Vektor

Minchia, addirittura. Praticamente l'unico membro fisso dei Death era Chuck stesso, buona parte di Sound of Perseverance era materiale inizialmente pensato per i Control Denied e lo stile strumentale è quasi lo stesso, basta metterci un cantato pulito e melodioso perché quel che prima vi suonava death ora vi suona US power (due generi che più lontani non potrebbero essere). Ci sono band che cambiando formazione diventano praticamente altre band col vecchio nome e formazioni identiche che mettono su un altro monicker per qualche motivo. Non mettetevi i paraocchi, quel che conta è la musica.

 

Se il signor DiSanto avesse sciolto i Vektor e messo su una nuova band, anch'essa tutta sua ma con un altro nome, con lui solo a chitarrare e un tizio a cantare nessuno storcerebbe il naso

Nuova band, nuovo progetto, nuovo tutto e nuovo cantante

Ma siccome questi sono ancora i Vektor, se fossero tornati in pista con DiSanto solo a suonare la chitarra e con in più un tizio cantante solista sarebbe stato normale trovare il tutto oltremodo strano

I Control denied non erano i Death, erano un'altra band indipendentemente da tutto ciò che hai scritto

 

Ripeto, il succo del mio post è che un nome è solo un nome. Non sono già più la stessa band di prima.
Dio che diatriba inutile.

 

Inutile quanto vuoi, all'atto pratico, ma non si può omettere l'importanza del nome e dell'immagine in una band quando appunto nome ed immagine sono già consolidati

E il nome (Vektor) e l'immagine (DiSanto voce e chitarra) di questa band sono troppo consolidati per poter cambiarli a cuor leggero

 

Massì, si fa pur parlez. D'altronde i forum servono anche a questo.
A te sembra già una band completamente diversa? Hanno cambiato sezione ritmica ma, come nel caso dei Death di Shuldiner, compone tutto DiSanto. Io nutro ancora speranze (e, ripeto, la canzone pubblicata per me può servire solo a questo) nel fatto che la prossima opera sarà all'altezza delle aspettative e magari il cantato tornerà ad essere quello di un tempo (o magari un po' più gutturale, come piacerebbe a me).
The Sound of Perseverance si mantiene comunque molto più pesante di The Fragile Art of Existence. Non è più lo stesso death metal di Human o il technical-death di Individual Thought Patterns (*cuoricini per @ReignInBlood_1986 ) ma rimane comunque metal estremo. Con il primo album dei Control Denied la distanza è più netta. Inoltre, echi dello US power cominciavano a sentirsi già su Symbolic e Shuldiner non ha mai fatto mistero di essere un fan di quel genere.

 

No, come ho già detto. Mi sembrano una copia spenta (buona, sia chiaro, ma spenta) di quel che erano in passato. È probabile che un ipotetico nuovo album sarà un piacevole ascolto, sono io che personalmente apprezzerei una virata di stile, che sia interessante e non gratuita. Semplicemente perché al nome Vektor si abbini sempre qualcosa di unico e interessante anziché un corretto riciclaggio dei giorni migliori.

 

Vorrei suggerire i Savatage come esempio di band che cambia cantante in corso di carriera nel modo in cui mi sembra stiate intendendo.

Sul resto non mi esprimo perché non conosco i Vektor al punto da notare stravolgimenti.

 

Allora, premesso che i Sava SI AMANO E BASTA pur annoverando membri di spiccato carisma ed indiscussa importanza, possiamo dire, semplificando, che i Sava erano i fratelli Oliva.

Ora, ad un certo punto ci siamo trovati con Criss alla chitarra e Jon al piano, sostituito alla voce da Stevens. Cantante diverso, vero, ma l’ossatura della band era sempre li (chitarra e pianoforte). Poi sappiamo tutti cosa accadde a Criss.

Quindi altro cambio.

Jon al pianoforte, Stevens alla voce e “chitarrista” al posto di Criss.

Poi altro cambio, con Jon che nei dischi successivi oltre a suonare il pianoforte torna a cantare qualche pezzo di canzone o qualche canzone intera.

Poi, infine, un ultimo disco dove Jon canta nuovamente da solo.

Insomma, le due situazioni non mi sembrano accostabili, in primis perché i Sava sono stati OBBLIGATI a cambiare, e poi perché comunque hanno sempre mantenuto, a volte anche solo nelle retrovie, l’ossatura principale della band.

Ecco, ditemi quale sarebbe l’ossatura dei Vektor senza Disanto.

Un po’ come i Megadeth senza Mustaine, i Motorhead senza Lemmy ecc. Insomma, quelle band caratterizzate al 90% da UNA SOLA persona.

 

Io il pezzo ad ogni modo me lo sono inserito nelle mie rotazioni, e lo ascolto con gran piacere. Stiamo qua a fare un po' gli schizzinosi solo perché ci hanno abituato ad un livello qualitativo assurdo, ma altri un brano di questo livello altroché EP, lo metterebbero ben centrale nella tracklist di un disco. Per me funziona tutto, seppur troppo breve. Poi vabbè, son partigiano e non lo nego.

 

Mica ho detto "senza Disanto", ho detto con un altro cantante. David è chitarrista e compositore, né direi che la sua voce (che anzi molti non sopportavano) fosse la colonna portante della musica dei Vektor. A me la voce non dispiaceva, dico solo che se l'apporto di nuovi membri conducesse a delle novità stilistiche anziché a una serie di repliche spente del passato la cosa mi farebbe solo piacere.

 

EDIT: non avevo notato che Erik Nelson è sempre della partita, quindi in effetti dire che sono già un'altra band non è corretto, perché è cambiata solo la sezione ritmica.

 

Lo split è uscito oggi. Il secondo brano dei Vektor ripropone la voce pulita già sentita in Collapse

 

Il pezzo strumentalmente è piacevole (anche qui, niente per cui strapparsi i capelli, dati i precedenti), il problema sono proprio ste clean vocals. In Collapse erano pensate parecchio meglio, più dritte: qua invece c'è proprio l'intenzione di creare una linea vocale, che non è roba per Disanto.

 

Questa per me è no i primi 3 minuti poi sono di una noia normale e non comprendo cosa aggiungono al pezzo mi paiono due metà parecchio slegate tra loro, riascolterò ma al momento questo è no