned with religious and pagan symbols, a dark forest with fire and rain, the prevalence of Brazilian elements - conveys a representation of the idea that pain is a recurring and transformative experience, encompassing spiritual and earthly aspects and encouraging us to delve into the depths of our own pain, explore its many dimensions and find strength and healing in the journey of these cycles.