Epic Metal

Uè che palle 'sta storia...per tre parole su un libretto vedi che polverone. Ma chissene anche

 

GLORIOSO! mi arriva a breve

 

recensione pubblicata su Metal Shock.

 

Recensione: I'm Alive - Cirith Ungol

 

Che poi nonostante tutto io paradise lost lo adoro come i precedenti, e gli ultimi pezzi sono l'apice della loro carriera

 

Probabilmente il live più mastodontico degli ultimi anni insieme a quello di awaken the guardian...

 

poi lo ascolterò con calma

 

... e invece sul corto periodo, dico: "He who walks...", nonostante sia un pezzo decisamente solare e atipico per gli AK,si è guadagnato il mio cuore.
Pezzo incredibile.
Ammetto che la linea vocale mi ricorda un pezzo (sconosciuto a tutti presumo) degli Stigmata IV. Ma è letale. Bellissimo. E ha un refrain che per certi versi è la sintesi che ho sempre sognato di ascoltare tra l'Epic Metal puro e un refrain alla Blind Guardian. Non avrei mai pensato di scrivere una cosa del genere, è invece... eccomi. L'Epic è davvero un genere a sé stante, e questa band lo sa fare in una maniera tutta sua.

Canzone fuori scala

 

Scusami, se puoi: ho provato a intavolare una discussione basandomi sul booklet.
Che cretinate.

Questo dovrebbe essere un forum: un po' triste limitarlo a diventare una lista della spesa collettiva in cui si consiglia quali CD comprare e quali no.

Ma di questi tempi ogni divergenza di opinione genera scontri, quindi la discussione è da evitare.

I

 

Non posso fare a meno di pensare che chi critica queste prese di posizione sia schierato dalla parte opposta: non volendo esporsi troppo, ipocritamente, solleva obiezioni pretestuose per negare l'evidenza.

Argomenti come "Siamo su un forum di musica, parliamo di musica, non di politica......" o "Sono testi che possono essere interpretati in molti sensi", "Si può essere europeisti senza essere pro Unione Europea" fanno sorridere, se non preoccupare.

P.S. personalmente ho molte riserve sul ruolo e l'azione dell'Unione Europea, ma non prendiamoci in giro con argomenti inconsistenti come i succitati....

Detto questo torno nel mio cantuccio: scrivo assai raramente ma è sempre un piacere leggere questo topic, specialmente quando la discussione si innalza su temi non banali. Non ascolto più musica con costanza come anni fa, ma queste ultime pagine mi hanno fatto venire voglia ascoltare quest'ultimo AK.

 

Ok, quindi serve questo per far venir voglia di ascoltare un disco, stiamo messi bene.
Mi spiace ma non concordo con nulla di questo ultimo tuo post, le ragioni sono già state esposte e non mi va di trasformare questo topic in quello sulla politica (già chiuso tra l'altro). E poi lo scontro lo hai visto solo tu, si è parlato e punto (a mio parere pure troppo e si è finiti ot). Sicuramente non ho visto nessuna presa di posizione ideologica, e, anzi, trovo che ideologico sia il tuo intervento. In sostanza Dreki ha sollevato legittimamente una questione, ma tutti si doveva tacere o approvare....ma che discorso è? Bah. Dal canto mio, su questo argomento ho chiuso (con più di qualche sbadiglio a questo punto). Sicuramente mi fa riflettere il discorso "dopo 3 parole nel booklet e il discorso intorno, mi è venuta voglia di procurarmi il disco", soprattutto se seguito da accuse di interventi ideologici verso altri utenti.

 

Ed ecco perché non ho scritto nulla a riguardo benché l'avessi notato al giorno 1.

In ogni caso, tornando al disco, concordo con te su "He who walks" e rilancio con "The innermost light" in quanto a positività in casa AK.
La mia preferita per ora, misurata con l'infallibile brividometro, resta Chariots

 

Siamo davvero alle sfumature.
Da giorni ho in testa solo quel disco.
Sono sempre più convinto che sia il mio album preferito di Epic Metal degli ultimi 20 anni, a parimerito con The Eternal Battle dei DoomSword, anche per il fatto che a questi livelli di eccellenza non ha senso stilare classifiche. Se anni fa mi avessero detto che alle soglie del 2020 una band sarebbe stata in grado di far uscire una roba del genere, non ci avrei mai creduto.
Un delirio di Epic Metal.
Un manuale, una sintesi, un monumento, un paradigma, un TUTTO.
Cazzo.

 

Se pensi che durante il lungo stop dopo The White Goddess, per vari motivi e sfighe personali, abbiamo seriamente rischiato che si sciogliessero...tornare con un album del genere ha ancora più peso e importanza.
Visto che sognare è gratis: una bella data italica da coheadliner Doomsord e Atlantean Kodex?
vincessi al superenalotto pagherei io