Mayhem

Attenzione, non sono così drastico, ma neanche entusiasta.
Però devo dargli qualche ascolto più approfondito.

 

Rimango in vita solo per leggere questa intervista.

 

Aspetto la seconda parte per iniziare. In genere non mi piace interrompere quando devo passare da un tomo ad un altro

 

Risacoltato, mi annoia

 

Ci sto provando, ma l'entusiasmo iniziale dato dalle canzoni pubblicate nelle settimane precedenti sta scemando all'ascolto dell'album completo. Con questo non voglio dire che sia oggettivamente un pessimo lavoro, solo che non riesce a trasmettermi nulla. E quando un album non mi trasmette nulla, in realtà significa che mi trasmette noia.

 

Dopo averlo ascoltato l'unica cosa che posso dire è che la scena black underground partorisce continuamente troppi bei dischi per perdere tempo con questa roba qua. E' l'esempio più lampante del mantra "se l'avesse pubblicato un gruppo sconosciuto non se lo sarebbe cagato nessuno", e a buon diritto aggiungerei io.

 

Ascoltato solo adesso il nuovo album, di questi tempi sto riducendo il metal.
Copia spudorata di De Misteriis. Così su due piedi non riesco a capire se è un disco messo in ombra o indebitamente pompato dalle aspettative. Il sound è ottimo ed è quel sound, ma proprio quello al punto che sembra una cover-band, per quanto brava.
Francamente si sente troppo la mancanza di personalità. È scolastico.

 

Riascoltato per l'ennesima volta e boh, io non vi riesco a capire...
A me continua a suonare ottimamente e non mi annoia affatto, poi copia spudorata di De Mysteriis fino a un certo punto, ci sono molti nuovi e freschi elementi che in quel disco non c'erano (basta ascoltare Falsified and Hated per esempio), io ci sento più elementi in comune con Wolf's Lair Abyss per dire e gli unici brani che sembrano usciti spudoratamente da DMDS sono Malum (che è tra i brani migliori tra l'altro) e Everlasting the Dying Flame (che non ha caso è una bonus track), il resto contiene elementi che lo differenziano da quel disco là seppur certi riff qua e la e la voce di Attila in generale riprendono l'atmosfera malefica di quell'album.
Poi il discorso di damagedone lascia il tempo che trova, è ovvio che ci sono band underground che spaccano ma che c'entra questo con i Mayhem? Questo discorso poteva anche valere fino a quando facevano uscire Esoteric Warfare, ma dopo che finalmente dopo anni che fanno uscire un album (scusate il termine) con i controcaxxi imho questo discorso ha poco senso e se bisogna fare il paragone non bisogna farlo con band underground ma con band della stessa importanza, cosa hanno fatto uscire le altre band? I Darkthrone vanno a gusti (a me personalmente piacciono) e vengono da anni in cui si erano allontanati dal loro classico black, i Satyricon si sono persi del tutto, gli Immortal hanno splittato facendo uscire un album a nome Immortal (buonissimo) e due album a nome Abbath (niente di che), i Dimmu Borgir bleah, gli Emperor non fanno un disco da anni, i Watain meh, i Marduk fanno il minimo sindacale etc. Ora che i Mayhem si redimono dopo anni di "sperimentazioni" fanno uscire un solidissimo album "old school" si storce il naso, a me annoiava sentire quella pseudo psichedelia di Ordo ad Chaos con un Attila osceno e una produzione vergognosa e ancora di più mi irritava sentire Maniac cantare come Ice Cube e sentire pseudo pezzi trip hop in Grand Declaration, per me con questo Daemon hanno realizzato un album di molto superiore agli album recenti di altri loro colleghi illustri (norvegesi e non).

 

Ma no, è un buon album, nemmeno avevo letto i commenti precedenti. Grande il sound, ottima tecnica, ottima produzione, ottimo Attila quando non esagera, ottimo tutto, eccetto la personalità.
Semplicemente non mi risulta necessario, nel senso proprio che non ne ho bisogno io, perché alla fine ormai è un disco su un milione e l'etichetta Mayhem trova il tempo che trova.
Tra l'altro qui ci si confronta direttamente con un album - De Misteriis - reso leggendario dalla sua "aura", dall'atmosfera in cui tutti erano immersi al tempo della lavorazione, mentre al contrario questo suona particolarmente tecnico e freddo. Tant'è che mi chiedevo se i paragoni col passato gli siano d'aiuto o d'impaccio.

I dischi della fase industrial-black non li ho proprio ascoltati a priori

 

Peste Noir, che devo dirti, io non sono riuscito a entrarci in sintonia. Forse dipende dal fatto che in questo momento mi attirano sonorità diverse, non so, però al momento non mi lascia nulla di particolare. Ci riproverò più avanti.

 

Neanch'io. Come ho detto, è tecnicamente un buon disco, c'è classe, ma anche un che di scolastico e costruito.
D'altronde la copertina lo rappresenta benissimo: tanto ben fatta quanto ovvia.

 

Ecco delle bonus track da Daemon, sono le cover di Evil Dead dei Death, The Truth dei Death Strike e Disgusting Semla dei Morbid: