Manowar

che più o meno è il livello degli indignatissimi convinti che DeMaio si diverta a tirare il pacco all'Hellfest o che trami nell'ombra per spillare più soldi possibili ai poveri fans sprovveduti
e purtroppo questi pseudo-complottari sono tanti...

touche. Giorgio Mastrota trovo sia una delle poche che merita

sarò io, ma non apprezzo tanto l'ironia su uno accusato di possesso di materiale pedopornografico, senza considerare che molti aspetti "parodistici" da molti vengono presi molto sul serio

è un tipo di umorismo che non apprezzo: e non perchè parodizzino i Manowar, è che lo trovo, nella maggioranza dei casi, proprio basso; a livello delle battute sui ciccioni.
poi sarò io, di nuovo , ma preferisco dare spazio a band che hanno idee completamente originali

 

Le cacca e le battute sui ciccioni sono un evergreen, ci hanno fatto sopra filmografie intere.
A mio parere nulla dovrebbe essere preso troppo sul serio, altrimenti si finisce in un ambito che è il contrario della serietà, e pure gli argomenti validi perdono efficacia.
Così come il troppo machismo diventa parodia del machismo, che poi è omosessualità bella e buona.
Una bella risata fa sempre bene. Io sono un pelato, ma mica mi offendo per le battute sui pelati, così come trovo ridicole le persone che si sentono parte di una categoria e stanno sempre sull'attenti per captare battute che li possano offendere. E vale per i pelati, i ciccioni, le etnie ecc.
Io ho amici di colore e ci si prende x il culo dal mattino alla sera anche pesantemente, e si ride pure pesantemente, in massima amicizia. Ogni argomento può essere sdoganato usando ironia e cervello. I manowar con la loro serietà rendono ancora più pesanti i propri difetti...forse a demaio nessuno ha mai insegnato a ridere, gli farebbe bene invece...vabbè ho divagato un po'

 

Sì ma se magari si è meno oltranzisti anche su queste piccole cose, magari riesce anche un pò a cadere l'immagine dei fan ultra rosiconi dei Manowar che appena glieli tocchi si incazzano. Situazione che poi non fa altro che aumentare le prese in giro, l'ironia e la provocazione verso questi e verso il gruppo in generale.

Poi certo se non ti fanno proprio sorridere c'è poco da fare per carità...

 

Sta gente l'anno scorso ha pubblicato un album che si mangia da solo gli ultimi 15 anni discografici dei ManOwaR.

 

sì, solo che dopo un po' le battute sui ciccioni...
diciamo che i Nanowar fanno due tipi di parodia: quella basata su enfasi e caricatura di band iconiche, come possono fare con Manowar o Rhapsody, e quella che verte invece su altre situazioni, intrapresa in un secondo momento.
La prima non mi fa ridere: non perchè mi può piacere il gruppo perculato che andrebbe invece preso sul serio, ma per il semplice fatto l'ironia lì consiste nel prendere l'attitudine della band e """sbeffeggiarla""" inserendoci qualche elemento comico. Prendi Blood of the Queens: sì ok, tecnicamente buon pezzo, ma è l'idea di fondo basata sul "copia-incolla-percula" che non mi fa ridere. Manowar o non Manowar.
La seconda è quella che troviamo in pezzi come Giorgio Mastrota, Tutte cagne o l'ultima sui vegani: la sento, mi faccio effettivamente una risata, però dopo non mi resta poi molto. Non è il tipo di canzone che avrò una grande voglia di risentire prima o poi; su questo, non trovo che abbiano la brillantezza di Elio e le Storie tese...e grazie al c****, mi dirai
Stesso discorso ti potrei fare per gli atroci.
Quindi, il problema non è il dover prendere seriosamente le band originali: è che ho poca affinità col loro modo di fare ironia.

Secondo me però Joey DeMaio non si prende poi così sul serio: ha certamente un'attitudine molto rigida, è l'immagine che vuole trasmettere, però è anche vero che è uno che in scena o nelle interviste si atteggia tantissimo. Inoltre, se guadiamo gli Hell on Earth, di scene dove fa il mona ne troviamo a iosa.
Sempre secondo me, il problema è che quelli che lo prendono più sul serio, e nel modo sbagliato, sono tutti quei detrattori che si fermano alla superficie e non sono in grado di discernere la persona e l'artista dal personaggio e qua partono shitstorm e tutto quel carrozzone di haters sul web.
Invece un fan con la testa sulle spalle lo prende ugualmente sul serio ma nel modo giusto, per la musica, perchè la apprezza veramente, non per tutto il contorno che, in fin dei conti, non è nemmeno necessario.

Figurati, divagazione piacevole

Buona parte della risposta che ho dato ad Aslan potrebbe andare bene anche per te! Posso solo dire che, se alcune canzoni come quelle citate poco sopra, posso trovarle spassose, un Lione che si sbatte a cantare nomi di prodotti caseari non mi fa ridere manco un pochino

sìcciao

 

Si, se li mangia e li rimangia, visto che gli ultimi 15 anni di discografia dei Manowar sono composti da Gods of war (2-3 brani decenti in un oceano di inutilità) e The lords of steel (di cui chiunque con un paio di orecchie dovrebbe vergognarsi) per quanto i riguarda i full lenght. Questi in un solo album sono riusciti a imitare il sound di svariate band riuscendo a batterle sullo stesso campo (Barbie, Milf princess of the twilight è la canzone che i Rhapsody sono 10 anni che non riescono a scrivere e The quest for Carrefour sembra uscita dritta da Imaginations from the other side). In più ci sono genialate come Uranus che riescono a prendere un concetto becerissimo da cinepanettone come i giochi di parole sul buco del culo ed elevarlo allo stato di opera d'arte, con annesse citazioni ai Bee Gees e ad Aquarius.

Invece i Manowar? Gli ultimi sprazzi di vitalità compositiva li hanno presi e affogati nell'inutile prosopopea di Gods of war e in un EP che è più una pia illusione che altro. Il resto sono stati album ridicoli, riregistrazioni che nessuno gli aveva chiesto e un tot di live. Tutto circondato da un contorno che ormai puzza di morto ancora più che di ridicolo. Cazzo, l'unica cosa che gli riesce ancora molto bene sono i live e finiscono per tirarsi la zappa sui piedi anche in quell'ambito con la storia dell'Hellfest.

Da una parte gente che senza troppe pretese vuol far ridere e ci riesce benissimo. Dei giullari professionisti che si attengono alla perfezione al loro compito.

Dall'altra dei grandi attori del passato a cui sta crollando addosso il teatro ma che si ostinano a voler continuare la loro tragedia, senza accorgersi di essersi ridotti a comparse da Bagaglino.

 

EDIT: post un po’ criptico, me ne rendo conto


Uhm.
Posso?
Mi fanno MOLTO MA MOLTO più ridere i Nanowar, in tutte le loro eccezionali parodie, piuttosto che.... le “battute sui ciccioni” (sic), cosa che al di fuori di contesti di satira politicamente scorretta (e bisogna farli bene) sono segno di un certo stereotipo triste.

La satira andrebbe fatta usare a chi la sa fare, e andrebbe usata a contesto.
Come fanno i Nanowar.
In quel contesto, la frase “Other bands play - Nanowar gay” ha un suo senso. Fuori da quel contesto... è meno felice. I Nanowar sono una band che SA fare ridere - e infatti a me piacciono.

I Nanowar sanno fare satira.
Lasciamola fare a loro. Che tutti ci facciamo volentieri una risata, SE FA RIDERE. Se no, se è una scoreggia sparata lì con la scusa del “effattelanarisataaaa”, rischia il fraintendimento.


PS: post un po’ criptico, me ne rendo conto.

 

Un chitarrista con i contro cazzi come quello dei Nanowar oggi farebbe comodo anche ai Manowar, e questo fa più ridere del loro comunicato-parodia (comunque divertentissimo).

 

Gods of War è molto più di due o tre canzoni ben riuscite e The Lord of Steel, con tutti i limiti che può avere, è un errore discografico (il primo, imho) compiuto da una band che era comunque al trentesimo anno di carriera.
Per il resto, la parola che ho evidenziato nella citazione illustra perfettamente e in maniera lapidaria i limiti dei Nanowar: c'è chi la strada la costruisce e chi la percorre. I Manowar (che meriterebbero maggior rispetto ad un guitto del Bagaglino) e, in minor musura i Rhapsody, l'hanno progettata e costruita. I Nanowar no e, al netto delle risate, resta un po' di ironia e tanto manierismo, campando comunque in buona misura sulle idee altrui.
Il valore creato per il mondo della musica, chiaramente, non è minimamente paragonabile; poi vedremo cosa sforneranno i Nanowar dopo trenta/quarant'anni di carriera e ricordiamoci che pure i cinepattoni erano campioni di incassi e qualche risata l'hanno strappata, poi però hanno anche rotto il pirolo...
Qua, specifico, il discorso non è tanto "Manowar vs Nanowar", quanto invece il creare qualcosa contro il fare parodie, a meno che non si parli dei citati Elii, ma lì è tutto un altro pianeta, sia come effettiva capacità di far ridere, sia come musica, perchè EELST sono veramente musicisti coi controcazzi, non abili dilettanti.

ahhh quanto è vero ciò che hai scritto in stampatello

 

Hai ragione, però devi riconoscere che la satira ha nella sua natura il fatto di scimmiottare ciò che è fatto da altri. Possiamo discutere se è scimmiottato bene o male... ma il fatto in sé è, diciamo, fisiologico

Mettiamola così: le due non dovrebbero essere in conflitto

Però non stavo parlando dei Nanowar!
Diciamo che alcune frasi lette in un post precedente mi hanno ... vabbè, lasciamo perdere

 

ma certo! quello che dico io è che se lo scimmiottamento non è accompagnato ad un quid pluris, per me non merita attenzione. Quindi, restando in tema Nanowar e parodie dei Manowar per capirci, un "into gay pride ride" no, un "Giorgio Mastrota" già meglio. Altrimenti diventa un "ehi guardate, dico steel come i Manowar, ma con la faccia da scemo"

vero anche qua, però se si fanno i paragoni (che secondo me non avrebbero nemmeno ragione di esistere), allora dico: "calma, considera questo questo e quest'altro".

Allora ci siamo fraintesi. No problema!

 

tornando più in ottica Manowar, Mohamed Abdul è un bravo chitarrista, ma come lo sono tanti che suonano a quel livello, essendo musicisti preparati e padroni dello strumento pur senza essere dei fenomeni. è la stessa categoria di Martel, poi, e abbiamo visto che non basta

 

Fenomeni alla chitarra i Manowar non ne hanno mai avuti cmq. E tra tutti quelli che hanno avuto ho sempre preferito il meno tecnico di tutti, Ross. Ross un po' di cuore nei soli ce lo metteva un po' di pathos. Gli altri hanno sempre e solo fatto il compitino richiesto.

 

non volevo certo lasciare intendere che i chitarristi dei Manowar fossero dei fenomeni però, pur ognuno col proprio stile, sul palco ci sapevano stare e questo non è da tutti, come dimostra lo "sforturnato" Martel che invece si colloca ad un livello "semi-professionale"

 

Su questo indubbiamente Martel è spacciato, ma non poteva essere altrimenti... prendi un ventenne da una tribute band da pub abituato a suonare davanti a 50 persone di cui la metà amici, non si può pretendere molto direi sotto questo punto di vista.