Vecchie recensioni di album/gruppi storici

recensione pubblicata su Flash, anno 1991.

 

Troppo pesanti?

 

Esatto

 

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Metal Shock 217 1/15 Giugno 1996

 

Quindi stesso voto per "Load" e "The great southern trendkill"...

Io invece pubblico, direttamente dal 1992, le reazioni all'uscita di "Reek of putrefaction" e "Symphonies of sickness" dei Carcass (en passant, riferimenti a John Zorn, Napalm Death e Pungent Stench).

 

Grande, era il topic che avrei voluto. Io il periodo delle recensioni su carta stampata l'ho appena sfiorato.
In realtà il mio sogno proibito sarebbe un sito dedicato, una specie di archivio delle riviste metallare italiane, non so se sarebbe legale però...

 

recensione pubblicata su Metal Shock, anno 1991.

 

Se non conoscessi il disco da questa recensione pensererei ad un esperimento avangarde con mille influenze e difficile da assimilare

 

recensione pubblicata su Metal Shock, anno 1991.

 

recensione pubblicata su Metal Shock, anno 1991.

@ReignInBlood_1986 @Zerotolerance70

 

Ma che minchia c'entrano i nirvana? Lo dice pure nella recensione che non è metal.

 

Non devi sorprenderti, le riviste metal si sono sempre occupate di suoni differenti. Metal Shock aveva la rubrica fissa AOR HEAVEN, per dire, in cui venivano ospitate band che col metal non c'entravano nulla e verso la fine della sua gloriosa epopea introdusse uno spazio dedicato all'industrial puro. Anche il punk-hardcore riceveva visibilità (non ricordo se la rubrica "punk to the core" fosse la loro). Ho visto i Pearl Jam tranquillamente recensiti su Rock Hard come su Flash. A un certo punto "Psycho!" parlava più di artisti non-metal che di gruppi e artisti metal.
Flash aveva uno spazio apposito per le recensioni eterodosse, si chiamava "hard & his brothers", delle volte ci infilavano pure artisti blues.

Nel 1991 i Nirvana non erano i Nirvana, se capisci cosa intendo, quindi non mi sorprende che Metal Shock li abbia recensiti. Erano tempi ricchi di fermento, frenetici; tieni conto che i Guns per esempio erano in giro da appena quattro-cinque anni, all'epoca di "Nevermind". Intendo dire che erano ancora una novità, avevano fatto questo tour coi Metallica ed ecco spuntare la zazzera bionda di Cobain ad attirare su di sè tutta l'attenzione. La cosa assurda è che nel 1994, a distanza di nemmeno tre anni da "Nevermind", quando i gruppi della scena grunge imperavano, vennero fuori i Green Day con "Dookie" e i Korn col primo album... altri campioni di vendite.

Ti racconto questo perché in quel periodo c'era una rivista davvero mediocre, per teenager se vogliamo, che buttava nel calderone di tutto e in copertina trovavi un mese Cobain o Billy Joe Armstrong e il mese successivo Lemmy o Mustaine. Si chiamava "Hard!" e causò qualche malinteso di troppo al sottoscritto, quand'ero un ragazzino.
Capirai, se al giornalaio dicevi "mi dà una copia di Hard" quello andava a ravanare subito tra le riviste porno... con buona pace del "vietato ai minori di anni 18".