Coronavirus

E anche no, perchè la seconda ondata è partita proprio da queste aperture che tutti invocavano per i motivi già detti che non stiamo a ripeterci.
L'esempio emblematico del fallimento di queste mezze aperture che tu pensi possano servire, è arrivato dallo sport professionistico, si era pensato che uno stadio che può contenere 100.000 persone, avrebbe potuto ospitarne 1.000 in piena sicurezza, in tutto il mondo non solo da noi si sono accorti che non andava per niente bene e si sono dovuti ricredere, perchè il virus marcia comunque. Le persone non si spostano da casa col teletrasporto, i giovani proprio i giovani molto spesso vanno in metropolitana o in bus, e vuoi o non vuoi rischi i contagi.
Insomma guardiamoci un po' intorno e scopriamo che non siamo soli con queste restrizioni e chiusure, c'è chi fa molto di più rispetto a noi, io penso che si sia fatto tutto quello che si poteva per non paralizzare un paese in tutti i sensi, si poteva si può fare meglio BO! chi cazzo può dirlo, con questa epidemia le chiacchiere stanno a 0 e lasciano il tempo che trovano
Poi quando parli di decisioni che non sono mirate, dimmi come la metti col fatto che il governo ha delegato in questa seconda fase di più gli enti locali, regioni, province, comuni perchè appunto più vicine ai cittadini. C'è chi accusava questo esecutivo di troppo centralismo nella prima fase della pandemia che adesso fa l'esatto opposto accusando Conte di scaricare le responsabilità agli enti locali.
Come vedi è un casino come la fai fai non accontenterai mai tutti. I medici stavano per abbandonare gli ospedali se non si chiudeva tutto, mentre fuori i giovani manifestavano per aprire scuole palestre ecc. ecc..
Blitz è un casino, dobbiamo stare tutti un po' più sereni che a nuttata sa da passà.

 

Forse è vero che s'è fatto di tutta l'erba un fascio infame

Una discoteca non può funzionare col distanziamento, ma i musei, i teatri e i cinemi sì

Poi non è che in Italia i musei siano così tanto pieni da non poter buttarci uno spillo

Sarebbe stato anche un modo per supportare la cultura

Ovviamente poi tra il dire e il fare ci sono tante cose da vedere tipo che per andare al museo bisogna purtuttavia uscire di casa, e quindi delle due l'una, però è da più di un mese che si piange miseria perché i negozianti riaprono le loro attività sperando di essere presi d'assalto ma le persone non vanno a fare shopping

 

Ma di quali vecchi stai parlando, ci mandi qualche immagine di 1.000 vecchi che si prendono a bastonate o che si assembrano e ballano per strada, scusa evi, io c'ho parecchi vecchi a cui pensare e credimi sono tutti terrorizzati e non escono da un anno.
Ho l'impressione che tu hai avuto davanti un'eccezione che perdonami non fa testo.

 

Domani, dopo 10 mesi, torno al lavoro in presenza per un giorno...
...ci credete che sono commosso?

 

Ma lo sai cos'è l'autolesionismo?

 

Non fanno testo nemmeno le tue prospettive o speranze per i tuoi figli, di fronte a un'emergenza che non è solo legata al covid ma anche a tante complicazioni di tipo psicologico e psichiatrico che non sono secondarie. E sinceramente io non ho rispetto di chi, su queste pagine, le sminuisce o le ridimensiona.

 

Mobility network models of COVID-19 explain inequities and inform reopening | Nature

una ventina di pagine di articolo su Nature sui possibili effetti delle riaperture negli US a livello di contact tracing e nuove infezioni (con davvero dei bei plot)

 

E comunque qui non parla solo di ragazzini, ma ANCHE di ragazzini. Tra coloro che soffrono di depressione e coloro che vivono situazioni tragiche a casa ci sono anche tante persone che hanno l'età che tu ritieni degna di rispetto.

 

Rileggi mi sa che sei proprio fuori.
Il rispetto puoi darlo o non darlo chi se ne fotte, però non dire cose che non stanno ne in celo ne in terra.

 

Mi riferisco ovviamente a questo messaggio.

 

Ma cosa leggi di sbagliato o ancora peggio di pericoloso per la fragile psiche dei ragazzi.
Ho detto stiamo vicini a questi giovani che sono i più fragili, ho detto spieghiamo per bene come stanno le cose e che , non sarà ne la depressione ne l'autolesionismo a risolvere i problemi. va be mi sto a ripetere, non ha senso tutto questo!
Prima di sparare a 0 sulle persone cercate di leggere bene le riflessioni che uno fa.

 

sì.

 

1) Problemi di depressione legati al confinamento e di carattere sociale ed economico NON sono solo di ragazzini adolescenti ma anche di adulti e anziani

2) a uno depresso o autolesionista non lo fai smettere dicendogli che è sbagliato essere depressi o farsi del male da soli.

3) la realtà è un pochino più complessa di quello che dicono virologi & bollettini & haters di ciclisti e podisti.

 

Sapete, io ho sempre parlato per quello che vedo in prima persona e ho sempre compreso le ragioni di tutti, davvero. Non ho mai giudicato in maniera positiva o negativa il governo, anche perché come si è detto qualunque decisione prendi scontenti il 50% delle persone.
Non sono d accordo con chi dice che le restrizioni abbiano fallito, chiudere tutto ha ridotto drasticamente la pandemia in primavera, chiudere parzialmente come in questi ultimi mesi riduce il contagio, ma non lo ha mai azzerato come in primavera. Appena apri un pochino i ricoveri aumentano. L unico metro di giudizio sono le persone infette in osservazione a casa, i frequenti loro peggioramenti repentini, i ricoveri in area medica covid e i ricoveri nelle terapie intensive. Si chiude per tenere bassi questi valori. Nel momento in cui arriva L ondata non regge più niente e nessuno.
La colpa, per dirla in un modo che vuol dire tutto e niente, è della società, delle nostre abitudini. E all interno di ciò ci nuota una enorme schiera di teste di cazzo, di qualunque età.
Io sono nel cuore dei ristoratori, in chi gestisce palestre, piscine, cinema, agenzie di viaggi, ecc. Esempio, i ristoratori: hanno subito chiusure e spese per adeguamenti per il distanziamento e devono comunque tenere chiuso. Una bella beffa. Cenare in un ristorante o mangiare una pizza non è pericoloso, è pericoloso il comportamento da teste di cazzo degli avventori prima e dopo il pasto. Voglio dire: il bello di andare a cena fuori è fare capannelli e combriccole prima e dopo la cena, vivere nel pieno senso del termine. È questo ciò che favorisce il contagio, non L entrare e il sedersi al proprio tavolo. Ma che fai? Disperdi la gente con la scopa come allontanare un nugolo di gatti davanti alla porta della cucina?
Non è L esercizio in palestra che contagia, è il vedersi prima e dopo la palestra che contagia.
Ciò che cercano di ridurre al minimo sono le occasioni per vedersi ed incontrarsi, per qualsiasi età e in qualsiasi occasione quotidiana. Perché ci sono troppe teste di cazzo che non ci arrivano che se una elevata percentuale di persone è in grado di vivere la normalità con un po’ più di distanza e con le mascherine nel posto giusto, si sarebbe potuto riaprire molto prima. Ma questo è un modo ideale, anzi, irreale. Uno stato di polizia è impensabile, come è impensabile che un consiglio diventi un obbligo morale, e questo non solo per l italiano medio che si sente più scaltro del vicino e fa sempre quello che vuole purché non visto.
Oggi pomeriggio ho fatto una passeggiata: intorno alle 17 pizzerie da asporto prese d assalto da anziani senza mascherina, giovani al tavolo, genitori con bimbi festanti davanti all entrata, fila all intendo gomito a gomito. È bella la normalità, davvero. Ma questa normalità non ce la possiamo ancora permettere. E ogni volta che si apre un po’ di più si vede subito la normalità, purtroppo fuori luogo.

Con i parenti come mi comporterei: a patto di avere la certezza al 100% di non avere il virus e mantenendo una vera distanza, non li andrei mai a trovare, se non per reale necessità. Ho colleghe che non abbracciano i propri figli da mesi. E solo dopo il tampone si lasciano andare per un girono, poi di nuovo nei ranghi. Se ce la fanno loro ce la può fare chiunque a fare dei sacrifici.
Per chi ha le attività ho tutte le mani sul cuore che posso mettere.

 

Rispetto a chi parlava di disorganizzazione nel programma vaccinale e dei medici di medicina generale: in quale regione vivete? Qui in Toscana, tra le difficoltà del caso, i curanti hanno ricevuto già tutta una lunga serie di raccomandazioni e di modus operandi.