Per comporre bisogna studiare musica?

Ma cosa intendete voi per studiare musica approfonditamente?

 

1. andare a lezione da qualcuno
2. studiare ogni giorno e suonare almeno 1 h al giorno
3. studiare/suonare anche ciò che non piace
4. imparare bene teoria e solfeggio
5. cambiare insegnante ogni tanto
6. ASCOLTARE TANTI TANTI BUONI DISCHI!!!

 

Beh, 1 h al giorno... io di media al giorno suonero' 3-4 ore, ma intendo, cosa vuol dire studiare composizione?

 

boh...devo ancora studiarla...[/quote]

 

bè, non credo che ci sia una parte della musica chiamata "composizione"... la capacità di comporre deriva dallo studio di scale, arpeggi e, cosa molto importante, dell'armonia...

 

Bisognerebbe aprire un topic su cui spiegare in modo anke approsimativo
un po'di teoria,magari potrebbe essere utile x i neofiti come me!
Ok fine Ot!

 

mmm....siamo sicuri?


Sappiate che non me ne intendo, posso capire che ogni tanto faccia bene vedere le cose sotto un'altro punto di vista ma magari studi 3 anni con un maestro, lo cambi, e quello nuovo ti dice che fin'ora hai studiato con un pirla che non sapeva nulla.

Magari ha anche ragione, oppure è uno di quei musicisti bigotti e ottusi che hanno la mentalità chiusa. (senza offesa ai maestri e ai musicisti, per carità)


Voglio dire, se uno si trova bene con un maestro, perchè cambiare?

 

in effetti nn credo che sia giusto cambiare maestro,quando ti ci trovi bene.per il resto sono d'accordo con scavenger bisogna dedicare tempo a studiare cose che piacciono e nn piacciono

 

Tutto si può fare. Ovviamente chi non ha studiato musica molto difficilmente scriverà musica tecnica... ma un bel kissenefrega ce lo si può mettere. (e anche un W gli Ac/Dc )
Il punto è che, più si studia, più si è avvantaggiati! Lo studio apre nuove strade, ma serve anche semplicemente a sapere/capire come ottenere quello che si vuole... a poter lavorare su delle basi concrete e non "inventarsi da capo" le cose.
Se poi si hanno tendenze sperimentali allora lo studio diventa importantissimo! (anche se c'è studio e studio... lo studio da conservatorio xesempio non favorirà certo nelle capacità "rumoriste" di un musicista, e qui mi riferisco alla capacità che hanno molti, attraverso tecniche particolari e supporti elettronici, di tirare fuori suoni particolari).

P.S. Ovviamente, chi non studia teoria e tecnica, deve quantomeno impararsi un bel po di pezzi dei gruppi che gli piacciono... per un uomo normale non esiste comporre partendo da ZERO!

 

secondo me fa bene cambiare maestro , o addirittura anche avere più maestri, perchè da chi ha esperienza si imparano cose favolose, e ognuno è più specializzato in qualcosa rispetto ad un altro..

 

Certo che c'è.
Si tratta di composizione e armonia, cioè le regole base secondo cui è meglio mettere questa scala lungo questa tonalità e sul perchè è meglio fare questo passaggio tra questa e quella nota. Sono regole puramente teoriche, permettono di comprendere per bene quali sono i meccanismi alla base della composizione.
Uno che li sa è poi libero di fare come crede e in base al proprio gusto...

La tecnica musicale è molto importante ma non è essenziale usarla. L'importante è saperla e saperci girare attorno come si vuole per poter dire "ecco io ora faccio questo invece di quello e SO cosa sto facendo".
Non è così facile come sembra.

Poi le differenze tra la musica occidentale e quella orientale (come qualcuno ha citato... azzo memoria corta oggi, scusami chiunque tu sia!!) non sono solo a livello di scale ma a livello di note e tempo... La musica nord africana e medio orientale (anche quella indiana) è composta di note che noi non siamo abituati a sentire, stonerebbero al nostro orecchio perchè si tratta di ulteriori suddivisioni del tono e mezzo tono, calcolate su scala numerica diversa...
Perchè da noi un bambino è abituato a battere le mani in 4/4 mentre in turchia le batte in 9/8? Sembra una cazzata ma il tempo "base" cambia da zona a zona.

 

quoto in pieno!!!

 

Si può tranquillamente creare senza teoria.

Il problema è che a comporre in preda a colpi di genio, sotto l' influsso di lesbo-muse ispiratrici e simili siamo buoni tutti.

La teoria serve a darti una mano quando ti blocchi, conoscendo scale e armonizzazioni, sostituzioni, soluzioni etc riesci a tirarci fuori le gambe.

Più è approfondita la conoscenza migliore sarà il risultato........o cmq meno scontato.


Per contro chi conosce la teoria spesso tende a seguire schemi logici dimenticandosi che la musica è suono. E si ritrova a fare ragionamenti tipo "X è l' accordo di tensione quindi risolvo in Y col basso mentre la chitarra fa Z che è una sostituzione di Y"

Secondo me la teoria serve di brutto, ma non dev' essere alla base della composizione...... semplicemente un valido aiuto.

 

secondo me cambiare maestro nn è una gran bella idea,ma probabilmente è un fatto soggettivo

cmq riguardo alla composizione....

secondo mè alla base di tutto c'è la vena creativa,la fantasia che uno ha nel comporre,quello che vuole trasmettere.senza quella secondo me nn si va molto avanti....
poi studiare la musica si può dire che ti apra un infinità di sbocchi per far arrivare la tua musica a chi l'ascolta,diciamo un mezzo per creare musica nella maniera personale che vuoi tu!!

 

Ok, abbiamo appainato che la teoria serve, a parer mio ( e parlo da pianista/tastierista) sono necessarie la teoria, l'improvvisazione, l'emozione (fondamentale), ma sopratutto voglia di fare.
Ispirazione per iniziare, teoria+improvvisazione per costruire più quel qualcosa in più, difficile definirlo...