Coronavirus

Io però ancora tutta questa paura della gente non la vedo.
Mi spiego, la stragrande maggioranza si comporta bene o almeno crede di farlo bene (quando magari non si accorge che ha la mascherina messa a cavolo), però una buona percentuale di persone non ci è ancora arrivata.
Oggi noi siamo gialli e ho visto in centro negozi non di beni primari, evviva per i commercianti (intendiamoci) colmi di gente, gomito a gomito tra gli scaffali e con mascherine sul mento; adolescenti e giovani a frotte in circolo senza mascherine; gente sul lungomare senza mascherine, non penso che siano tutti conviventi.
Per ogni persona impaurita, per me, c’è una persona che non ha ancora capito niente: se siamo arrivati a chiudere tutto, ad obbligare le persone chiuse in casa, a chiudere negozi e ristorazione per mesi e mesi cosa c’è ancora che non è chiaro? Se si preferisce far tenere chiuso ed elemosinare oboli una tantum vorrà pur dire che la situazione è tragica su tutti i livelli.
Appena apri un po’ i cordoni della borsa i ricoveri schizzano in alto.
Colleghe e amiche mi hanno detto che i relativi figli hanno avuto modo di affittare appartamenti per dicembre gennaio fine dell anno come niente fosse. Da me è una cosa consueta: essendo una zona turistica di mare L inverno ci sono centinaia di appartamenti sfitti che le agenzie immobili affittano a gruppi di adolescenti e ragazzi per qualche mese L inverno o anche solo per le feste natalizie.

Detto questo, finalmente ogni tanto qualcuno che lavora sul campo dice le cose giuste: Anestesista, dobbiamo vaccinare come i matti dubitare non è lecito - Salute & Benessere

Visto i ricoveri di questi 2 giorni tempo una settimana noi diventeremo di nuovo rossi.

 

Ogni cosa è figlia del suo tempo, paragonare la guerra ad un virus scusami ma non è tanto corretto. La guerra sono gli uomini che deliberatamente generano situazioni infelici e ci si può fare poco o nulla fino alla fine del conflitto. Un virus è un qualcosa al quale con collaborazione, tecnologia ed organizzazione si può rimediare pertanto più si è efficienti prima si può risolvere la situazione.
Di conseguenza anche paragonare il vivere nelle due situazioni non ha molto senso. Non è che se una cosa è meno peggio di un altra diventa più bella o viceversa.
Dopo un anno esatto di lockdown e restrizioni non è un discorso di lamentarsi troppo ma è un discorso fisiologico che la gente ne risulti provata e voglia vedere la luce alla fine del tunnel. Poi c'è chi di queste restrizione se n'è fregato fin dal primo giorno e si lamenta anche o si da appuntamento per fare risse e feste ma questo è un'altro tipo di discorso.

 

Un anno di lockdown? Dove? Si e no di vero lockdown avremmo fatto un paio di mesi (non parlo di chi è chiuso per lavoro causa pandemia, ma in generale), restrizioni idem, a meno che non andare al bar sia così grave.
Generalmente mi sembra che la si faccia più grossa di quello che è: chi purtroppo ha perso per lavoro si lamenta ed ha ragione e non vede l'ora che tutto questo finisca, le altre persone spesso si lamentano perché non hanno un minimo di pazienza.
Inoltre le guerre sono causate dagli uomini, vero, ma anche un virus cosi è causa dell'uomo come della sua eccessiva diffusione: se tutti, ripeto tutti, avessero rispettato le regole, in tutti i paesi del mondo, i contagi sarebbero molto meno, idem malati e morti.
Ma se uno è stufo e preferisce non rispettare le regole e poi magari si ammala, o comunque i contagi continuano, beh più che lamentarsi io gli direi di cercare di vivere serenamente, aspettare qualche mese ancora e poi riprendere la vita di prima.

 

Da me è arancione. Ma ieri era più o meno uguale sopratutto i branchi di ragazzini che giravano ammassati pergiunta senza mascherine.

 

Innanzitutto leggi bene perchè ho scritto "un anno esatto di lockdown e restrizioni" che è ben diverso da dire un anno di lockdown.
Se a te non hanno toccato, come hai scritto sopra, meglio per te (dico davvero) ma se per te il concetto di restrizione è unicamente "non poter andare al bar" forse capisco perchè le restrizioni non ti hanno toccato.

Vallo a dire a dire a chi vive in 5 in un appartamento da 2 persone e nonostante questo ha rispettato minuziosamente le regole o a chi ha perso dei cari magari il mese scorso a ridosso dall'inizio della campagna di vaccinazione che non ha pazienza.

Ma è giusto anche poter dire, di essere stanco a prescindere da tutto questo. Siamo in uno stato democratico. Non rispettare invece le disposizioni governative invece è tutt'altra cosa.

Mai sostenuto questo, anzi il contrario.

Per farti un paragone: Schindler's List è un capolavoro ma non per questo non ti posso dire che non l'ho trovato pizzoso.

 

io credo che tutti siano stufi di questa situazione: gli operatori sanitari, cittadini comuni che non possono fare le vasche in centro, avventori usuali di aperitivi, tavolate ed uscite culinarie, commercianti in toto, liberi professionisti, sportivi, appassionati di hobbies, studenti e chi più ne ha più ne metta.
Essere stufi, esausti, sgomenti, arrabbiati per questa situazione che non sembra avere una fine certa è umano, anche per chi ha vita sociale zero. Ciò non toglie che non autorizza a fare ciò che si vuole. Esausti sì, egoisti no. Perché è controproducente: il menefreghismo di alcuni colpisce tutti e allunga l'agonia. Non è che battendo i piedi come i bimbi prima o poi l'educatore severo concede il premio. Non c'è spazio per nessuna contrattazione. Abbiamo visto a marzo a Brescia e Bergamo cosa ha significato il liberi tutti.
L'ho sempre detto e lo ripeto: bisogna essere chiari, in quanti sono quelli chi vogliono aprire tutto e tra questi chi è in grado di accettare lutti in famiglia? Certo, uno potrebbe dire: tra una eventualità e la certezza di finire sotto a un ponte scelgo la probabilità minore. Nulla da dire. Ognuno deve prendersi la propria responsabilità.
Capite bene che nel mondo Occidentale, nel 2021, anzi in Italia rendersi contro che le cure primarie sono diventate per molti, ma non per tutti, come l Chardonay Cinzano, è una sconfitta. Se si avesse la disponibilità economica, organizzativa e di personale per aprire infiniti posti di terapia intensiva o di aree mediche covid non avremmo chiuso nemmeno un giorno.

Il covid è una roulette e non vale sempre nascondersi dietro l'età, prima o poi si invecchia tutti. Il covid necessita di cure intensive nei casi gravi, non è una patologia a medio bassa intensità come può essere il cancro o altre malattie degenerative dall'esito più o meno certo.
Il malato grave di covid resta in rianimazione per settimane e settimane, anche se ha superato la polmonite e si è negativizzato da tempo, più tempo passa in rianimazione meno chance ha di sopravvivere perché occorre supportare sempre più funzioni vitali, fino all'insufficienza multiorgano e tanti saluti.

Chiaro che vedere persone attente e sentirsi ligi al dovere e vedere chi se ne strafotte fa rodere un po'. Tempo fa si parlava di cicloamatori: credo fermamente che un gruppo di 6-8 cicloamatori gomito a gomito abbiano meno chance di scambiarsi il virus rispetto a una cena in famiglia, però, e che cavolo, ogni sport di squadra è stato bandito, perché i cicloamatori possono pedalare in gruppo? Passando con il rosso, perfino. Ovvio che a qualcuno girino le palle.

 

Il mio commento in ogni caso era generale.
Poi ovviamente ci sono una marea di situazioni diverse, sia lavorative che personali, ed ognuno potrebbe, giustamente, lamentarsi o comunque avere da ridire su questa situazione.
Guarda, personalmente sono sempre preoccupato non tanto per me, quanto per mia moglie che ha alcuni problemi di salute che potrebbero aggravarsi col Ci
Covid, e per mia madre ultraottantenne, e sono il primo a sperare che finisca il prima possibile, ma sono anche il primo a fare di tutto per evitare di essere contagiato soprattutto sul lavoro. Se poi questo vuol dire rinunciare a qualcosa pazienza, la vita, si spera, è lunga e un anno di difficoltà passa in fretta (ne so qualcosa, purtroppo....)

 

Ero io che avevo sollevato la questione dei ciclisti (che peraltro cagano SEMPRE il cazzo in mezzo alla strada pur disponendo di comode piste ciclabili, spesso e volentieri) e sono contento che almeno qualcuno abbia colto il senso della mia incazzatura.

Ad ogni modo io in paese il 7 e l'8 ho percepito proprio la sensazione di un libera tutti per i più giovani che infatti ho visto ammassati nel bar per giovani (mentre l'altro bar, solitamente comunque molto affollato anche in questo periodo ma con un target più maturo, era quasi deserto), sul retro anche che si passavano la canna in cerchio

In ogni caso le concessioni di Natale per me hanno fatto parecchi danni.

 

E poi beccarsi il virus nonostante si sia stati attenti rode ancora di più.

Era la cosa da evitare e invece come al solito han fatto come gli pareva.
Oh io non dico che non si doveva uscire,ce lo hanno permesso, ma PD vuoi mettere sta cazzo di mascherina correttamente e non stare appiccicato a tutti gli altri? No...

 

Non credo sia stato quello il problema, delle uscite. Anch'io ho camminato ogni giorno per circa un'ora, con mascherina e tutto.
Purtroppo i ritrovi anche solo con due persone hanno comportato anch'essi l'incremento dei contagi. Mi pare di avere già riportato di un caso di amici che fortunatamente pare sia circoscritto ad una sola coppia e alla famiglia di lei ma che potenzialmente avrebbe potuto coinvolgere altre 11 persone.
E sicuramente c'è anche chi s'è sbattuto il cazzo delle restrizioni e ha organizzato robe in grande.

 

Io sono un ciclista
Però sto' sempre a destra, non rompo ed esco solo con la moglie

 

Il fatto che siamo tutti stanchi della situazione lo considero OVVIO. Invece tipo su Twitter trovo un sacco di gente che passa le ore a rompere il cazzo come se la gente che invita alla prudenza si divertisse a rimanere chiusa in casa.

 

Fino a poco tempo fa sono sempre stato “dalla parte” del Governo, nel senso, capivo tutti i sacrifici necessari.
E’ una situazione che non abbiamo mai vissuto e col senno di poi è facile essere preparati, ma dover decidere in corso d’opera è tutt’altra cosa.
Ero dalla parte del Governo perché mi domandavo sempre “che situazione di merda, chissà se avessi dovuto decidere io... avrei preso decisioni migliori? Peggiori? In ogni caso sono felicissimo di essere dalla parte che deve seguire quanto deciso da altri, e non essere la parte che decide”.

Ora però inizio a stancarmi, principalmente perché vedo incongruenze spiccate.

Chiudono palestre e piscine, e non cambia niente (anzi, peggiora). Riaprire? Pare brutto?
Forse il problema non sono (mai state) palestre e piscine?

Fossi un commerciante avrei già il fucile in mano.

Arriva Natale e non posso vedere nessuno. Mi sta bene.
Arriva Capodanno e non posso vedere nessuno. Mi sta bene (me lo faccio andare bene).
Arriva metà Gennaio e continuo a non poter vedere nessuno (che poi, mi riferisco principalmente a mamma e papà, parenti non ne ho).

Mi sto stancando, non per la situazione in se, quanto per decisioni che ADESSO iniziano ad essere incongruenti, quasi senza senso. Mi verrebbe voglia di fottermene ed andare a trovare i miei a prescindere dal colore, dal coprifuoco ecc, ma non lo faccio. Perché tendenzialmente sono uno che le regole le rispetta, ma davvero, inizia ad essere dura. Non per questi fantomatici “sacrifici” (che ho la fortuna di NON dover fare). Quanto per la sfiducia che giorno dopo giorno aumenta, nei confronti di queste istituzioni che sembrano contraddirsi sempre di più.

 

A me sembra che finché siamo in zona arancione possiamo "tranquillamente" andare a trovare mamma e papà (ma in generale i parenti) con autocertificazione al seguito e rientro a casa entro il coprifuoco

E forse anche se siamo in zona rossa

Anche durante le feste quando eravamo tutti in zona rossa lo si poteva fare, addirittura andando dagli amici oltre che dai parenti, con la raccomandazione di uscire al massimo in due e una sola volta al giorno