Cirith Ungol

oh sti giorni non vedo i post...sarà l'avvento dei 40 anni che mi ha reso più rincoglionito del solito...sorry!

 

Un Vic che fornisce precisi indizi sul modo in cui ha impiegato il tempo, durante la quarantena.

 

Ma manco quello...una tristezza...

 

A livello di sensazioni il nuovo album dei Cirith Ungol gli si avvicina parecchio, però.

 

Non sono particolarmente perspicace, in che senso?

 

Nel senso che è meglio ascoltarlo coi kleenex a portata di mano.
Soprattutto quando parte "Stormbringer".

 

Allora suggerirei tutta una confezione, con menzione speciale per il riff di The Frost Monstreme

 

Comunque, come già detto, ammetto di non aver praticamente mai sentito nominare i Cirith Ungol prima dell'uscita di Forever Black. Incuriosito, l'ho ascoltato ed effettivamente è un discone proprio tantissima roba
Sulle ali dell'entusiasmo, ho ascoltato Frost and Fire e King of the Dead, che a quanto ho capito sono i loro capolavori (soprattutto il secondo).
Oh, non so cosa dirvi, prendete quello che sto per scrivere con le pinze, perché sono un "fan" dell'ultima ora: a me piace più Forever Black. Per una questione molto semplice: i suoni.

Cazzo, in quei due dischi il suono è floscio, piatto, secco, insomma non ci siamo proprio. In Forever Black invece il suono ti avvolge come si deve Oltre ad avere canzoni BELLE, chiaramente.

Magari poi quei due dischi sono considerati capolavori perché, suoni a parte, le canzoni sono effettivamente stupende, non lo metto in dubbio. Ma il suono mi affloscia un po', è come se non venisse trasmessa la PUTEEENZA dei brani.

Aiutatemi a capire

 

Frost and Fire in genere non è considerato uno dei loro capolavori... King of the Dead sì, totale, ma come suoni è parecchio retrò e "psichedelico", non punta sulla potenza ma sull'atmosfera, sulle suggestioni.

Edit: diciamo che ha ancora molto di Sabbath anni 70 come suoni (e non solo). Per apprezzarlo bisogna accettare quelle chitarre più acide che schiaccianti e farsi trasportare da canzoni fantastiche, evocative al massimo.

 

Un suono derivante dai seventies,soprattutto Frost & Fire, autoprodotti entrambi, ci può stare che il suono ne risenta un pochino, soprattutto se si è abituati ad altre produzioni.
A me personalmente piacciono così come sono, testimonianza di un epoca in cui il sound era molto più peculiare di adesso.

 

Verissimo, ma la cosa bella di Forever Black è che ha dei suoni ottimi pur senza quella roba bombastica alla Nuclear Blast.
Suoni moderni ma diversi (fortunatamente) rispetto alla "normalità" di oggigiorno.

 

In attesa, spero, di riuscire prima o poi a sentirli dal vivo ho finalmente ordinato I'm alive.
Sono curioso di sentire come suonano le vecchie glorie suonate ora

 

dove lo hai preso?

 

Dodax

 

Bravo è ad un buon prezzo li!