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I nostri ascolti

Discussione in 'Sondaggi' iniziata da Zerotolerance70, 26 Ottobre 2014.

  1. mike_deflep&ledzep

    mike_deflep&ledzep
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    14 Ottobre 2020

    L.A. Guns - L.A Guns (1988)

    Debutto di Tracii Guns & co., devo dire che mi ha sorpreso in positivo. Un grande disco aggressivo, cafone e divertente. Fu inevitabilmente oscurato dal successo del debutto dei Guns dell'anno precedente, un peccato. Echi di Aerosmith, Def Leppard, Van Halen a voltaggio altissimo, con il buon Tracii che regala una grande performance alla chitarra. Pezzi come Electric Gypsy, Down In the City, One More Reason e Show No Mercy sono indiscutibili, tamarri quanto serve.

    Fates Warning - Awaken The Guardian (1986)

    Sara' pure di difficile digestione a causa delle linee vocali di Arch e del songwriting contorto, ma questo disco e' semplicemente un pezzo unico - nulla suona come Awaken The Guardian. L'atmosfera sognante, misteriosa ed esoterica che i Fates Warning infosero a questo disco semplicemente rappresenta a mio avviso una delle cose piu' belle degli anni ottanta. Le strofe di The Sorceress, la montagna di riff che si susseguono su Valley of The Dolls (il secondo riff in 9/8 - credo - e' da onanismo puro), le melodie dei ritornelli di Guardian e Exodus, le cavalcate maideniane di Fata Morgana... Un tripudio musicale.

    The Sound - Jeopardy (1980)

    Disco relativamente poco conosciuto appartenente alla scena post punk ad opera del gruppo inglese capitanato da Adrian Borland. Quello che piu' mi ha sorpreso di questo disco e' che e' davvero un caleidoscopio dei vari stili che si diffosero a fine anni 70 / inizio 80: dalle litanie lugubri alla Joy Division (Hour Of Need), a pezzi piu' tirati (Heyday, Resistance), melodie alla Echo & The Bunnymen (Heartland, Unwritten Law) e declamazioni teatrali alla Bauhaus (Desire). Un vero e proprio compendio del genere in un unico disco, che riesce comunque a mantenere la sua personalita'. Consigliatissimo agli amanti del genere.

    Dream Syndicate - The Days of Wine and Roses (1982)

    Questa band fu tra gli esponenti del cosiddetto “Paisley Underground”, un movimento statunitense che essenzialmente reinterpretava la classica psichedelia degli anni 60 alla luce delle nuove esperienze punk e post-punk (almeno a quanto ho letto, essendo questo il mio primo disco del genere…). L’anima dei Velvet Undeground aleggia per tutto il disco, a partire dal cantato di Steve Wynn che richiama molto da vicino Lou Reed. Ma la vera forza motrice del disco e’ il chitarrismo ruvido di Karl Precoda: usando feedback distorti e dissonanze ovunque, si destreggia tra rasoiate post-punk (es Then She Remebers) ed echi psichedelici alla Quicksilver. L’assolo di Halloween e’ assolutamente incredibile, una roba che a me suona a meta’ tra il melodismo di Tom Verlaine e la sperimentazione alla Thurston Moore, magia pura. La cavalcata centrale della title track e’ un suo totale tripudio di rumore. Disco semplicemente fantastico, da avere assolutamente se amate certe sonorita’. Peccato che sia fuori catalogo, ma con un po’ di pazienza si trova a prezzi decenti.
     
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  2. Blitz

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    29 Ottobre 2020

    In ascolto:

    Blue Oyster Cult - Tyranny and Mutation.

    Madonnina santissima :sbav:

    A presto con un commento più profondo...
     
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  3. cattivone

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    Maledetta tana delle tigri.

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    29 Ottobre 2020

    E che gli vuoi dire a quel disco?
    Più di quel che hai già scritto intendo.
     
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  4. Vittorio

    Vittorio
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    Poi vediamo.
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    29 Ottobre 2020

    Oggi ho ascoltato:



    Album che rappresenta tutta la grandiosità della band.



    Li avevo visti in tour con i Symphony X negli anni '90, il cantante entra ed esce dai Threshold. Tipico esempio di prog non tecnico.

    Il promo del live a Melbourne dei Jinjer di prossima uscita:



    di questo scriverò la recensione sul portale.

    E poi l'ultimo Labyrinth, lavoro formalmente perfetto ma che non mi prende più di tanto.

     
  5. The Transgressor

    The Transgressor
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    Crimson King

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    14 Novembre 2020

    Lo stavo riascoltando ultimamente perché ho preso l'edizione in cd singolo, la ristampa del 2015 (della versione del 1994, prima rimasterizzazione su cd che lascia sostanzialmente il suono originale con la stessa dinamica ma volumi migliori rispetto alla prima; in più ripristina la copertina originale con colori migliori) che in pratica è quella che si trova su dodax (anche a poco) spacciata per una fantomatica edizione 1996:lookaround:

    Sul disco ne ho già parlato tanto:
    -album di importanza fondamentale per l'heavy/power metal e il progressive metal, in cui si può tracciare una linea tra un prima ed un dopo ATG (va detto che se si deve scegliere criticamente uno dagli 80 dei FW, ci sarebbe giusta ragione per ognuno da Spectre Within a Perfect Symmetry)
    -personalmente, lo adoro ed è uno dei miei dischi da isola deserta (certo ci porterei tutta la disco della band).

    Ma c'è un punto sul quale voglio soffermarmi, perché lo ritengo il capolavoro tra i capolavori della band, quello "da conoscere per forza per cultura metal generale" (metto in spoiler che è un pippone):

    i FW hanno una discografia eccellente, che attraversa varie fasi e stili - sempre restando nell’heavy e con lo spirito prog - e che in linea di massima possiamo dividere in due tronconi (con una terza “di mezzo” che incrocia entrambe): l’una barocca, l’altra intimista.
    Dunque, con un disco solo non si riesce mai ad abbracciare tutto per rappresentarla e bisognerebbe almeno - minimo - nominarne due (o se si nomina uno è a discapito di altro). Detto questo, per me ATG è il disco non tanto più rappresentativo - di una fase magari forse sì - ma quello che in prima battuta si deve nominare se si deve inserire un solo album della band tra i dischi must da conoscere per forza.
    Ma perché proprio Awaken? Sicuramente, Matheos&co hanno continuato a tirare fuori dischi importanti e belli (l'incredibile A Pleasant Shade of Gray, per dirne uno, non ha nulla di meno di ATG) e a seconda dei gusti o dal punto di vista ognuno può nominarne uno di quelli venuti dopo (o perché no Spectre).

    Il punto è che Awaken The Guardian è uno di quegli album che rappresentano la summa massima di espressione dell'heavy metal “non estremo”: è un disco energico e potente, ma anche nostalgico e triste; fa scapocciare, ma anche riflettere, ti arriva diretto come un flusso di energia e melodie memorabili, ma anche con circonvoluzioni di complessità strutturale e armonico/melodica; è progressive metal nel senso concreto del termine ma anche heavy classico ed epico e power metal senza risolversi in nessuno di essi, ma racchiudendoli tutti ed essendo di tutti la massima incarnazione. In questo, apre - oltre ovviamente al prog metal propriamente detto- in generale all’heavy metal moderno: fungendo da vero e proprio modello per tutti gli album futuri che mischiano heavy/power/thrash/prog (in modi e percentuali differenti).

    Forse a parte No Exit, nessuno degli altri album dei FW è così "totale" (escludendo gli Arch /Matheos) proprio perché esploreranno in modo più particolareggiato determinati aspetti: ad esempio PS la tecnica, Parallels/IO la forma canzone standard e la melodia intimista (e come renderli complessi restando semplici); APSOG il viaggio interiore e psicologico, Disconnected ancora più interiore intimista ed etereo.
    Se penso agli altri due dei "big three" del prog metal classico, i dischi che mi vengono in mente come accostamento sono Operation: Mindcrime ed Images and Words. Dischi “totali” appunto e che storicamente rappresentano uno snodo cruciale per il prog metal e per l’heavy metal (per i ‘Ryche sarebbe più Rage for Order in tal senso, ma O:M ritengo sia più “totale”, per quanto RfO sia un capolavoro assoluto).

    Sicuramente, il proghettone fissato coi 90 in cui il power è “diluito” in atmosfere più eteree e melodiche e viaggi sonori tecnici theateriani preferirà A Pleasant Shade of Gray o Perfect Symmetry (per questo soprattutto se si fa le seghe sulla tecnica), quello che adora melodia ed intimismo Parallels o APSOG, quello più scafato per il metal moderno, per l'alternative Disconnected e tutti questi, se non amano un certo tipo di heavy/power ottantiano, possono trovare più resistenza con un disco del genere. Ma si parla di nicchie come ascoltatori: il metallaro "medio" vive di Iron Maiden (appunto!), di Master of Puppets, Rust in Peace, Painkiller, Keeper of the Seven Keys ecc

    Awaken è un album per chi ama il progressive metal in senso lato, ma anche l'heavy classico ed epico (e il doom epico), il power metal e il thrash della corrente più melodica e tecnica (e aggiungo anche per quelli che amano il metal più pesante e solo in certi casi si avventurano nell’heavy e il prog metal sono disposti ad ascoltarlo - a parte se è estremo ovviamente- solo nel caso in cui non sia "rovinato" da troppa “iper-melodicità” o "troppe influenze AOR" ecc).

    Certo, richiede attenzione e concentrazione dall’ascoltatore, il tono e il modo di costruire melodia di Arch può risultare indigesto e ci vuole tempo per comprederlo e digerirlo, ma questi ritengo che non siano mai stati problemi per l’appassionato di musica, almeno di quello “attento”, di metal e rock che - tranne certi casi - è un tipo di ascoltatore di solito curioso e che richiede molto dalla musica ed è disposto ad ascoltarla con attenzione.

    P.S. Fata Morgana, che è bellissima, la ritengo contrariamente alla maggioranza la minore del disco. Sono 8 tracce tutte capolavori, ma per me il top assoluto è Prelude to Ruin e poi Exodus e Guardian (suppergiù queste tre stanno lì). Straordinaria anche la troppo dimenticata Giant's Lore (il contributo compositivo mica da poco di Aresti), con riff da capogiro.
     
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  6. mike_deflep&ledzep

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    30 Novembre 2020

    Quatermass - Quatermass (1970)

    [​IMG]

    Un bel disco di progressive rock a tinte hard, una specie di incontro tra Deep Purple ed Emerson Lake and Palmer.. Il sound e' dominato dalle tastiere di Robinson (nessuna chitarra in formazione) ma cio' non detrae minimanente dall'impatto del disco - veri e propri anthems come "Black Sheep of the Family" (a mio parere, ancora migliore della cover sul primo dei Rainbow), "Gemini" e "Up On the Ground" sono li' a dimostrarlo. Il prog blues di Post War Saturday Echo e' un'altra perla. mentre le lunghe e largamente strumentali "Make Up Your Mind" e "Laughing Tackle" a mio avviso piacevoli ma complessivamente meno riuscite.

    Peccato sia rimasto un unicum, la band si sciolse dopo la pubblicazione nonostante le ottime premesse. Curiosita': il bassista e' John Gustafson, che si unira' ai Roxy Music piu' avanti. In questo disco si occupa eccellentemente anche delle lead vocals.
     
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  7. Dustx85

    Dustx85
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    L'elettrizzante

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    30 Novembre 2020

    Ascoltato qualche giorno fa su consiglio di @The Transgressor
     
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  8. ador dorath

    ador dorath
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    we, the gods

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    16 Gennaio 2021



    Direi che hanno già detto tutto loro.
     
  9. Carnival900

    Carnival900
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    27 Luglio 2021

    Allora, vediamo un po' cos'ha, nelle mie cuffie e macchina, negli ultimi tempi girato:

    THUNDER - Gruppo inglese attivo da circa trent'anni, "simil" Led Zeppelin / Aerosmith / AC/DC (perlomeno per quanto riguarda alcuni riff). Sono ultra sconosciuti ovunque tranne che nella loro patria. Secondo me (e non solo) però molto ingiustamente. Fanno un Hard Rock / Heavy Blues che di originale non ha assolutamente niente, però lo fanno così bene che è impossibile non innamorarsene. La prima parte di discografia, fino a Behind Closed Doors è tutta ottima, poi c'è un lieve calo, specialmente con l'album soft Giving the Game Away (l'unico loro del quale avrei voluto skippare ogni canzone).

    Quindi ogni disco "buono" ma ogni disco "uguale"? Quasi! La scintilla è però, per quanto mi riguarda, scattata solamente con il penultimo lavoro (Please Remain Seated), una sorta di best of in chiave blues-soul-rockabilly delle loro migliori canzoni per poi andare definitivamente a confermarsi con l'ultimissimo All The Right Noises, azzardando un po' forse il loro migliore di sempre.

    Curiosità, sono uno dei pochissimi gruppi (che io conosca) in cui musica e testi sono scritti da un uomo solo, ovvero il chitarrista. Il cantante al contrario però ha una voce che basta e avanza!

    [​IMG]


    STONE TEMPLE PILOTS - Mai sentiti in vita mia, però ero e sono tutt'ora grande fan dei Velvet Revolver. In quella veste il compianto Scott Weiland m'era sempre garbato, non avevo però mai trovato tempo di approfondire il suo gruppo originale. La faccio breve, i primi tre album (inizialmente grunge) sono uno meglio dell'altro, con picco personale proprio nel terzo. Dopo il nulla. Discacci con forse (forse!) un eccezione per l'EP con Chester Bennington. L'ultimo è buono per le attese in aeroporto, per esempio.

    [​IMG]


    MAGNUM - Ecco un altro gruppo storico con una discografia vasta, motivo per il quale ho sempre rinviato l'ascolto. Anche questi inglesi, e anche questi tante similitudini coi Thunder (di originalissimo non hanno praticamente nulla e anche qua è il chitarrista che si occupa sempre di tutto, dalla musica ai testi). Musicalmente hanno fatto (quasi) di tutto, un po' come i loro coetanei sinfonici Queen. Hard Rock, Prog, roba epica per poi passare all'AOR puro e così via. Hanno però una peculiarità (apparte le fantastiche copertine) che si può attribuire davvero a pochi, non ricordo un album brutto o sottotono. Anzi, è proprio da circa 6-7 lavori a questa parte che sono quasi uno meglio dell'altro, ed è incredibile vista appunto la loro lunghissima discografia e soprattutto l'età media (over 70).
    Descriverli in una parola? Spettacolari!

    [​IMG]
    Ave a Tony Clarkin!
     
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  10. skeletor

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    27 Luglio 2021

    in penultimo album degli stone temple pilots è sottovalutatissimo.
     
  11. Idol

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    27 Luglio 2021

    Per quanto riguarda i Thunder: gruppo ampiamente sottovalutato. Tra i migliori act nell'hard rock di sempre, hanno tra le fila un autentico fuoriclasse come Danny Bowe alla voce ed un chitarrista eccezionale come Luke Morley che ancor oggi riesce a scrivere grandi canzoni.
    Per me, e per distacco, i primi due sono i migliori, ma al di là del disco che hai citato tu tutti i loro lavori non sono sotto il più che buono.
    Tra l'altro, non so se lo sai, ma nei primi anni novanta un loro grande fan era Axl Roses, che ha sempre speso grandi elogi per il gruppo inglese.
    Sugli STP: i primi tre album assolutamente meravigliosi, il resto ampiamente passabile. Purtroppo Scott Weiland, con le sue dipendenze, ha sempre messo sotto scacco il successo del gruppo, durato ben poco.
    Sui Magum: devo aggiungere altro?
     
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  12. Carnival900

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    27 Luglio 2021

    Ah be' se servono dieci ascolti per capirlo è un altro conto.
     
  13. skeletor

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    27 Luglio 2021

    mi è piaciuto subito.
     
  14. Blitz

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    18 Agosto 2021

    Dei Metal Church conoscevo bene solo l’omonimo esordio. Fino a ieri.

    Da ieri gira nello stereo The Dark. Incessantemente.

    Non so bene come dirvelo... ma siamo davanti ad un capolavoro assoluto. Un monumento di quel mai troppo lodato US Power.

    La tracklist è, fondamentalmente, un best of: non c’è una (e dico una) canzone, ma che dico canzone, un singolo passaggio sottotono o semplicemente “normale”. No: ogni secondo di questo disco è perfetto.
    A livello strumentale e di classe dei musicisti coinvolti, siamo semplicemente al top. La capacità ed il gusto, il modo in cui melodia, cattiveria ed oscurità vengono fatte convivere è impressionante.

    E poi ci sono loro. Lui e Lei.

    Lui: David Wayne. Lei: La Voce.

    Si, perché questa Voce non da vita “solo” ad una delle migliori prestazioni canore di sempre, ma è il collante perfetto tra musica e parole, tra suoni e ciò che vogliono rappresentare.
    Ora cattiva e graffiante, ora oscura e diabolica, ora solare e gioiosa, è sempre lei che lega il tutto, in modo assolutamente perfetto.

    Sono davvero impressionato e, da tempo, senza parole. Infatti queste righe non sono (non possono essere) una recensione: sono ancora stordito dalla bellezza di questo disco. Diciamo che queste sono le mie impressioni a caldo, ma immaginatevi di parlare con uno con gli occhi di fuori e la bocca spalancata. Ecco, questo sono io dopo tre ascolti di questo The Dark.
     
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  15. Carnival900

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    6 Settembre 2021

    HIGH ON FIRE

    Sludge con la S maiuscola, sono spesso definiti così, questi americani. E io manco sapevo cosa volesse dire, quel genere. Di loro conoscevo solo Death Is This Communion e l'ultimo, Electric Messiah. Caso vuole che durante l'ascolto della discografia, proprio gli unici due album che conoscevo sono quelli che mi sono poi piaciuti di meno (anche se sulla carta col tributo di Lemmy sarei dovuto andare sul stra-sicuro.)
    Allora, il gruppo non è male, fanno uno Stoner/ Heavy a tratti orecchiabile a tratti meno. A volte vanno anche sul thrash, ad ogni modo assomigliano un po' ai mitici Cathedral, perlomeno come idea di base (prendere la musica di vecchi dinosauri del passato, in questo caso Black Sabbath e Motörhead, e portarla su un nuovo livello).
    Album che mi sono piaciuti di più? Blessed Black Wings e Snakes for the Divine.




    LITFIBA

    Ebbene sì, nonostante la mia ex-dimora fosse proprio la loro provincia, non li conoscevo. Era doveroso però, e quindi meglio tardi che mai. (Anche se la radio ogni tanto metteva il Pelù solista, che era comunque un personaggio di una certa fama praticamente da sempre. Anzi, m'ha sempre incuriosito, fin da piccolo, il perché avesse due orecchini proprio sul destro....):roll:

    Musicalmente parlando i Litfiba sono stati una bella sorpresa, mi sono piaciuti più di quanto avrei mai immaginato. I primi 6 album praticamente tutti ottimi (Terremoto forse un po' troppo pesante, non per i miei gusti, ma per quello che la band aveva fino a quel momento fatto, e quindi un po' fuori contesto). Mondi Sommersi discreto, quello successivo spazzatura.

    Del periodo Cabo mi sono garbati tutti e tre, uno più dell'altro a dir la verità. Strano perché "Essere o sembrare" a quanto pare fu stroncato praticamente da tutti, critica compresa.
    Del ritorno di Pelù male "Grande Nazione", bene invece "Eutopia" (lo metto poco sopra Infinito come livello, anche se di tutt'altro genere). Mi piacerebbe tanto beccarli dal vivo a sto punto.




    THE WHO

    Gruppo presente forse da anni nella mia personale lista di artisti da approfondire/conoscere. Essenziale nello scalare questa, sotto questo punto di vista, il libro di @alexmai ; citati praticamente ovunque come uno dei primi due/tre gruppi migliori e influenti al mondo di tutti i tempi, secondo lui ovviamente (anche se sotto sotto non ha tutti i torti).

    Che dire, per fortuna discografia corta (solo 11), più il live al Leeds. Gruppo notevole, Roger Daltrey ANIMALE da palco (e avevo già avuto il sentore durante il concerto tributo a Freddie Mercury), ma lo stesso si può anche e ovviamente dire del Batterista Keith Moon, del leader folle Townshend e ultimo ma non ultimo per importanza, il bassista Entwistle.

    Inizio di carriera con più di una somiglianza coi Beatles (sembravano quasi una loro "prosecuzione"), per poi però trovare una identità più unica che rara. Gruppo immenso con canzoni bellissime e, come da premessa, importantissimo per il rock e la musica tutta (tanti primati, dal volume più alto di sempre fino ai primi a rompere gli strumenti sul palco, passando per la prima rock opera composta e cosi via)




    THE CULT

    Altro gruppo con discografia "piccola" e che quindi non è durato tanto. Nome famoso, ma non per me. Infatti partivo, in questo caso, completamento da zero. Loro invece partivano verso metà anni '80 con una specie di rock gotico/post-punk per poi andare a fare quello che (quasi) tutti fecero sul finire di quella decade, ovvero hard rock/glam metal. Come i conterranei Thunder si sono sciolti e riformati più volte, ma sono paragonabili solo sotto questo punto di vista. Musicalmente parlando salverei infatti solo un paio di album (quelli fino a "Ceremony", che forse assieme al precedente "Sonic Temple", fa parte dei migliori.) Gli ultimi 4 meglio non commentarli, rock moderno a tratti pesante a tratti garage a tratti Foo Fighters :nono:.... Curiosità, originariamente si chiamavano Southern Death Cult, nome che francamente m'è arrivato più di una volta all'orecchio.

     
    #870
    Ultima modifica: 6 Settembre 2021
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