Testament

Dopo alcuni ascolti, posso dire che mi piace già di più rispetto al primo ascolto (fatto in clandestinità... che delinquente che sono).
Suoni molto belli (si sentiva bene anche la versione del primo ascolto), begli assoli.
Forse sono un vecchiaccio, come dice qualcuno (quando riesce ad ascoltare musica tra una poppata e l’altra), ma trovo questo disco sufficiente, ma niente di eclatante, niente di nuovo, che non aggiunge un granché alla produzione dei Testament.

Brotherhood, per me, sicuramente migliore.

 

Anche dopo, come vedi. Ero preso col lavoro...

 

Infatti... non so dove alcuni ci sentano il groove, manco avessero (per sbaglio) riesumato il “vecchio” Low...

Beh, quello ormai manca tipo dal... “1990” ??

 

92 guarda, mi faccio andare bene anche the ritual! Sono vecchiotto.... E nostalgico

 

Io ad esempio non ci sento il groove. Ho specificato che a volte paiono pezzi nati per il groove ma privi della produzione bombastica che avrebbe potuto garantirglielo. Questo premesse 2 cose: che l'ho ascoltato molto superficialmente e che preferisco 1000 volte un disco prodotto così che un disco davvero groove

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Io a parte le due anteprime non ho ancora ascoltato nulla ma solo dalla copertina mi vien voglia di comprarlo Però a leggere i vostri commenti... è meglio pensarci bene

 

The Ritual però era già concepito in maniera più “soft” , una sorta di risposta al “Black Album” pur coi dovuti distinguo con gli “illustri” cugini della bay area. Fu una specie di “quiete” (per così dire) prima della tempesta “post/thrash/groove” di Low! Su quest’ultimo peraltro venne a mancare il “cardine” di quella melodia di cui dicevi sopra, e cioè Sckolnik! Sebbene lì venne sostituito “degnamente” dal grande James Murphy! Ma quella loro peculiarità a cui sempre tu ti riferivi, inclusa nei loro primi 3/4 dischi “old school” degli anni 80 era già un ricordo...

 

Onestamente devo dire che si lascia ascoltare meglio degli album precedenti, sarà già la terza volta che lo ascolto oggi. considerato che gli altri mie erano andati a noia subito mi sembra un gran passo avanti

 

Certo, ritual fu una delusione, anche se in quel periodo tutti cercarono di prendere la '' direzione'' del black album, io l' ho rivalutato solo anni dopo, anche se non raggiunge i fasti di quello che era stato prima. Mi rendo conto che rimpiangere certe sonorità e certe produzioni significa tornare indietro di 30 anni e non ha senso, ma si fa per parlare.

 

Purtroppo la “Nuclear Blast” (negli ultimi 20 anni ha praticamente assunto tutto il “monopolio” in ambito Metal! Negli ‘80 in ambito thrash nonostante alcune major (tipo la Atlantic/Warner) già scalpitassero , le varie indipendenti sopravvivevano ancora, ad es. c’erano le varie “Combat record” , “Megaforce” (label dei primi 3/4 dei Testament) , Music For Nations, Metal Blade , Under on flag, la stessa Roadrunner che è stata una delle ultime a resistere fino a qualche anno fa allo strapotere di cui sopra... le quali permettevano appunto ad ogni band di avere musicalmente la loro “unicità” .

 

A proposito di combat, ora dovrebbe essere di proprietà di Ellefson

 

Wikipedia
"In 2017, it was announced that Megadeth bassist David Ellefson, with partner Thom Hazaert, was relaunching COMBAT as an imprint of EMP Label Group, who have released albums from Soulfly guitarist Marc Rizzo, Wrath, Dead By Wednesday, Hatchet, Sword, and more. In 2019, Ellefson and Hazaert's Combat Records, released joint venture reissues of several classic Combat catalog titles with Century Media Records, including releases by Exodus, Possessed, and Dark Angel."

 

Io l'ho trovato un album di ottima fattura, riff taglienti e potenti. La qualità sembra calare nella seconda metà, ma nel complesso disco più che discreto! Brotherhood of Snake, però, era superiore.

 

Vero.
Io in generale mi sono un po' rotto i coglioni di questa moda degli album lunghi. Certo non siamo ai livelli di metà anni 90, quando si faceva a gara per inserire più pezzi possibile (anche per giustificare il costo dei dischi) buttando dentro fillers a nastro, ma sarebbe gradito un ritorno all'essenziale. Tante giovani bands nwothm l'hanno capito e sfornano dischetti che raramente vanno oltre i 40 minuti, mini cd o album, e a fine ascolto resti molto più soddisfatto che non quando ascolti i mattonazzi dei big. A volte ascolti dei mini che danno un senso di completezza anche con 5/6 pezzi

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