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Sondaggio: il decennio metallico 2010-2019

Discussione in 'Sondaggi' iniziata da requiemscript, 28 Dicembre 2019.

  1. requiemscript

    requiemscript
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    Bradipandoom (cit.)

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    29 Gennaio 2020

    Quello è il bignami :lookaround:

    EDIT: lo cito perchè taggarlo è impossibile:

    eccoti accontentato :lookaround:
     
    #31
  2. Legend

    Legend
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    29 Gennaio 2020

    Ma quanto ci hai messo a scriverlo?:stare:
     
    #32
  3. ReignInBlood_1986

    ReignInBlood_1986
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    De la Coronilla y Azevedo

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    29 Gennaio 2020

    Un decennio
     
    #33
    A Barney Panofsky, Thrashead e Ωmeditant piace questo elemento.
  4. requiemscript

    requiemscript
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    Bradipandoom (cit.)

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    29 Gennaio 2020

    Un tot :lookaround:
     
    #34
  5. corpsegrinder jon

    corpsegrinder jon
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    29 Gennaio 2020

    Requiemscript un lavoraccio,complimenti anche a te:D
    Tanti ascolti e apprezzamenti in comune..tra le altre cose,non sapevo del concept di quegli squilibrati del Lychgate(nuovo in arrivo:seghe:),spesso sono distratto sui testi,comunque interessantissimo.
     
    #35
  6. Utente 30523

    Utente 30523
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    Guest

    29 Gennaio 2020

    Bel lavoro requiem. :sisi:

    E che ascolti paura e quella è una brutta strada.

    :sadic:
     
    #36
  7. Utente 30523

    Utente 30523
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    Guest

    30 Gennaio 2020

    Deathspell Omega - Paracletus
    Elysian Blaze - Blood Geometry
    The Ruins of Beverast - Exuvia
    P.h.o.b.o.s - Atonal Hypermnesia
    Esoteric - A Pyrrhic Existence
    Mitochondrion - Parasignosis
    Chaos Echoes - Transient
    Corrupted - Garten der Unbewusstheit
    Altar of Plagues - Mammal
    Ulcerate - The destroyers of all
    Abyssal - Novit enim Dominus qui sunt eius
    Cult of Luna - Vertikal
    Grave Upheaval - Untitled II
    Mournful Congregation - The Incubus of Karma
    Aevangelist - De Masticatione Mortuorum in Tumulis
    Blut Aus Nord - 777 Cosmosophy
    Portal - ION
    Tchornobog - S/t
    Teitanblood - Death
    Wormlust - The feral Wisdom
    Kayo Dot - Hubardo
    Artificial Brain - Infrared Horizon
    Bell Witch - Mirror Reaper
    Blood Incantation - Starspawn/Hidden History
    Endon - Mama
    Hell - III
    Ignivomous - Contragenesis
    Thou - Magus
    Dhg - A Umbra Omega
    Ultha - The Inextricable Wandering
    Darkspace - I III
    Amenra - Mass V
    Light Bearer - Lapsus
    Wolves in the Throne Room - Celestial Lineage
    Nortt - Endeligt
    Carpe Noctem - Vitrun
    Murkrat - Drudging the Mire
    Vanum - Realm of Sacrifice
    Solstafir - Svartir Sandar
    Auroch - Taman Shud
    Inter Arma - Paradise Gallows

    Non sono in ordine alfabetico e mi importa poco. Comunque, questi sono i titoli a cui ho dato la maggioranza del mio tempo a periodi alterni in questo simpaticici 9 anni (:lookaround:).

    Il ramo dei miei ascolti va dal death al funeral doom.

    2010

    Alle porte dei mondiali vuvuzela drone è uscito il secondo disco dei gentleman A Forest of Stars. A opportunistic thieves of spring. Disco dalla durata considerevole (72 minuti) ma dalla buona longevità grazie a spunti che fuoriescono ascolto dopo ascolto. Spiace non sia stato segnalato o in caso poco acclamato. E' un disco (o virus) pazzesco.

    Altra mazzata primaverile è Ashes dei Suma, probabilmente il miglior disco della loro carriera. Ashes mischia Electric Wizard (periodo dopethrone) e i Neurosis di Souls at zero (ascoltare orissa in questo senso). Quindi legnate, legnate e tante altre legnate a velocità belle rallentate. Perfetto per struggersi durante il tramonto.

    Ho salutato il nuovo decennio con l'arrivo di Paracletus che è probabilmente il massimo che hanno raggiunto in carriera i Deathspell Omega, nonostante la qualità sia sempre stata altissima nei loro lavori.

    2011

    A seguire un 2011 aperto da The Destroyers of All degli Ulcerate, disco che ha portato a compimento il loro suono lavico e apocalittico, mentore di Neurosis e Immolation.

    Per non parlare dei Canadesi Mitochondrion che con Parasignosis ci portano a braccetto in un mondo depravato, convulso, non molto lontano dal suono degli Ulcerate tanto per capirci. I nostri hanno preso il meglio del loro paese e lo hanno mischiato (gorguts+blasphemy) rigurgitando Parasignosis.

    Prima della primavera era uscito l'ottimo secondo disco dei Murkrat (scomparsi al momento, spero) autori di un doom personalissimo, tra arie doom e imprecazioni potentissime. Ho passato una simpatica estate nel 2011 con questo disco. (faccine a nastro).

    Macabre Eternal ha riportato in pista anche gli storici Autopsy dopo 16 dal precedente Shitfun. Lasciate ogni dubbio e aprite il vostro cuore al classico dei classici in ambito death metal. I nostri con il tempo sono peggiorati in fatto di nefandezze la suite Sadistic Gratification (titolo tutto un programma) è la sublimazione dell'Autopsy pensiero. Anche Dirty gore whore non è male come brano da presentare per il compleanno della tua nonna novantenne.

    A seguire Lapsus dei Light Bearer, un continuo dei Fall of Efrafa di Inlè ancora più spogliato delle velleità post hardcore in favore di arie post rock. Silver Tongue, il disco successivo ha un pochino rimischiato le carte in tavola, ma il suono è pur sempre rimasto quello. Un peccato non si sia terminata la trilogia anche se tutto ciò ha dato vita al progetto Archivist giunto alla fantantomatica chiusura del cerchio (mi auguro che il progetto non si chiuda così)

    Non posso non citare Celestial Lineage dei Wolves in the throne room che per un periodo è diventato il loro canto del cigno, in favore di un cambio di sonorità/uscita dalle scene per un bel periodo. Probabilmente si gioca la palma per il loro miglior disco a pari merito con Two Hunters. Prayer of Transformation è il mio brano preferito dei lupi di Olimpia. Celestite e Thrice Woven niente male anche loro, ma Celestial è meglio.

    Altro grandissimo disco sempre nello stesso anno è Garten der Unbewusstheit dei giappi Corrupted. Il loro futuro è avvolto dalle nebbie, come le loro atmosfere e l'aura di devastazione che aleggia nelle loro lunghe composizioni. Dovevo citarli assolutamente perchè questo e il precedente El mundo Frio sono dischi che ti segnano.

    Mammal degli Altar of Plagues è stato uno dei miei highlight dell'annata, tanto che ero anche andato a vederli dal vivo. White Tomb è stato un tassello del decennio scorso e Mammal è stata la sua più che naturale prosecuzione. Ancora oggi mette i brividi.

    Riguardo Svartir Sandar dei Solstafir ho scritto la recensione sul portale. Potete leggere quella. Il mio pensiero e gradimento riguardo il disco è rimasto immutato.

    Wings of Lead over Dormant Seas dei Francesi Dirge è un disco che mi ha segnato. Soprattutto la title track del suddetto disco. Purtroppo lo posso solo citare in quanto uscito nel decennio passato. Quindi cosa faccio io? Segnalo Elysian magnetic Fields. Altro grandissimo tassello del combo francese. Rispetto al disco precedente i brani hanno subito un taglio in minuti e una almagama maggiore tra la componente noise e quella industrial doom. Tutto ciò ha portato a brani come Morphee rouge e la magnifica titletrack.

    But do sleepwalkers know
    Where they flow
    Is there a smile, somehow
    But do we know


    2012

    Partirei con grande tassello di questo decennio in ambito Black Funeral, ovvero il tanto chiaccherato Blood Geometry degli Elysian Blaze. Disco rimandato per anni e anni e poi arrivato a sorpresa pronto a mandarci dentro un gorgo infinito che supera tranquillamente le 2 ore. Un vero e grande incubo. Tra un decennio molto probabilmente parlerò del suo successore. Anche perchè le premesse (The virtue of suffering)

    Sempre nello stesso anno vorrei ben citare Blut aus Nord, Aevangelist, P.h.o.b.o.s e Abyssal (Denoument). Con questi quattro artisti penso si sia affermata una nuova corrente nata dalla mente perversa di mr. Justin Broadrick con i Godflesh e poi portata alle sue estreme conseguenze grazie a Vindsval dei BAN e alle altre band citate. Molto è anche giocato dall'utilizzo della drum machine, ritmi, riff e atmosfere degenerate degne dei migliori horror. Non è rimasto a guardare anche il signor Godflesh che nello stesso anno ha dato alle stampe Posthuman del progetto JK flesh.

    Altro album dell'annata maledetta ma che ho scoperto qualche anno dopo è Hell III degli Americani Hell, cugini con Mizmor e Merkstave. Altri pesi massimi del funeral doom, black intrecciato con droni e schifezze annesse. Decedere tratto da Hell III è un brano magistrale e dal vivo ammalia. Basta dirigersi sul tubo e cercare qualche loro live.

    Contragenesis degli Ignivomous è probabilmente uno dei dischi death metal più pesanti e neri che io e il mondo estremo abbia avuto il piacere di ascoltare. Una vera e gigantesca colata lavica. Un suono gigantesco. 50 minuti sotto pressione in questo antro infernale. Il nuovo Hieroglossia continua nelle medesime e ostinate coordinate. Lapilli in ogni dove.

    il 2012 è stato anche l'anno degli Amenra e anche della nascita del mio amore per la suddetta band. Ammetto che ho necessitato di una buona porzione di tempo per entrare nei loro suoni, ma una volta entrato nelle loro grazie è stata una continua discesa negli inferi. Mass V è il risultato di tutto ciò. Decisamente catartico nel suo sviluppo e durante l'ascolto.

    Quasi dimenticavo Deathhammer degli Asphyx. Disco totale e autentico carrarmarto che prende e distrugge i nostri simpatici impianti scheletrici durante le loro scorribande live. You dogs...

    Dopo l'uscita di Antithesis of light nelle file degli Evoken ci sono stati stravolgimenti nella line up della band, che ha portato fuori elementi cardine, come Numinas e Nick Orlando. Questo ha portato all'uscita di A caress of the void, disco buono ma di transizione.

    Nel nuovo decennio con una line up ben assestata è arrivato il nuovo Atra mors, disco dalla potenza infinita. Autentico nuovo capolavoro death doom di questo decennio. Dalla titanica title track alle sviolinate di Into Aphotic Devastation (dal vivo con parti techno) si viene inghiottiti nel loro mondo. Schiacciati e frantumati come il buon Quietus insegna.

    Revelation fo the red sword è stato degli Islandesi Svartidaudi è stato un disco molto acclamato dalla critica nel finire del 2018. Dove è nato quella grandissima opera? Niente di meno che da Flesh Cathedral della suddetta band e probabile padre putativo di quella che poi si è sviluppata come black metal islandese. Rispetto all'acclamato successore Flesh Cathedral è molto più tetragono e complicato, ma non per questo affascinante e devastante. Come puoi rimanere inerme davanti a un brano come Psychoactive sacrament. Appunto.

    2013

    l'anno si è aperto con Novit enim Dominus qui sunt eius degli Abyssal (uscito il 1 gennaio), altro disco che ho odiato a morte per poi iniziare a capirlo e infine cadere tra le sue delicate grazie come tutti i grandi amori. Il disco gioca con i colori che vedete in copertina ma le sfumatura che riesce a evocare sono tante e infinite. Il mio preferito della one man band inglese.

    Sempre in territori dissonanti ed estremi (è un cazzo di vizio) sorge dalle sorgenti islandesi The Feral Wisdom dei Wormlust, ormai manifesto di un modo di suonare e concepire il black metal, con suoni dissonanti, parti psichiedeliche e astratte e un cantato uscito da un nosocomio a vostra scelta. la rece del nuovo disco nel prossimo decennio, si spera.

    Ovviamente un lavoro dei Cult of Luna è sempre molto attesa da me, soprattutto dopo la fuoriuscita del loro cantante solista storico. Il cambio non è stato traumatico e le atmosfere del classico di fritz lang ben si amalgamano al suono dei svedesi. Vertikal grazie a Vicarious redemption continua la tradizione del loro tipico brano lungo, epico e trascinante come fu Ghost Trail nel precente Eternal Kingdom e Dark city, Dead man in Somewhere Along the Highway e poi seguito nel 2019 con Light on the hills nel nuovo A dawn to fear.

    Passiamo al disco preferito dall'utente requiemscrip. Ovvero Hubardo dei Kayo Dot. Autori di un colossale compendio di avantgarde black metal. Toby Driver mente del gruppo ha sempre viaggiato con questa band e altri progetti solisti, vecchi (tipo i Maudlin of the well) verso suoni dal sapore avant, jazz e ambient. A questo giro non poteva fare a meno di espandere il proprio sound con una buona dose di metal estremo (ha provato anche con il precedente gamma knife ma con risultati così così). Il risultato è Hubardo. Autentica macchina da guerra dove guizzi estremi si affiancano al classico andameno avant prog jazz della band. Passing The River è emblematica in questo senso.

    Visto che ci siamo il concerto dei Kayo Dot, con spalla le piantine, (sempre amiche di requiem oh) Botanist è stato il concerto più divertente e bello di questo decennio. La già citata Passing the river è stato il momento più allucinante in assoluto. Una brutalità e una pazzia mai viste dal vivo. Un delirio nel vero senso della parola.

    Vermis non fa altre che consolidare ciò che di buono han fatto gli Ulcerate con le precedenti uscite. The Destroyers of All in primis. Weight of Emptiness è la chiave di tutto.

    2014

    Il 2014 è l'anno di Death dei Teitanblood. Dopo aver aperto la terra a forza di Seven Chalice e l'ep Purging Tongues decidono che è l'ora di farla finita e pubblicano il disco dal titolo abbastanza emblematico. Un disco brutale, grezzo e sfrontato ma con una profondità di sensazioni, contenuti e atmosfere spaventosa. Il loro suono brutale è solo un velo e una piccola rappresentazione della loro proposta. Il nuovo The Baneful Choir è li a dimostrarlo.

    Non posso non citare Otta dei Solstafir, ultimo disco con Oli in formazione, prima dell'allontamento del loro storico batterista. I due brani iniziali di Otta sono da prezzo del disco. Ammetto che il tono alla sigur ros mi aggrada non poco.

    Taman Shud dei Canadesi Auroch nell'arco di tempo di un once upon the cross dei deicide distrugge tutto e tutti. Prendete una un pizzico di Gorguts, poi una scorza dei vecchi Cryptosy e una ventata di Akercocke. Buttate tutto in lavatrice a 90 gradi e 11110 giri e avrete gli Taman Shud. Dal vivo ti piacchiano ancora di più. quindi state attenti.

    Heathen dei Thou è una gradita conferma. i ragazzi di Baton rouge sono diventati dei titani dello sludge drone doom più bastardo in circolazione. Andamenti lenti, opprimenti conditi dall'acido muriatico tirato fuori dalla voce. Ogni tanto tra una brano e l'altro si riesce a prendere fiato. Ma è il tempo di attimo. Immorality Dictates ti avvicina con voce femminile suadente e pone fine alle tue sofferenze. Ode to Physical pain posta in chiusura chiude le danze, con quello che rimane di noi.

    Ma che anno pazzesco è stato il 2014? facendo la rassegna dei dischi da segnalare per il decennio mi è sorto questo interrogativo. Ad avvalorare la mia tesi ci pensa il quarto capitolo o tassello della discografia degli svizzeri (plutone) Darkspace intitolato III I. Stavolta ci sono dei cambiamenti e che cambiamenti direi. Prima di tutto il suono della drum machine si è fatto più centrale alla struttura dei loro infiniti brani e la componente Industrial è salita. Il loro suono si è fatto più groove se mi passate il termine. 4.19 credo sia la cartina di tornasola del nuovo nato. Anche se i 27 minuti dell'opener 4.18 manifestano la totale supremazia del combo del CERN.

    Palma per disco più pazzo e folle del decennio la prende ampiamento Mama dei giapponesi Endon. La perfetta colonna sonora per Tetsuo di Shinya Tsukamoto. Un massacro di ogni tipo di efferatezza e rumore possibile. Black metal, grind noise fusi e disassemblati. Leng t'che di John Zorn suonato a 700 km/h forse può rendere l'idea. Pazzia al potere.

    2015

    A umbra omega dei Dodheimsgard era attesa tanto quanto il ritorno di gesù. Prima di tutto per il ritorno di Aldrahn in formazione e poi per una direzione musicale protesa versa il duo Satanic Art/666 international. Diciamo che non ci va tanto lontani. Un disco di una perfezione assoluta e tra i migliori prodotti di questo decennio musicale.

    Ammetto di averlo ascoltato in maniera approdondita e con metodo solo nel 2017, durante un viaggio in autobus se non dico male. Avevo visto il giorno prima i Vanum dal vivo al roadburn e mi avevano fatto una fantastica impressione.
    Quindi prendo iniziativa e ascolto Realm of Sacrifice, che si presenta come un salto nel black norvegese e della trilogia degli Ulver. Una bella via di mezzo tra Nattens Madrigal e Bergtatt o per restare negli Stati Uniti gli Agalloch di The Mantle con una verve molto più incazzata. In caso date un ascolto al brano Convergence, così vi fate una piccola idea.

    Credo si sia notato che ho apprezzato il disco precente degli Abyssal. Antikatastaseis lo è altrettanto. Ho anche notato che il colore predominante della copertina mostra e segnala l'umore che provoca all'ascolto. Questo blu ben si addice a questo disco. Detto questo non posso non nominare la suite Veil of Trascendence e il suo andamento non sense che potete seguire nella seconda metà di canzone. Da ascoltare e amare.

    Söngvar elds og óreiðu dei Misþyrming è stato portatore di un grande successo undeground, che ha portato la band sopra il palco del roadburn, tanto per dirne una. Non è un caso ovviamente. Probabilmente il suo essere tradizionale ma portato al futuro ha portato e donato i suoi frutti. A partire dalla foga vocale del mastermind D.G.

    Il successivo Algleymi continuerà a evolvere il germe malato portato a compimento con songvar...

    Passiamo da un successo a Transient dei Chaos Echoes. Disco che si gioca con Mirror Reaper dei Bell Witch la palma come copertina/artwork del decennio. Merito del bassista/artista Stefan Tanneur, autore di rust, nome che ha dato all'artwork di Wings of lead over dormant seas dei Dirge.

    Transient è un disco astratto ed verosibilmente alieno e non solo nell'artwork. E' stato capito poco e recepito anche peggio. Non riesco a trovare metri di paragone perchè una roba così non è mai stata concepita da nessuno secondo me. I Sunn o))) alle prese con i Portal. La monte young che si rompe il cazzo e scopre i Carcass? Tutto questo e niente. Visto le ultime collaborazioni con il saxofonista Mats Gustafsson in sustain potrei rinominarli in Free form death metal. Da approfondire se siete interessati.


    2016

    In Paradise Gallows Inter Arma puoi passare dal death metal ai Thin Lizzy nel giro di un brano. E' incredibile il mare di influenze e suoni che sgorgano dall'ora e passa. An archer in the emptiness e Transfiguration poste in apertura sono un concentrato di death/doom. Primordial Wound sembra uscire da V degli Unearthly Trance, mentre summer drones può tranquillamente portare alla mente gli Swans. E la title track? Sicuramente i Neurosis di A sun that never sets. Anche il successivo Sulphur English mostra lo stesso menù in fatto di sonorità. Ogni brano ha la sua influenza e la sua peculiarità in tal senso. Come cazzo ci riescono è un mistero che custodiscono gelosamente.

    Li seguivo già dal precente ep Interdimensional Extinction, quindi mi aspettavo tanto dal primo full dei Blood Incantantion dal titolo Starspawn. Avevo tante aspettative, ma non mi sarei mai aspettato tanto ben di dio in soli 35 minuti di durata. Ho parlato e sviscerato abbastanza il concetto e il suono in cui si muovono. Quindi, se volete un grande disco death metal comprate loro.

    2017

    Blood Vaults è stato un disco di transizione. Ovvero un atto di trasformazione da bestia black metal sperimentale assatanata a progetto di doom/death psichedelico. Exuvia è la summa del suono di mr. Meilenwald e della sua creatura The Ruins of Beverast. Tra la title track posta in apertura e l'andamento percussivo di Takitum Totem il disco è un medium tra emanazioni celesti e assalti all'arma bianca.

    Mr. Nortt può tornare quando meno ve l'aspettate. Mentre cenate e fate le lavatrice con le mutande. Lui è come un osho, ma con una simpatica idea di morte che penso condivida con Mutatiis degli Elysian Blaze. Che dire di Endeligt? Niente, perchè novità non ci sono, puoi solo lasciarti andare al tono sommesso delle urla o voci di anime defunte, sotto la coltre di una suoni ultraterreni.

    Mass VI è l'ennesima conferma degli Amenra. Ormai il loro suono è stato ampiamento copiato e codificato e anche loro non è che siano tutta sta novità in fatto di suoni. Ma quello che danno in atmosfera e sensazioni è unico e senza uguali. Magnifici in questo.

    E' stato il decennio dove un germe chiamato Obscura ha dato i suoi frutti. Una band che ha preso da ispirazione sono gli Artificial Brain, probabilmente i veri creatori di cyberpunk 2077. Unite l'amore per tematiche cyber e le trame oblique di Obscura e un Kénôse a caso. Il buono di questo disco è la sua diciamo "accessibilità" rispetto alle influenze citate. Una verve più death metal classica aiuta in tal senso.

    Per Mirror Reaper dei Bell Witch potrei fotocopiare quello che ha scritto @requiemscript (hai anche rotto il cazzo :lookaround: )

    La parte che potete vedere nel dietro della copertina mi ispira sempre tantissimo. Un pezzo d'arte fatto e finito. Il perfetto compendio visuale e musicale, per non parlare del film con il disco in sottofondo. Non è un caso che sia stato apprezzato anche da chi solitamente non brancola in certi meandri musicali.

    Il self titled di Tchornobog è stato un disco con una lunga lavorazione a tanta aspettativa in un certo ambiente underground. Le influenze che puoi assocciare al primo ascolto sono gli Esoteric e gli Abyssal, due band non a caso, visto il mini tour degli abyssal e la presenza di greg degli Esoteric nel primo album come ospite alla voce. Oltre alle due band inglesi citerei i compianti Anubi. L'influenza dei Lituani la possiamo sentire ampiamente nel brano "III" dove sax e piano fanno la voce grossa. Poi Soroka è anche originario dell'Ucraina e vedi che il cerchio si chiude.

    Wann aka Stephen Lockhart, è la mente dietro i Rebirth of Nefast. Tabernaculum è un altro unicum, come lo è stato Tchornobog. Stephen come nel caso di Soroka si è trasferito dal suo paese natale a un altro, e in un modo o nell'altro ha subito le influeze del paese ospitante. Unite l'amore per il black metal islandese in questo caso e il lavoro è fatto. Potrei banalizzare il concetto scrivendo" suoni islandesi e idee irlandesi". In caso provatelo.

    Sempre rimanendo in islanda non posso non citare altro grandissimo disco black metal, stavolta con chiare influenze a base Blut Aus Nord. Parlo di Umbra degli Almyrkvi. Disco che a parere del sottoscritto non ha avuto tutto lo spazio che meritava tra le chiacchere e classifiche di fine anno. A parer mio è un capolavoro.


    2018

    ION dei Portal
    molto probabilmente è da consideransi con il successore spirituale di Swarth. Autentica uscita che ha aperto notorietà al kombo di Innsmouth, Salem o Brisbane. Come nel precente Vexovoid si è potuto notare una produzione molto meno caotica e più intelligibile rispetto al passato. Bene, ora cosa accomuna Swarth a Ion oltre alla band di provenienza? Il caos completo e la voglia bastarda di annientare qualsiasi difesa psichica dell'ascoltatare e annidare dentro il suddetto il terrore più totale. L'outro di Olde guarde è decisamente inquietante in tal senso. Roba da dormire con le lucine accese.

    Il precente Book of Kings e l'ep concrescence of the Sophia sono state due grandi uscite. Ma questo The Incubus of Karma dei Mournful Congregation è qualcosa in più. Altro disco dalla durata titanica (80 minuti.) e altra esperienza trascendentale. Rispetto agli Esoteric i nostri sono più portatori della tradizione, fatta di andamenti lenti e riff luttuosi. I nostri riescono però a farsi largo tra le varie uscite tramite un'ispirazione fuori dal comune e un utilizzo di assoli e parti acustiche da far venire la pelle d'oca. Sarà la loro provenienza così lontana e così isolata. Mi fa lo stesso effetto di The Ocean Songs dei Dirty three, sonorità differenti, ma stessa nazionalità di provenienza. Forse non è un caso.

    Qualcuno più su ha offeso Untitled parte II da parte dei Grave Upheaval. Per il primo Untitled del 2013 approvo in toto ciò che è stato già scritto. Disapprovo per quanto riguarda la nuova uscita. Secondo me è un passo in avanti rispetto al fantastico debutto. Potrei fare lo stesso discorso che ho fatto per i Portal. Sono dischi che vanno ascoltati in determinati momenti e sono fautori di determinate sensazioni e sentimenti. Basta la copertine e la dedica per capirlo. Not for everyone.

    Parlando di Heathen ho già ampiamente sperimentato e spiegato il suono dei nostri. Quindi, bando alle ciance non mi dilungherò più di tanto su Magus dei Thou. Possiamo tirar fuori il detto "nuovo è meglio" e in questo caso funziona, per questo è sopra in lista ai dischi del decennio del sottoscritto.

    The Inextricable Wandering degli Ultha e Vitrun dei Carpe Noctem sono usciti lo stesso periodo (ottobre). Parlo di entrambi perchè sono stati la colonna sonora di quel periodo e per certi versi mostrano diverse affinità.

    Le loro sono distese a base di black metal pregne di disagio urbano da parte dei tedeschi, mentre un isolamento a base di vulcani da parte degli Islandesi. Nonostante le influenze a livello ambientale siano diverse, le sensazioni si somiglino e per me non era strano passare da un disco all'altro con tutta la tranquillità e mantenendo quell'unicum in fatto di sensazioni. Se proprio volete una distinzione musicale possiamo dire che Vitrun può ricordare i Deathspell Omega come tante altre band del circuito Islandese, mentre per gli Ultha posso citare tranquillamente White Tomb e Mammal degli Altar of Plagues come influenze principali.

    Finisce il decennio e non parlo nuovamente degli Evoken? Sia mai. Il precente Atra Mors è stata una chiara e inequivocabile prova della loro potenza. Con Hypnagogia i nostri prendono le strade del concept album e tirano fuori un altro grande lavoro. Album che differisce dal loro solito - forse il concept ha influito - in quanto più che di Thergothon, Skepticism e Disembolwement qua bisogna parlare della sacra triade Inglese Bride/Anathema/Lost. Tanti i punti di contatti con i vecchi capolavori doom/death/gothic di quel magico periodo.

    Su Revelation of the red sword degli Svartidaudi mi sono epresso varie volte. La storia dietro il titolo vale già il prezzo del disco. Diciamo che in molti prendono e estremizzano al cubo quello che hanno composto nel disco precedente. In questo caso c'è stata un'opera di sgrassamento e ottimizzazione degli spazi. L'ascolto è pur sempre ostico. Se devo fare un esempio pensate all'evoluzione che ha portato i Deathspell Omega da Si Monumentum a Paracletus. Secondo me è avvenuta la stessa cosa anche per loro, anche se in tono minore ovviamente.


    2019


    Ormai dagli Esoteric mi aspetto solo il meglio. Loro si prendono i loro tempi e aspettano che siano idee e suoni pazzeschi ad arrivare alla loro (unica) mente. Un suono in crescendo, tortuoso e mostruoso. Non posso non accoppiarre A Pyrrhic existence alla coppia The Pernicious Enigma/The Maniacal Vale, ovvero due dischi che hanno titaneggiato e aperto nuove vie nei loro decenni di appartenenza. Ora è l'ora dell'ultimo arrivato in casa degli Inglesi.

    Hidden History of the human race mantiene le premesse continua a regalarci un'altra mezz'ora abbondante di ottima musica da parte dei Blood Incantation. Awakening from the Dream... è un brano della madonna. Il prossimo decennio uscirà minimo il loro disco definitivo e queste sono le "prove generali".

    Misþyrming e Sinmara hanno fatto uscire i loro rispettivi lavori a pochi mesi distanza. I primi erano aspettati al varco dopo il grandissimo successo del debutto Söngvar elds og óreiðu. I nostri con il nuovo Algleymi hanno decisamente rispettato le attese e han tirato fuori dal cilindro un altro coniglio insaguinato. Si passa dal classico assalto francese/islandese di "orgia" a brani con una verve sperimentale come "Og Er Haustið Líður Undir Lok" e "Ísland, steingelda krummaskuð" epiche nel loro incedere. Ci mette la title track posta in chiusura e rimettere in ordine le cose.

    Hvísl stjarnanna dei Sinmara risulta molto più black metal e con molti punti in comune con gli Svartidaudi (membri in comune), anche se rispetto a questi ultimi risultano "melodici" e meno complicati.



    Potrei aggiungere qualcosa in questi giorni. Magari correggere anche le cagate che ho sicuramente scritto. In caso potete insultare @Ωmeditant se non vi aggrada.

    p.s. il miglior brano del decennio è questo:

     
    #37
  8. corpsegrinder jon

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    30 Gennaio 2020

    Pazzesco il fatto che avessi praticamente rimosso i Corrupted citati da mariottide..tempo fa,direi 6/7 anni,li ascoltavo e apprezzavo molto,poi totalmente nel dimenicatoio.
    Forse anche perchè non se ne e' sentito parlare di niente,leggo ora di un paio di ep recenti passabili..fortunatamente la mia memoria un paio di mesi fa e' tornata a funzionare:sgrat:
     
    #38
  9. Utente 30523

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    Guest

    30 Gennaio 2020

    Io li ascolto sempre, soprattutto El Mundo frio. Non riesco a farne a meno.

    Dopo l'uscita di garten der unbewusstheit i Corrupted hanno perso due componenti fondamentali del progetto. l'EP e il singolo dopo non molto significative come uscite. Con loro tutto è possibile, ma la vedo dura quella di avere tra le mani un loro nuovo full.
     
    #39
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  10. Barney Panofsky

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    30 Gennaio 2020



    @Thrashead I nostri amati Power Trip sono arrivati quinti.
     
    #40
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  11. Thrashead

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    30 Gennaio 2020

    È comunque un buon piazzamento :sisi:
     
    #41
  12. SapoMalo

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    31 Gennaio 2020

    Impazzisco a leggere che in ambito doom, black e sottogeneri vari conosciate alla perfezione
    tutti i gruppi più scrausi dell'universo metallico (capiamoci subito, è un complimento!)
    ma in ambito heavy/power/hard rock praticamente nessuno vada sotto il mainstream...:sgrat:

    Cazzo... mi sento vecchio... e strano... :stare:
     
    #42
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  13. ReignInBlood_1986

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    31 Gennaio 2020

    La musica è un universo vastissimo, non si può conoscere tutto

    E non può piacere tutto
     
    #43
  14. ReignInBlood_1986

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    De la Coronilla y Azevedo

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    31 Gennaio 2020

    Poi il power :risate:
     
    #44
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  15. Ωmeditant

    Ωmeditant
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    scemo chi legge

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    31 Gennaio 2020

    per me




    forse perché in quei 3 generi non succede niente di nuovo/diverso? Non lo so, chiedo
     
    #45
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