Attualità, politica e società

Davvero oh. :look:

Io comunque non sono per nulla contento. Mi sono lasciato andare a qualche battuta, ma l'unica cosa che mi ha fatto piacere, è il discorso del Presidente, perché mi ricorda che esiste ancora una Carta Costituzionale. Per il resto, sono sempre più pessimista per il nostro Paese e sempre più indignato nei confronti della parte politica per la quale ho sempre votato che, non meno delle altre, dimostra scarsissimo senso dello Stato.

 

Eh ma la costituzione va applicata seguendone lo spirito, come ha giustamente fatto notare @IAmTheLaw mica ad cazzum.
Savona sicuramente aveva più titoli a stare in quel dicastero della Fedeli a stare in quello dell'istruzione

 

Però il condizionale l’ha azzeccato, secondo me è un profe$$orone della ka$ta che scrive queste cose per screditare l’immagine dell’onesto elettore del Movimento

 

Mattarella ha un bidone dell'immondizia al posto del cuore. (cit.)
:crossingtopics:

 

Non so se sia già stato postato, ma è abbastanza chiarificatore questo articolo:
Cosa dice la Costituzione sulla nomina dei ministri - Il Post

Ti riporto questo stralcio:
"Dal punto di vista strettamente costituzionale, quindi, Mattarella ha il diritto di decidere di non nominare un ministro: e la Costituzione non indica particolari criteri per esprimere questa discrezionalità. Secondo la maggior parte dei costituzionalisti, questo avviene allo scopo di affidarsi al giudizio del presidente della Repubblica nel proteggere l’Italia, l’unità nazionale, gli italiani."

Il discorso fatto da Mattarella verte proprio su alcuni aspetti relativi alla difesa degli interessi economici nazionali, che passano anche dal rispetto dei trattati internazionali (anche questo peraltro un aspetto previsto in Costituzione). Savona si è espresso piuttosto criticamente sull'Euro, guarda caso due partiti notoriamente anti-Euro si impuntano sul suo nome... vero che l'uscita dall'Euro non era nel contratto, ma davvero c'è qualcuno che crede che queste due forze politiche, dopo tutto quello che hanno detto a riguardo, non avrebbero colto la palla al balzo?
Qualcuno davvero ritiene che siano due partiti in grado di rispettare accordi e regole fino in fondo (specie il M5S, che non rispetta neanche le proprie regole interne)?

Ora, penso che nessuno qui sia un costituzionalista, men che meno il sottoscritto. Però la mia impressione generale è che Mattarella abbia valutato male l'opportunità politica della sua scelta, ma l'abbia fatto comunque nel rispetto della Costituzione.
E' vero che il popolo è sovrano, ma come dice sempre la stessa Costituzione, esprime questa sovranità nelle forme e nei limiti che essa stessa prevede. Ed immagino, banalmente, che questi comprendano anche le prerogative dello stesso PDR.

Mi fa sorridere leggere che il PDR abbia solo poteri consultivi o sia ritenuto un semplice firmacarte di leggi approvate da qualcun altro solo perchè votato dal popolo. Da quelle nozioni di diritto pubblico e costituzionale che mi rimangono, il suo è un ruolo di garanzia; viene eletto dalle Camere, quindi indirettamente dallo stesso popolo italiano, ma ha una durata di incarico superiore alla singola legislatura proprio per non dipendere dalle forze politiche che lo hanno eletto, e dispone di alcuni poteri proprio per bloccare quei provvedimenti che ritiene pericolosi per il Paese.
Se così non fosse, saremmo una Repubblica presidenziale o semi-presidenziale. Però viviamo in un periodo storico dove il politico meno titolato può dire quello che gli pare, che tanto nessuno va a verificare e dove chi esprime un giudizio "tecnico" su alcune questioni è un nemico da abbattere. Poveri noi e povera Italia...

 

Mah, fai un processo alle intenzioni, nessuno ha mai prospettato in questi mesi l'idea di uscire dall'euro, men che mai Savona, e poi, ragionando in questo modo, a questo punto neanche lo stesso leghista Giorgetti avrebbe garantito la permanenza nell'euro

 

Vero, però non sappiamo quanto si siano detti realmente Mattarella e Salvini/Di Maio per spingere il primo ad una tale decisione su un singolo nome. Resta infatti da capire davvero perchè le due parti si siano impuntate su Savona (in senso opposto ovviamente).

 

A mio avviso era un nome di Salvini, e quest'ultimo, dopo aver lasciato le due camere ad altre forze politiche, la poltrona da premier nonostante fosse il primo partito della coalizione che ha preso più voti, e dopo aver annacquato il programma, soprattutto in tema di immigrazione, con il contratto, non voleva più arretrarre di un millimetro, soprattutto alla luce del fatto che Mattarella premeva per dare un governo al paese e questo ha fatto infuriare il presidente, che ultimamente ha spesso sottolineato le proprie prerogative

 

Infatti. A questo punto viene da pensare che il nome di Savona non andasse bene per questioni di pedigree, ovvero un euroscettico che avrebbe avuto tutta l'autorevolezza per sollevare questioni di grande importanza. Ovviamente un Giorgetti o un altro anche essendo su posizioni critiche non avrebbero avuto la stessa forza nel portare avanti certe battaglie. E' chiara per me la pressione esercitata dall'estero su Savona ( e forse anche questo è uno dei motivi per cui Salvini non ha voluto arretrare).

 

Perdonatemi amici, ma un PDR che faccia solamente il firma carte spiegatemi a che cazzo serve, tanto vale metterci un comico o una bella modella, sarebbe di certo più interessante. Io invece penso che sia la lega che i 5stelle hanno escogitato questa messa in scena sin dall'inizio, per delegittimare l'unica carica istituzionale che si sarebbe opposta con fermezza all'uscita dall'euro, ed avere il giusto pretesto al ritorno al voto.
Non facciamo finta di niente ragà, ricordate la prima bozza di contratto presentata dai due compari, lo diceva a chiare lettere che l'italia sarebbe stata ostile nei confronti dell'Eropa, è stato Mattarella a fargli cambiare quelle oscenità tipo l'abbuono di 200 miliardi e e cazzate varie, che ci hanno resi ridicoli nel mondo.
Povera italia, adesso mo si è svegliata pure la melona che vuole la messa in stato d'accusa per il presidente della repubblica
sempre opportuni e patrioti sti destrorsi, difendiamolanostrapatriadall'attaccodellaGermania

 

Allora, bisogna premettere che la questione è molto fluida: certezze assolute meglio non averle.

Per rispondere: quell'articolo del Post è scritto da qualcuno che il Diritto Costituzionale l'ha visto forse vent'anni fa, e pure di sfuggita. Non lo dico per la tesi che sostiene, chè è anche sostenibile, ma non in questo modo.
Sorvolo direttamente sulla questione "proposta - nomina", per pietà. Adesso mi limito chè già mi dilungo troppo, ma ti prego di non fare affidamento su quello che li sta scritto. "Nomina" non è quella cosa lì, i termini giuridici non si interpretano per assonanza con l'italiano che conosciamo, è un linguaggio tecnico.

Dire "il PdR ha il DIRITTO di decidere di non nominare un ministro, e la costituzione non indica particolari criteri per esprimere questa discrezionalità" è semplicemente un falso. Intanto parlare di diritto è pienamente fuori luogo, semmai si parla di potere o di prerogativa. Secondo, il presidente NON HA questo potere da esercitare quando vuole: non per niente, i precedenti sono tre o quattro per 64 governi che abbiamo avuto: mettendo una quindicina di ministri per governo, i casi sono 3 o 4 per piu di mille ministri. Questo da l'idea del fatto che non sia una prerogativa da esercitare appena si prefiguri una politica sgradita, ma che sia più un atteggiamento pesante che il presidente ha assunto, proprio nell'ottica del suo ruolo di garanzia, per salvare lo Stato da una catastrofe. È uno strappo istituzionale, non è codificato, entrano in gioco i rapporti tra poteri dello stato, che si sbilanciano più da una parte o più dall'altra. È una situazione veramente limite, dire "ma no, macchè, è un suo potere, ci sono i precedenti" è partigiano oltre che ridicolo. Ci vogliono almeno un miliardo di distinguo.

Ancora, e in parte ripetendo: dire "la costituzione non indica particolari criteri per la sua discrezionalità" sottende una falsità, e cioè che il PdR possa farlo quando vuole: semmai il sotteso è l'esatto contrario, e cioè che non possa fare proprio nulla. Io poche pagine fa ho postato proprio uno screen dal mio libro di Diritto Costituzionale, il Bin - Pitruzzella, che dice esplicitamente "sulla scelta dei Ministri il PdR non ha alcuna discrezionalità": noi non siamo Costituzionalisti, ma loro si, e le loro parole sono inequivocabili. Tendo a fidarmi ben più di qualcosa che è stata scritta un paio di anni fa in materia, che dei commenti che adesso l'establishment fa per garantire stabilità, no?

Allora, quando esercita questo supposto potere il PdR? Posto che di scritto non c'è nulla, il suo ruolo di garanzia implica un intervento nei casi di pericolo per lo stato. Deve essere qualcosa di concreto, effettivo, per ingerirsi nelle determinazioni del Parlamento. Il grande problema, in questo caso, era che un economista, CHE È GIA STATO MINISTRO!, con un curriculum di primo piano, sostiene posizioni critiche sull'euro, e i suoi interventi da pompiere non sono bastati. Questo, ovviamente, perché l'Europa e i mercati così vogliono. A mio parere, i margini per un intervento non c'erano proprio, e farsi mettere in discussione la lista dei Ministri da UE e mercati vuol dire che lo stato Italia non esiste più.
Quello è che è certo, assoluto e fuori da ogni questione, è che il PdR non può fare attività politica, formulare una opinione politica: e Mattarella l'ha fatto, in modo chiaro. Mattarella ne è pure consapevole, perché nel suo discorso di ieri sera si è premurato ben due volte di dire che "lui non ha ostacolato la formazione del governo", non si sa come posso dirlo, ma ci teneva a precisarlo.

Tutto questo ovviamente non ha nulla a che fare con stronzate come l'impeachment, che dimostra come Di Maio sia uno zero assoluto politico.

 

Le mie impressioni sono che se veramente Lega e M5S avessero voluto governare lo starebbero già facendo. Sapevano da una settimana o più nel veto su Savona, avrebbero potuto trovare un altro nome, e invece hanno voluto arrivare allo scontro.

Per chi parla della Lorenzin o della Fedeli, faccio notare che a quest'ora avremmo Di Maio Ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico, e non aggiungo altro.

Quello che spaventa sono i toni che si sentono e leggono. Si sentono cose al limite dell'eversione e la cosa francamente fa paura. Salvini evoca la marcia su Roma...ma che scherziamo? Leggere i commenti sotto gli articoli di giornale, sotto il messaggio del Presidente della Repubblica su Facebook, su Twitter, fa spavento.

Se si fa leva sugli istinti più bassi della popolazione per averne il voto poi questo è quello che si ottiene.

 

Ma come se poi una decisione del genere la prendesse, da solo, il ministro dell'economia, una mattina che gli gira, e come se l'Italia lo potesse fare unilateralmente

Cioè, abbiamo fatto mesi a prendere per il culo coloro che si schieravano a favore di improbabili referendum sull'euro, spiegando pazientemente che in materia economica non si fanno referendum e che l'Italia non può decidere di uscire per i fatti suoi, e ora gli stessi che sostenevano queste (giuste) cose vengono a dire "oh, Mattarella ha fatto bene, altrimenti con Savona si usciva dall'euro". Ma che è, Gesù Cristo questo Savona? E con lui o senza di lui Salvini e Di Maio passano da eversivi a fini uomini di stato?

La verità è che Salvini e Di Maio non piacciono, e allora si giustifica tutto. Oh, fanno ribrezzo anche a me eh, ma mi piace pensare ancora che la sovranità appartenga ancora al popolo italiano. Peraltro, che pensate che a ottobre risorga il PD e vinca le elezioni con il 35%? Che la Bonino faccia un exploit e prenda il 15? Cioè, quando a ottobre stravince di nuovo la Lega che si fa?

 

Questo è fuori di dubbio: o meglio, Salvini aveva tutto l'interesse ad andare a elezioni, e Di Maio si è fatto fregare come uno scemo.

Sul clima, è veramente brutto, siamo in una fase di tensione estrema: ma onestamente, stavolta la colpa non è di una parte sola. Non faccio fatica a credere che sia difficile spiegare alla gente che se hai il 55% c'è chi ti può dire "no, non governi, l'Europa non vuole".

 

Devo dire che è piacevole vedere gente contenta per la "umiliazione" subita da di Maio (come a dire "l' Inter ha fatto di nuovo triplete, poco importa se c'è un tizio che me lo sta mettendo in culo a casa mia e domani mi sfrattano"), ma io trovo ancora più divertente che: 1) Mattarella, allargandosi nelle sue libertà istituzionali, abbia PRATICAMENTE ammesso, ufficialmente, che i ministri vanno bene se approvati da Germania e UE o "della insignificanza in Europa di qualsiasi decisione italiana";2) nezzunoh penza hallo spreadh1!111!1!! 3) dovremo sorbirci ancora le fregnacce di Renzi e i deliri della Boldrini 4) non abbiamo una forma di governo, un minimo legittimata dal voto popolare, da 7 anni quest'anno, si può puntare al Guiness.