Nevermore

Beh, in effetti l'ultimo disco dei Nevermore - che tale rimarrà: con la scomparsa prematura di Dane non credo proprio che ci sarà mai una reunion e quindi del nuovo materiale - l'abbiamo apprezzato tutti, chi più chi meno. Il punto è che rispetto agli altri loro lavori è un disco quasi "normale": elementi a sorpresa non ce ne sono, e il songwriting è più asciutto, diretto, meno sofisticato; è un disco all'insegna della semplicità e della fruibilità. Non è brutto, è solo che non aggiunge niente a quanto i Nevermore avessero già fatto e detto in passato; e ha lasciato la sgradevole impressione che la band avesse dato tutto quello che aveva da dare.
Comunque sì: è una band dalla carriera praticamente immacolata, se si eccettua l'inconveniente della produzione della prima versione di Enemies of reality che richiese un secondo intervento e una riedizione. Tanto immacolata è stata la loro carriera e tanto iconico il significato della loro presenza e del loro ruolo nell'universo metal per circa un ventennio, che spero che la loro storia si fermi definitivamente: la scomparsa di Dane fa venir meno ogni senso (a parte i soldi che porterebbe) ad una eventuale reunion. I Nevermore erano 4, sì, ma le due colonne più importanti erano Warrel e Jeff: senza uno dei due i Nevermore non sarebbero più loro. Si rimetterebbero eventualmente insieme solo per soldi, e questo non riuscirei ad accettarlo.

 

Purtroppo questa notizia non mi stupisce, l'ho conosciuto due anni fa, partii in tour insieme ai Methedras, come membro del loro staff, suonarono di spalla a Sanctuary ed Overkill per circa due settimane di tour Europeo.
Ho un aneddoto da raccontare, la magnificenza della sua musica è inutile sottolinearla perché la conosciamo tutti.
Alla terza data del tour, arrivati in Austria, avemmo un grosso problema indipendente da noi che minò il proseguo del nostro tour, era il 7 marzo 2015.
Durante la cena prima dello show di Woergl lui venne da noi e ci disse:

"Mi dispiace molto per quel che vi è capitato ragazzi, oggi è il mio compleanno, venite ad addolcirvi un po' con una fetta di torta, sono venuti degli amici a portarmene, ben due, fino a qui".

Ecco cosa sarà sempre per me Warrel Dane, oltre che un grandissimo artista e cantante di una delle mia band preferite, una persona buona.
Come già detto purtroppo la sua scomparsa non mi stupisce, era evidente già allora e sicuramente da molto prima che non stesse bene per niente, ho sperato tanto che si riprendesse, così come ho aspettato tanto il suo secondo disco solista che non è riuscito a completare.

Grazie di tutto biondo, la differenza tra te e tanti altri artisti a cui sono legato è che per me sei stato reale e tangibile, abbiamo trascorso due belle settimane insieme e quella torta di compleanno ce l'ho nel cuore.

 

Se penso che Schuldiner lo volesse nei Control Denied e non se ne fece nulla...
Sono mancati nello stesso giorno tra l'altro, ironia della sorte...

 

Io non sono mai stato un amante dei suoni "moderni", i nevermore erano la mia linea di frontiera e una sorta di eccezione. Alla fine erano difficilmente catalogabili, avevano inventato un suono tutto loro, personalissimo.
Non ci posso ancora credere.
Il disco al quale sono piú legato è tpoe, non so dire se sia effettivamente il migliore ma ha un significato grandissimo per me, legato al periodo in cui uscí e mi venne regalato. Uno dei miei dischi della vita

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Credo non avrebbe senso neanche una reunion per uno show tributo perchè non sarebbero i Nevermore ma una cover band a quel punto. Anche perchè i Thin Lizzy erano in attività ed a distanza di anni si è voluto riesumarli per tributare Lynott. I Nevermore erano invece un capitolo chiuso.
Se proprio vogliamo più che un Tate (al quale penso le sonorità di Nevermore e Sanctuary facciano oltre lo schifo) allora meglio un Todd Michael Hall.
Sarei più curioso, invece, se uscissero i provini di Dane con I Priest (sempre ammesso che esistano delle incisioni).

 

Io sto ascoltando quel Capolavoro di Into The Mirror Black.

 

Tra l'altro, gli stessi Sanctuary/Nevermore devono qualcosa ai primi Fates.

 

Di lui ho due ricordi indelebili : l ottima esibizione al gods del 99 che termino con il proclama " we are nevermore from Seattle... Grunge is dead!!!" fra il tripudio generale.; il secondo, un paio di anni dopo, quando lo vidi da vicinissimo in concerto a Torino : anche lì gran prestazione di tutta la band ma Warrel aveva sul viso un espressione di sofferenza, si aggrappata all asta del microfono e si dimenava come un disperato con ai piedi una pozza di sudore.. Tutto ciò creava un atmosfera però perfetta per la musica dei nevermore.. Abbiamo perso un altro grande.

 

Appena saputo..che tristezza. La sua voce mi accompagna da oltre un decennio. Il narratore di alcuni degli album che più amo in ambito metal.

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E' stato un fenomenale cantante, tono e timbrica unici, teatralità innata. Mi spiace.

Ciao caro Warrel. Grazie.

 

Erano semplicemente riusciti a INNOVARE un genere (in anni veramente “bui” in tal senso) laddove tutti gli altri cosidetti “Big” si erano impantanati, o addirittura “adeguati” a certe tendenze (e/o mode) del tempo... d’altronde Il loro “Monicker” stesso stava a significare il RIFIUTO CATEGORICO di assimilarsi alle suddette di cui sopra, malgrado (per ironia) provenissero proprio dalla “culla del Grunge” (Seattle appt.).

 

Anche le ultime speranze di riascoltare un nuovo album dei Nevermore si sono dissolte...
Uno dei pochissimi gruppi che davano al metal un minimo di speranza per il futuro...
Addio Warrel