Libri

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Ma non ho giudicato male le sue opere, ho solo ribadito che Lovecraft fosse razzista, fine. Per me poteva pure essere pro pedofilia, ma se le sue opere hanno una importanza fondamentale per noi beh, questo non cambia.

 

E io ti ho spiegato che è falso, e che il linguaggio di un autore va contestualizzato, niente piú

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Con questa logica del contesto possiamo giustificare pure la 'Ndrangheta o Hitler, passando per Stalin e le BR.

 

Ti stai arrampicando sugli specchi, il senso non è quello. Lovecraft non era nulla di tutto ciò

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No. Ognuno ha i suoi motivi per avere dei difetti, ma questo non giustifica niente. Sennò allora è giusto anche che gli estremisti islamici pensino che le donne siano inferiori agli uomini.

 

I primi due libri sono raccolte di racconti dotati di una flebile trama di fondo e a me sono piaciuti molto.

La saga che parte dal terzo libro in poi invece secondo me non ha un decimo del fascino dei racconti, arrivato all'ultimo romanzo ho piantato lì e mi sono dedicato ad altro.

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Eh ma i marò?

 

Lovecraft lo amiamo proprio perché è così razzista

 

Qualcuno giustifica pure quelli

 

Ma voi non ci riuscite a separare l'arte dalla persona?
Voglio dire, per me è impossibile non considerare Cèline un genio, nonostante fosse notoriamente antisemita e razzista.

L'unico con cui non riesco è Bukowski. Era un ubriacone fallito come persona e un ubriacone fallito anche come scrittore. E adesso addirittura è diventato la fonte primaria di frasi di merda da pubblicare su facebook.

 

Viaggio al termine della notte è il mio libro della vita, ci aprirei un topic apposito
Però sottolineavo che nel caso di lovecraft le accuse sono infondate, oltretutto. Sarebbe come dire che era un necrofilo perchè ha scritto il rianimatore...

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guarda, fammelo dire onestamente. Ci sta un gran da farsi sulla "contestualizzazione" e sulla riabilitazione di tanti autori. Per me non c'ha senso. Se leggi Lovecraft si sente proprio che è fortemente razzista, nel senso più "scientifico" del termine. La sua fissazione per retaggi, maledizioni di sangue, purezza/impurità, corruzione del sangue è evidente. È cresciuto con il modello del bello come "bianco coloniale", non solo nel sangue ma anche nei suoi continui riferimenti all'architettura, alla bellezza dei paesaggi cittadini ecc... Quello è il suo ideale, un bianco di discendenza inglese, dai modi inglesi e classista. Questo per me, lettore del 2000, non è un problema, non devo votarlo alle elezioni, non devo condividere le sue idee, ma apprezzarne le suggestioni letterarie. Non ho bisogno di immaginarmelo uguale a me.
Stessa cosa, e qui sono sicuro che faccio scatenare un putiferio, per Nietzsche. "ma non è nazista, lo era la sorella, lui ha criticato la germania ecc..." tutto vero, è stato strumentalizzato ecc...ma i riferimenti alla razza, al culto della forza e alla sopraffazione e persino allo schiavismo ci sono davvero, e quello che penso è... va bene così. Si legge, si analizzano anche le idee più discutibili, e si analizza tutto con senso critico. Non è una lettura meno bella per questo.

 

Su nietzsche sono d'accordo. Ma lovecraft era un tranquillo conservatore, e i riferimenti culturali che citi sono quelli tipici dell'epoca piú che di lovecraft individuo. Nulla di spregevole o aggressivo. Poi, ricordo, che negli ultimi anni guardò incuriosito a ciò che accadeva in russia...
Definire lovecraft UN razzista per me è fuori luogo.
Se vogliamo il discorso è applicabile anche a howard, bqsti pensare alle sue storie ambientate in africa, che non si ispiravano certo al modello del buon selvaggio per descrivere gli indigeni. Ciò nonostante c'era anche un'attrazione per tutto ciò che era primitivo e fuori dalle regole. Quindi nelle sue storie puoi trovare il cowboy texano come lo stregone nero (vedi la saga di kull) amico del protagonista, portatore di qualcosa di antico e spaventoso, ma un personaggio positivo alla fine.
Non basta un "negro" di troppo per farne un razzista. Anche se nelle traduzioni moderne hanno cercato di alleggerire il linguaggio (in entrambi gli autori).

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Che era tranquillo sono sicuro. Ma mica si stava dicendo che fa le ronde in cui cerca i negri per dargli fuoco. Per lui però i non bianchi sono "inferiori", indietro nella scala evolutiva. Non è nemmeno un'idea avulsa dal suo contesto culturale. Dello stesso avviso era Heackel, apprezzabilissimo scienziato, apprezzatissimo da Lovecraft, ma anche lui con questa opinione. Erano gli anni della frenologia, che tutti stavano a misurare e classificare la forma dei crani delle varie popolazioni. La mescolanza razziale vista come degenerazione, il "meticcio" visto alla stregua di un mostro (a volte è proprio un mostro con le pinne) e il senso di orrore per questa corruzione. Per me non si può dire che non sia razzista, anche se non è il tipo di razzista che da dello sporco negro a Balottelli allo stadio.