Savatage

Mi fa piacere che ne parli bene, ma tanto non lo chiamano :-)

Alcune notizie non ufficiali appena giratemi (che, come sempre, vanno prese con le pinze) parlano di etichette discografiche desiderose di Savatage e almeno un nuovo album in cantiere: al momento esistono registrazioni demo di canzoni cantate alla grande da Zak e Jon, che si affiancheranno anche sullo stesso brano (!!!), insieme a Pitrelli e Caffery alla chitarra e Plate e Wacholz alla batteria.
Quest'ultimo dettaglio non è chiaro: o l'album conterrà sia inediti che "remake" oppure oltre all'album sembra esserci dell'altro, tipo una sorta di compilation celebrativa del passato ("The Hourglass"?) ma con nuove versioni di brani noti, come Believe.
Insomma, pare che il progetto ci sia davvero e dopo il concerto della Trans-Siberian Orchestra (senza Zak) l'attenzione tornerà su Romanov e su un nuovo disco dei Savatage.
Incredulità e curiosità alle stelle.

Nel frattempo è uscita una canzone del nuovo gruppo di Plate:

 

In questi giorni sto approfondendo i Reverence dello zio Wacholz. Devo dire che non sono male per nulla, anzi, mi piacciono parecchio. Ottimo sava metal cadenzato, mai troppo veloce ma granitico, con le giuste atmosfere e grandi prove di tutti i musicisti. Ho fatto malissimo a non averli scoperti prima.
Praticamente fanno bene quello che ha tentato di fare male zak con i c2c nella parte centrale della discografia (quella più quadrata prima di ritornare a scimmiottare male i savatage). Preciso che i primi 3 album dei c2c mi erano piaciuti.

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Burden of Truth non lo ricordo malaccio.

 

Fino a burden sono ottimi album

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Il primo a mio avviso è il migliore (non a caso è tutto firmato da Jon tranne qualche eccezione da parte di Caffery ed i testi di Zak). L'avrei visto bene se fosse uscito a nome Savatage al posto di Poets&Madmen dato che, oltre che ad essere più ispirato, è molto più in linea con le sonorità di DWD e Magellan di quest'ultimo.

 

Concordo, il primo infatti ha più "anima" (unico difetto laporte un po' sottoutilizzato in fase solista). Burden lo metto al secondo posto: è un bel disco di maniera con uno pseudoconcept modaiolo completamente fuori luogo appiccicato sopra con lo sputo, ma si può tranquillamente ascoltarlo senza farci caso.

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Vabbè, quanti, dopo anni di carriera, riescono ancora a scrivere pezzi come Out Of Reach e la splendida Watching In Silence?
Il debut dei Circle è un disco da ascoltare e riascoltare, The Middle Of Nowhere altro buon disco, e poi difendo spesso Seasons Will Fall che trovo si un pò un lavoro di mestiere (tanti rimandi al passato), ma pure ispirato e con grandi parti di chitarra di quel chitarrista parecchio tamarro di cui non ricordo il nome.
Burden ancora mi manca.

 

Chris Caffery vede Jon Oliva quotidianamente, dice che sta bene e anche lui parla di nuova musica e un nuovo album dei Savatage, nonché di una possibile ripresa dell'attività dal vivo.

Stanotte l'Orchestra suonerà ancora. Non so se qualcuno qui dentro seguirà il concerto.

 

Io ero tentato di prendere il biglietto per stanotte, ma alla fine credo che non mi andrebbe di vedermi tutto il concerto di natale per pochi pezzi che mi interesserebbero sul serio.

 

Un po' come per il concerto del 2015 del Wacken il mio interesse é tutto per i Savatage, la TSO é affascinante ma onestamente mi annoia.
So che c'é chi associa i Savatage del dopo Criss alla TSO e pur essendo evidente il legame che li lega uno all'altro, per me é altrettanto evidente che hanno nel profondo anime differenti.


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Basta che non li firmi anche Caffery ma a questo punto dubito forte.

No. Fusorario eprezzo sono smontanti. E la differita non è la stessa che che la diretta. Sarò cmq contento di leggere la scaletta.

 

Per come la posso pensare io, in parte è vero ed in parte no.
Da un lato la TSO è sicuramente la prosecuzione del sound di DWD e Magellan, nata per cavalcare l'onda lunga di Christmas Eve... ma d'altro canto il sottofondo natalizio ed i cantanti multipli poco c'entrano con i Savatage in generale. Non ci fossero stati questi due fattori con tutta probabilità, anche la TSO, non sarebbe uscita dalla nicchia di mercato dei Savatage. E' questo, forse, è anche parte del genio di Paul O'Neill che ha saputo indirizzare il tutto nella giusta direzione (commerciale intendo).
Ciò non toglie che Beethoven's Last Night, l'unico album non natalizio che hanno pubblicato, a mio avviso è un capolavaro.
Hype a mille per Romanov.

 

Se riflettiamo su cosa è e che cosa fa la TSO, l'idea di fondo è davvero folle e avrebbe potuto fallire facilmente, soprattutto senza la spinta del successo dello strumentale dei Savatage. O'Neill aveva visto lontano ed è stato bravissimo a far crescere costantemente la sua creatura.
Per chi, come me, non ama la musica natalizia, Beethoven's Last Night e Romanov resteranno nella storia.

L'evento in streaming della Trans-Siberian Orchestra è stato interamente incentrato su Christmas Eve & Other Stories, senza alcun brano di altri album, scelta che mi ha deluso un po'. I rumour indicavano la possibilità di Jon e Zak sul palco per 1 brano dei Savatage, invece... nulla.
Pur chiamandosi "Live Stream Event", mi è sembrato palesemente registrato e assemblato, con tanto di finto encore scatenato sulla versione studio di Wizards In Winter per far gasare il pubblico medio... e io non sono riuscito a distinguere il violino, cosa che ho già notato parecchie volte guardando l'Orchestra.
A parte i gusti, si tratta comunque di un prodotto di qualità. Non ascoltavo Christmas Eve & Other Stories da almeno un decennio e se i cantanti visti sul palco quest'anno avessero cantato sull'album studio, probabilmente lo ascolterei più spesso.

Ora però basta con il Natale, vogliamo Romanov!