2020: il meglio ed il peggio di questa annata musicale (semi-cit.)

Beh, Dino ha già dimostrato il suo valore con gli Animal Drive, confermato col disco con Lynch (anche se il lavoro in sé non è il massimo); Zonta è invece una delle piacevoli sorprese dell'anno: il debutto dei suoi Adrenalin Mob, pur non eccellenti, contiene buonissime canzoni, ma soprattutto mette in mostra la sua notevole nuvola.
Devo dire che la Frontiers sa scoprire proprio grandi cantanti: prova ad ascoltare i Sinner's Blood e troverai un cantante come James Robledo, ibrido tra Allen/Lande/Dio, veramente bravo.

In quanto ai Pyogenesis anch'io all'epoca consumai Twinaleblood, ma devo dire che i nuovi dischi non sono niente male.

 

anche se Io ho preferito di molto il disco con Lynch... ...al solito sono contrarian...

 

Allora, il disco dei Dirty Shirley non è brutto ma ha, per me due difetti: uno, la copertina bruttissima, ma ci puoi passare sopra; due, il fatto che è un disco troppo eterogeneo, va in tante direzioni, quando se avessero fatto un disco che va solo in una probabilmente sarebbe riuscito meglio

 

Due... ehm...mi è piaciuto anche per quello...
Uno, in effetti...

 

Questo però è vero.
Certo, dipende dal Death.
Caccapupù il melodico, per esempio

 

Ma che è sta roba?

 

Ognuno ha i suoi arretrati. Io quest'anno ci ho dato dentro con i Blood Incantation (e alla fine faccio fatica a scegliere tra Starspawn e Hidden History of the Human Race), alcune cose che mi mancavano dei Gorguts e ho ripreso in mano anche un po' di black metal (Ulver, Blut Aus Nord, Minenwerfer, Deathspell Omega...). Però parliamo di pubblicazioni passate, nulla che riguardi il 2020 nello specifico.

 

Per me una palla colossale, dalla settima traccia o giù di lì speravo sempre fosse l'ultima ma purtroppo sentivo l'edizione con la bonustrack acustica e ad ogni inizio canzone le mie speranze svanivano.

Secondo me una o due le aveva fatte con in mente l'amicone Ralf ma visto che è passato alla Nuclear Blast ha dovuto rinunciare.
Da vedere se il nuovo progetto (uno dei troppi nuovi gruppi a tavolino della Frontiers per il prossimo anno) sarà un Free Fall con solo voci femminili o starà sul classico power/symhponic metal.

Molto professionali (hanno sempre investito una quantità di soldi non indifferente nel gruppo e ora il batterista suona nei Lacuna Coil) ma sembrano i Fleshgod Apocalypse all'acqua di rose, per me il migliore rimane lìep che purtroppo l'etichetta fece uscire solo in formato digitale.

 

Anno abbastanza mogio per me. Non che non ci siano state belle uscite ma ho avuto veramente poco tempo e quindi molto mi è passato inascoltato. In ordine sparso.


Havukruunu - Uinuos Syomein Sota

Già citato da molti in quanto se lo merita davvero, difficile dire se è migliore dell'uscita precedente ma se vi piace il Black Melodico, I cori nordici e richiami di Bathoriana memoria allora è da avere.

Mesarthim - Planet Nine

Non delude mai. Anche il disco uscito quest'anno è eccellente ma preferisco l'EP perchè per la mia routine di ascolto, pezzi più lunghi si adattano meglio.

Protest The Hero - Palimpsest

Ottima evoluzione di quando avevano proposto con il finale del disco precedente. Il fatto che riescano a suonare cosi freschi e roboanti senza mai scadere in certe porcate del Prog moderno è roba che andrebbe studiata.

Unreqvited - Empathetica

Se vi piace il Black Atmosferico con mood da sadboi e un buon uso dell'elettronica questo è un'altro ottimo risultato da parte di questa band che ha ampiamente superato quelli che erano i suoi ispiratori ed è una delle poche realtà del genere che mi suona distinta e personale.

The Ocean - Phanerozoic II

Phanerozoic I aveva l'arduo compito di succedere a quello che è probabilmente il miglior album della band e pur essendo un ottimo disco, si percepiva di andar incontro a una china difficile da scavalcare, mancava qualcosa. In questa Parte II hanno recuperato in pieno.

Sweven - The Eternal Resonance

Probabilmente uno degli album più interessanti dell'anno. Pur avendo ascoltato, ed apprezzato, i Morbus Chron in precedenza nessuno degli album della band riesce ad essere il viaggio che questo album propone.

Neck of the Woods - The Annex of Ire

Ottima proposta per quelli a cui piace il Metalcore vecchia maniera, molto muscoloso e con qualche inserto Techno-Death

Persefone - Truth inside the Shades (Re-recorded)

Versione riregistrata del debutto della band, che qui ha occasione di brillare davvero. Il disco originale era penalizzato da un mix abbastanza grezzo che io apprezzavo ma che chiaramente non era adatto al tipo di melodie eleganti la band voleva proporre. Dopo il precedente disco che ho trovato deludente, è bello tornare ad ascoltare questa band con piacere.

Per il resto ho poco da dire, tra le delusioni annovererei i nuovi di Dark Tranquillity e Sojourner.

 

Anche per me molte uscite di valore, serve il tempo e la voglia di dedicare i giusti ascolti.

E' pur vero che io stesso avendo gusti abbastanza definiti navigo molto di più tra classici e perle dimenticate del passato (c'è sempre "roba" da scoprire, ha dell'incredibile), ma le novità interessanti non mancano.

Quest'anno ho deciso che la mia top10 sarà quella decretata dal portafogli, in pratica su 65 dischi acquistati nel corso del 2020 solo 10 sono usciti in quest'anno, e quindi il gioco è fatto:

PAIN OF SALVATION
DARK QUARTERER
ENSLAVED
CIRITH UNGOL
IMPERIAL TRIUMPHANT
PAYSAGE D'HIVER
MY DYING BRIDE
HAKEN
MEKONG DELTA
MAGNUM (li metto qui anche se non sono metal).

Sui PoS ho letto molte critiche, io però sono riuscito ad entrarci, in modo anche personale, e non riesco più a dare un voto oggettivo a questo album, per me è il disco dell'anno, e riconosco sia un giudizio del tutto anomalo, ma tant'è.

Ai Dark Quarterer posso solo applaudire, hanno pubblicato un calderone fumante di idee, classe e tradizione metal da antologia, e lo stesso vale per i vecchietti Cirith Ungol, e nel campo AOR i Magnum.

Imperial Triumphant mi hanno letteralmente rapito con le loro atmosfere, prima non ero pronto a tanto genio (?), ma adesso posso davvero dire che sono ai vertici del metal moderno.

Gli Haken sono una garanzia, anche se ho preferito Vector, mentre per i Mekong Delta disco dove il prog (sinfonico) supera la componente thrash, ma con pazienza si riesce davvero ad apprezzare, e gli Enslaved che oramai fanno prog, a me piacciono anche così, eccome.

MDB (mi riferisco al full) sono il mio grande amore, per me un disco commovente.

Concludo con i Paysage D'Hiver, album confezionato benissimo (stupendo art-book) e focalizzato come forse mai in precedenza, tutto fila liscio, le parti ambient, quelle raw-black, alla fine anche la lunghezza assurda fa parte del pacchetto e non fa che arricchire l'opera.

 

Non sono buono a fare queste liste, ma questo 2020 ci ha dato tanta buona musica, non c'è che dire.

 

Ho dimenticato di aggiungere Psychotic Waltz - God-Shaped Void, un ritorno di gran valore secondo me. Si, molto classico e decisamente non aggiunge nulla al genere ma la scrittura è solida, il riffing cattura e grande prova vocale di Davon Graves.

Meglio dell'90% del Prog moderno

 

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