Judas Priest

Aslan, il consiglio che posso darti su "Revolution" è quello di prenderla con ironia. Noi del gruppo l'abbiamo digerita con fantasia, cantandola con trasporto, e alla fine ha funzionato. Ma è pur vero che a distanza di anni e senza l'entusiasmo dell'uscita dell'album non so se funziona. Mettici pure che eravamo giovani e scanzonati

 

Un altro pezzo che mi ha sempre fatto questo effetto è "London Leatherboys", non so ancora che c'entri con Balls to the Wall..

 

Non ascoltavo questa "Revolution" da quando è uscita

È facilotta e leggera, un divertimento da parte loro secondo me

Il refrain è più da Marilyn Manson che da Judas priest

Non riesco a considerarla brutta, o forse sì

 

Io l'ho recuperato a distanza di anni, e il giudizio é stato impietoso, concordo con chi dice che eravamo giovani e scanzonati...tolte Angel, Deal With The Devil, Judas Rising e Worth Fighting For il resto é un mattone allucinante. Demonizer, Hellrider e Lochness sono da skip automatico.

 

Ma sì non è niente di che, un dischetto

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Per me quell'album è Judas Rising poi potevano metterci anche nove tracce vuote

 

Era da anni che non sentivo questo brano.
Degno delle peggiori canzoni di Demolition: se l'avesse cantata Owens sarebbe stata massacrata, ma la canta Rob quindi...eh beh....
Concordo col dire che Judas rising a parte il resto è abbastanza brutto, beh diciamo discreto ma nulla più, un po' come tutto quello fatto dopo, per vari motivi eccetto l'ultimo buon disco.
Ah, i FNM non l'avrebbero mai fatta

 

Be dai, ho preso di mira i primi che mi sono venuti in mente che suonano metal alternativo, FNM in senso lato, anche perchè c'è parecchio metallo in più rispetto ai lavori dei FNM.
E comunque continuo a ritenere eccessive le critiche.

 

Si partiva dall'assunto che il disco é stato forse sopravvalutato ai tempi dell'uscita, ma era il ritorno di Halford a 15 anni da Painkiller e c'era voglia dei vecchi Priest. Ricordo che Rock FM passava Revolution di continuo e questo ci gasò tantissimo, non pensavamo di meritare tanta attenzione
Ieri ho rispolverato il vinile di British Steel dopo anni e ho realizzato quanto influiscano i media e la comunicazione in generale sui nostri giudizi.
Se dico che BS é un capolavoro dico una cosa quasi ovvia. Negli anni si é diffusa l'opinione che il valore di questo disco fosse da ridimensionare per via delle canzoni troppo essenziali, quasi commerciali in certi passaggi...io stesso BS non lo ascoltavo quasi più, vuoi perché lo conoscevo a memoria, vuoi perché i veri capolavori erano altri.
Il vinile ti costringe a dedicare tempo alla musica, per quaranta minuti devi stare lì non fare altro che ascoltare, non puoi skippare né impazzire a crearti playlist. Ebbene, questa operazione mi ha fatto scoprire delle cose su British Steel di cui non si parla quasi mai e ovviamente me l'ha fatto rivalutare di brutto. Oltre a brani incredibili, ha tante piccole chicche da studio e in sede di arrangiamento, inoltre puoi sentire tutti gli strumenti incluso il basso di Ian Hill
Magari mi succederà la stessa cosa con il vinile di Angel Of Retribution

 

Dai, mettere sullo stesso piano BS e AOR è impossibile: su nove canzoni, sei sono capolavori di sempre, e le altre tre sono ottime canzoni. AOR, togli Judas rising ha poco e niente.
La semplicità non vuol dire di certo avere meno qualità, anzi, un riff all'apparenza banale come quello di Breaking the law non è facile da scrivere, ed è immortale, come il resto del disco.

 

É una delle qualità che secondo me fa invecchiare bene i Priest, i loro pezzi sono strutturalmente piuttosto semplici e immediati e non é un caso che sulle cose lunghe ed epiche perdano un po' di efficacia...victims of changes, beyond the realms of death, Blood Red skies, out in the cold...altro di memorabile sulla lunga distanza francamente non ricordo.

 

Apprezzo molto questo post dici delle cose per me condivisibili, quello che spesso un po' tutti dovremmo prendere in considerazione ossia molti elementi prima di giudicare i dischi, in primis la volontà della band nei tanti aspetti tecnici (vedi Turbo nel sound), le mode del momento, e l'intera storia di una band che va dal primo lavoro all'ultimo. Con questo voglio dirti che proprio i Judas Priest a me non mi hanno mai meravigliato più di tanto quando hanno sperimentato nuovi suoni perchè sta incarnato nel loro dna già dai primi lavori, il bello di questa band è che facendo un attento riascolto della loro immensa discografia non ti annoi per niente, hai sempre qualcosa di nuovo da dover gestire e somatizzare per bene con più ascolti per poter trarre dei giudizi non approssimativi. Molti lavori dei Priest sono andati nella direzione opposta del sound classico ortodosso e ruffiano per certi versi, potrei elencarti almeno 6-7 dischi di questi che hanno spaccato la critica e il parere dei fan, però questi sono i Judas Priest, non è una band che ha sviluppato un sound ben preciso , fatto fortuna, popolarità alle stelle e poi monotonia e appiattimento su quell'idea, assolutissimamente no, per intenderci non sono gli Iron Maiden o i Manowar c'ò poco da fare, un attento ascolto valutando più elementi ti porta spesso a dare giudizi meno Sprezzanti, come quello che a me ha dato un po' fastidio su Turbo che per me è un ottimo lavoro,.
Con questo voglio dire che Angel Of Retributio, l'ho gia scritto in precedenza, racchiude molte delle tappe musicali della band, ascoltandolo con attenzione se ne può apprezzare la grandezza del loro intento ossia una reunion con tutti gli aspetti significativi della loro storia musicale, e guarda che i vari commenti anche qui questo te lo stanno a testimoniare in maniera inequivocabile, qualcuno ci sente in certi brani un ritorno ai famigerati anni ottanta, qualcuno al capolavoro Painkiller, altri qualcosa del periodo Owens ecc. quel disco è tutta sta roba.

 

Ho come l'impressione che la gente si sia fatta un'idea di cosa debbano essere i Judas Priest, e non di cosa sono. Provo a spiegarmi meglio: Nella mente della maggior parte dei metallari i Judas Priest sono quelli ultra classici di British Steel, Screaming For Vengeance, Defenders Of The Faith, Ram It Down e Painkiller. Affibbiandogli il ruolo di quelli che hanno inventato un genere, anzi IL genere. E quindi un'identità: Quello sono e quello fanno! Dando per scontato che tutte le sperimentazioni lungo la loro carriera siano state parentesi, dimenticandosi che invece sono proprio nati sperimentando (Rocka Rolla). Non so se sono riuscito a spiegarmi bene cosa voglio dire.
Per questo, come ha detto @TheWorld o @yessong (non ho capito bene cos'è successo nel post precedente ), si rimane sorpresi che qualcuno rimanga sorpreso di qualcosa fatta dai Judas Priest.

 

Bella questa chicca