Tool

All'epoca io ero ancora un fedele cliente dell'unico negozio di dischi del paese, ora chiuso da diversi anni. Non acquistai 10000 days al momento della sua pubblicazione, non ero ancora un fan dei Tool.
Credo che il discorso sia più complesso e non legato soltanto ai metodi di fruizione della musica. Ora, con tutto il rispetto per gli utenti di quel topic, ma nel leggere quanti acquisti vengono effettuati qui: La vostra discoteca , io sinceramente mi chiedo come sia possibile assimilare in così poco tempo un numero così elevato di album. Parliamo di copie fisiche, quindi l'esatto opposto dello streaming o del download illegale. Poi magari si tratta di album già ascoltati ed inseriti da tempo in un'ipotetica lista della spesa, oppure acquistati sulla fiducia, nell'attesa di poterli ascoltare quando si avrà il necessario tempo libero. Ecco perché credo che l'ascolto compulsivo delle sempre più numerose uscite discografiche possa assumere forme diverse e sia legato a fattori personali, piuttosto che tecnologici o generazionali.

 

Se ti interessa ti porto la mia esperienza: i dischi prima li scarico da Internet, magari sono già disponibili giorni prima della data ufficiale, poi solo dopo ripetuti ascolti e se li trovo a buon prezzo li compro, ma spesso passa più di un mese.
Poi dipende da quanto tempo uno dedica ad ascoltare musica: grazie ai turni io per esempio spesso passo l'intero pomeriggio di ogni giorno ad ascoltare musica, aggiungi l'ascolto in macchina, quindi ne ascolto tanti e tante volte di dischi.

 

Una volta anch'io li scaricavo. Ora li ascolto su Youtube (ormai si trova qualsiasi cosa) e se mi piacciono li acquisto, magari non subito ma quando ho disponibilità finanziarie, però con una frequenza decisamente inferiore rispetto agli utenti di quel topic.

 

Magari sono tutti pieni di soldi

 

Non è un problema di soldi ma di tempo. Ma il tempo è denaro! (cit.)
Non riuscirei davvero ad ascoltare tutti quegli album. Quantomeno, non in maniera approfondita. Anche perché quando trovo qualcosa che apprezzo davvero difficilmente lo tolgo dal lettore dopo appena una settimana.

 

Ovviamente la mia era una battuta (ma mica poi tanto..), ma penso che tante persone acquistino tanti cd più per collezionismo che altro: è quasi compulsivo, come gli accumulatori seriali, comprano comprano e si vedono lo scaffale stracolmo di dischi. A vent'anni lo facevo anch'io, però più perché accanto al nuovo dovevo recuperare il vecchio, oggi giorno tra una cosa e l'altra mi sono limitano a quei quattro, massimo cinque cd al mese. Meglio pochi ma buoni.

 

Bei tempi, ma forse era il caso degli anni '90 e precedenti, non certo di 13 anni fa. Poi se il mercato è andato a meretrici, boh...si dice da tantissimo tempo, ma son tutti ancora lì.

Ma ripeto, era così anche 15 anni fa, quando con internet iniziavi a vedere che potevi aver accesso praticamente a tutto, prima illegalmente, ora facendo diventare legale quello che legale non era (Spotify e compagnia bella, di cui infatti si lagnano pure gli stessi artisti, che però abbozzano perché pochi ricavi sono sempre meglio di niente).
Alla fine non tutto viene per nuocere, perché è per molti è un piacere scoprire più band del proprio genere preferito, poi non so il caso specifico del topic, ma ad esempio io molto spesso acquisto dischi che non ho avuto modo di comprare in passato, ma che già conosco molto bene.

 

Cosa aggiungere, meraviglioso, fantastico, ipnotico, molto TOOl .
13 anni di attesa sono un po troppi, album atteso con ansia e sofferenza, ma loro se lo possono permettere, si possono permettere anche tutta la sfacciataggine che hanno col mondo intero, io li ho sempre considerati i Van Gogh della musica, unici, inimitabili, ti portano in paradiso e subito dopo ti ritrovi all'inferno, quando li senti ti strappano l'anima e se la tengono per tutto l'ascolto dei loro capolavori, album tra loro simili, ma diversissimi, simili perchè ascoltandoli senti subito che sono un marchio TOOL, diversi, perchè ascoltarli sono viaggi spirituali unici tra loro, in tutti e 5 c'è il loro lavoro minuzioso e certosino, fino al millimetro di ogni dettaglio, comunque in tutto quello che fanno, cd, video, concerti è li e si vede oltre ogni spazio tempo, si assapora, ci si ubriaca e ci si inebria di lei è palpabile si vede tutta la forza, la magia e la bellezza dell'AENIMA DEI TOOL.

 

Ma io infatti non è che critico Internet in toto, ma piuttosto l'uso eccessivo che oggi se ne fa per far sentire prima un disco tra un video e l'altro; anzi proprio l'uso di Internet fa scoprire come hai detto tu gruppi magari semisconosciuti che piacciono e che magari altrimenti non riusciresti a venirne a conoscenza. Basti pensare a quanti piccoli gruppi oggi fanno uscire i loro primi album solo su piattaforme online, e personalmente ne ho scaricato diversi di questi cd proprio perché altrimenti non li trovi in commercio.
Diciamo che manca il contatto fisico col negoziante di fiducia che trovavo una cosa molto sentita e bella.

 

Infatti, altro che "limitarsi"... io non ne compravo così tanti nemmeno nei primi anni di bulimia musicale.

Comunque niente, Descending e Pneuma due capolavori dritti dritti tra i classici della band. Il resto tra il buono e il trascurabile.

 

Io per ovviare al poco tempo per poter ascoltare sto pensando di cercare lavoro presso un negozio di musica. Così giusto per diventare povero e morire male.

Tornando I. T.
Ho trovato un'enorme differenza ascoltando alcune canzoni in cuffia. Pneuma è un orgasmo.. Multiplo.

 

assolutamente no, e questo dei tool va a rimpinguare una wishlist che tende ad infinito...
Avere avuto la possibilità di ascoltare l'intero album in streaming è una cosa che anni fa non avremmo mai immaginato, comunque ben venga la tecnologia ma con moderazione!

 

Il difetto congenito del disco è l'esiguo numero di brani, nonostante il minutaggio. Escludendo Chocolate Chip Trip, interessante ad un primp ascolto, ma destinata a vincere il premio "skip" del decennio, abbiamo solo 6 brani. Alcuni di questi hanno la tendenza ad essere dilatati sotto forma jam session, hanno il loro perchè, ma anche una rottura rispetto al sound continuamente in mutazione dei dischi precedenti. Inoltre Culling voices per buona parte sonnecchia troppo.
Il disco è di valore (quanto lo sapremo nel futuro prossimo) ma abbondantemente dietro i precedenti (e questo lo si può dire dopo una settimana). D'altronde era prevedibile guardando semplicemente il lasso di tempo per pubblicarlo.

 

C'è meno sostanza, verissimo.Sound rarefatto fino allo spasimo e robe "inutili" come CCC e la prima parte di Culling Voices... Ma i picchi qui sono clamorosi, a mio parere. Nulla su 10000 Days è al livello di Descending o Pneuma, nemmeno Wings.