Savatage

Appunto.

Il percorso evolutivo da Hall a Streets nella ricerca e reinvenzione di un tipo particolare di heavy metal melodico (poi sinfonico), raffinato, drammatico e teatrale (fino ad ispirarsi ai musical di Broadway con Streets) è un qualcosa di concettualmente affine al prog. Poi che la band non sia mai uscita concretamente dall'heavy metal e resti heavy siamo d'accordo, ma i Sava per quegli anni sono stati un gruppo unico e personale.

Class Metal, per quello che intendeva Riva, può giusto essere applicato in parte a Rage for Order forse ad Empire; ma è un termine che non ha mai preso piede non tanto perché inventato da Riva (alla fine è la critica ed il pubblico che conia termini) quanto perché per fare di un termine un genere riconoscibile c'è bisogno della sinergia tra pubblico, critica, band e case discografiche. Class Metal è una cosa alla fine inappllicabile e senza alcun reale senso come classificazione.

 

Io credo che i Savatage, almeno da Gutter Ballet in poi, abbiano sviluppato una certa profondità di contenuti e di emozioni, sia con lo sviluppo degli arrangiamenti orchestrali, sia per i testi, sempre più rivolti all'attualità o comunque al vissuto individuale. Non che in precedenza fossero banali, ma erano forse più legati ai cliché metallici, con l'evoluzione/progressione di cui sopra hanno fatto breccia in qualche modo su un pubblico più ampio che, fattosi col passare del tempo più maturo, non ha sminuito il valore del repertorio della band.

 

Vorrei solo precisare che per me wake of magellan è un disco prog metal. Vuoi pitrelli, vuoi i continui cambi d'atmosfera e di tempo, la struttura meno lineare, il concept ecc. Per me questo è il disco dei sava che al 99% può piacere ad un fan del prog.
Per il resto concordo con quanto avete scritto. Alla fine li adoro senza farmi troppe pare sulle definizioni. È sava-metal

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Grande musica e basta e datemi sto cavolo di live al Wacken

 

Le classificazioni sono importanti altrimenti, voglio dire, non parleremmo neanche di metal; questa è appunto una classificazione alla base che distingue non so una band o musicista metal da uno hip-hop o bossanova.

Ma al di là di questo, nell'ur-genere metal e dopo aver affibbiato le altre varie etichette per dividere/raggruppare ecc penso sia importante vedere soprattutto le grandi band e/o musicisti, cioè quelle che hanno inventato un genere/stile o innovato un genere/stile o influenzato un genere e/o si distinguono per la particolarità e/o l'originalità stilistica ecc di vederle come dei grandi "autori" ognuno con il proprio modo personale di fare metal, a volte molto lontani tra loro (quindi messi in sottogeneri diversi), altri più simili (quindi raggruppati in un sottogenere) ma comunque ognuno con un proprio modo di fare musica metal.

 

Mi sono imbattuto in questa pagina fb: Babylonia 15/20
Progetto non facile in quanto legato ad un era pre-smartphone, cmq se qualcuno avesse materiale decente: il documentario potrebbe uscirne interessante (sempre che gli autori puntino sul discorso prevalentemente metallico visto che lì ci ha suonato tantissima gente anche di altri generi). Mi ricordo bene il posto in mezzo al nulla (con strada al ritorno ogni volta rigorosamente diversa in quanto impossibile da trovare), concerti che iniziavano ad ore assurde tipo a mezzanotte e conseguente ritorno a casa quasi all'alba. Ma anche la facilità di incrociare gli artisti e nessun taglio di setlist per limiti di orario. Altri tempi.
I Sava fecero un concerto bello lungo e una grandissima setlist a sorpresa che a differenza di quella di qualche mese prima all'Acquatica a Milano (più incentrata su DWD e Magellan) andò a pescare a mani basse da album precedenti e pezzi più raramente proposti dal vivo (non mi piace il modo di dire "tanta roba" ma Streets e Strange Wings dal vivo non saprei come definirle altrimenti):

Nothing's Going On
Chance
Jesus Saves
Taunting Cobras
Edge of Thorns
Blackjack Guillotine
The Wake of Magellan / One Child
The Storm
Tonight He Grins Again
New York City Don't Mean Nothing
Stare Into the Sun
(With "I Am" tease outro)
Starlight
Streets
Strange Wings
Ghost in the Ruins
A Little Too Far
Heal My Soul
Believe
The Dungeons Are Calling
(With "City Beneath the Surface" intro)
Gutter Ballet
Encore:
Silk and Steel
Sleep
Only Women Bleed (Alice Cooper cover)
Not What You See
Encore 2:
Another Way / Power of the Night / The Hourglass
Hall of the Mountain King

 

porta puttana
voglio la macchina del tempo

PS
nel frattempo, la TSO ha annullato il consueto tour natalizio causa covid.
Più tempo per lavorare ai famigerati nuovi progetti?

 

Madò che scaletta pazzesca!
Le sole New York City Don't Mean Nothing e Not What You See per me valevano il prezzo del biglietto, pezzi che non pensavo avessero eseguito molte volte dal vivo.
Sleep poi mai avrei detto potesse essere un brano da suonare live, veramente questa è stata una setlist particolare

 

porca trota e io che nel 1998 non ascoltavo ancora metal...mannagia a me
comunque la scaletta

 

Jorn Lande alle prese con Handful of Rain
Peccato che non ne sia venuto fuori nulla, Jorn nella TSO poteva essere una cosa molto interessante

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Se qualcuno fosse entrato dalla porta mentre cantava sarebbe successo un gran casino

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Non mi piace proprio come la canta. Passi la parte lenta.. ma in quella più scatenata è inscoltabile.

 

Secondo me la versione è fantastica invece. Grande Jorn, peccato che non si senta molto spesso su parti più lente.