Black Metal

Lo ammetto, quando ho letto "provenienza - Cile" sono passato oltre. Che ci volete fare? La rete è piena di musica mediocre e uno impara a fare affidamento sui suoi pregiudizi, per quanto sbagliato sia. Perlomeno mi aspettavo un disco con qualche bella idea, ma un po' rozzo e cialtrone, "primitivista" nel migliore dei casi (tipo Inquisition, che pure mi piacciono); inoltre la copertina mi aveva fatto pensare al post-metal (che c'è, ma proprio una spruzzata, soprattutto alla fine). Invece è black, moderno ma black al 100%, e la raffinatezza è impressionante: qui siamo dalle parti della scena polacca, in particolar modo i Mgla. Ma non sono i Mgla cileni, hanno una personalità, tendono al caos però sanno organizzarlo e insufflarci melodia dentro, con una gestione memorabile delle dissonanze, non buttate lì per ferire le orecchie gratuitamente. Sound perfetto, voce seria e disperata, sezione ritmica grandiosa, sbilenca e imprevedibile quando è il momento giusto, ma senza uccidere il pathos. Soprattutto c'è capacità di sintesi, sicurezza dei propri mezzi, assoluta mancanza di quella smania di dimostrare che è tipica delle band che provengono dai paesi privi di uno stile nazionale. L'ultima traccia suggella il capolavoro: deviazioni atmosferiche e "post" senza perdere le chitarre, assolone che denuncia persino influenze jazz (!!) e voce pulita salmodiante a chiudere in spettrale bellezza.

 

Sì, è proprio quello che volevo dire io :nonèvero:

Anche il primo album merita

 

Riascoltandolo ci sto sentendo molto i Deathspell Omega, ma in versione più melodica e drammatica.

 

Sembra valido l'ultimo dei finlandesi Blood red fog

 

Skáphe³, by Skáphe

@Ωmeditant

 

L'album precedente è ottimo

 

Grande! Credevo avesse lasciato morire il progetto vista la sua tendenza a disperdere le energie, invece rieccolo.

Del precedente ho già scritto: grande disco, autenticamente spaventoso. Nessuno ha mai catturato meglio in musica le atmosfere di certi sogni angosciosi, quelli che non si concludono con un risveglio sudato ma tirano avanti fino al mattino. Il tutto con uno splendido concept simbolista, stavolta, a quanto vedo, centrato sulle religioni orfico-misteriche, per le quali ho un debole*. Peccato che al momento non posso ascoltare l'anteprima!


*Tra l'altro mi ha fatto scoprire una divinità a me ignota, Melinoe, dea degli incubi e della follia. Sembra così perfettamente black - e così misconosciuta - che ho indagato per capire se era un'invenzione neopagana, ma pare di no. Grandioso.

"Invoco Melinoe, fanciulla ctonia, dal peplo color croco,
che presso la foce del Cocito l'augusta
Persefone generò ai sacri letti di Zeus Cronide,
alla quale l'ingannato Plutone si unì con scaltre astuzie,
e con l'ira di Persefone tirò fuori un'apparenza dal doppio corpo,
che rende folli i mortali con apparizioni brumose,
rivelando l'impronta della forma con visioni strane,
talora ben visibile, talora oscura, si accende di notte
in attacchi ostili nella notte tenebrosa.
Ma, dea, ti supplico, regina di sotterra,
di far uscire dall'anima la follia verso i confini della terra,
mostrando agli iniziati il sacro volto benevolo."

 

Sempre riguardo ad Akhlys:

This song [la traccia in anteprima] is one piece of a larger narrative that covers a wider territory within the field of sleep, dream, and trance phenomenon, all from the experiential and esoteric viewpoint.

 

Come una bomba a ciel sereno:

Skáphe³, by Skáphe


Inoltre, negli ultimi giorni mi ha sorpreso il nuovo disco dei nùll (0 su MA)

Ci sono membri di carpe noctem e mispyrming per favorire.

 

Salvato

 

Cercando quello ho sbagliato e ho ascoltato questo:

Solito disco atmospheric con la drum-machine (varia e ben programmata almeno), ma le atmosfere e il sound funzionano. Ci sono diversi umori dentro, tutti risaputi ma ben amalgamati: dal gotico onirico-fantasmatico alle divagazioni naturalistiche in stile cascadiano, dai momenti più tirati e black alle paludi depressive. Peccato per la durata esagerata: quasi due ore e ad un certo punto l'inevitabile poverismo compositivo del genere viene a noia.

 

Nuovo Anaal nathrakh che segue il loro solito andamento sinusoidale, stavolta nel picco positivo. Soliti marchi di fabbrica, anche se con meno industrial e più melodia (ma con la usuale violenza tritatutto rigorosamente al suo posto), con parecchi brani decisamente ottimi, se non di più. Recensione del sito che non gli rende affatto giustizia.