Il Nuovo Diario degli utenti di TrueMetal.it

Taggatelo tutti: @Hallowed

 

Su questo ti sbagli di grosso. Ho un amico che lavora a Milano per una società di consulenze finanziarie (ha fatto il Master alla London Business School, pagandoselo con un mutuo e gli stipendi messi da parte mentre lavorava per la Bosh dopo la laurea in Ingegneria). L'ambiente è davvero quello da "figa e fatturato" di cui parla il milanese imbruttito, dove tutti parlano di quanti soldi spendono e alla fine si ritrovano a fare le ferie negli stessi posti (Cortina d'inverno, Costa Smeralda d'estate). In quegli ambienti il maglioncino e camicia è considerato abbigliamento da casual friday. Poi che cosa ci posso fare se sono rimasto l'unico vero metallaro della mia compagnia di amicizie? Tutti ormai hanno abbandonato la musica e quei pochi rimasti si sono convertiti all'indie rock italiano. Che vadano a fare in culo gli Zen Circus.

 

@Hallowed mortà

 

Mai nella vita mi sono vestito con camicia e maglioncino sopra

E la parola "maglioncino" è una di quelle che odio di più, da top 3 più o meno

 

Reign mette il maglioncino sotto la camicia. Metterlo sopra lo reputa ridicolo

 

Nella mia immaginazione il “milanese” è l’equivaLente del “terrone”, uno è il “peggio del Nord” e l’altro il “peggio del Sud”, lo chiamo “milanese” perché non esistono termini appropriati. Poi che venga o meno da Milano non importa.

E nella mia immaginazione è sempre di mezza età ma tendente ai 50, rasato del tipo “avevo la calvizie incipiente”, con maglioncino e camicia, appunto, la mani in tasca dei jeans, la schiena un po’ inarcata all’indIetro, il sorriso mezzo schifato mezzo saggio mezzo arrogante, che dice “ma sí, che ne sai, aspetta che te lo spiego io eh!”

Esatto, e “camicia” è tra le Top 10.

Sotto a “cappone” ma appena sopra “topinambur”

 

A me maglioncino e camicia stanno molto bene. Non rientro però nel tuo paradigma milanese: di capelli ne ho così tanti che fatico a pettinarli anche quando sono corti e a causa del ciclismo ho una postura leggermente inarcata in avanti. Ho un sorriso timido e l'unico consiglio che mi azzarderei di dare è su come spinare la birra. Però dovresti proprio vedere quanto sono bello con maglioncino e camicia. Purtroppo non abbastanza da convincere una lesbica a tentare la sua prima esperienza etero.

 

quanto hai ragione

 

In questi giorni ho notato che non indosso un maglione da quando ero un ragazzino

 

Capro diario,

per una volta sarò serio. Sono stato via da casa una settimana e sono andato in Sardegna, perchè io sono lo stronzo bastian contrario a cui fa schifo l'estate e a cui il Bel Mare Blu piace solo se visto dall'interno di un ambiente refrigeratissimo. E non mi si rompano le balle: io la mia settimana a mollo in giro per le spiagge di quell'isola per provare l'esperienza me la sono fatta, ed è stata una tortura. Variopinta ed esteticamente piacevole, in compagnia della mia dolce metà, ma per me è il concetto stesso di "andare al mare" che equivale più o meno con l'andare al rogo per una donna nella Salem di fine 1600. Quindi, quest'anno, vista l'occasione, si va di Natale a Cagliari, che sembra tanto la sigla di un cinepanettone mai girato, ma che a conti fatti è stata, almeno in parte, una lunghissima puntata di Man VS Food, col "man" in questione felicemente sconfitto da cinghiali in tutte le salse, trattalia, porchetto (perchè son capitato in una famiglia che se dico porceddu mi sgridano) e seadas come se piovessero. Per il resto è stato un gran bel gironzolare su e giù per i meandri di quella città, preso a schiaffoni dal vento che a momenti mi faceva fare un gran volo giù dal Bastione e facendo fare un allenamento da sportivo alle mie povere gambe abituate alla pianura, il tutto coadiuvato dalla mia sempre immancabile dolce metà e da Sua Santità CTM (che se sei abituato ai mezzi pubblici di Ravenna sembra il paradiso).
In tutto questo però la compagna più costante è stata una strana sensazione serpeggiante a cui ancora adesso non riesco a dare un nome. Una sensazione che, tornato qua nella bassa in mezzo alla nebbia, si è fatta ancora più forte.
Sai, diario, a me la nebbia piace...e mi sto accorgendo che forse è l'unica cosa che mi piace veramente di sto buco umidiccio da cui scrivo (a parte il cibo, ma quello è tutto un altro discorso...). Sarà forse il paragone tra città e campagna, ma non è neanche quello: qua da me, in qualsiasi periodo dell'anno, le città non sono altro che dormitori per vecchi scorbutici, sempre più tendenti all'aspetto cimiteriale della questione, ma mancanti di qualsiasi caratteristica che possa renderle interessanti. Ravenna? Un ammasso di ruderi abitato da morti. Forlì? Solo morti, senza ruderi. Cesena? Ci prova ma senza impegno. Rimini? Una buffonata (a esser buoni). In pratica la Romagna, a pensarci, mi sembra sempre di più un enorme buco, quasi come il Nulla della Storia infinita, un posto dove sembra tutto così tranquillo semplicemente perchè è morto.
In tutto questo, io, da bravo morto, mi sa che mi son beccato una bella "suonata" in quest'ultima trasferta. Li c'è qualcosa di vivo, pur con tutti i suoi difetti (alcuni che ho visto e altri che mi hanno raccontato)...e me ne han fatto sentire l'odore troppe volte perchè potessi rimanere impassibile.
Insomma, tagliando corto: se non avessi un lavoro ormai fisso qua e per qualche miracolo mi trovassi due milioncini in tasca (quanto basta per campare senza dover lavorare), oppure se, cosa praticamente impossibile, riuscissi a trovare lavoro la....beh, mi sa che manderei beatamente a fanculo Romagna Mia una volta per tutte.

 

Rimini d'estate non sarebbe male, come la riviera romagnola, hanno un loro perché se ti piace ovviamente la movida (per il mare no comment).
Per il resto, zona più triste mai vista (la stazione di Russi sarebbe perfetta come copertina di un disco depressive bm) . Poi i romagnoli son strani, per me: vecchi che mangiano cappelletti in brodo a maggio, quando appare già la calura estiva, vecchi che parlano il loro dialetto incomprensibile, dando per scontato che tu debba saperlo, vecchi che ti guardano male perché non t'hanno mai visto prima o ti danno dell'africano a muzzo (lol) perché sembri diverso. Insomma il problema son i vecchi.
(in realtà anche i giovani non se la passano benissimo. Mi son lasciato con la tipa, perciò aspetto e spero di andarmene da questo buco di merda).

 

E' per quello che definisco Rimini una buffonata: è un circo che esiste solo per quel motivo (e che comunque ormai è totalmente in mano ai russi) e, finito il periodo della gozzoviglia, ritorna a essere un cimitero, abitato da personaggi che mi stanno ancora più sulle palle degli altri romagnoli, visto che loro si sentono pure in dovere di fare gli allegroni senza riuscirci (fonte: sono riminese da parte di madre, conosco il male della bestia).
La stazione di Russi va bene se vuoi far sparire qualcosa nel nulla: abbandoni qualsiasi oggetto e dopo cinque minuti non lo trovi più (fonte: a Russi ci abito, e non c'è giorno in cui qualcuno non si lamenti dei furti, principalmente di biciclette).

Il discorso sui cappelletti è a parte: pure io li mangerei anche se abitassi dentro un vulcano in eruzione...è forse la cosa meno strana.

Riguardo il dialetto...fidati, è meglio se i vecchi ti parlano con quello invece che in italiano, perchè almeno il dialetto lo sanno. L'italiano no, e capiresti ancora meno.

I giovani qua iniziano a ragionare esattamente come i vecchi intorno ai 35 anni. Io cerco di godermi questi quasi 6 anni che mi mancano, poi spero o di assorbire influenze esterne o di tagliare la corda.

 

Se avessi anche io qualche bel risparmio mi comprerei una villa, in Sicilia, piccola fronte spiaggia, un lavoro a mio figlio Autistico, mi piacerebbe anche avere 3 cani e 2 gatti..

 

Mi sa che io ero a Ravenna mentre tu eri a Cagliari

 

P.S. Lecco non é brutto, ma il mare della Sicilia........