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Esteri & News from the World

Discussione in 'Attualità e Cultura' iniziata da Disciple_Of_The_Watch_, 15 Ottobre 2019.

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  1. Disciple_Of_The_Watch_

    Disciple_Of_The_Watch_
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    Tempus edax rerum

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    15 Ottobre 2019

    ok, ci provo, speriamo di ricevere la benedizione dei mods :lookaround:

    Che cosa dovrebbe essere sto topic ?

    Un angolo in cui riportare le ultime novità dal mondo con un focus particolare sulla cronaca e sulla politica estera (poi oh, se ci sono notizie di attualità di una certa rilevanza non strettamente politiche -tipo mega sparatoria negli usa per dire- se ne può parlare, perché no)

    Quindi NON CE NE FREGA NIENTE DELL'ITALIA. Cronaca nera rosa gialla turchese italiana, politica italiana, news dall'Italia di qualsiasi tipo ? Non sono roba per sto topic (anche perché poi si creerebbero i soliti casini che hanno portato alla chiusura delle 245456 reincarnazioni di Politica Italiana). Fate finta che il paese non esista :hihi: (sento già le urla di gioia di neoborbonici e tankIndipendentisti veneti assortiti:lookaround:)

    Quindi ultimissime news:



    Forse trump si è svegliato, ma non credo che i turchi si fermino ora. Il guaio è fatto



    Prime condanne per i leader regionalisti catalani che tentarono di proclamare l'indipendenza dalla Spagna due anni fa. Grandissime proteste a Barcellona, aeroporto bloccato (e i miei che bestemmiano perché ci devono viaggiare tra tre settimane :lookaround:) ecc.ecc.



    -17 giorni al limite entro il quale il Regno Unito deve sloggiare dall'Unione. Non sappiamo se ci saranno altri prolungamenti, un accordo in parlamento non è stato ancora trovato. La regina oggi ha aperto l'anno parlamentare leggendo il solito discorso scritto dal Primo Ministro in carica con gli obbiettivi per l'anno venturo. I commentatori l'hanno descritto più come un discorso da campagna elettorale che altro (i conservatori praticamente hanno perso pezzi ogni giorno da giugno in poi, quindi nuove elezioni possono essere alle porte).



    Continuano le proteste ad Hong Kong.
    Onestamente dopo un po' ho smesso di seguire gli aggiornamenti da questa parte del mondo.
    Se non sbaglio la governatrice il mese scorso ha ritirato la legge che rendeva più facile l'estradizioni di residenti hongkonghesi verso la Cina continentale ma le proteste sono andate avanti, con obbiettivi che vanno dall'amnistia per tutti gli incarcerati negli ultimi 3 mesi alla richiesta di maggiori tutele per l'autonomia e la democrazia di Hong Kong (la quale perderà lo status speciale che la caratterizza nel 2047), con qualcuno che si spinge oltre e richiede l'indipendenza. Xi Jinping ha affermato ieri, nella tipica moderazione che contraddistingue gli alti funzionari dello stato cinese, che chi mira a rompere l'unità dello stato finirà per avere "ossa rotte e corpi maciullati". Benaugurante :ops:



    E poi ci sono state le amministrative in Ungheria con Budapest che nonostante tutto viene vinta dalla opposizione al partito di Orban; le elezioni in Tunisia che hanno visto vincere un partito islamista (il governo uscente era laico e moderato) quindi vedremo come si evolverà la situazione; la Spagna in cui si rivota a novembre per la quarta volta in tre anni perché le sinistre non hanno trovato un accordo per formare un governo (tutto il mondo è paese, ma non divaghiamo con parentesi riguardanti lo stato a forma di stivale composto da 4 vocali e due consonanti:lookaround:) ecc.ecc.
     
    #1
    Ultima modifica: 15 Ottobre 2019
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  2. cattivone

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    Maledetta tana delle tigri.

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    15 Ottobre 2019

    Sulla Brexit potrei parlare per giorni quindi adesso non ho tempo di scrivere qualcosa di veloce.

    Degli Stati Uniti ormai fregacazzi, fintanto che c'è Parrucca è impossibile fare una qualsiasi previsione a breve termine. Tanto vale starsene seduti a godersi lo spettacolo, quando avranno un qualcuno di stabile emotivamente, mentalmente e politicamente se ne potrà tornare a parlare.

    Ecco, su Hong Kong qualcosa da dire l'avrei.
    Vista la posta in palio, le manifestazioni che vi si sono tenute hanno la mia simpatia (per quel che può valere). La mia opinione personalissima però, è che abbiano fatto una cazzata. Hanno ottenuto quello che volevano, dopodiché hanno CONTINUATO a protestare per ottenere di più.
    Non dico che le nuove manifestazioni siano per motivi futili (tutt'altro), ma così facendo le proteste perdono di efficacia. Hai ottenuto quello che volevi, devi smettere, altrimenti rischia di passare il messaggio che "è inutile cercare di accontentarli, non sono mai contenti" e finisci col legittimare in sostanza quelli che ti danno contro.
     
    #2
  3. requiemscript

    requiemscript
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    Bradipandoom (cit.)

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    15 Ottobre 2019

    Secondo me ad Hong kong stanno facendo le prove generali per i casini che scoppieranno quando arriverà la fatidica data del "si ridiventa Cina al 100%". Roba che Piazza Tienanmen al confronto potrebbe essere una passeggiata.
     
    #3
  4. IAmTheLaw

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    15 Ottobre 2019

    Raccolgo l'invito di Disciple. Penso di essere stato un po' frainteso:

    Io condivido quello che dici: ma proprio per quello, anche tu converrai che non vale lo stesso discorso per tutti.
    Io non parlavo di quel servo di Ozil, che chiama Erdogan a fargli da testimone di nozze, e lascio nel limbo pure la posizione dei vari Emre Can: il punto è che le foto che hanno fatto scalpore sono quelle della nazionale, e li lì in mezzo ci sono vari giocatori che stanno in patria, e che non hanno carriere scintillanti. Sicuramente molti di loro quel gesto l'hanno fatto in maniera convinta: ma sono più che sicuro che sia stata fatto in esecuzione di precise direttive, e li azzardati a disattenderle. Non possiamo aspettarci qualcosa dal calciatore, che è il circense di regime.

    Sulla tua frase "non ci si indigna solo con USA e Cina", beh, volevo dire proprio questo: non possiamo fare i bravi moralizzatori con i Demiral di turno, e poi a maggio giocare la finale di Champions a Istanbul e stringere la mano sorridenti ad Erdogan. Devono essere le istituzioni a prendere l'iniziativa: poi, una volta fatto questo, la censura al "calciatore di regime" sarà una logica conseguenza.

    In parte rispondo anche a te con quello che ho scritto sopra.
    Preciso comunque, visto che ci siamo: con me sui turchi nazionalisti sfondi una porta aperta. Ho avuto il "piacere" di conoscere, all'università, due fratelli turchi che frequentavano il mio corso: in confronto un militante semplice di CasaPound è un pacifista tollerante e inclusivo. Un misto di patria, religione e odio per il diverso che faceva, letteralmente, paura, dei veri e propri fascisti (e odio sto termine usato a cazzo): ma basta aprire il loro profilo Facebook per rendersene conto. Persone con le quali hai voglia di parlare di integrazione o di condivis culturale.
    Ovviamente venerano Erdogan.

    Non ho esperienze dirette sul suolo turco, ma non credo che tutta la popolazione sia così: per converso, neppure tutta la nazionale sarà composta da soggetti simili. Eppure faranno tutti i bravi soldatini, e onestamente non mi sento di puntare il dito su di loro, se poi inseriamo la Turchia nell'élite del calcio europeo e chiudiamo allegramente gli occhi.
     
    #4
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  5. Monk

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    15 Ottobre 2019

    Ok, sostanzialmente la vediamo in maniera simile. Se facciamo dei distinguo tra quelli che vivono in patria e respirano a pieni polmoni l'aria pesante del governo Erdogan, ok, ci possono essere direttive precise che loro, invasati o no, sono costretti ad accogliere.
     
    #5
  6. Legend

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    15 Ottobre 2019

    Ma su quello che fanno e dicono i giocatori turchi, anche se è passato quasi un secolo (Ma certe cose non cambiano mai), guardate le foto del mondiale del 34 e 38: i giocatori italiani salutano col saluto romano, ci fossero stati i social media all'epoca non pensate che avrebbero fatto come i turchi oggi?
     
    #6
  7. Barney Panofsky

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    15 Ottobre 2019

    Sulla vicenda siriana non saprei davvero da dove cominciare. Una vergogna per l'intera comunità internazionale, dove Erdogan interpreta "solo" il ruolo del carnefice (ma d'altronde, dopo il presunto colpo di stato fallito, la Turchia è scivolata in una condizione politica e sociale peggiore persino di quella vissuta nel periodo di Ataturk). Dagli Stati Uniti che abbandonano i curdi al loro destino (perdendo qualsiasi affidabilità e capacità d'influenza in quello scenario), a Putin che fa il doppio gioco, promuovendo prima l'accordo tra curdi e siriani per poi lasciare spazio libero a Erdogan, e infine l'Unione Europea che si fa tenere per le palle a causa dei problemi legati alle rotte migratorie del medio oriente. Grazie al c***o che ora minacci l'embargo delle armi, peccato che ormai sia come smettere di innaffiare un fiume in piena. In tutto questo, i curdi sono dovuti scendere a patti con Bashar Al-Assad e abbandonare le prigioni in cui erano rinchiusi i militanti ISIS, che ora avranno gioco facile per fuggire e non voglio nemmeno immaginare cosa faranno. E Trump ci ammonisce affermando che avremmo dovuto far rimpatriare prima i foreign fighters europei. Schizofrenia pura.
     
    #7
  8. DarkWing

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    15 Ottobre 2019

    Infatti.
     
    #8
  9. Vittorio

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    Poi vediamo.
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    15 Ottobre 2019

    .
     
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  10. Barney Panofsky

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    15 Ottobre 2019

    Quoto
     
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  11. IAmTheLaw

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    16 Ottobre 2019

    Comunque @Disciple_Of_The_Watch_ ha buttato tanta carne al fuoco, a prescindere dalla Turchia.

    Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate delle condanne agli indipendentisti catalani: ovviamente conciliando la visione strettamente giuridica (per la quale sono inattaccabili) con quella politica.
     
    #11
  12. Disciple_Of_The_Watch_

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    16 Ottobre 2019

    Il tema dell'autodeterminazione dei popoli è sempre spinoso ma onestamente faccio fatica a capire la posizione di Puigdemont and co.
    La Spagna è vero che ha un passato con stato fortemente centralizzato che prevaricava i diritti delle minoranze linguistiche, ma la Spagna di oggi non è quella di Franco. La Spagna è tra i paesi più decentralizzati d'Europa (paesi federali esclusi), la Catalogna è seconda solo ai Paesi Baschi per autonomia concessa (concessa va rimarcato come termine, perché tecnicamente lo Stato centrale può ritirarla) dallo Stato centrale.
    Inoltre abbiamo un movimento indipendentista che non raccoglie il consenso di nemmeno la metà della popolazione catalana (numeri alla mano non hanno mai avuto più del 50% dei voti alle elezioni locali le formazioni indipendentiste), in un territorio che gode di ampia autonomia i cui cittadini non subiscono discriminazioni di fronte alla legge e vedono tutelate da questa le proprie specificità linguistico-culturali.

    Difficile pensare alla Catalogna come ad un'area oppressa, sulla quale viene esercitato un controllo per mezzo della forza da uno stato centrale/stato colonialista che viola i diritti umani :hihi:
    Poi oh, sulle condanne ai leader indipendentisti, onestamente come pene mi sembrano pure troppo severe, avrei capito se avessero cercato la strada cruenta della lotta armata...

    Per me comunque la Spagna può porre fine a tutto questo cambiando la costituzione e diventando uno stato pienamente federale in cui i diritti delle entità federali siano garantiti nella costituzione e per tanto irrevocabili senza un ampio consenso parlamentare (e tra i soggetti federali).
    Non sono un veggente ma una mossa simile può porre fine a problemi di questo tipo, non credo che dia inizio a spinte centrifughe (anche perché per me molti indipendentisti alla fine puntano a questo, con la classica tattica del chiedo 10 per ottenere 5 :hihi:)
     
    #12
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  13. Barney Panofsky

    Barney Panofsky
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    16 Ottobre 2019

    Quoto tutto (questo è quanto mi è stato riferito anche da una mia conoscente murciana) e aggiungo solo una cosa: non conosco l'ordinamento giuridico-penale spagnolo, non so quali forbici edittali fossero previste per le fattispecie di reato imputate ai separatisti catalani, quanto siano indipendenti i pubblici ministeri dal potere esecutivo e quali siano i criteri discrezionali di cui dispone la magistratura giudicante nel determinare la pena, ma sanzioni detentive così pesanti non hanno di certo aiutato a sedare le contestazioni. Forse i separatisti avrebbero protestato a prescindere dalle gravi sentenze di condanna ma in questo caso si è fornito loro un ulteriore pretesto. La freddezza del giudizio imporrebbe di non tenere conto delle conseguenze sociali derivanti dalla sanzione penale ma in questo caso ho l'impressione che i giudici abbiano ecceduto in senso inverso.
     
    #13
  14. IAmTheLaw

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    16 Ottobre 2019

    Concordo su tutto.
    Sono anche convinto che quelle pene, da un punto di vista politico, siano un autogol. Alla fine c'è poco da fare, è un discorso che travalica il giuridico: 10 anni di carcere gli odierni ordinamenti occidentali li sfoderano raramente, e l'impressione è che si sia voluto usare il pugno di ferro dall'inizio alla fine per dare un avvertimento ai posteri.
     
    #14
  15. The Neuromancer

    The Neuromancer
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    16 Ottobre 2019

    Però aspetta...nel merito della nazionale turca ciò che dici è certamente condivisibile ma bisogna anche tenere conto che - e riprendo le tue considerazoni sul voto contro Erdogan a Istanbul - la Turchia non è fatta di soli centri maggiori e tantomeno solo di Istanbul, città che ha un passato e un presente di apertura per non dire di interscambio con l'Occidente, in tutte le accezioni possibili che questo termine può assumere. Ovviamente non conosco il retroterra culturale dei calciatori della nazionale ma un conto è parlare dei maggiori centri urbani e della capitale, un altro è prendere in considerazione i territori dell'Anatolia, zona dove Erdogan ha sempre avuto cospicue fortune elettorali...

    In secundis ricordiamoci che il potere secolare in Turchia (vedi Mustafa Kemal detto Ataturk) ha sempre assunto connotazioni tutt'altro che concilianti nei confronti delle minoranze etniche e religiose (vedi genocidio armeno).

    E ovviamente i calciatori che sono come tutti gli altri non possono essere immuni a tutto ciò.
    Detto questo c'è anche il fattore paraculo che in tutte le epoche - non di meno sotto le dittature - ha un certo ruolo: Hakan Sukur che si è opposto alla deriva autoritaria di Erdogan è rimasto a Los Angeles con una pasticceria e tutti i beni in patria gli sono stati confiscati; altri come un giocatore NBA, di cui non ricordo il nome, non vedono parenti e amici da decenni...insomma assumere pubblicamente certe posizioni non è affatto comodo...
     
    #15
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