antipatia a pelle (e borchie)

@waspmaniac : giustissimo, Flash of the blade era in Phenomena! Mentre Locomotive credo di ricordare che l'avesse usata per Suspiria. Ma per maggior sicurezza dovremmo chiedere l'intervento del massimo esperto in tema horror: @elpata86 .

A dimostrazione ulteriore di quanto il metal in quegli anni era considerato di nicchia: nel liceo che frequentavo, quelli che ascoltavano metal si potevano contare sulle dita delle mani; e quando in un film compariva un brano della nostra musica, la circostanza rappresentava un evento straordinario, un brano metal che usciva dalla ristretta cerchia dei nostri stereo e approdava al cinema o in TV.

 

Riguardo a Mustaine, lo ha detto lui stesso: fino a So far so good, cioè fino al 1988 circa, lui lavorava; non riusciva a vivere della sola musica. Anche perchè certi vizietti costavano... Comunque, il punto verteva sul quando ha iniziato ad arricchirsi. Mi pare che concordiamo che questo è avvenuto a partire dall'inizio dei '90, non prima.

Riguardo la prima parte del post, non capisco a cosa tu stia rispondendo. Al mio commento riguardo Metal vs. Pop music negli anni '80? Al fatto che il metal anni '80 sia considerabile un carrozzone commerciale? O al fatto che le band thrash anni '80 vendessero tanto quanto i grossi nomi del metal classico e le band glam o hair metal?
Chiedo, perchè non ho capito cosa contesti delle mie affermazioni.

 

Esattamente.

 

Non so bene a cosa rispondevi perché, sinceramente, la discussione non l' ho letta bene; dato solo rapida occhiata e letto il tuo messaggio.
Al fatto che non avevi considerato nel discorso il lato commerciale del metal - con tutte le band bene o mali affini, anche se non di "puro" metal, che vi gravitavano intorno- che è una cosa che c'è stata e tra l'altro risale agli albori del genere quando i gruppi hard rock spopolavano e erano in sostanza il "pop" dell'epoca.

Poi, che il pop puro fosse più popolare mi pare ovvio. Così come che il thrash, il power ecc erano di nicchia.

Su Mustaine può essere, francamente non ricordo di aver letto questo. Perché ovvio che non faceva i soldoni, ma nell'88 penso avesse possibilità di vivere solo da musicista. Anche le vendite medie di un gruppo minore erano più di quelle odierne, per dire. Poi certo se ha detto così, allora è così.

 

Locomotive è dell'84, Suspiria del '77.
E' vero che i Motorhead erano avanti negli anni però...

 

Anche Locomotive. Nella scena in cui Jennifer Connelly vede il cadavere di Donald Pleasance.

 

A riprova di quanto sono rincoglionita, non ricordavo il momento del film perchè ho letto sì Locomotive, ma il mio cervello ha deciso che era Locomotive breath dei Tull e non ricordavo...

 

Sì, ma non puoi rispondere ad un post inserito all'interno di una discussione decontestualizzandolo dalla discussione stessa. Non ha molto senso.
Comunque: che il metal in sè abbia avuto anche una dimensione commerciale non mi sogno nemmeno di negarlo. D'altronde, quella fase l'ho vista praticamente in diretta: come potrei ignorarla?
Sta di fatto che anche considerando le sue componenti più commerciali, il metal non è mai stato, soprattutto negli anni '80, un fenomeno commerciale di consistenza simile alla musica pop. Ed è esattamente questa l'affermazione di Maelstrom che contestavo. Affermazione sbagliata: storicamente, concettualmente e formalmente sbagliata.

 

TI assicuro che @Dwight Fry ne sa il doppio di me. Ma anche altri utenti tipo @Peste Noire e @Aslan

 

Un pensiero personale: un'artista non potrebbe essermi antipatico solo per ragioni di credo politico e/o religioso.
Mi precluderei tanta bella roba solo perché non sopporterei chi non la pensa come me.
Inoltre non conosciamo i credo di tutti gli artisti, se scoprissimo che un'artista la pensasse in modo diverso su un argomento politico o religioso, ciò renderebbe disprezzabile un lavoro che fino a ieri apprezzavamo?

 

La penso come te, per lo meno fin tanto che il credo politico e/o religioso rimane confinato sullo sfondo della proposta dell'artista. Se però ne diventa la base e la sostanza, e la proposta artistica diventa un semplice veicolo del messaggio che lui intende portare, allora non mi va più bene e non lo seguo più. Magari il mio sentimento verso di lui non sfocia nell'antipatia, nell'indifferenza invece sì. I Corrosion of conformity sono un buon esempio in tal senso. Come tutti i gruppi fortemente politicizzati.

 

Un pensiero che condivido appieno, anche se agisco diversamente perché spesso e volentieri metto in primo piano la musica a discapito del messaggio.
Se ascoltassi rap, dove il messaggio è essenziale e sovrasta la base musicale, agirei diversamente

 

Fondamentalmente lo faccio anche io. Prendi i Toxik. Think this è il mio album preferito in tutto il metal, Josh Christian un songwriter e un chitarrista che adoro. Ma sta anche almeno un miglio a sinistra di Lenin. Ciononostante, la sua finalità come musicista è ancora quella di suonare ottima musica; il messaggio che trasmette nei testi non è oppressivo e soffocante rispetto ad essa, ed anzi è posto in modo tale che lo trovo persino condivisibile, magari non al 100%. Insomma, ci vuole gusto, come in tutte le cose, anche quando si portano avanti le proprie idee attraverso una forma d'arte.